Ore 3:32 giro giro tondo e io mi ritrovo a fare surf sul terremoto (casca il mondo)

Ragazzi, che paura. Davvero, paura.
Mai mai mai così.Tuntùtùntùntùn. La serranda ha preso a sbattere. Tipo vento. Ma non era vento. Mi sono ritrovato in mezzo alla stanza, scalzo, così. Incredulo. Sensi allertati a mille. Mettiti sotto una trave, sotto qualcosa. No, invece. I piedi incollati al pavimento. Paralizzato. Di traverso. Le braccia a fare equilibrio. Tipo surf. Ma non era surf. Il lampadario, guarda il lampadario: il lampadario faceva giacomo giacomo, come tutto, anche io facevo giacomo giacomoMa quando cazzo finisce? Ecco, non finiva, questa scossa.
Poi è finita. Mi sono ritrovato in corridoio con Curtulill: sì, hai capito bene, il terremoto.
Mi sono affacciato. La Tiburtina dormiva, pareva di essermi inventato tutto.
No.
Eppure anche la Tiburtina ha tremato.

A Palermo in tre secondi tutti saremmo scesi. In cortile, a raccontare. A raccontarci. Voci sulle voci. Per esorcizzare. Per aiutare anche se non ce n’era bisogno. A Roma no. Che classe, ragazzi.

Io durante la scossa ho pensato a mio padre e a mia madre anche se sono lontani. Ho pensato ai miei amici che sono vicini. Dopo la scossa ho pensato: chissà dov’è l’epicentro.
Adesso lo sappiamo.

Qualche giorno fa un ricercatore del Gran Sasso ha lanciato l’allarme  per un terremoto disastroso in arrivo. Lo hanno preso per il culo. Lo hanno denunciato per procurato allarme. Tra questi Bertolaso. Che adesso, il giorno dopo, parla di Peggior Tragedia di questo inizio Millennio.
In che mani siamo.

 

10 Replies to “Ore 3:32 giro giro tondo e io mi ritrovo a fare surf sul terremoto (casca il mondo)”

  1. io stamattina pensavo di aver sognato di essere su una nave da crociera. e invece.

    joujou

  2. io mi sono svegliata un po’ spaventata, credo all’ultima scossa, ma nel pieno del sonno non ho compreso e mi sono rimessa a dormire come se nulla fosse…

    Nhu mai

  3. Per fortuna io ho il sonno pesante. Mia sorella pare abbia sentito tutto ma ha creduto fosse semplicemente suo marito che si voltava nel letto.. mmmh..

    Il Piccolo Gandhi

  4. Bertolaso dovrebbe andarsene per la gestione vergognosa di tutte le emergenze degli ultimi anni.

  5. In questi giorni si fanno tante lacrime di coccodrillo ma la verità è che in Italia manca un piano di edilizia antisismica. Non siamo minimamente protetti contro i terremoti, eppure viviamo in un paese ad alto rischio sismico…

    Non basta che il governo si limiti ad aiutare i terremotati. Serve che questa tragedia porti in luce un problema: come vengono costruite le nostre case? cosa si può fare per renderle più sicure?

    è sempre piacevole leggerti, Tfm.

    Un salutone, Lola

  6. io ogni volta che sento il racconto degli sfollati in tv mi strazio, più di quanto pensassi. Non serve neppure la musichetta patetica di studio aperto per straziarmi.

  7. arrivò a fare compagnia allo sguardo distratto verso il primo canale nazionale; quando aumentò sentii la casa, in tutti i suoi muri, ondeggiare, e mi alzai e mi misi sotto la porta, il batticuore stava facendo il resto e non finiva come la scossa; la prossima cosa che farò? pensai, è di urlare a tutti di scappare o di prendere mio fratello che nel frattempo in piedi sul letto stava dicendo: o ma che è… o ma che succede? interrogandosi senza paura; ma finì e per fortuna i gesti eroici li avrei lasciati per un altra occasione; ancora un po’ a caldo: beh sarà stato qua dietro l’epicentro ai castelli, e guarda un po’ quasi proprio come un anno fa prima che conoscessi una ecc ecc.. ma quella è un’altra storia…

    io penso che alla fine questo paese non avrà ancora voglia di cambiare; tra una settimana, quando si finirà di scavare, quando diventerà quasi noioso per gli addetti ai lavori raccontare le drammatiche storie e per noi ascoltarle, quando anche giustamente ricominceranno a riemergere altre notizie, quando non ci sarà più notizia se le scosse non faranno sangue, ci si dimenticherà dell’Abruzzo, de l’Aquila, ed è proprio allora che quelle che ora chiamano polemiche inutili, le discussioni intorno a progetti di ricostruzione, saranno l’unico modo per tenere viva questa parte d’italia

  8. Ore 3,32 Magnitudo:6,3 o 7,1 come dicono in Francia

    Il dio deli Inferi visita LìAquila/ Sussultorio, ondulatorio, rotatorio/ ed è tragedia/ e la regina dei cieli/ Immota manet/ O Aquila, tu giaci/ col cuore squarciato/ sola,inerme, stupita/ ti guardi intorno/ cerchi di scorgere i cieli/ quelli del tuo passato/ tenti di volare, ma non riesci/ le tue ali sono spezzate/ non sostengono il peso/ Macerie indurite/ penetrano la carne/ squartano il cuore/ hai tante, troppe ferite./ Dalle devastazioni/ emergono anime/ è la fine/ la fine di vite segnate/ da un sisma, che ha rapito/ cavalli a dondolo, bastoni/ corone d’alloro/ e alle braccia di madri/ i frutti d’amore ha divelto// L’ululato assordante del mostro/ risuona nei vicoli/ è dentro il tuo corpo/ contorce le viscere/ e le lacrime confondono/ linfa con sangue,/ ma tu testarda e forte/ ricominci l’ascesa/ rotei il capo/ Nord, Sud; Est, Ovest e poi corri/ corri dietro al sole/ il dolore è immenso/ e lacrime si confondono con pioggia,/ ma guardi in alto/ ancora più in alto/ e senti: DIN-DON DIN-DON/ segui la scia/ sono i rintocchi/ i NOVANTANOVE RINTOCCHI// ricordi Piazze, Fontane, Castelli e Cannelle/ e con la TUA REGALITA’ torni a volare/ e voli sopra i cieli del Mondo/ lassù fino allo ZENIT

    Iva Polcina

  9. Sono Iva Polcina ed ho scritto la poesia Ore 3,32 qualche giorno dopo il terremoto, sono di Capestrano, che è nel cratere del terremoto.

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