Cose senza senso che fanno i francesi: due milioni di scemi (tra cui io) per vedere la SCAROLA agli Champs-Elysées
– sai che agli sciamps elisè hanno messo un giardino? andiamo a vedere?
l’informazione è alquanto deficitaria. ma non importa. un giardino? va bene. chi sono io per oppormi? che poi è l’occasione per rivedere un pezzo di parigi che a me importa una sega e ci capito solo per sbaglio. tipo per vedere un giardino in mezzo alla strada.
insomma siamo al bobù, davanti al pompidù. siamo in cinque. l’unica parigina del gruppo -che io conosco in questo istante e che fa la faccia schifata quando mi presento dicendo naistumitiù e non alòsalù e tutte quelle cose piene di vocali nasali IMPRONUNCIABILI dei francesi- insomma lei dice anzi no, non dice nulla. fa solo un cenno come a dire: ANDIAMO A PIEDI.
ora, non so se abbiate presente parigi, ma insomma il pompidou e gli sciamps non sono esattamente vicini. c’è mezza città di mezzo. va da sè che la parigina, da me subito ribattezzata leni riefenstahl, dà mostra di conoscere scorciatoie. però la sua insopprimibile esigenza è di camminare a una velocità di marcia di boh 50 km/h. cioè va velocissima tipo che alla fine c’è un cristiano con la coppa e la medaglia: brava! hai vinto! ora. considerato che a me del giardino tutto sommato importa minchia, che sono le 7 di sera, che fa un caldo della NOTRE DAME e sto morendo di fame che non pranzai, insomma mi lascio volentieri staccare come un qualsiasi ciclista scarso su un tornante dei pirenei o delle alpi. facendo anche smorfie e boccacce alle spalle.
dopo mezzora di cammino, mossa da un qualche residuo di pietà, LENI ci permette di fermarci da un libanese amportè: pita con dentro tante cose, tra cui cipolline e cazzatine che molto si portano a oriente. risultato: non solo si crepa di caldo, non solo sono vessato da una ufficiale delle ss in gonnella, ma: ho anche la fiatella. e quella leggera spossatezza che ben si intona alla fiatella.
insomma stremati dalla fatica e dal NON SENSO di una maratona attraverso parigi, arriviamo agli sciamps elisè. non è come mi aspettavo, cioè un giardino e amen. no.
che hanno fatto questi parigini operosi et laboriosi? hanno chiuso il traffico e hanno impiantato ettari di piante e ERBE e fiori. delimitati da alcuni corridoi in cui, ordinati come sardine, parigini e turisti camminano facendo
OHHHHHHHHH che bello piante e fiori, strega comanda colori, recupero di natura, città cattiva traffico cattivo agricoltura bella andiamo a mietere il grano (io ho sempre creduto dalida, invece è louiselle)
non solo: in alcuni recinti ci sono anche vari animali. proprio come nella vecchia fattoria. CAPRE, PECORE, vitelli, BUOI, VACCHE. e i parigini tutti in coro: OHHHHH che bello una pecora che beeela una mucca che muuu. a un certo punto arriviamo allo stand dei TORI. una bambina tipo settenne sta STUZZICANDO un toro facendogli il solletico all’orecchio mentre il papà da fuori scatta la foto. delle due l’una: o il toro è finto o l’hanno sedato con la DROGA.
finché, e qui scusate ho avuto la conferma della superiorità morale di noi italiani che saremo pure ladri ma IDIOTI no, arriviamo al settore da me ribattezzato CARREFOUR. cioè il settore con l’insalata e la SCAROLA a cielo aperto. proprio davanti alla boutique di Louis Vitton. sì, la SCAROLA. che una donna francese -l’ho vista io!- ha preso una foglia di scarola, se l’è avvicinata alla faccia, ha chiuso gli occhi esclamando: OH LA NATURE!
ma poi, come una luce in fondo al tunnel, ho visto uno sbrego tra le transenne, ho detto scusate mi gira la testa non sono abituato a tutto questo verde la BELLEZZA può ottundere scusate scusate alla proscèn fuà scusate ciao ciao SMOG MERDA NATURA BELLA e ho preso la linea 1 e sono tornato indietro, alla civiltà.
questa “installazione” ha fatto, dicono e ci credo, due milioni di visitatori: i francesi sono pazzi.
maddai! e quanto la fanno durare l'installazione? no perchè credo fermamente che se non si dà l'opportunità ai parigini di stirare i turisti sugli sciamps elisè quelli danno fuori di matto!
anntenzione sindachì che ti ritrovi la revolution e poi hai voglia a chiedere croissant a pierre hermé quello ti fa le pernacchie! XD
*Octopus: fino a stasera che oggi qui è festa nazionale di non so che. in effetti loro sono esperti di rivoluzione 😉
Le mie congratulazioni per il tragitto beaubourg-champs elysées.
*Watkin: grazie 🙂
sindrome di Rousseau, in opposizione a Stendhal
(strano che ci fossero visitatori parigini, di solito il venerdì sera partono a precipizio per i luoghi più disparati)
ah, il tragitto
bazzecole
nel mio passato c'è un porte d'orléans – montmartre e ritorno (che m'ha usurato un paio di scarpe)
*Yet: strano sì che poi sti giorni c'è il mega pontone. boh. comunque non è la camminata in sè, io adoro camminare, solo che non ne avevo voglia e, soprattutto, non aveva senso correre come i pazzi
scusate mi gira la testa non sono abituato a tutto questo verde la BELLEZZA può ottundere scusate scusate alla proscèn fuà scusate ciao ciao SMOG MERDA NATURA BELLA
muoio
e sotto, la parolina magica è "babbi" ahuahuah.
degno commento a tale vicenda.
W.
La civiltà sono l'asfalto e l'aria condizionata.
*W: tutto torna, anzi tutto fa torna
*Belg: l'asfalto io d'accordo, l'aria condizionata no che ho scollinato
I francesi sono pazzi, sì, ma hanno una capitale con un'atmosfera unica, vivace e viva, e queste cose aiutano a creare movimento. Mi piace Parigi, ci tornerei ogni momento!
Alessia