Carlo Janka, Lara Gut e Benjamin Button
Invece. Me ne sto lì a fare la zuppetta di caffèllatte e biscotti plasmon mentre scanalo sui tasti del telecomando. Campionati del mondo di sci. Prima manche del Gigante. La telecronista Ivana Vaccari dice: Al comando c’è Carlo Janka. Carlo Chi? Poi dice Carlo Janka è un po’ la Lara Gut al maschile. Lara chi? Insomma comincia a snocciolare una serie di nomi che manco al punto 1 dei punti di Lost: e mo’ chi cazzo sono questi? I portatori? Gli Altri? Ma “quando!” siamo? Ma, soprattutto, perché Carlo Janka e Lara Gut sono accreditati come svizzeri e invece Manfred Moelgg e Alexander Ploner –?– come italiani?
Cioè io ero rimasto non dico ad Alessandra Merlin e Barbara Merlin -le equivalenti sciatrici delle sorelle tenniste Adriana e Antonella Serra Zanetti- ma insomma Anja Paerson, Renate Goetschl, Lasse Kijus, ScietilAndrè Aamodt, Hermann Maier: che fine ha fatto tutta questa gente? Che fine ho fatto io?
Vecchio, sì, ti diranno che sei: vecchio.
A proposito. Oggi esce The curious case of Benjamin Button, di David Fincher con Brad Pitt. Anche io sono so curious. Per vari motivi. Insomma, 13 nominazioni, secondo solo a Titanic e Ben Hur, se non ho malcapito. Di che parla il film? Di uno che nasce vecchio e più va avanti con l’età e più ringiovanisce. Io quando avevo 18 anni e avevo tanti sogni nel cassetto -avevo anche il cassetto!- avevo scritto un soggetto -su un pizzino, e non sapevo neanche cosa fosse un soggetto- paroparo a questo: e se uno nasce vecchio e cresce a ritroso? Cioè all’inizio è tutto uno schifo e poi vai in pensione e poi bla bla finché non si ritrova a giocare a nascondino un attimo prima di morire? Credevo di aver trovato il Sacro Graal. Poi, preso dalla cose della vita –umane situazioni, da capirci niente pooooi- chiusi il pizzino nel cassetto. Intanto crescevo, invecchiavo, finché un bel giorno scoprii che cani! e! porci! avevano già avuto questa idea -damn it-: prima Francis Scott Fitzgerald -che tu sia maledetto- poi anche Woody Allen e infine chiunque. Io ero parte del chiunque. Giannèva! Presi il pizzino, lo bruciai e addio sogni di gloria, mi dedicai alla titillazione e alla soddisfazione di donne mature. Fame, non fama.
Io ci vorrei pure andare, a vedere questo film, ma dura 159 minuti -!- Ed eccola, lì, levissima, la differenza tra film e telefilm. Perché i film non ci piacciono più come una volta. Il film è verticale, il telefilm è orizzontale. Il film c’è qualcuno che mi dice che devo fare. Il telefilm invece scelgo io. Cioè posso pure vedermi una stagione intera di Desperate Housewives o Mad Men in una nottata e volerne ancora e ancora e non mi basta mai. Viceversa, 159 minuti dentro a un cinema che non puoi manco andare a pisciare che hanno pure tolto l’intervallo che fa tanto figo non avere l’intervallo, no quello davvero mi pija ammale.
Concordo in pieno sull’ultimo punto! Dici che succede a tutti i telefilm- dipendenti?
“Ron Howard, sei un genio!” 😀
no davvero..brillante come sempre..e soprattutto mi hai aperto la mente..il film verticale e telefilm orizzontale non l’avevo mai pensata così..è vero! grande!
adedip
comunque il razzismo di splinder verso i commenti di estranei non se commenta.. buuhh! :s
‘Sta storia dello sci è verissima. E pensa che io ero rimasto a Evi Mittermaier e Anne Marie Moser Proell.
(il mio pizzino nel cassetto è diventato più o meno Le vite degli altri… lasciamo perdere, va’)
Bella la definizione di film e telefilm (era un sacco di tempo che la pensavo come te e non riuscivo a spiegarmi XD) ed è proprio per quello che secondo me è più difficile fare un film che un telefilm. O meglio, per farne uno buono (sia film che telefilm) devi superare una serie di difficoltà non da poco ma per fare un film in cui è tutto concentrato, non devi far calare l’attenzione e magari devi fare anche dei dialoghi e organizzare le scene in modo decente (senza affidarsi ai soli effetti speciali) devi essere proprio bravo.No?
vabbeh però ramazzotti no, eh.
joujou
*Anto: temo proprio che sì. Abbiamo ormai quell’impronta lì inda mente.
*Adedip: mai quanto il razzismo di blogspot, ne vogliamo parlare, eh? Però per splinda credo ci sia una opzione: puoi registrarti e appiccicare un bell’avatar compreso di link. Altri lo fanno/facevano
*Ott: spero che il tuo pizzino non avesse quel finale lì (un giorno apriamo una tavola rotonda sui Finali dei Film: io e te fingiamo di moderare il dibattito e intanto parliamo di musica, di napoli e palermo, ok?)
