A quanto pare questa è la notte prima degli esami (attenzione al flashback, che ci porta dritti dritti al 1996)

1996. terrore. puro. il tema.
la domanda che sempre mi ponevo (domanda tra l’altro affatto peregrina, anche vista da quassù) era: e se non lo so fare? di solito facevo quello di letteratura, qualche volte storia, mai attualità. e alla maturità andò nel più imprevisto dei modi. il tema di attualità. appunto. che vergogna. il tema di attualità lo facevano quelli scarsi! ma non avevo alternative, non avevo scampo. mezzora di ambasce, alla fine mi arresi: la mia prima e ultima volta.

la sera prima degli esami sul due davano “i ragazzi del muretto”, *proprio* la puntata della maturità (non ci giurerei, ma mi piace ricordare così). guardavo la tv e intanto sfogliavo i “libri dei temi” -i libri dei temi!-. faceva caldo, caldissimo. come sempre, sempre a palermo. caldo, caldissimo. camminavo per casa come uno zombie, trascinando le ciabatte in quel modo che tanto irritava mio padre. ma quella sera mio padre non disse nulla. i miei avevano l’ordine di non rivolgermi la parola per nessun motivo al mondo. così mi guardavano di sottecchi, specie mia madre che avrebbe voluto fare qualcosa. ma non poteva. ero solo. io, diciassettenne contro il mondo. la maturità. ah! come mi pareva pesante il mondo! ricordo che poi mi chiamò la mia amica rossana. leopardi, manzoni no ma ti pare se esce manzoni, guarda se esce manzoni mi impicco davanti ai membri esterni. rossana. l’avrei rivista otto anni dopo. ciao, domani sono a londra, dove ci vediamo? bevemmo un caffè lungo, ridemmo e ricordammo. ci abbracciammo. due giorni dopo me ne andavo a parigi, per la prima volta.

la mia notte prima degli esami c’erano le lire. non c’erano i telefonini figuriamoci internet. la mia notte prima degli esami c’era lo stereo con le cassettine e le compilation arronzate tra radio time e qualche altra radio privata. la mia notte prima degli esami c’erano i voti in sessantesimi e c’erano le due materie da portare all’orale, nella fattispecie latino e matematica. c’era il membro interno, il cattivissimo professore di latino e greco che poi all’orale mi suggerì spudoratamente -leggi il labiale, tieffemmino! leggi il labiale!- la risposta a una domanda idiota del membro esterno che io in effetti non potevo credere che fosse così idiota e in quello iato pieno di stupore lui si inserì facendomi l’assist. vincente.

la mia notte prima degli esami non chiusi occhio. mi misi a letto, la finestra spalancata sullo scirocco. braccia dietro la nuca. quindi era così che finiva. con quella gigantesca assunzione di responsabilità. e dopo? come sarà? non sapevo ancora niente. non conoscevo niente. credevo di conoscere tutto e invece niente, non conoscevo niente. verso le due mia madre bussò alla porta. aveva in mano una tazza di camomilla. la poggiò sul comodino. mi fece una carezza e disse solamente: domani a che ora vuoi essere svegliato?

maturità, t’avessi preso meglio.

33 Replies to “A quanto pare questa è la notte prima degli esami (attenzione al flashback, che ci porta dritti dritti al 1996)”

  1. Quasi quasi mi torna la stessa ansia.
    Darth

  2. (Quanto mi piacciono questi post, tanto)
    Tieffemmino hai anche svelato l'età 🙂
    Anche a me il tema d'attualità m'è sempre sembrato l'ultima spiaggia, anche perché nei miei 5 anni attualità è sempre stato giovani e tv, giovani, tv che rende scemi, ecc.. Insomma una vastità di argomenti da dar noia solo a leggerli.
    Io mi sono sciroccata un gran tema sul viaggio, mettendoci dentro di tutti, rimandi a the MONDO intero, ma non fu capito dalla prof. di filosofia che disse qualcosa tipo "Sì brava, ma troppe cose". (Ancora mi chiedo perché il tema d'italiano lo corresse quella di filosofia).

  3. sono 11 anni che vivo sola e le rare volte che dormo dai miei mia madre, prima di salutarmi mi chiede ancora a che ora voglio essere svegliata… 

  4. *Lattis: la fine fu cifra tonda, poi dopo c'entrano palermo, bologna sfiorata, roma centrata 😉

    *Darth: per te mi sa che è più fresca. io ormai ho *maturato* il giusto distacco. credo. aspetta che vado a farmi una camomilla.

