TFM sul serial 2×05 – Prendi questa mano, Tieffemme: ancora tu? Non mi sorprende lo sai.
Ho schiacciato il pulsante. Il finestrino ha cominciato ad abbassarsi. A riavvolgersi. All’indietro. Ho guardato davanti a me. Il cartello diceva Aeroporto. E sotto una freccia bianca. Mi sono voltato verso sinistra. Mio padre teneva il volante stretto stretto, a braccia tese, come se dovesse scappare da un momento all’altro. Ho detto Che poi, mai vista una tale approssimazione nel mettere in campo una formazione! Lui ha continuato a guardare dritto, ha detto Ricordati di farmi un messaggino, quando arrivi.
Il tipo del check-in mi guardava con una faccia di rara ottusità. Ha detto Metta il bagaglio sul nastro! Devo pesarlo! Io ho pensato Che palle, mica lo devo imbarcare. Ho sorriso, l’ho fatto contento. Lui ha detto Ma come devo fare con voi? Sei chili e quattro! Il limite è CINQUE! Come ve lo devo dire? Io l’ho guardato con sincera incredulità, ci ho messo qualche secondo a capire cosa realmente volesse da me. Da noi. Ho detto Non lo sapevo, mi dispiace. Nessuna compagnia prima mi ha mai fatto problemi, con lo stesso bagag- Lui mi ha interrotto, e con un livore talmente immotivato da risultare vero ha detto Eccerto! Io adesso vi faccio passare i bagagli e poi a Roma dicono che noi a Catania non sappiamo lavorare! Ho pensato di essere finito in una guerra di cui francamente poco mi fotteva. Ho detto Insomma devo cercarmi un lucchetto? Lui mi ha guardato con un’espressione tipo —-, mi ha dato la carta d’imbarco, ha detto a brutto muso Uscita A16, ore 21:05. Ho preso il mio trolley, ho alzato il mento, ho pensato all’atteggiamento tutto uguale di chi in Italia pensa di avere uno straccio di autorità: prima la ramanzina, poi il finto favore carico di ostilità, con l’unico, sterile obiettivo di produrre sensi di colpa. Mi sono guardato attorno. Un bimbo tipo cinquenne stava correndo velocissimo. Dietro di lui un ragazzo tipo trentenne a fatica gli stava dietro. Poi il tipo-padre ha raggiunto il tipo-figlio, lo ha preso per un braccio, lo ha preso in braccio e hanno fatto girogirogirotondo assieme una volta e due volte e tante volte. Il bimbo tipo cinquenne ha cominciato a ridere. Anche il padre. E anche io.
Siamo scesi dal pulmino. Una sola scaletta, in corrispondenza della coda dell’aereo. I posti non erano numerati. Ci siamo accalcati a imbuto. Sulla scaletta ho notato che l’aereo gocciolava. Sì, gocciolava. Da sopra e al centro. C’era una pozza. Non so. Acqua. Olio. Più guardavo e più gocciolava. Ho pensato Sto per prendere un aereo che gocciola, un aereo che gocciola un giorno che è venerdì ed è anche venerdì tredici.
Ho preso posto. Ci abbiamo messo un po’ prima di decollare. Un signore dietro di me ha cominciato a dare ginocchiate contro il sedile, in corrispondenza del mio coccige. Una, due, tre, quattro, cinque volte. Mi sono voltato, ho detto Scusi, la pianta? Lui ha detto Quale pianta? Io ho detto ?, poi ho detto La schienah! Me la sta distruggendo! Lui ha detto ?, poi ha detto Ah, le do fastidio? Io ho detto !, lui ha detto E quindi? Mi sta chiedendo di smetterla? Ho pensato O è uno scemo o è un mafioso. Ho detto Sì, gradirei la smettesse. Lui ha detto Bastava dirlo.
Ho chiuso gli occhi. L’aereo è decollato. Ho smesso di pensare al gocciolio. Ho pensato Una bella dormita e mi risveglio a Fiumic- Buonaseraaaahhh, è il comandante che vi parlaaaahh! Siamo appena partiti ma volevo segnalarvi uno spettacolo più unico che rarooohh: alla vostra sinistra potete osservare i crateri attivi dell’Etnaaaahh. Come si fossero messi d’accordo, tutti i passeggeri della parte destra si sono simultaneamente catapultati verso sinistra: ohhhhh. Tutti tranne me. Poi, altrettanto in sintonia, si sono rimessi seduti, e hanno preso a commentare i crateri attivi dell’Etna. Incredibile le centinaia di stronzate che possono produrre alcuni passeggeri, quando discutono di crateri attivi dell’Etna.