*Natror: eh sì devi essere popio bravo. Però ci sarebbero anche un altro di motivetti per cui è più difficile fare l’uno piuttosto che l’altro. Dal mio punto di vista di sollazzatore di vecchiette, ovviamente 😀
*Jou: ricorda sempre THE BIG PRECETTO (tutto! fa! media!)
io sono gggiovanissimo. ma soprattutto sono anche iscritto al gruppo “malati per i Moelgg”, per dire, per cui non fare della facile ironia 🙂 [su Ploner, dopo averlo sentito parlare, puoi fare tutta l’ironia di questo mondo]
c’è che prima o poi tutti smettono, o si ritirano, o si incidentano e appendono gli sci. la Personn sta bene, gareggia ancora, ma le è venuto un culone enorme che la fa sprofondare nella neve…
e poi tu lo sapevi che la Karbon e Peter Fill sono cugini diretti, e che lo zio di entrambi suona in un gruppo folk tirolese che vende milioni di copie in tutta Europa? (lo han detto in telecronaca sulla rai, percui mi fido, sarà vero)
la Gut è ticinese, percui alla tvsvizzeraitaliana hanno sempre un pretesto per tirarla in ballo. è persino bella, ti dirò.
diciamo che ti sei distratto quando c’è stato il ricambio generazionale. tu non sei vecchio, dài.
d.
http://www.wittgenstein.it/2009/02/03/il-mereghittgenstein-3/
diciamo che dopo aver visto il filmato magari i soldi del cinema uno se li risparmia…
Caro TFM, siamo una generazione orizzontale, così come Del Piero, l’Italia e gli italiani. Tutti orizzontali. E tu ancora di più, che l’orizzonte lo crei.
Oh, io sono contento di essere orizzontale, però anche questa forma ha dei difetti: per esempio non vedi dove sia la fine (spesso), e talvolta la fine non la vedrai proprio perché non ci sarà mai.
In questo periodo odio particolarmente il teatro. Perché è verticale è c’ha pure le sedie strette.
Avevi ragione sulla vecchia dai bianchi capelli! Bella questa puntata, vero??
Ero stra-curioso di vedere Benjamin Button ma non sapevo di questa durata infinita! Hai ragione, ad un telefilm la concederemo, ma ad un film forse no.. siamo noi gli strani?
Il Piccolo Gandhi
Ma Alberto Tomba e Isolde Kostner come si sono piazati?
*Dario: dici che mi sono distratto. ma io ero convinto di essere stato sempre “qui”, di non essermi mosso dalle piste innevate e da ivana vaccari. e tu mi dici invece che sì. son piùcheperplesso.
*Mod: ah ecco. aspettiamo il dvd?
*Quad: è vero, la forma orizzontale ha molti difetti. io aggiungerei che è anche molto faticosa. perché il verticale decide per te, l’orizzontale te lo devi creare te. mi piace la suggestione: “proprio perché non ci sarà mai”
*Als: bella puntata. tantissima carnissima al fuochissimo. i have a lo(s)t of perplessità, comunque. ma ciò non toglie, comunque 🙂
*Gandhino: no, non siamo affatto strani secondo me 🙂
*Mas: secondi dietro marc girardelli e micaela dorfmeister 😉
“proprio perché non ci sarà mai”
Epperforza. Io ancora rodo per aver sprecato ore di tempo dietro a Jericho, per scoprire che il finale non verrà mai fatto. O Carnivale. Per non parlare di tutte quelle serie che non ho proprio visto perché già a conoscenza del finale monco.
Almeno questo nel film non può succedere.
verticale, orizzontale…slalom gigante?
jack!
*Quad: però c’è anche da dire un’altra cosa. Se la guardiamo da questa prospettiva, allora i telefilm ‘mimano’ maggiormente la vita. I film sono un pacchetto chiuso da prendere chiavi in mano. La vita la prendiamo mai chiavi in mano?
*Jack: io ho sempre preferito lo slalom speciale. Quella sottile tensione psicologica che dura per il minuto circa. Inforcherà? Non inforcherà?
A proposito di orizzontale, che ne pensi de “Il bene e il male”?
Ti dirò… a me non dispiace affatto, anche se in certe occasioni si vedono delle ingenuità piuttosto maldestre nel tentativo di scopiazzare l’american style.
E Coliandro? Ho visto solo la prima stagione e m’ha fatto una buona impressione.
*Purtroppo ho perso entrambi, ma conto di recuperarli prima o poi. Il bene e il male è registrato, diciamo così. In stand-by. Anche io ne ho sentito parlare bene. Benino, dai.
Ma no dàiiii!!!
Il cinema é meraviglioso!!
Il film é bello, a me é piaciuto…
mi fa un po’ tristezza pensare che la gente si abitui a non concentrarsi piu’ neanche per un paio d’ore abbondanti… non sono poi cosi’ lunghe…
anche se temo tu abbia ragione…
poi vorrei dire una cosa: non sai quante volte mi é successo di pensare di avere inventato qualcosa e poi essere smentita e sbugiardata!!! a me capitava spesso con concetti filosofici, poi quando ne parlavo con amiche/amici che avevano fatto il classico mi guardavano basiti perché io presentevo le mie perle ovviamente come originali e loro erano costretti a dirmi che ci aveva già pensato qualcuno tipo 1000 anni avanti cristo.
ecco, é una brutta sensazione. 🙁
Te pija a male? TFM in versione romana… muahahah
Coliandro gran bel prodotto, mimanca here in TFN