    *Liga: i famosi post "juke box". i temi dei liceo erano famosi per non essere capiti. cioè io per farmi "capire" dovevo scrivere quel che volevano sentirsi dire loro.

    *Plett: uguale mia madre. precisa precisa. cosa mangi per cena, stai attento e domani a che ora? abbiamo trasmesso: La Madre Italiana

  5. io la notte prima di quell'esame ero un po' incazzato perchè, dopo anni da primo nell'ordine alfabetico, lo sarei stato anche l'indomani: la mia compagna Alessandra aveva estratto proprio la A dal mucchio di bigliettini, e sarebbero stati tutti a vedere me per capire com'era la commissione, com'era il nostro commissario interno (che a me l'assist non lo fece: stronza), insomma com'era la temuta maturità. Ce l'avevo un po' con la mia compagna Alessandra, che cavolo: poteva stare più attenta no?!? 

  6. Non ricordo per niente la notte prima degli esami. E sinceramente non ricordo un solo libro aperto dopo la fine del quinto anno. La mia preparazione fu composta da quindici giorni gratis di Dark Age of Camelot. Prolungati ricominciando con un nuovo account di prova, intestato a mio padre. Stupendo, ci giocherei ancora adesso.

    Sentivo ogni tanto i miei compagni. Termiti impazzite che divoravano pagine su pagine di libri del triennio. Non faceva per me, a essere sinceri non ne avevo neanche bisogno (i fatti mi cosarono).

    Non accusai minimamente il peso dell'esame, che si vendicò appena il liceo fu una pratica chiusa, regalandomi una delle estati più schifose della mia vita.

    post-maturità t'avessi preso meglio

    P.S.
    Per evitare una chiusura tanto cupa, potrei dire che all'esame si capisce veramente di che pasta sono fatta i professori. I miei erano di "frolla".

  7. sarà che con la commissione interna le cose erano più facili, però io la notte prima del tema era tranquillo come un fanciullo.
    cioè dopo 3 anni di temi andati bene, vuoi proprio che quello di lettere mi fa lo scherzo domani? se gli piace come scrivo, gli piace e basta!
    in effetti ero anche un po' incosciente, proprio come i fanciulli, altro che maturo…

    il terrore vero e proprio, l'ansia della disfatta fu la seconda prova e il terribile compito di matematica: si narra di ragazzi che ancora devono finire l'integrale del primo problema, porelli!

    ^^;;;;;;;;;;;;;;;

  8. nemmeno io ricordo la notte
    Ricordo che avevo i temi fotocopiati e rimpicciliti ma prima di entrare a scuola li buttai via, nonostante il tema fosse la mia bestia nera.
    Poi andò meglio del precisto e cannai completamente lo scritto di francese che c'avevo 8 mannaggia TUTTI QUANTI!!!
    però sogno spesso che devo rifare gli esami per un motivo o per un altro e allora si che vado in panico!

  9. L'attualità era il vero spauracchio per tutti perchè i temi erano rigorosamente su autori scivolati nella parte finale del programma di quinta che nessuno, neanche per sbaglio, riusciva a portare a termine! All'epoca pensavo che avendo troppo da studiare non potevo avere anche il tempo di informarmi su ciò che accadeva intorno a me..maturità, t'avessi preso dopo!

  10. la sera prima degli esami ero tranquillissima e sono uscita per mangiare un gelato gigante
    il vero incubo erano le calze, praticamente obbligatorie anche se era luglio
    ah, si era esaminati pure in educazione fisica
    ne sono passati di decenni

  11. no ma che devo essere io a farlo? Ah guardate che se devo essere io il primo lo faccio!
    Lo faccio?
    Ma sì che lo faccio

    Tutti insieme now:

    Io mi ricordo,
    quattro ragazzi con la chitarra
    e un pianoforte sulla spalla.
    Come pini di Roma,
    la vita non li spezza,
    questa notte è ancora nostra.

    Brivido, brivido!

  12. la notte non me la ricordo, ma mi ricordo i gelati al pomeriggio, la tragedia imparata a memoria (greco e italiano, vero prototipo di liceo classico), il tema sulla tragedia, la versione di latino e un amore adolescente, che mi preoccupava molto più di tutto il resto.
    ( e avevo ragione tra l'altro)

  13. io ho sempre fatto il tema di attualità ma alla maturità, nel 1998, avrei fatto quello di indirizzo. Il tema di indirizzo!? c'era il tema di indirizzo, che follie… era la bioetica, io cercai di fare lo spiritoso e la prof apprezzò.

