It’s just a formality, why must I explain?

capita così. non c’è bisogno di raccontarsi pezzi di vita e resti di storie. capita così. di sedersi al tavolino di un bar. e che bar. avere accanto un attore delle fiction, sempre lo stesso, che vedo più di mia madre e non so perché. e parlare. parlare. mescolare la vita e le vite, che a volte tornano e a volte no. perché? perché? un uomo e una donna, la coppia più bella del mondo. anche il cane, il loro cane. capita così. di assecondare la luce del giorno che viene spinta via da una leggera brezza fino a lasciare il posto ad una luce intermittente, poco dopo che la cameriera che viene dall’est ha smesso di ridacchiare con la collega nell’aprire la bottiglia di vino. chi lo assaggia? e che ci posso fare io, se mi piace sempre lo stesso? sbatte gli occhi, lei. signorina-sì, torno subit-


c’è aria di estate, in giro.e questa, tutto sommato, è una notizia. me la sono persa per strada, in questa settimana strana ed esaltante, con il percorso che comincia a diventare solito e gli orari stabili. c’è aria di estate, inconfondibile, irraccontabile, mentre torno a casa, mi cambio, mangio due fette di pane in bauletto, mi rimetto in macchina e raggiungo il pigneto. spigne il pigneto. sì lo so, questa è vecchia. ma spigne uguale. c’è un uomo con la barba. e gli occhiali. e la camicia tipo di lino. a volte mette le mani nelle tasche. a me francamente pare una brava persona. ma una di quelle che secondo me non ce ne sono più. a quanto pare sì, però. e c’è una donna sbarazzina vestita di rosa con le ciabatte che ascolta i miei sproloqui al sapor di falanghina. che bello, mi fa, alla fine. e addenta la focaccia alla mortazza, la donna sbarazzina. che bello, mi f-

capita così. che il demone venga a trovarti, quando meno te lo aspetti. e rimanga dentro di te un tempo imprecisato. e poi succede qualcosa che viene a sbatacchiare il tuo esile corpicino infestato dal demone. e questo qualcosa ti prende per la collottola e ti dice a brutto muso ‘che cazzo stai facendo che cazzo’ e tu, con tutto lo stupore stupito di questo mondo di merda, gli dici: hai ragione. alzi le braccia e: sorridi. sorridi ch-

c’è aria di estate, in giro. l’aria irraccontabile e inspiegabile delle otto e mezzo di sera, con la luce che  ancora c’è. l’aria di quando scendi un attimo a comprare le sigarette anche se non fumi, e ti fermi a guardare un po’ dentro al cielo e un po’ dentro alle case. risate, vengono risate. balconi di mangiare e di bere. squilla il cellulare. sì mamma, sono vivo. no, mamma devo ancora passare l’aspirapolvere. a quest’ora sì, non c’è nessuno che le faccia al posto mio, queste cose. sbocco di cattiveria non prevista. dai su mamma nun piàgne. c’è aria di estate, in giro. me la sono persa per strada. ma ho come l’impressione che la sto ritrovando. sto guarendo. leggero, mi sento ben-

what was that you were going to say?

20 Replies to “It’s just a formality, why must I explain?”

  1. Oh.

    Non è giusto. Questo post scatena la pucciosità repressa che è in me.

    Sbatto gli occhi e quasi quasi mi commuovo.

  2. spero che il demone abbandoni anche me molto presto.

    sono assai contenta per te, by the way.

  3. *Bat: no, dai che poi ti seguo a ròta

    *Jou: ansia di che? velluto, proprio 😉

    *Desdina: te lo auguro, qualsiasi demone sia

    *Andrea: l’estate -quando c’è- fa venire di ricominciare tante troppe cose

  4. L’aria di estate non la sento ancora.

    Ma rimando la visione del finale per avere qualcosa da aspettare.

    Buon lavoro, amico.

  5. stavo pensando a quando eravamo disoccupati (due settimane fa) e ci si vedeva qui a tutte le ore, e si chiacchierava, si beveva il caffe’, si colazionava alle 3 di pomeriggio, si litigava, ci si infervorava, ci si amava, ci si divertiva, e mi viene da canticchiare

    “…ma la sera a casa di luca torniamo a parlare,

    ma la sera a casa di luca che musica c’è

    pochi amici a casa di luca, lo stato ideale

    perché ognuno a casa di luca è nient’altro che sééééé….”

    iob

  6. Ho sentito molto sentito parlare di te, dalla tipa del tavolino del bar. Urge conoscenza per sopperire a questa morbosa curiosità.

  7. *Pattie: grazie, amica

    *Istantdream: peccato, a me i repetita piacciono, di solito. Suonava bene il sentito molto sentito. Comunque volentieri, la tipa del bar ha fatto incuriosire anche me. Deve essere il suo mestiere.

  8. eh infatti io dicevo io e le mike 🙂

  9. vabè basta. ho appena visto la puntata che mette la parola fine alla storia dei telefilm.

    iob

  10. se è una considerazione negativa meglio che non ne parliamo 😉

    sospensione dell’incredulità, tu chiamala se vuoi.

  11. no no assolutamente!!! ero senza parole!

    poi dopo 10 minuti ho ridimensionato il tutto ma nel mentre ero semplicemente sopraffatta.

    e i dialoghi di ben, ne vogliamo parlare???? lo amo appena apre bocca quell’uomo.

    iob

  12. *meno male tubbie, mi ero sentito male per te. se ti avessimo persa, ti avremmo lost per sempre.

    “And so?”: io mi sono alzato dal mio lettuccio e ho cominciato a tarantolare per la stanza manco fossi il curtulill degli aram.

    Io sopraffatto di splendore lostiano.

  13. quindi il demone se ne è andato?

    (siamo tutti interessati da quel pezzo. TFM novello esorcista)

    PS: sei a casa al mattino? Perché su Ita1 c’è una sitcom con protagonista Kiele Sanchez, la Nikki di Nikki e Paulo, gli interrati.

  14. *Quad: sìsì senègghiùto! Anzi ne approfitto: se qualcuno all’ascolto ha bisogno, garantisco prezzi modici

    mi sono perso l’interrata. recupero domani.

  15. “And so?” è stato orgasmical!!

    iob

  16. Chi l’ha detto?

    [..] Oggi vi propongo una mini collection di perle di saggezza scovate nei blog dei miei amici, però le cose se non le faccio a capa-di-cazzo non sono io per cui le citazioni e i nomi sono mescolati alla rinfusa: se proprio volete sapere chi ha dett [..]

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