La tv del pomeriggio di un pomeriggio di giugno

dopo due settimane di nuovo un pomeriggio a casa. il pomeriggio visto dalla mia stanza ha un aspetto diverso. c’è più luce, tipo.e dopo sei mesi accendo la tv del pomeriggio di un pomeriggio a casa. come sempre quando ho un impegno impellente et costringente, tipo una consegna per l’indomani, io accendo la tv. la tv del pomeriggio. come quando a 15 anni il giorno dopo c’era il compito di inglese o di matematica –mio padre e i suoi consigli che monotonia!– e io invece che studiare guardavo gù e il gioco delle secchiate. insomma

la tv del pomeriggio di un pomeriggio di giugno. in mutande sul letto mentre mangio pane e bresaola e inzacchero le lenzuola di briciole con cui un giorno dovrò fare i conti, mi sa.

sul primo canale un tipo e una tipa stanno in un giardino. di notte. il tipo ‘ehi, è la tua ultima chance! devi dirmi la verità! come è andata con la morte del professor mocci?’ poi staccano su una festa di compleanno e la festeggiata festeggia e dice ‘grazie a tutti’ poi la mattina dopo uno che faceva centovetrine e la squadra dice al tipo della scena del giardino ‘ehi fratello mio, devi darle un’altra chance, sai il passato a volte è un peso insostenibile e spesso ricade sul presente!‘ e il tipo del giardino ci pensa un attimo su, mentre un commissario di polizia entra alla life e dice a delia boccardo che stanno facendo delle indagini sulla morte del professor mocci -!- e carolina, la figlia di suo marito, è l’unica testimone -!- oculare del pestaggio in seguito al quale il professor mocci è morto -!- di emorragia -!- interna, e delia boccardo dice ‘ma che bruttaaah morteeeh, poverinoooh!’ e poi nella sala suture della clinica life un dottore alto due metri dice a un dottore alto un metro e mezzo ‘ehi, mia sorella carolina ha appena compiuto diciottanni, tu la devi lasciare in pace! sei un uomo e lei è una ragazzina!’ e il dottore alto un metro e mezzo dice ‘basta! hai superato ogni limite! non usare mai più quel tono con me!’ e io penso: uno) ‘sta carolina spacca; due) il dottore alto un metro e mezzo è lo stesso che incontro ovunque, sulla tiburtina e al bar sciccoso di monti e anche in altri posti, tipo la tv del pomeriggio di un pomeriggio di giugno; tre) ambientare una soap in una clinica è un po’ un ossimoro

sul secondo canale special tribute to: ricchi e poveri. la brunetta è sempre più brunetta. la conduttrice dice ‘ehi ricchi e poveri, ma come fate ad essere sempre così in forma?’. e il biondo dei ricchi e poveri dice ‘ma è la musica! la passione! il cuore! la gente!’ mentre la brunetta annuisce e il nasone non lo so che fa che non lo inquadrano. ah-ah.

su emtivì a tierrelle c’è nick hornby. sì lo scrittore di alta fedeltà intervistato da elena santarelli e da carlo pastore -mentre la gente gli urla scemo! scemo! a carlo pastore, non a nick, e la santarelli, giusto per far passare sotto silenzio la cosa, dice ‘ma non gli urlate scemo! scemi!- insomma siccome nick hornby nell’ultimo libro c’è questo protagonista di sedici anni che per inciso è anche uno skater, la domanda partorita dagli autori di tierrelle è:

ma nick, tu che non hai sedici anni e non sei uno skater, ma come hai fatto a immedesimarti in un personaggio che ha sedici anni ed è uno skater?

e alla numero cinqueehhh c’èèèè jesse mccartney! jesse mccartney, per chi non, è uno che un paio di anni fa era l’idolo delle ragazzine. aveva sei anni. adesso ne avrà tipo otto. ma è irriconoscibile! io ci ho messo mezzora a collegare il jesse mccartney seienne e l’ottenne palestrato che si dimena nel video. secondo me sono due persone diverse. secondo me quello vecchio l’hanno mandato via e l’ufficio casting ne ha preso un altro. e così mi si è aperto il pop-up di quando ero piccolo e guardavo le soap opera con mia nonna e ogni tanto cambiavano i personaggi principali e una voce metallica avvertiva ‘da questa puntata curtis alden sarà interpretato da’ -che curtis alden in quando si ama è cambiato tipo nove volte, quel personaggio portava zella IMHO- mentre oggi nessuno ci dice più niente, dobbiamo capire tutto da soli, come nel caso di jesse

il segno dei tempi.

comunque stasera all’alpheus in rome concerto dell’amor fou. e io me ne fou a casa, mortacci suhi, a far morire qualcuno -e adesso?-

15 Replies to “La tv del pomeriggio di un pomeriggio di giugno”

  1. e fu così che tfm e joujou diedero buca agli amor fou. secondo te se ne accorgeranno che non ci siamo?

    uffi. tutto questo lavoro è troppo per dei disoccupati come noi.

  2. madò tu certe volte sei proprio ispirato dal divino. che bellooooooo questo post!

    iob

  3. *Jou: dici che è troppo? sì dico pur’io. aiuto.

    *Tubbie: è vero? anche io lo penso a volte! ahahaahah

    *Yet: …ma uno scrittore…

    *Mas: un giorno oltre alla sfida sui serial americani anni ’80 (saranno famosi) faremo anche la sfida sulle soap americane anni ’80. Amico, tu ne sai, bravo! 🙂

    *Pattie: meglio di no. ci servi viva

  4. Dici che non resisterei alla TV del pomeriggi?

    Guarda che ho lo stomaco forte.

    In ogni caso anche Thorne Forrester ha vuto un sacco si interpreti…

    (E pure i fratelli Boschi)

  5. volevo dirti che il tuo tuittah basta a se stesso

    iob

  6. *Pattie: ma Thorne solo tre, Curtis e quello che dice Mas almeno 700!

    *Quad: hai ragione! Gli Hanson! Il gioco delle secchiate se non te lo ricordi è meglio che io non ne parli (italia uno, primo pomeriggio, please don’t go)

    *Tubbie: meno male che ci sei tu che apprezzih

  7. ho appena scoperto gli amor fou, e mi piacciono parecchio! ma tu ci arrivi sempre prima, sei TROPPO avanti! 😉

  8. *Als: e dire che io sono arrivato tardissimo, visto che l’album è dell’anno scorso. Comunque sono contento ti piacciano. Piacciono alla gente che piace, l’ho deciso adesso.

  9. No, dai, rivelami le tue infinite conoscenze!

    È mica quel gioco con i bambini uno di fianco all’altro che tiravano la corda? No, eh?

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