    Ora però mi è salita l'angoscia come se dovessi farla di nuovo, la maturità.

    Il millenovecentonovanto, c'erano i mondiali.

  14. Quando ho visto che avevi postato la maturità mi sono fatta i crostini, ho chiuso la porta e spento il telefono… come mi piacciono questi amarcord 😉
    Io la notte prima dello scritto (era il 24 giugno il mio) non la ricordo, ma ricordo quella prima dell'orale: piansi tantissimo, disperata. Avevo paura che la mia tesina di 106 pagine fosse troppo poco… e continuavo a ripetere "non ho studiato abbastanza"!
    Scelsi il saggio letterario, titolo: "che ruolo può avere la poesia nella società di massa".
    Il voto fu in centesimi, si pagava in euro.
    Ero innamorata di un buondino disobbediente che mi portava ai concerti dei Modena city ramblers e che dopo due mesi venne a portarmi le rose a casa, e non trovandomi, le consegnò a mia madre (la donna meno romantica del mondo che per poco non gli rise in faccia)…
    Maturità, t'avessi preso con meno isteria…

  15. (ma sa che ti facevo più giovane???? cioè abbondantemente sotto i trenta? e invece hai solo 6 anni in meno di me, pensa te)

    "la mia notte prima degli esami c'erano i voti in sessantesimi e c'erano le due materie da portare all'orale"
    sono contenta sapere che siamo più o meno della stessa generazione, c'erano ancora le lire e qui era tutta campagna…
    🙂

  16. perchè la ricordi come la ricordo io senza ricordare l'anno? perchè già con tanta nostalgia? perchè i tuffi nei ricordi ci vedono tutti campioni? e nel 99 davvero c'erano ancora tutte quelle cose come nell'81? il mio terrore maturante ha le note di umberto tozzi, le sigarette fumate in camera da letto e la voglia di farla pagare al cretino che mi aveva lasciata. maturità dove ti ho messa?

  17. l'esame di maturità non lo rifarei MAI. rifarei roba come scienza delle costruzioni e analisi, ma la maturità no. ed è tutto dire.
    che paura, soprattutto per la seconda prova (matematica).
    mi ha fatto sorridere che ai tuoi tempi "non c'erano i telefonini figuriamoci internet.", mentre io ho fatto proprio il tema su internet…e non perchè sono chissà quanto più giovane (classe 2002, quella che ha avuto gli incubi su moreno la notte prima degli esami), ma perchè davvero i tempi son cambiati in un batter di ciglia 🙂

  18. che bel post…non so come mai ma non ero affatto agitata prima della maturità, forse l'incoscienza della gioventù, forse la mia sicurissima certezza sul risultato. Ho conosciuto l'ansia il mese prima della discussione della tesi della triennale, da lì non se n'è più andata.

    Laurabeat

  19. Il giorno della maturità il barbiere del mio paese fece l'exploit della carriera e mi fece un taglio bellissimo che mi faceva sembrare bellissimo e tutti a dirmi stai benissimo e a guardarmi i capelli. Copiai tutta la versione ma grazie alla pettinatura la commissione disse "quello ha copiato, ma chi se ne frega, guarda che bella pettinatura" e alla fine presi un gran voto. Il mio barbiere non mi fece mai più un taglio cosi' bello e un bel giorno decisi di radermi a zero.

  20. Eh. Come ti invidio.
    Io non ricordo nulla.
    Solo la faccia del commissario esterno che uscì in corridoio dopo che avevo fatto l'esame e commentò lo stato d'animo della mia amica sotto esame: C'ha una paura!
    E io: be', c'abbiamo tutti paura!
    E lui: perché, aveva paura anche lei?
    E io: Be', sì, certo…
    E lui mi guarda stupitissimo e deluso, che si vede che giel'avevo data a bere bene, che non avevo paura.

    Ah, e poi mi ricordo che in storia spiegai che qualcuno, credoMazzini, aveva abbandonato le pregiudiziali repubblicane, ecc.
    Quella parola lì, le pregiudiziali repubblicane, l'avevo trovata sul libro di storia di un altro liceo (il Camera-Fabietti) e me l'ero imparata a memoria perché dicevo: caso mai mi chiedono quel periodo, gli dico questa bella parola nuova.

    Ah, e sul libro di storia dell'altro liceo c'era una riga con i nomi degli autori modificati:
    Augusto  (è in) Camera (con) Renato Fabietti.
    Vara te che cose che mi fai venire in mente.

