Killers, Franz Ferdinand, White Lies: a Capannelle, rinchiusi nel parcheggio io, noi, ventimila c’eravamo
E mi porge una scheda Mtv Mobile fucsia dentro un badge di plastica e attaccato a una cordicella, anch’essa fucsia. Capelli lunghi, lisci, tipo biondi, appena maggiorenne, mediamente stupida.
-No, guarda, non mi interes-
– Ma come?!? Haicapitoègratisedentrocisonoanche5eurodiricaric-
– Grazie, davvero, e poi non saprei dove metterl-
– Al collo! Appendila al collo! Ce l’hanno tutti!
– Appunto.
19:35 – Tipo poniamo il caso che sei una band in rampa di lancio. Tipo che hai fatto un solo disco. Che ti chiami White Lies e che sei tipo di Londra. Che suonerai in un ippodromo lungo lungo accanto all’aeroporto e che gli aerei ti passano sopra tipo uno ogni cinque minuti. Mettiamo che dopo di te ci saranno i Franz Ferdinand e i Killers e che la gente -anzi, la gggente- non sa nulla di te e non ti conosce e magari sta ancora parcheggiando. Insomma, come prima canzone, tu, quale suoni? Una delle poche famose o magari una che non conosce nessuno, anche bella, di modo che tipo ci si scalda, o che tipo, magari i suddetti blogger hanno il tempo di arrivare in tempo?
19:40 – Insomma ci perdiamo la prima canzone. C’è spazio, c’è aria. C’è luce. C’è il sole. Molti hanno le converse. Tanti sono stranieri. Non pare di essere a Roma. Un vecchino con la polo rosa. Sai che quello ha una faccia conosciuta? Ovvio, è un altro blogger, ma della peggio specie! Ci starebbe una birra. He said to lose my life or lose my love! Il panino ancora no. C’è mezza Scienze daha Comunicazione e 2/3 di Sociologia. Farewell to fairground viene proprio bene. Il cantante è un po’ statico. Cioè non dice nulla, canta. Anzi no, una cosa la dice: è la prima volta che suoniamo in Italia. Valu mi guarda, ha gli occhi lucidi: Tieffemme, un giorno potremo dire Noi c’eravam- Ehi, scusa, Tieffemme, ma questa non è la tua canzone preferita? Oh yeahhh si chiama “Morte”!
20:15- Si avverte la gentile clientela che i Franz Ferdinand inizieranno a suonare tra mezzora.
(Intervallo: al posto delle pecorelle immaginatevi un falco, falco a metà).
22:45 – I did my best to notice, sì Brandon ma che ti devo dire di tutte le cose che ho fatto una la volevo fare e precisamente era che io volevo stare su quel palco ed essere io il frontman e cantare ed eccitare le folle tiburtine, tuscolane, esquiline, casiline e prenestine, e daccapo di nuovo io vestito di nero, io con quella voce un po’ da bimbo, ma che ti devo dire brandon flowers ieahehe che forse è meglio così che ci stai tu, ieahehe e che io sto qua, da questa parte che salto, che di solito i’m the campione nel gioco di complicarmi la vita e nel perdermi oh well I don’t mind che infatti tutto poi è abbastanza semplice basta esserci basta roteare le dita fare quelle cose stupide che si fanno ai concerti voler essere in the back of hurricane, while everyone’s lost, the battle is won e uffa la parola lost io volevo prendere la parola lost, che I need direction to perfection, caro brandon, jenny was a friend of mine, penso a tutti e a nessuno, brandon tu canti e anche se il karaoke non viene benissimo e c’è questa paurosa onda d’urto alle mie spalle io li conosco tutti I’m burning I’m burning li conosco i tedesconi impalati che non si muovono manco cohe bombe, i fidanzatini abbracciati che lei è stanca e dà le spalle al palco che lei vuole stare sola con lui e lui lui negli occhi c’è brandon ci sei tu brandon che saltelli e anche le palme, quelle palme del cazzo che si vede proprio che venite da las vegas e siete un po’ coattelli mica come quei raffinati figli di puttana dei franzi che ci fanno eccitare, ma brandon ti perdono tutto ti perdono che non mi hai fatto glamourous indie rock ‘n roll, ti perdono che i Franzi non hanno fatto Eleanor, ti perdono che che mi hai fatto soffrire lasciandomela per ultima che io when i was young e l’avevo sentita la prima volta io avevo detto anzi giurato a me stesso un giorno tu Tieffemme tu la pianti, un giorno Tieffemme tu pieghi le ginocchia, prendi slancio eeeeee you play forgiveness Watch it now Here he comes He doesnt look a thing like Jesus But he talks like a gentleman Like you imagined When you were yaaaaaaaaaaaaaaaaangggggggggggggggg (detto anche Tieffemme un balzo sopra il cielo)
01:10-Che poi, se c’è una cosa che mi fa davvero incazzare è il rotolo della carta igienica messo al contrario! Che tu lo devi srotolare da dietro! Che gentaglia, questi coinquilini! Come gli verrà in mente?
