The Bignamino of Lost 6×10: The package, ovvero “Quel gran pezzo della Sun tutta nuda e tutta…”

the bignamino di 6×10, “the package” (qui gli altri bignamini di season 6)

dove eravamo rimasti? ah sì, l’esercito del male è accampato nella giungla. dopo la schitarrata e il gioco della bottiglia sono tutti un po’ perplessi che ancora non hanno capito che cazzo stanno facendo, e per vincere la tristezza del destino cinico e baro fanno quello che, per esempio, fa chiunque di noi quando viene lasciato dalla zita o dallo zito: mangiano la cioccolata.

intanto gin si dedica alle vesciche e alle verruche che se vivi da 30 anni su un’isola in mezzo alla giungla senza acqua calda e senza bagnoschiuma quello è il minimo che possa capitarti e anzi sei già fortunato visto che ne mòre uno ogni tre per due. insomma è lì che si passa la garza del dottor scholl sul piede che arriva farlòc: senti gin mi sa che io e te non siamo partiti col piede giusto. gin si guarda il piede fasciato: infatti. farlòc: senti, volevo parlarti della grotta… gin: stai parlando per caso dei nomi scritti sulla roccia alcuni cancellati altri no? farlòc: cazzo meno male che era un segreto! quest’isola è piena di lavandaie, oh nessuno mai che riesca a tenersi un cecio in bocca! comunque gin, su quella cazzo di roccia c’era scritto kwon e siccome tu sei kwon e tua moglie pure è kwon io ho bisogno di tutti e due kwon1 e kwon2 che me ne voglio andare a infestare pianeta ma non posso andarmene senza tutti quelli i cui nomi scritti sul muro non sono stati cancellati. gin: mi pare ovvio. segue momento di ottuso silenzio: WHERE IS MY WIFE? farlòc: non ti preoccupare, ci penso io. e tutti sappiamo la bontà e l’umanità che è in grado di sprigionare il FUMO NERO.

nella realtà alternativa gin e sun sono all’aeroporto -ancora-. l’uomo della dogana si tiene i 25mila dollari per sè -chiamalo scemo- tanto gin e sun sono due rincoglioniti. sun chiede a gin: scusa ma a che diavolo ti servivano quei soldi? gin: ah boh, sono cose di tuo padre. io non faccio mai domande a tuo padre. tuo padre, sun, è UN MAFIOSO! renditene conto! insomma vanno all’hotel e qui scopriamo che gin e sun non sono sposati. ma questo, come vedremo, non impedirà all’uno di prendere a pecorina l’altra.

intanto nella notte farlòc va da said: senti io vado a sbrigare delle commissioni, se faccio in tempo trovo l’ufficio postale ancora aperto, tu comunque non aspettarmi alzato. said: senti devo confessarti una cosa. sono depresso. non mangio più, non dormo più, la mattina ce l’ho moscio come un prolasso intestinale. che devo fare? farlòc: tranquillo amico, non tutto il male viene per nuocere, e fidati: io di male ne so qualcosa. così piglia e se ne va. gin -giustamente- attacca subito a raccogliere il suo squallido zainetto per andarsene. siccome all’accampamento nessuno si fa i cazzi degli altri, sòia lo raggiunge: amico ma che fai, te ne vai, ci lasci qui da soli con IT LA COSA? gin: sarò pure coreano ma non sono ancora così scimunito. mi sarei scassato la minchia. vado a cercare MY WIFE. ciao ci siamo visti. ma non finisce di dire la frase che dal nulla cominciano a volare siringhe acuminate. i nostri cascano come pere cotte. compaiono ZOI e altra gente che rapiscono gin. ovvio.
e questa era l’intro. sigla? sigla.

sulla spiaggia lapidas e mails stanno giocando a tressette. ilana fa quello che le riesce meglio e cioè PULIRE FUCILI con nonchalance mentre si eccita tutta nominando in continuazione RICHARD, che da quando è morto gècob è il suo nuovo trastullo erotico. le notti sono lunghe con tutta la paura e l’infelicità che può darti un’isola in cui si aggira il FUMO NERO nelle sembianze di un pazzo pelato ex paraplegico riscuscitato e malato di mente. ben, la cui causa di beatificazione è al momento al vaglio del vaticano -appena finiscono con woytila- insomma cerca di riportare ilana alla realtà: guarda che richard non torna! l’hai visto l’ultima volta? vaneggiava di inferno, demoni, mostri cattivi, quell’uomo NON STA BENE, fidati. ilana: sei solo invidioso che lui è più bello di te e appena torna me lo marito! mai nominare la parola MARITO davanti a sun. cinesina è capace di sbroccare all’istante. infatti pianta un coltello sul tavolo -mentre partono in sottofondo le risate registrate- e torna a fare quello che tutti noi aspettavamo dalla prima stagione, cioè quello per cui è nata: PIANTARE MARGHERITE nella giungla. momento reunion con giàààc: sun, ti ricordi quando qui era tutta campagna ed eravamo solo noi, orsi polari e cinghialoni? sun: ah sì che bei tempi quando gin e michael si pigliavano a mazzate per me! giàààc: senti sun devo dirti una cosa, l’altro giorno sono andato con hugo al faro che gliel’aveva detto fantasma di gècob morto. e lì c’erano dei nomi scritti. sun: senti giààààc io ti voglio bene, ti conosco da tanti anni, se non ero maritata a quel minchione due o tre colpi me li facevo dare da te, però devo dirtelo: sai dove puoi mettertelo il DESTINO, il passato, presente e futuro, eh? baaaaaasta, io voglio solo ritrovare MIO MARITO e fare quello che devono fare un marito e una moglie nella giungla: SCOPARE SCOPARE E SCOPARE, e che cazzoh!

e infatti nella realtà alternativa gin e sun sono nella camera d’albergo. gin sempre acuto, bisogna dirlo, vorrebbe guardare la televisione e bere le cose del frigobar. sun invece, come dire, ha altri piani e comincia a sbottonarsi la camicetta. e gin niente: ma sei pazza, ma che deve dire tuo padre? sun: ma chi se ne fotte di quel mafioso di merda! possiedimi, qui e ora! e gin niente. sun allora prende un cubetto di ghiaccio se lo passa sui capezzoli che diventano appuntiti come quello che ha smesso di muoversi nelle mutande di gin. a quel punto gin non ci vede più dalla fame: ma sì, cinesina mettiti a novanta, ti faccio vedere io come ti possiede un coreano! e chi se ne frega di tuo padre, tanto che male potrà mai farci!

insomma sun è lì che pianta pomodori biologici quando compare farlòc: perdonami non volevo spaventarti. sun: detto da uno che è riscuscitato, scusa eh, ma mi fai proprio ridere. farlòc non raccoglie e anzi tenta la carta vincente: so dov’è tuo MARITO. sun si vede che si contorce che deve lottare con l’orgasmo incipiente ma alla fine l’istinto di sopravvivenza prevale: non si fida della COSA e scappa. scappa scappa ma sbatte la testa contro un albero e sviene. qui viene raccolta da bengiamin che passava di lì per caso, nella sua quotidiana ricerca di MANGO. ehi bella! bella cinesina! bella d’estate! ci sei? sun si sveglia e si scopre che non parla più inglese, ma solo coreano, quella strana lingua che la rende, diciamolo, una vera stronza.

in realtà alternativa è mattino. sun finalmente ha un altro colorito. ah l’amore, se possiamo chiamarlo così. bussano alla porta: è martin keamy, uno che viene sempre a portare buone notizie. infatti vuole i 25mila dollari o sennò chiama una cellula kamikaze. sun dice: perché agitarsi? li vado a prendere in banca. ovvio. keamy la fa accompagnare da bakunin, un altro che la bontà se la porta nel cuore, proprio. in banca però il conto è stato chiuso dal mafioso padre di sun che sta a capo della yazuka, uno che la vendetta non sa proprio cosa sia. intanto gin, giusto per gradire, è sequestrato.

e a proposito di sequestri. gin è nella stanza 23 e sta per scappare ma ZOI, la geofisica di buoni sentimenti, gli pianta una scarica elettrica sulla schiena: ma non volevo farti male, mi sei simpatico eh. gin: pensa se invece mi odiavi! gin: portami da quello stronzo di sciarls.

a proposito di stronzi. farlòc torna all’accampamento e trova tutti svenuti. con la sola imposizione delle mani li riporta alla vita. si avvicina clèr: senti ho sentito che hai bisogno solo di quelli che erano scritti sulla roccia, siccome io non c’ero, che ne dici di lasciarmi andare? devo tornare dal mio orsacchiotto morto che sta nella culla! farlòc la guarda come si guarda una pazza precisa:  va bene clèr, hai ragione clèr, l’hai già presa la pasticca di oggi clèr?

sulla spiaggia giààààc che, ricordiamolo, oltre che chirurgo spinale è anche rinomato logopedista, scopre che sun ha dimenticato l’inglese ma lo capisce. arrivano ricardus e hugo. ricardus: vabbè a me della cinesina non me ne frega un cazzo. ce ne dobbiamo andare. dobbiamo trovare LA COSA e impedirle di salire sull’aereo. distruggeremo quell’aereo. sun, che ha battuto la testa e ora ha finalmente la scusa per essere una cretina, scambia la parola “aereo” con “marito”. sbrocca un’altra volta e comincia a infamare l’incolpevole ricardus che, smarrito, sbatte gli occhioni verso ben e giàààc: sì, anche lei è pazza precisa.

simpatia farlòc intanto affronta simpatia sciarls a brutto muso. i due sono separati da dei PILONI che generano energia eletromagnetica. ovvio. farlòc vuole “uno della sua gente”, cioè gin kwon. sciarls gli ride in faccia. farlòc: va bene, non hai capito con chi hai a che fare. da adesso è guerra. sciarls: tanto io ho ZOI e GIN, sai che mi frega.

in realtà alternativa scopriamo che la mission di keamy era ammazzare gin per conto di yazuka e di padre mafioso di sun. keamy vuole farci credere che è buono e che gli dispiace e che il suo è solo lavoro: qualcuno deve pur farlo. gin ovviamente non capisce un cazzo e gli dice: grazie! keamy si volta verso la macchina da presa: oh ma ce ne fosse uno sveglio in questo telefilm! ma a quel punto arriva said che ammazza tutti tranne gin. il quale gin intanto urla parole in inglese a casaccio: FREE! FREE! DON’T MOVE! FBI! poi si libera e ammazza bakunin sparandogli. purtroppo nella sparatoria rimane ferita sun che rivela, in punto di morte: gin, sono in-gin-ta!

sull’isola -?- sciarls incontra gin. momento carramba. sciarls prende una macchinetta fotografica sopravvissuta -!- allo schianto dell’ajira e la porge a gin: ci sono le foto di piccola bimba cinesina, la figlia di gin e sun. stringi sul dettaglio degli occhi di gin. gin piange. molto triste. sciarls: anche io ho una figlia. gin: and sticazzi. sciarls: sciocco, noi dobbiamo impedire a LA COSA di ammazzare your dotah e my dotah. sai come? vieni, credo sia arrivato il momento di mostrarti IL PACCO. gin: se osi toccarmi come quel viscidone di gècob giuro che ti ammazzo quant’è vero che mi chiamo gin kwon!