  21. porca miseria!
    anch'io sono una maturata del '96. me lo ricordo, quel cacchio di Manzoni e Don Abbondio, e io che desideravo ardentemente Leopardi o Montale! feci il tema di ambito scientifico, quello su matematica e poesia, che il Presidente di commissione mi contestò. e ogni tanto mi sogno ancora il grafico della funzione del compito di matematica. me la ricordo precisa precisa.

  22. *Hanz: e vabbè, che sfiga.

    *AxL: in effetti dal tuo nick avrei dovuto aspettarmelo, un approccio così

    *8: e vabbè con la commissione interna siamo tutti bravi! 😉

    *Dear: i sogni sulla maturità sono un classico. io per fortuna ho smesso.

    *Stanton: mi sa che andavamo alla stessa scuola. portai matematica all'orale perché in filosofia e italiano eravamo rimasti al programma di SECONDA LICEO e non avevo voglia di farmi il mazzo da solo

    *Yet: da un dettaglio (le calze), un mondo

    *Palbi: ah! quel vendittone che ancora ci campa, mannaggia a lui e al monopolio della maturità!

    *Pattie: ah, strani amori! (scommetto che la colonna sonora era laura pausini! al limite gli 883!)

    *Sui: il tema di indirizzo? sei proprio di un'altra generazione, si vede

    *Virgh: solo 106 pagine??? che scandalo (la tua giovane età, dico)

    *Blonde: eheh siamo sulla stessa barca, cara blonde

    *Moglie: ma poi gliela facesti pagare? che ne so, obbligandolo a ascoltare tutte le musicassette di tozzi?

    *Grace: ehhhhh anche tu oscenamente giovane!

    *Laura: io invece per la tesi ero tranquillo, lì sì che non poteva succedermi niente.

    *Prof: ahah! il camera-fabietti! le pregiudiziali!

    *Noisette: questi inutili presidenti di commissioni che nel 96 cosa volevano da noi?

  23. Ascoltatrice di Laura Pausini a me?
    Ascoltatrice di Laura Pausini a me?
    va bene che su questo blog ho confessato degli scheletri mica da ridere…
    però Laura Pausini.
    offesissima
    🙂
    (Comunque mi pare di ricordare Ligabue_ ma quelle vecchie_  e poi probilmente cose incoffessabili ma non Laura Pausini)

  24. *ovviamente scherzavo! e ovviamente la colonna sonora di quegli anni, volenti o nolenti era IL LIGA: quella che non sei quella che non sei non sarai lallala

  25. La mia maturità è piuttosto recente, ma non mi ricordo una mazza di quel che successe, nè del tema che feci… tanto non sarebbe importato: il prof di italiano (uno dei pochi interni) mi odiava dal primo giorno…

    La mia notte prima degli esami però è stata bellissima… non ho praticamente chiuso occhio. Ma non per l'ansia, o la paura… Per un amore timido timido che stava facendo capolino. Ho passato l'intera notte al telefono e la mattina ero fresca come una rosa. Mi ricordo che appena arrivata presi per mano la mia migliore amica e le dissi in un orecchio "abbiamo parlato tutta la notte, senza smettere mai" E ci siamo scambiate un sorriso imbarazzato come se fosse successo chissà cosa.

    Per l'occasione rispolverai un vecchio cd di mia cugina, con delle canzoni perfette: dai goo goo dolls ai green day (quella da matrimonio direbbe lilly di himym)

    W.
    PS. scusa l'assenza ma troppe notti prima degli esami ultimamente 😉

  26. *W: ahahah! I Goo Goo Dolls! IRIS tra le tue poesie! Comunque hai fatto bene, quello era lo spirito giusto: pensare alle cose davvero importanti!

  27. beh, iris è iris, ma ce n'erano altre due o tre, di cui non conosco il nome, perchè ovviamente non avevo i titoli.. poi c'erano anche due o tre di ligabue, poco note, per cui, bellissime.

    e comunque, grazie tieffemme per condividere con noi i tuoi ricordi.

    W.

  28. adesso ritratta…
    ma mi hai dato dell'ascoltatrice di laura Pausini.
    E io sono offessissima.
    Cordialità
    (Ti brucerai, piccola stella senza cielo)
    🙂

  29. *W: a me piaceva anche il secondo singolo che di solito è complicato. il terzo no, non l'ho mai sentito, invece

    *Pattie: ahahaha

    *noisette: diciamo tutto il decennio, vah!

    *Moglie: messaggio in codice? mi festino lente?

  30. Una decade è bella che passata, ma continuo ad avere gli incubi di tanto in tanto.
    Darth

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *