TFM Sul Serial 3×01// Vita da pensionato: e se stessimo sbagliando tutto (così, senza punto interrogativo)
Apro un occhio, apro l’altro. Alzo la tapparella. Sgrunf. Vado in cucina. Metto il pentolino sui fornelli. Il filtro del tè al lampone ed echinacea. Sin azucàr. Apro un libro. Mi metto a leggere. Sfoglio le pagine. Finche ce n’è. Finisco la prima colazione. Chiudo il libro. Accendo lo stereo. Metto su un cd. Happy songs for happy people. Torno in cucina. Faccio anche la seconda colazione. Potrei chiamare tutto questo bella vita. Volendo.Poi scendo e vado al piccolo market sotto casa. Non prendo il cestino. Afferro un’insalata cappuccina, un sacchetto di mele golden -1,65 euro due chili, che affareh!-, straccetti con rucola incorporata. Al banco del pane c’è la fila. Guardo il pane appena sfornato. Davanti a me una tipa così truccata ma così truccata che non le si vedono neppure gli occhi figuriamoci i sentimenti e quando sta per toccare a me una signora anziana finge di essere rincoglionita -tana paha furbacchionah!- e mi passa avanti anche se non è il suo turno e io esplodo in un gran sorriso e dico Prego, signora, passi pure avanti non c’è problema e mentre lei prende due filoni di pane di lariano io penso Meglio una ciabatta o un panino arabo?
Alla cassa un signore anziano che sta per pagare poggia il cestino a terra mi guarda dice Me so’ scordato il formaggio! Se tocca a te passa pure avanti! e lascia il cestino lì a terra e io sorrido e dico Va bene e mi giro con lo sguardo speriamo speriamo che fa in tempo sia mai che passo avanti io ma poi la cassiera mi guarda come a dire Beh ti sei incantato? e io metto la roba sul nastro e in quel momento arriva il vecchietto ci guardiamo scoppiamo a ridere e lui mi dà una pacca sulla spalla e mi dice Mannaggia non ce l’ho fatta! Ahah e io dico Ahah pure io e la cassiera ci guarda scura in volto -è di colore! ahah- e non capisce che io e il signore siamo già diventati amici e
all’edicola c’è l’edicolante che è una signora sui settanta anni energica che appena arrivo sta parlando con una sua coetanea e parlano di gratta e vinci e cose del genere e nel frattempo c’è una pischella in fila che si rompe e io la guardo e sorrido e la pischella interrompe il giulivo ciarlare delle signore e si intromette -cafonah!- chiedendo Che scellài ‘na ricarica wind da cinque? La signora edicolante, interrotta sul più bello la guarda male e dice No. No, e basta. Che secondo me ce l’aveva eccome, la ricarica wind da cinque, ma siccome che la pischella è stata cafona lei non gliel’ha data e poi io con educazione aspetto il mio turno cioè che la signora cliente dica Vabbè io continuo a provacce che nun si sa mai e poi dico Buongiorno, icselle e repubblica, grazie! e la signora sorride e dice Buongiorno giovanotto -mi chiama così, giovanottoh!- e poi mi chiede Sai quanto viene icselle, non mi ricordo mai ahah. Insomma si fida di me -bravah!- e io le dico 1,90 euro che potevo anche imbrogliare ma se imbrogliavo mi finiva male che secondo me era solo un test della signora edicolante per capire chi sono gli amici e chi no
e in farmacia c’è la farmacista che è una dottoressa sui cinquanta straniera mi sa romena sicuramente non romana che ha questo caschetto nero e gli occhiali con la cordicella rossa -conturbanteh!- che parla con una donna che dice che la ricetta se l’è scordata a casa e la dottoressa le dice Ma signora non si preoccupi non c’è problema! E nel frattempo una quarantenne tipo gravida sale sulla bilancia e si pesa e ci fa sapere che 67 chili, noh! sono troppi! ‘Sto regazzino manco è nato e già rompe ahah! Lei ride la dottoressa ride io rido la dottoressa poi mi dice Prego e io faccio un passo avanti sorrido alla vecchietta senza ricetta che sta uscendo e dico Dottoressah! Mi salvi! C’ho questo mal di testa che mi prende qui -…- e qui -…- e mi sento tutto congestionato da tre giorni la prego mi dia la cosa più potente che ha! E mentre la dottoressa inforca gli occhiali e si mette a cercare la signora gravida mi dice E’ il tempo, non si capisce più niente. E io dico Ma infatti! Lei dice Un po’ piove un po’ fa caldo un po’ tira vento un po’ maniche corte un po’ maniche lunghe pare di stare sull’Isolah! Io dico Ma infatti! L’avete visto ieri sera che cafona quel- La dottoressa mi guarda, indica una confezione che tiene tra le dita e dice Una compressa ogni otto ore da sciogliere nell’acqua. Io la guardo e dico A stomaco pieno, vero?
