I gatti morti di Vittorio Feltri (che viene preso in giro anche da Anna Tatangelo: Tatangelo!)

Seguire Le invasioni Barbariche è sempre molto istruttiv-

veh, seguire: dall’estero lo streaming live non funziona: il che riaprirebbe l’annosa polemica degli italiani a estero maltrattati come pustole putrescenti: ma oggi non ho voglia nè di ser annoso nè di ser polemos -ou

sì, seguire: però i podcast video funzionano benissimo quindi italiani di estero fanno altre cose e fingono che tempo funzioni in altro modo: tipo che sabato prandiale è venerdì sera (nota: gli spot che introducono i video: settimana scorsa il film di mazzacurati, stasettimana quello di barilla con voce di grande cantante di cremona: boomerang, non vedrò il film non mangerò le caserecce al pesto, checchè ne mina)

Intervista a Vittorio Feltri, in cui il Nostro Vittorio si conferma persona graziosa, fine, raffinata, dai modi gentili, che per nulla al mondo oserebbe alzare la voce, imbufalirsi, mettere all’angolo l’interlocutrice (rettifico: provare a) con modi sguaiati e una coda di paglia lunga da milano due a milano tr-

tra le informazioni molto istruttive scoperte sul Feltri:

– ma è vero che sul telefonino al posto della foto dei suoi nipotini ha la foto del suo gatto?
– Sì, del mio gatto che purtroppo è morto dopo 16 anni di vit-
– Cioè lei ha la foto del GATTO MORTO
Sitcom anni ’70: risate registrate tipo Arcibaldo
– Bignardi, questo solo una mentre STRANA come la sua. Il mio gatto è vivo! Cioè era vivo nella foto
– Ah beh sì immagino

Niente, questa gag del gatto morto e di mente strana a chi? va avanti anche dopo, nell’intervista a Tatangelo, di cui ci sarebbe da parlare a lungo, di Anna, Gigi e della loro villa all’Olgiata che ha una scritta gigante tipo AMORILANDIA, ma la finisco qua: il post sta venendo lungo come al solito e poi non vorrei essere tacciato di tatangelofilia, siamai e giannevah