Le indagini di Pepe Tieffemme: la centralina è stata sabotata verso sera

Stava lì sulla porta, con la cassetta degli attrezzi nella mano destra. I capelli rossicci, con un ciuffo ben curato. Pare Claudio Lippi, pensò Tieffemme.Gli occhiali da sole in testa. Gli occhiali da vista penzolanti sul petto. E una sigaretta lenta all’estremo destro della bocca. La cenere sembrava disegnata nell’aria.-Allora, mi fai entrare? Chiese quello, impaziente.
– Ah certo. Prego. Scusi. Rispose Tieffemme, a disagio per aver esitato un attimo di troppo. Chissà cosa aveva in mente.

L’uomo cominciò a trafficare sui cavi del telefono. Un groviglio.
– Chi ha fatto questo macello? Domandò seccato.
Tieffemme ci mise un attimo a decifrare la domanda. Le parole uscivano piane e roche dalla bocca dell’uomo. La sigaretta.
– Ehm, vecchi inquilini. Boh. Fece Tieffemme, mantenendosi sul vago. Chissà se ci ha creduto, pensò mentre si grattava la nuca.

L’uomo svitò la cassetta. I fili sembravano a posto. Ma la linea telefonica no.
– C’è una centralina, in questo palazzo? Domandò facendosi leva sul ginocchio destro per rialzarsi.



– Non ne ho idea! Ieri mattina ci siamo svegliati e niente. Isolati dal mondo.
Tieffemme stava spiegando per l’ennesima volta la sua versione dei fatti. I gradini erano quasi finiti.
Arrivarono.
L’uomo prese un lungo cacciavite e con un colpo secco aprì lo sportello della centralina, che apparve nella sua nudità ai loro occhi.
Tieffemme fece un balzo indietro per l’orrore.
L’uomo si voltò verso il panico di Tieffemme. Diede un’aspirata alla sua Marlboro. Sbuffò. Sorrise. Non era di certo la prima volta che vedeva scene del genere.

Tutti i cavi tranciati di netto.

– Ma chi può essere stato? Chiese tremebondo Tieffemme.
– Ah, e lo dici a me? Di sicuro non è stato uno di noi tecnici. Vedi?
Tieffemme si avvicinò a quello spettacolo indecente.
– I cavi non sono tagliati in modo uniforme. Guarda. Hanno usato una volgare forbice da cucina. Dilettanti.
L’uomo si chinò verso la cassetta degli attrezzi.
– Se fosse stato uno di noi, avrebbe usato questa. E mostrò a Tieffemme una tronchesina. L’uomo la mosse un po’ in aria. La tronchesina luccicò.
– Un colpo netto. E zac! Fece l’uomo mimando onomatopeicamente il gesto.

Tieffemme osservò il disastro ancor più da vicino. Ci mise qualche secondo ad abituarsi al buio del sottoscala. Chi poteva voler così male a lui e agli inquilini del suo palazzo? Chi poteva aver interesse ad isolare completamente la sua scala?
– E’ come nei fumetti di Diabolik. Attaccò l’uomo, quasi leggendo nel pensiero di Tieffemme. Diede un’aspirata alla sigaretta e continuò.
– Le rapine vanno fatte con comodo. Disse mentre trafficava con un accendino.
– Vero! Che poi, tutto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica! Esclamò Tieffemme con lo stesso entusiasmo di chi ha appena vinto al gratta e vinci, salvo poi scoprire che il premio è di due euro. Si grattò la nuca. E pensò: sì, ma che senso ha? Garantirsi una via di fuga. In questo modo, mica…
– Gà. Non siamo negli anni ’50. Riprese l’uomo, mentre saldava i cavi. E’ chiaramente uno sgarro. Prese la sigaretta tra indice e pollice, diede un’ultima aspirata. La buttò per terra, con disprezzo. Ci passò un piede sopra.
– Uno sgarro. Ripetette mentre staccava con un morso un pezzo di nastro isolante completando l’opera d’arte. Chiuse la centralina, chiuse la cassetta degli attrezzi. Fece un cenno del capo. Se ne andò.

Tieffemme lo osservò allontanarsi, nel grigio dell’orizzonte nebuloso di quel lunedì mattina. Lo seguì con lo sguardo. L’uomo si accese una sigaretta, ancora. Poi voltò l’angolo e sparì. Per sempre. Tieffemme si voltò verso la centralina. La osservò qualche secondo, immerso in interrogativi senza risposta. Improvvisamente si ricordò di aver lasciato la porta di casa aperta.

 

7 Replies to “Le indagini di Pepe Tieffemme: la centralina è stata sabotata verso sera”

  1. I tecnici veri il nastro isolante non lo staccano a morsi, ma tirandolo con la mano.

    Quello era un dilettante, un impostore, probabilmente il sabotatore.

    La faccenda si fa intricata.

  2. tieffè…doveri tu, la notte tra sabato e domenica?

    joujouholmes (john, naturalmente)

  3. madò, dr house 🙂

    bravo

    noibxl

  4. *Mas: dettaglio da me sottovalutato. Ottima osservazione, watson

    *Yet: consigli?

    *Jou: te piacereb-

    *Voibbie: grazie grazie, ma: non è merito mio 🙂 io avrei messo bengiaminlainus, casomai. Dr house lo hodio

  5. cmq, questo post era proprio bello. ecco.

    iob

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