sulla spiaggia giààààc che, oltre a essere chirurgo spinale e logopedista ha anche visto little miss sunshine, inizia a comunicare con sun con un block notes. lei scrive lui legge. momento emotional. le onde, la spiaggia, il fuoco, ti voglio bene, ti fidi di me? insomma giocano a titanic. giàààc tira fuori un pomodoro -?-: nessuno gli aveva detto che doveva morire. sun -giustamente- si intenerisce e dimostra che anche in corea sono arrivati gli emoticon e scrive: sorry. poi giàààc fa quello che gli riesce meglio, a parte fare domande del cazzo, cioè promettere alla gente cose che NON dipendono da lui: sun, ti prometto che ti porto da gin e ce ne andiamo tutti da questa cazzo di isola. sun, babbea, gli crede. ma tutti sappiamo cosa succede quando giàààc promette qualcosa a qualcuno. “giuliet, ti prometto che tutto andrà bene”. giuliet è morta.

intanto said per vincere la depressione si fa una nuotata nell’oceano. arriva al molo e trova ZOI con un altro sconosciuto, che trasportano un pacco postale, un poco intontito da qualche strana medicina. bene, quel pacco postale si chiama DESMOND HUME. desmond inciampa, rotola sul molo e vede said: PENNY? PENNY? PENNY? CAN YOU HEAR ME? IT’S A LONDON NAMBAH! said, sfinito, si volta verso la macchina da presa: quante puntate mancano, ancora?

8 Replies to “The Bignamino of Lost 6×10: The package, ovvero “Quel gran pezzo della Sun tutta nuda e tutta…””

  1. "PENNY CAN YOU HEAR ME" vale da solo tutto il post ! 
    Long Live Who !

    toso

  2. "sun, ti ricordi quando qui era tutta campagna ed eravamo solo noi, orsi polari e cinghialoni?" –>LOOOOL!

    Concordo sul fatto che è stato un episodio filler ma in realtà non soporifero come altri, si è vista gente, si sono fatte cose, cosa vogliamo di più dalla vita, eh?

    Ho voglia di sposare la teoria per cui Sciàrls ha riportato lì Desmond per fargli di nuovo premere il pulsante vita natural durante (il pulsante che salva il mondo, ecc.), o forse ho solo voglia di sposare Desmond, non so.

  3. io credo di essere arrivata la punto in cui seguo lost per leggere poi il tuo bignamino.
    potrei volerti un sacco di bene !

    FREE! FREE! DON'T MOVE! FBI!—qui sono collassata!!!

    In ogni caso…I WANT TO BELIEVE!

    credo in Lost, ho fede negli autori… mo vojo solo sapè che mi significa Desmond…e soprattutto perchè se Farlòk va fuori dall'isola quella gente (penny, figlia kwon,…) smettono SEMPLICEMENTE di esistere?
    UAI…?

    -samu-

  4. "a quel punto gin non ci vede più dalla fame: ma sì, cinesina mettiti a novanta, ti faccio vedere io come ti possiede un coreano! e chi se ne frega di tuo padre, tanto che male potrà mai farci! "

    Secondo me stavolta ti sei superato, sono piegato in due! 😀 (emoticon appena arrivata in corea)

  5. *toso: prepariamoci ai fuochi d'artificio (speriamo) di 6×11

    *Poggy: uno dei migliori filler ever, ammettiamolo. se ti sposi desmond posso essere vostro amico tipo che la domenica pranziamo assieme, eh, sista and bradah?

    *samu: in lost we trust. comunque secondo me sciarls mente. mente. mente.

    *4: thanks 😉

  6. la causa di beatificazione di ben mi ha indotto risate convulse.
    in tutta la puntata, è verissimo, non fannno altro che parlre con noi che guardiamo e dirci "se vabbè, continuiamo a dire minchiate e spariamole sempre più grosse". meraviglioso.

    hai dimenticato che fumo nero che ha avuto madre pazza dice a madre pazza attuale che keit serve al momento, ma che una volta esaurito il suo triste compito di feticcio attira-uomini può pure schiattare e lasciare che madre-pazza si riprenda bambino perduto.

    stasera vedo la nuova, olè.

  7. "Ricordiamoci che Desmond diceva sempre: see you in another life. Se Desmond è il cuore centrale di Lost io mi eccito."

    IO SONO GIÀ ACCITATO.
    E devo ancora vedermi la sestundici.

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