Poi sono passate le camerier-le hostess per venderci qualcosa da mangiare. Ho pensato Come nei cinema di una volta, che alla fine del primo tempo arrivavano i rompicoglioni con le bomboniere. Però almeno ho capito che eravamo a metà volo. Dopo un po’ e senza motivo Salveeeehh sono di nuovo il comandanteeehh, volevo dirvi che siamo nei pressi di Sorrento, tra un po’ arriviamo a Napoli, se volete potete ammirare alla vostra destra il Vesuvioohh. Ma stavolta nessuno si è alzato. Credo per la totale assenza di crateri attivi.
Poi stavamo per atterrare, uno stewart che non spiccava certo per altrosessualità si è rivolto a brutto muso ad un passeggero che anche lui non spiccava per altrosessualità, ma per opposti motivi. Lo stewart ha detto Stiamo per atterrare, deve staccare gli auricolari! Il passeggero ha detto ?, poi ha detto Ma è spento, l’ipod! Lo stewart ha detto Auricolari! Staccare! Understand? Che se lo avesse usato con me, quel tono, non lo so mica eh. Il passeggero ha detto ?, lo stewart ha detto C’è il rischio che il filo le si attorcigli al collo e ci muore! Il passeggero ha detto !!!, poi ha detto Che fantasia! Lo stewart ha detto Ehhhh fantasia, sono le regole! R-e-g-o-l-e! Ho pensato Secondo me hanno avuto una storia di letto finita male.
Ho guardato l’ora. Le 23. Mai così puntuali. Ho seguito le indicazioni per l’uscita. Una bella giannetta tiepida mi ha accarezzato la guancia. Ho camminato lungo il marciapiede con i tipo-sanpietrini. Mi sono fermato. Mi sono seduto sul marciapiede. Ne ho approfittato per non fumarmi una sigaretta. E riordinare le idee. Alle mie spalle ho sentito una voce familiare. Mi sono voltato. Iva Zanicchi ha detto Ma quindi? Non ho mica capito, io! Siamo dentro o fuori? Un uomo brizzolato e sovrappeso ha detto Quasi fuori! Ma se battiamo la Francia, chissah! Iva ha detto E se pareggiamo? L’uomo ha detto Allora non hai capito! Dobbiamo solo vincere! Con la Francia! Poi Iva e l’uomo si sono fermati davanti a un mercedes, uno schiav-un autista ha preso i bagagli, li ha messi nel portabagagli. Iva si è voltata verso di me, per un attimo i nostri occhi si sono incrociati. Ho pensato Ti prego ti prego ti prego fallo fallo fallo Centoh! Centoh! Centoh! Ma lei è salita in macchina la macchina è ripartita e io sono rimasto solo. Anzi soloh. Ho guardato un cartello gigante che pubblicizzava della biancheria intima, ho spento la non-cicca con il piede destro, mi sono alzato. Poi, l’ho vista. Ho detto E tu che ci fai qui? Ma non dovevamo vederci più? Sei sempre la solita, incorreggibile. Ho detto Amore mio hai già mangiato o no? Ho fame anch’io e non soltanto di te, Roma.
Madò, Ivazanicchi nella tua collezione di Vip ci sta benissimo (vuoi mettere con Dado, con buonapace della signorina scoglieraapicco)
Poi: le puntate da serial mi piacciono sempre tanto, anche se non c’è regolarità nella programmazione e questo non fidelizza il pubblico (per esempio: la storia di te che scappi dall’aereo, a che punto è?)
Uff tutti a te i vip d un certo spessore (?). Io mi sono limitato a Monica Sarnelli (chiiiiiii???) e Antonio l’orsetto grossetto di X-Factor!
Il Piccolo Gandhi
Povero TuFaMe una p…!
lasciato tutto solo sulla fascia destra a coprire lo sbilanciato modulo dell’aviomotore…
stiui
Epicità epicità, hip hip hurrah!
che per colpa tua da stamattina mi canto il giangòl di occhei il prezzo è giusto.
e mi è tornato in mente di quando lo presentava la ruta.
si resta scottati da certi ricordi eh.
C’hai ragione! Anch’io ho preso l’aereo venerdi’ 13 ma mica c’ho pensato…
la paura e’ retroattiva???
Comunque anche il mio pilota ha fatto il simpaticone, ed ha iniziato (in spagnolo) ad insultare i tipi dell’aeroporto di Venezia, e dietro di me trevigiani all’andata ed asturiani al ritorno facevano oooh davanti al porto di Nizza, oooh davanti alle Alpi, oooh davanti alla mia faccia di una che vuole studiare la violenza nel monoteismo ed i tuoi oooh non la fanno studiare
scusa, ma anche a me ogni tanto a bordo vengono certe manie ominicide;) (perche’ sono ominidi, non uomini)
per il resto….
io non faccio mai pagare nessuno, e non faccio neanche la ramanzina…:)
beh, guarda quando facevo un divertentissimo lavoro da precaria in un call center una volta mi ha chiamato quella della televisione, come si chiama, quella che sta con uno biondo che una volta, tipo l’ho visto nell’isola dei famosi ed era proprio brutto. non so sei hai capito, quei due sfigati che ballano insieme, e lei tira certe gambate….ma son vecchi, vecchi proprio, lui sembra più e-man che un signore di mezza età. cmq era solo per dirti che me la meno ancora coi miei amici per sta storia che mi ha telefonato una tipa famosa…ps: azz, catanese eh????
No guarda TFM io lo sento, io lo so…noi siamo separati alla nascita…c’è qualcosa che ci unisce come nei film di kieslowski…è incredibile…tempo fa…in aeroporto..ho incontrato Iva Zanicchi anch’io!Raccontava ad un tizio di una sagra della porchetta tedesca a cui aveva partecipato come ospite d’onore! La sentivo raccontare di questi salami giganti, di questo paradiso del salume e mi sembrava di essere dentro la sua cucina romagnola, avvolta dai fumi di un megapranzo domenicale…
anche mia mamma dice sempre “FAMMI un messaggino quando arrivi”! 😉
mia mamma i messaggi manco li sa leggere… però manda le e-mail e cerca le cose su gugolmap
Pat, vuoi dire che Dado è più tresh di Iva Zanicchi?!?!?!
Ma nooooooooooo 🙂
Sì anche mia madre dice “fare un messaggio”… si confonderanno coi mAssaggi? 🙂
carmen russo noooooooooooooooooooooo
cara scogliera, Iva è un’icona tresh che ha dominato pure la nostra infanzia, mentre Dado è un tresh misconosciuto.
Il livello di vippitudine è diverso…
vabbè Pat hai ragione, è che io preferisco i vip poco conosicuti, così mi atteggio a elite culturale. 🙂 non so semi spiego
E cmq ivazanicchi se permetti è molto piu tresh di dado. Eì perfino piu tresh di raffaella carrà.
Che cmq vedere raffaella carrà sarebbe un vero colpa da maestro 🙂
*Pattie1: lo so che non c’è regolarità -un po’ come il mio intestino- però ho deciso di cavalcare la cifra di ‘nicchia’ dell’asfalto bagnato. Forse in estate, per pochi intimi, o prima. Non so. Però torna. C’è un tal finalone! 😀
*Gandhino: Monica Sarnelli? Mi manca davvero mi manca.
*Stuissimo: …
*Esseccrì: e come accenno nel post di sopra, dopo l’epicità, l’opacità!
*Violezza: la ruta. Che brutte immagini rievocasti. Io preferisco ricordare la speaker raffaella: ED ORAAA GIOCA CON NOIII IL SIGNOOOOR PASQUALEEE
*Virgh: viaggiamo gli stessi giorni e negli stessi aerei, chiasmaticamente parlando 🙂
*Inokeisfun: no, no per carità sono palermitano -…- ma ho delle connection catanesi.
(Ma Carmen Russo e la Ruta non andarono a tirarsi i capelli assieme all’Isola?)
*Stanton: ehehehe quella donna ha un solo difetto. Adora gli Dei Sbagliati.
*Ginitros (benvenuta)+ Scogliera: no sarà una specie di virus boh
*Pattie2: ben detto! Iva è pur sempre Iva.
*Scoglieraapiccosultrash: sì ma è un trash che va bene. Dado è un trash che non va bene! Almeno per me eh. Sennò qui scateno le carampane emilio-belghe.
Raffaella Carrà ancor mi manca, ma una volta vidi Sergio Japino. Per la proprietà transitiva penso potrebbe andar bene.
Senti Tfm, secondo me vuoi essere sgridato.
*Te ne prego, fallo. Me ne eccito 😉
Con quel “chiasmaticamente” tu mi apristi il cuore, tieffè, sappilo