-Infatti!
-Ma perché, quando ti lasciano le ante delle credenze aperte?
– Mmmm nun moho dire! L’uscita del parcheggio è bloccata. Bloccata. Dicono che l’Appia sia completamente in tilt. Quindi non ci fanno uscire. Siamo qui, fermi. Rinchiusi in un’enorme distesa di verde. L’una passata, un prato all’inglese e centinaia di macchine impalate. Un ragazzo si addormenta con la testa sul volante. Una ragazza si butta per terra. Uh, le stelle. Refrigerio on my mind. Out where the dreams all hide. Out where the wind don’t blow. Ma poiIn bocca al lupo
sì ci vediamo ma quando parti, mi ha fatto piacere conoscerti, all’inizio sai che pensavo che ti stavo sul cazzo, ma poi quando ho chiuso il blog ho capito che no, ma tu che ne pensi di ninna ahah quella lì, e che ne devo pensare ahah po’verina!, ah quindi sei in vacanza, sì il bello di questo lavoro, pensa io invece lavorerò tutta l’estate, piazza fiume io adoro piazza fiume!, voglio cambiare casa io pure pago troppo, uh guarda è tornato di moda l’autostop, all’andata mi sembrava di più, tre giorni e ti cambia la vita, dai andiamo a vedere i mercury rev, ecco io sono arrivata, io invece no
faccio il giro largo gli operai stanno passando l’asfalto sulla tiburtina il tabellone sopra l’istituto di analisi cliniche segna 27 gradi ventisette il cornettaro dei monti tiburtini è chiuso forse non lo sapeva che io andavo al concerto e poi passavo di qua che avevo fame, l’altro cornettaro invece è aperto dico alla ragazza prendo questo alla nutella, lo indico lei mi dice ottanta grazie, svuoto le tasche piene di monetine, le rovescio sul bancone, le conto dico Scusa, ho solo questi, arrivo a settantatreah lei sorride si lecca il piercing sul labbro dice non c’è problema va bene così io dico
sì hai ragione, non c’è problema e va bene così, stanotte
^_^
Oh sì bella serata, bello il gruppo di blogger preferiti che si raduna in un posto per sentire tutte questa bei gruppi. Ma!
– quando ho sentito io i Killers hanno fatto 50 minuti di ritardo, stavolta sono stati puntuali? Palme buuu, bella invece la K luminosa.
– fare cose stupide ai concerti è bellissimo, immaginati fare il campo di grano da un’altra parte che scemi
– i white lies tornano? che faccio lo compro il biglietto?
– il rotolo della carta igienica al contrario! Qualcuno che mi capisce finalmente. 😀
Devo fare una rettifica: la mia maglietta era grigia.
Ah beh, allora… :p
LB
ventinovinsomma, eh…?
😉
anche se distanti, noi pure abbiamo preso tre cornetti con la nutella 😛
per il post e il concerto te sei the master! 😉
Io mi sono commossa leggendo questo post. Dici che è colpa della vecchiaia?
(io ero quella che ballava come una ragazza di Non è la Rai. Sono soddisfazioni.)
oh io sono l’unica che è andata a dormire senza cornetto? Ah grazie, eh! Tsk.
*Alli: abbastanza puntuali (un quarto d’ora di attesa in più, credo). La K bella sì. Sui White Lies non so, hanno un solo disco (bello). Un concerto tutto loro io dico di sì, magari si lasciano andare un po’ di più. Però sì, dai.
*LB: grigia? ah ma perché grigio non è bianco? 🙂
*Virgh: non lo sai? Ne faccio 29! L’ho deciso io!
*Adedip: si vede che abbiamo tante cose in comune 🙂
*Valu: o della nuova qualifica 😉 Se cantavi anche in playback eri perfetta!
*Jun: ehm… potrei dire… che… insomma… sì, non ho e non abbiamo scusanti. potrò mai rimediare? 🙂
si può si può, vedi tu come 😀
*Tipo che pago gli operai così non rompono più le palle saha tibb? 😀
io c-eroooooooooooooo
*Superpomettomel: eppure avrei dovuto riconoscerti dal colorito 😉