Poi esco. Saltellando torno a casa. Entro in cucina. Metto la pentola sul fuoco. Sfoglio icselle. Apro la porta finestra e mi affaccio sul balcone. Guardo il cielo. Un cielo nero nero senza fine. Best nubifragio ever is coming. Penso Mmm non vedo l’ora di mangiare questa zuppa del casale che dopo ho proprio voglia di farmi un pisolino.
la vita da pensionatoh… fino a ieri pure io.
che poi essere amica della farmacista, della giornalaia e della fornaia è status simbol.
già.
(Che poi io ero vera pensionata, con gli acciacchi, che ieri sono pure andata dal medico della mutua).
Mi manca già Francesca Senette e pure il pisolino pomeridiano.
ovviamente?
chiaro che viene il mal di testa-passato?
pausini! L’ho vista! (Non c’è)
mado’ le cose belle dell’italia…mi viene voglia di scrivere le stesse scenette ma come si svolgerebbero in belgio. Ma anche no che e’ troppo triste.
iob
Che forte! I vecchietti sono i tuoi migliori amici. Tutti. Persino quella che ti passa davanti.
io nel quartiere vivo di rendita: mia madre è la migliore amica di tutti i negozianti. Quando se ne va per la vacanze e vado a fare la spesa tra un po’ mi stendono il tappeto rosso, e mi chiedono con insistenza quando torna… non è male, non è male…
..l’ultima volta che al market sotto casa han lasciato un cestino in fila alla cassa da solo la cassiera m’ha detto di passare sennò facevamo notte e poi è tornata la proprietaria del cestino e m’ha insultata.
Contenta che c’è a chi va meglio.
*Pattie: sei tornata quindi in azione. certo che la senette è davvero una pessima punizione per i pensionati. quella donna trasuda “fintezza e fintità” da tutti i pori. vuole solo il tronoh! a cominciare dall’entrata in studio tutta di sbieco. abbassenette!
*Yet: ti rendi conto? “ovviamente”. poi dice perché parlo di cielo nero senza fine… Si è capito che è un post pieno di sottotesti? 😉
*Jun: dopo eros hai riconosciuto anche laura. tu ne sai. e stai sempre sul pezzo. applausi.
*Tubbì: la fiamminghità è peggio della tiburtinità? tu ti devi aprire un blog pure tu. basta con questo elitarismo! blog! blog!
*Quad: sono amico di tutti. basta che abbiano 80 anni e più.
*Als: e vabbè però non vale. verrà un giorno che cambierai quartiere e lì sì, ci sarà la resa dei conti 😉
*Sistren: infatti anche io mi stupii, solitamente queste scene degenerano sempre. invece ieri c’era un clima idilliaco molto strano.
Per colpa tua mi frulla in testa “Non c’è” della Pausini e non è una bella cosa..
Ma vivi nella città delle donne? Cassiera, farmacista, “edicolantessa”..
Il Piccolo Gandhi