Volo Windjet Roma-Palermo

Esiste un aeroporto più disgraziato di quello di Palermo Punta Raisi?
No.
Il motivo è semplice: si trova in un punto in cui un aeroporto non dovrebbe mai trovarsi, ovvero su un pezzetto di terra esposto al vento, con alle spalle la montagna e davanti il mare. Perché questa scelta? Bella domanda. Se avete visto il film I cento Passi conoscete la risposta, ma anche se non l’avete visto e avete un minimo di conoscenza delle cose. Sì, sto parlando proprio di quella cosa per cui la Sicilia è famosa nel mondo. (Qui qualche neutro accenno alla vicenda).
Ad ogni modo, più o meno direttamente, ben quattro disastri aerei in 40 anni sono legati a Punta Raisi. Ma anche incidenti come quello di ieri.

Dunque, io non ero su quell’aereo Windjet, ma avrei potuto tranquillamente esserci, per due motivi. Innanzitutto faccio spesso quella tratta e quasi sempre volo con Windjet, malgrado non sia affidabile in niente ma ha prezzi più bassi specie se fai il biglietto all’ultimo momento. Ma, sopratutto, perché *proprio* due giorni prima avevo preso un volo a quell’ora da Roma a Palermo.
Per quanto possa servire, massima solidarietà ai passeggeri, impauriti e alcuni anche feriti, fatti scendere dall’aereo e poi costretti a camminare sotto la pioggia battente e a farsi tutta la pista dell’aeroporto a piedi perché NESSSUNO è venuto a prenderli o a gestire in modo decoroso l’emergenza.
Gli incidenti, il maltempo, tutto può starci, ma non la disorganizzazione di un aeroporto che si vanta di essere internazionale. Ecco, a questo punto, se non fosse la parola più abusata del mondo, ci starebbe bene un bel Vergogna. Cosa sarebbe successo se l’incidente fosse stato davvero grave? Ma è mai possibile che in Italia si debba sempre stare appesi a un filo, sperando nei miracoli, e che non ci sia alcuna preparazione o piani di emergenza in occasioni del genere? Possibile? Sì.

Vabbè, com’è come non è, indovinate chi avrebbe dovuto prendere un aereo stamattina alle 7, *proprio* da Palermo e *proprio* diretto a Roma? Bravi: io.

Ieri sera, prima di andare a dormire, Repubblica e Corriere parlano di una chiusura dello scalo solo di 4 ore. Ovviamente il numero Alitalia (la compagnia del mio volo) è sempre occupato, e ovviamente i siti dell’aeroporto e dell’Alitalia stessa non riportano alcuna news su quanto successo.
Stamattina, appena sveglio (il sole deve ancora sorgere, i lupi ululano e il vento soffia forte), trovo sul cellulare un sms di Alitalia delle ore 2:09 (!) che mi avverte che il mio volo è stato cancellato. I siti di cui sopra non riportano alcun aggiornamento. Mi attacco al call center e dopo quasi un’ora di attesa (in frattempo: pisolino) parlo con dè operètor evèlebol (come da pronuncia di voce registrata) che mi propone una partenza in giornata da Catania o il rinvio esattamente di un giorno, con partenza domenica alla stessa ora. Considerando che Catania è distante 3 ore di pullman (in due ore di treno si arriva da Parigi a Lione, cioè tutta la Francia, ricordiamolo sempre) e che non ho tutta questa urgenza di partire (bugia: c’è il trasloco da finire), insomma opto per il rinvio.
Domando all’operatore: Ma è sicuro che domani lo scalo sarà riaperto e che il volo partirà?
Risposta: Sicuro… Di sicuro c’è solo una cosa…

L’Italia.

4 Replies to “Volo Windjet Roma-Palermo”

  1. molti anni fa, la sorella di un mio amico è morta in uno di quegli incidenti più gravi (non che quest'ultimo sia lievissimo, comunque)
    tornava in Sicilia per votare
    ma costa di più un aeroporto nuovo o il ponte sullo stretto?
    tu vedi di fare buon viaggio
    ciao

  2. ti servisse…c'è una prenotazione sul trapani bologna, lunedi ore 20 e qualcosa. io non la userò. 
    mi fa male leggere di queste assurdità
    ma questo non migliora le cose.

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