Durante, il nuovo libro di De Carlo, Sicilian Tragedi, Peter Cameron, Diego De Silva.

Ed ora voltiamo pagina. Ci colleghiamo con il nostro inviato Vincenzo Tieffemmìca per la consueta -… rubrica sui libri. Vincenzo, Vincenzo, ci sei? Scusate abbiamo problemi con il collegamento video, vediamo se riusciamo a ripristinare almeno quello audio, Vinc-E se non conta l’aver amato, ma solo l’amare. Se non conta l’aver vissuto, ma solo il vivere. Allora potremmo applicare la stessa corrispondenza alla lettura. Conta il leggere, non l’aver letto? Se sì, allora conta non il prima, nè il dopo. Conta il Durante. Più passano gli anni e più non posso non registrare questa straordinaria capacità che ha De Carlo di scavare con precisione nell’origine dei pensieri e delle cose. Di stanare, con precisione millimetrica e tridimensionale, “le ragioni profonde dietro a quello che succede”. E di mettere il lettore -quello che accetta il viaggio, però, senza ottuse pregiudiziali- di fronte al muro delle proprie certezze che ben presto oscillano, ondeggiano, tremano, fino a svelarsi in tutta la loro miserevole natura. E’ quello che capita nei suoi libri, anzi nel suo libro. Sì, perché, al contempo, non posso non registrare che da dieci anni De Carlo sta girando in tondo -a vuoto?-, cambia l’ordine degli addendi, ma il risultato è sempre il medesimo. Da cui: Andrea, tu che hai questo grandissimo talento, mi spieghi perché? Cos’è, pigrizia? Ti stai facendo beffe di tutti noi? Sei schiavo di qualcosa o di qualcuno? Mi piacerebbe avere una risposta: siamo di fronte ad uno dei grandi misteri del creato.

E parliamo di Sicilia! Avete voglia di saperne qualcosa in più? Ma davvero, dicoh! Allora, prendete l’80% dei libri di Camilleri, buttateli dalla finestra e poi leggete Sicilian Tragedi di Ottavio Cappellani. La messa in scena del quotidiano impasto di tragedi-a, farsa, ridicolaggine, esibizionismo, fatalismo che affligge e rallegra l’isola a tre punte. Anzi una punta e mezza su tre, visto che qui è rappresentata quella Sicilia Orientale che così poco ha a che fare con quella Occidentale: Catania, l’hinterland di Catania, Siracusa, Noto. Palermo e tutta l’altra parte non c’entrano nulla. Teatro, Shakespeare, mafia, Romeo e Giulietta, politica, ammazzatine. Esilarante, geniale, allusivo. E poi tanta, tantissima minchia. Un po’ ridonda, di minchia, a dire il vero. Ma glielo si perdona volentieri.

Non si sa ancora molto, ma a quanto pare sta per arrivare sul grande schermo “The city of your final destination”, tratto dall’omonimo libro di Peter Cameron -e tradotto in Italia con lo stupido e paraculo titolo di “Quella sera dorata”. La regia del film è di James Ivory -toh!-. Nel cast, Anthony Hopkins nel ruolo di Adam -!-, tal Omar qualcosa nel ruolo di Omar -!-, Laura Linney in quello di Caroline. Charlotte Gainsbourg infine interpreterà Arden. Diciamo che: non vedo l’ora.

Nel frattempo, i “400 amici della domenica” hanno deciso i cinque finalisti del Premio Strega -mi ha sempre attratto il meccanismo dello Strega: gli amici della domenica -?- votano, poi fanno lo scrutinio, con i seggi e tutto il resto, sotto la supervisione del vincitore dell’anno precedente, in questo caso Ammaniti, che fa il presidente di seggio-. Al primo posto -per ora- l’esordiente Paolo Giordano con “La solitudine dei numeri primi”, pompatissimo e a quanto pare anche meritatamente. Poi, sparpagliati, Ermanno Rea, Lidia Ravera, Cristina Comencini -detta anche piede in tante scarpe-. E poi Diego De Silva con “Non avevo capito niente”. Amici della domenica, mettetevi una mano sul cuore e seguite il vostro istinto. Fate vincere De Silva!

 

35 Replies to “Durante, il nuovo libro di De Carlo, Sicilian Tragedi, Peter Cameron, Diego De Silva.”

  1. povero berlusca…ora non può essere da meno! hihi!

    exScala C

  2. cazzo, ma sei tu!sei tu l’uomo che cercavo! leggi de carlo, devi essere mio!l’ultimo di nick hornby l’hai letto? tra i miei scrittori preferiti ci sono, de carlo a parte, nick hornby, ammanniti, palahniuk, sedaris, culicchia, e tanti altri. tornando a durante, il libro mi è piaciuto, anche se il personaggio l’ho trovato un pò poco credibile… ammaliatore di cani e di donne, che fa resuscitare la gente dal coma, maddai, chi se lo beve?anche se lo stile di de carlo mi piace, Certo anche io ho notato che è cambiato dai tempi di treno di panna, due di due, tecniche e tutti i primissimi libri, ma trovo sia abbastanza normale,…no?

  3. l’anno scorso vinse ammanniti, secondo me molto meritatamente, mi hai incuriosisto sul tuo possibile vincitore, domani dopo il lavoro passo in feltrinelli…ps: ti invio l’invito al mio blog, visto, che volente o nolente, mi dovrai sposare 🙂

  4. inokeisfun, rinnovo il concetto: tfm è già sposato. ma se vuoi possiamo contrattare su una consapevole e serena bigamia.

  5. TFM sei proprio tu l’uomo che cercavo! davvero! calzino bianco di spugna e storico sostenitore del mocassino – anche nei momenti in cui sembrava proprio destinato a scomparire! e ascolti perfino De Cataldo.

    oh, in quella foto in Toscana con quella culacchiona stava sognando Emma Bonino innamorata secondo te?

    stiui

  6. Yet: se non ti lasci condizionare dal passato decarliano e lo leggi con occhi sgombri, sì. Altrimenti, no: ne rimarresti delusa. Come delle lasagne buonissime che cucini il giorno prima, poi le tiri fuori dal frigo le metti nel forno le riscaldi e le mangi. Sempre buone, ma.

    *OnceuponScalaC: per carità di dio! Già once upon a time circolarono su internet delle foto di berlusconi nudo. Il raccapriccio me se sta ancora a ripropone!

    *Inokeis: l’ultimo di nick l’ho appena preso, lo leggerò a breve. Tra gli autori che hai citato trovo una corrispondenza quasi totale. Mi piacciono tutti. Ma l’ultimo di Ammaniti è osceno. Delusione totalissima e senza appello.

    About le nozze: ok, ma sulle partecipazioni ci voglio il link solo al mio blog!

    *Jou: sbaglio o questo è un deja-blò? Ho già letto questo commento.

    *Stiui: se mi vuoi sposare prendi un numerino alla cassa che come vedi c’è la fila. Il mocassino comunque piace a te, dancer delle mie shoes! De Cataldo chi? lo scrittore sopravvalutato? Magari ti riferivi a DI Cataldo? Quanto godo nel correggerti, tu non ne hai popio idea!

  7. *Ginitros: contento io! Apropò: ma come devo fare per scaricare gli arbdesastr? Il mulo non li conosce! Sono amici tuoi? Dici loro di mandarmi un demo a casa? 😀 Io poi li pompoappalla su tieffemme. Dài dài

  8. Tieffè, il fatto che tu corregga Stiui su Di cataldo non fa che gettare altre ombre sul tuo beggraund…

  9. *Pattie: ma va là che ti ho solo battuta sul tempo! E poi era troppo forte la tentatio di riprendere stiui, lui che odia essere corretto e soprattutto da me! P.s. comunque, tu vuoi fare i soldi sulle mie disgrazie! Sei falsa, vuoi solo il trono!

    *Stiui2: dimenticai di commentare about Bonino. Ma certo, gli occhi di fini riflettono proprio quello: emma emma viè qua viè qua. Comunque la bonino ha fatto un pasticcio con quella storia.

    Ci siamo inabissati, e non lo sappiamo ancora.

  10. Se il risultato non cambia allora il titolo vero del libro dovrebbe essere “1 di 3”, o “0 di 4”, o “4 di 0”.

    O forse s’intende “4 di 4″, 8 di 8” e “dodicididodici”?

    Eppoi, il celodurismo non era di Bossi? Si vede proprio che stanno nella stessa coalizione.

  11. arbesastr è paolo campagnola di verona. l’ho visto suonare ed è spettacolare…puoi scaricare l’ep gratuitamente dal sito della marsiglia, (come tutta un’altra serie di ottime loro produzioni, ti consiglio anche l’ep di japanese gum)

    http://www.marsigliarecords.it/

    consiglio anche la compilation, sempre in free download, che trovi su http://postrocknotes.com/

    un abbraccio, buon ascolto!

  12. p.s. ho cambiato la traccia de “il cielo di bagdad” e ci ho messo il singolo nuovo…occhio che dà dipendenza 😉

    p.p.s. hornby nuovo bello, ma nulla a che vedere con i precedenti. sicuramente, per chi ha li ha letti tutti, questo libro risulta un po’…diciamo…strano, sia a livello di plot che di linguaggio. nonostante ciò, le feroci critiche che ho sentito in giro mi sembrano eccessive; è e resta comunque un libro piacevole (e meno banale di quello che può sembrare all’inizio). però va letto in inglese…le traduzioni riescono spesso e volentieri ad ammazzare hornby…a partire dai titoli 😉

    buona lettura!

  13. Per quanto ne so io potrebbe chiamarsi anche Di Catarro…

    stiui

  14. a me paolo giordano fa sangue.

    (mi metto in un angolo, non mi picchiate)

  15. condivido beggraun imbarazzante e spendibile solo nella tieffèsocietà

    detto questo, de carlo gira e rigira e poi ti stufa, lo senti parlare e (disclaimer: successiva diapositiva volgare) ti tagli le palle con un trinciapolli, però poi ogni volta che torni a casa sai che misia è lì e l’ha creata lui e ti prudono le mani per non averci sotto il faccione del de carlo ed aver da recuperare l’ultima lezione intensiva di kick

  16. *Pattie: preferivo il treno 🙂

    *Quad: se consideri che c’è due di due ma anche di noi tre allora le combinazioni aumentano all’infinito.

    *Ginitrosrepartomusica: i’m downloading right now

    *Ginitrosrepartolibri: lo so che va letto in inglese, ma chi lo sa l’inglese così bene? Dovrebbero inventare i libri con i sottotitoli 😀

    *Stuierrimo: sei andato in puzza, ti conosco. Godo.

    *Ari: in mio possesso ho solo un’immagine di lui sul retro di copertina con sciarpone e dolcevita e un’aria da maledetto. Mi puzza un po’, il dolcevita, anche perché ci sono 50 gradi là fuori.

    (comunque è fico che ari ha scelto l’avatar di stiui e commenta popio dopo stiui)

    *Virgh: ti senti un po’ misiamistrani dentro, dì la verità! mannaggiattè!

  17. miiiiii

    sprinter nonme l’aveva detto che avevi postato.

    io ci voglio bene a la solitudine dei numeri primi. bel libro. figo lo scrittore, giovane, fisico -nel senso della materia, è un fisico- e pure bello.

    poi scrive bene. benissimo. deppiù.

    io quelle sozzerie in prima pagina sul mio rotocalco preferito, cioè il tieffèm, non ce le voglio.

    miìì, sei il mio rotocalco. non è fantastico?

    ti hanno mai detto qualcosa di meglio?

    se te l’hanno già detto, mi piango.

  18. Magari tieffè, magari…

    però c’è sempre differenze tra quello che sei e l’immagine a cui volevi assomigliare

    (vediamo se becchi la citazione)

  19. si infatti il titolo originale del libro del nick è slam, cazzo c’entra con “tutto per una ragazza”? Io sarei laureata in lingue in teoria, quasi quasi aspetto e me lo prendo in inglese appena scendono i prezzi….

  20. già, il problema dei libri in lingua originale, qualunque essa sia, è che costano troppo…slam non lo trovi a meno di 11-12 euro, che io sappia…o almeno io l’ho pagato più o meno quella cifra in feltrinelli…

  21. care inokeisfun e ginitros…per ciò che riguarda i libri in lingua originale…siete andate più che bene! io l’ultimo della nothomb l’ho pagato la stupefacentezza di 21 euri, sigh!

  22. *Viola: no, non me l’hanno mai mai detto. Tu sei la prima. E non solo in questo! 😉 Comunque va bene, tolgo le sozzerie, che tra l’altro non ce ne frega nulla a nessuno.

    *Virgh: nooo non l’ho beccata. Chi? Quando? Perchè?

    *Als: perchè?Antipatia ad personam?

    *Inoke: infatti non c’entra nulla. Le prime 40 pagine mi sono piaciute bbastanza.

    *Ginitros: vabbè 11 euro mi pare accettabile, no? Io in italiano l’ho pagato tipo 13 e pure scontato

    *Jou: dov’era, al banco dei pegni?

    Comunque mi piace la piega che ha preso questo filone commentario:

    e ora gioca con noi, il signor tieffemme, papparappà quanto costa il libro di nickhornby?

  23. sì, e antipatia ad personam e per il caso editoriale che non mi sa nulla (ho letto alcune pagine sul sito, e proprio non mi piace com’è scritto).

    voto no no no e no.

    lo so, sono una radical chic del cazzo.

  24. *Als: io non vorrei dirtelo, ma questo atteggiamento ti porterà dritta dritta a dire, quando lo leggerai -perché non potrai farne a meno, prima o poi-: ehhh ma non pensavo mica!

    Non ti è mai successo? A me sì: cocciuta et ostinata antipatia –> ma è bellissimo!

  25. sì, era un discorso sui libri in lingua originale in generale…con nick è andata di lusso…spesi 25 euro per waiting for godot anni fa…

    chiusa parentesi ok il prezzo è giusto 😉

  26. no, è vero in genere è così, ma qui ci sono delle faide tra Torinesi… ho i miei informatori…

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *