Esempi di viral marketing: la funzione compensativa degli apostrofi

Vedendo questo pizzino attaccato con lo scotch all’esterno di una salumeria/panificio nei pressi del rione Monti, ho pensato:
* all’illetterato omino proprietario della salumeria -uno di quelli che normalmente stanno alla cassa con fare ammiccos/mafios/so tutto io– che pensava allo slogan
* all’omina dipendente in nero e illetterata che scriveva con il pennarello e sotto dettatura
* all’altra omina dipendente in nero che nel frattempo staccava a morsi lo scotch
* alle due omine che uscivano fuori e appiccicavano il pizzino sul vetro, sotto l’occhio incuriosito dei turisti
E io sarei voluto entrare per stringer loro la mano, ma: uno) alla fine mi sarei scofanato una pizza bianca alla mortadella –che lì fanno la migliore pizza bianca alla mortadella di Roma– e non era il caso, visto che erano le quattro di pomeriggio; due)dovevo fare un’altra cosa e non avevo tempo.
Io ieri volevo andare alla mostra su Kubrick al Palazzo delle Esposizioni. Ho aperto il giornale, ho visto orario e prezzo. 12,50 euro. E la minchia. Ho pensato. Ma siccome lì c’è anche la mostra su Mark Rothko, pittore russo –io fino a ieri ignoravo fosse russo, e anzi avrei dovuto capirlo dall’abbondante e anche un po’ stucchevole uso del rosso nei suoi quadri, e comunque c’è l’inganno, perché il suo vero nome è: Rothkowitz e giustamente si è abbreviato e occidentalizzato il nome, un po’ come TuttoFaMedia e TiEfEm che fa molto più figo, diciamolo, ma non c’è molto da scherzare, chè ieri ho scoperto un’altra cosa molto triste, e cioè che Rothko è morto suicida: minuto di silenzio, grazie– insomma stavo dicendo siccome ci sono due mostre, ho pensato: 12,50 euro sarà il prezzo totale. Cioè 12,50 euro e poi vedi tutto il cazzo che ti pare. Per aver conferma ho chiamato il numero verde. Ha risposto una voce automatica. La voce automatica ha detto Per questo premere zero, per quello premere uno, per quell’altro premere due. Insomma arrivati al numero otto ho chiuso il telefono in faccia alla voce automatica e sono andato di persona. Ma arrivato di persona, c’era una fila lunghissima che arrivava quasi fino al Colosseo. Così non ho fatto la fila, perché dovevo solo chiedere delle informazioni e non mi pareva il caso di farmi una fila di un’ora per poi magari decidere di non entrare.

Ma per andare ad una mostra su Kubrick, è necessario rivedere i suoi film? Tipo quando vai ad un concerto e ti ripassi le canzoni?

Ah sì, il segreto –>

<–> Sapete quando dentro al vostro cuoricino custodite un segreto e morite dalla voglia di dirlo a qualcuno, ma conservando la coscienza pulita? Ecco. Ieri notte. Piazza vicino via dei Serpenti –quella dove han girato Notte prima degli esami, e sì, di nuovo Rione Monti, ma non sono stato tutto il giorno lì, prima sono tornato a casa– con altre sedici persone. Io ne conoscevo solo due –avete presente quelle uscite-slavine in cui all’inizio siete tre ma poi di passaparola in passaparola si unisce gente di dubbia moralità che se vi ferma la polizia alzate le braccia e fate come quei politici che dicono Io mica lo sapevo che ero andato a cena con un mafioso? Ecco– Mentre siamo seduti su alcune panchine si avvicina un tizio vestito da Strega dell’OvestMago di Oz- La Strega dell’Ovest dice: Scusate posso recitare una poesia? Prego, accomodati. E io però non sento la poesia, perché mi alzo dalla panchina e smanetto con il cellulare per fare un video: voglio immortalare questo momento, mica capita tutte le notti di incontrare la strega dell’Ovest. Nemmeno il tempo di schiacciare play che la strega ha già finito e io non riesco nemmeno a chiederle: Come sta lo spaventapasseri?

-No, non era questo il segreto- Il segreto é: quando poi ho rivisto i trenta secondi di video mi sono accorto che sulla panchina dove fino a un secondo prima c’ero seduto io si erano nel frattempo seduti due attori. Un uomo, una donna e una panchina –Non vi pare un bellissimo titolo per un film tipo francese?- Ma non due attori da urlo, piuttosto due attori che se li vedi dici: io questi li ho già visti. I due attori stavano chiaramente flirtando. E io vorrei dire i loro nomi, ma poi che ne so, se lui è sposato e lo metto nei guai –lei no, perché ha un blog e so che è single e sta cercando l’anima gemella– Comunque sono due attori comici bravissimi –lui ultimamente fa solo cose serie, ma io lo preferivo a cucinar lenticchie-
Questo era il segreto. Io non vi ho detto niente -a che serve essere siculo, sennò?- Mani sulla bocca, sugli occhi, sulle orecchie.

23 Replies to “Esempi di viral marketing: la funzione compensativa degli apostrofi”

  1. io boicotto le mostre dei ricchi.

    quando qui c’è stata quella cavolo di mostra del perugino, evento mondiale, a ben 18, dico 18 euro…sono rimasta ferma nelle mie convinzioni per un anno e ho pure convinto quelli che ci volevano andare a desistere. ecco.

    e adesso dicci chi erano i due attori perlamisera.

  2. Un comico che cucinava le lenticchie… ho un nome in testa ma non c’entra nulla con le lenticchie.

    L’attrice comica blogmunita non dovrebbe essere difficile, ma proprio non lo so. Pazienza, rispetterò il tuo silenzio omertoso 😛

  3. La mostra di Kubrik! Deve essere bellissima… La stega dell’Ovest? La Dorothy che è in me si esalta. Dai dacci degli altri indizi per indovinare gli attori….

  4. Precisatio non petita.

    Giuro non volevo fare il misterioso gratuitamente. E’ solo che non potevo tenermela. Chè i due attori mi fanno sbellicar dal ridere e non sono famosazzi da quattro soldi e se stanno assieme o se staranno assieme sarà una bella cosa. Quindi i nomi sono superflui. Anche perchè i nomi in sè non dicono niente a nessuno però le facce sì. Sono due bravissimi comici sottovalutati.

    Viola: boicottiamo assieme. 18 euro sono veramente troppi.

    Quadrilatero: più che altro ha lavorato con le lenticchie.

    Palatino: e grazie che lo sai. Lei è la tua attrice comico-televisiva preferita!

    Viola2: a ‘sto punto dammeli ammè sti soldi e te lo dico subito!

    Virgh: ho visto! A parte che in questi giorni pare che io davvero riesca a leggere nella mente degli altri. Dal post di Dave deduco che: lui ha pagato 10 euro prezzo ridotto quindi o è minorenne o è anziano o non lo so; per fortuna il prezzo vale per due mostre; se fossi entrato forse avrei visto in faccia dave -anche se non ho idea di come avrei fatto a riconoscerlo-

  5. io alla mostra ci volevo andare – tanto ci dovrei entrare gratis o ridotta – ma qualcosa mi ha distratto!

    va beh, ci voglio ancora andare ma deduco che non mi farai compagnia, tfm…così continueremo a non conoscerci… avremmo potuto smezzare il biglietto…non mi dai soddisfazioni!

    e poi non avevo capito che il segreto di tfm è essere una scimmietta! …mi viene in mente il carretto di remi – chi si ricorda remi? – che secondo me fa il verso al famoso carretto siciliano, tanto amato da tfm, dove stava appollaiata una scimmietta (in verità, se non ricordo male, stava appollaiata su una spalla come l’angioletto o il divoletto della coscienza). ecco.

    beh, tanto per fare la parte di quella che difende i deboli (sì ma deboli de che?) direi che… il salumettiere/paniere non deve vendere parole e tu hai càpito o capitò che non capisti?! 😉

    neru

  6. 7vite, la sitcom di raidue..lei fa anche La Squadra..non mi ricordo il nome, mi pare Andreozzi o qualcosa del genere..

  7. eh, la scimmietta, no? 😉

    ah, forse mi sono dimenticata l’accento? dicevo di remì non di remi, chè per tirare i remi in barca c’è tempo, ma in francese non ci và, lo sà? ;D

    neru

  8. Il mondo è proprio piccolo… io ieri ho speso 12,50 eurini per la mostra – e devo dire che ne è valsa la pena! Però a saperlo ci andavamo insieme! Ti avrei interrogato, come promesso!

  9. qui c’é un tentativo di tagliarmi fuori dal tuo blog, l’ho capito ormai da tempo: non solo non ho idea di chi siano questi attori di cui decanti le gesta, ma nemmeno posso vedere la foto del pizzino della salumeria. e sai benissimo che ho il firewall dell’MI5…finché si tratta di non poter vedere i video di youtube vabbé, ma mo’ manco le tue foto!

    stiui

  10. Morgania: sarà per la prossima 🙂 Adoro essere interrogato!

    Stiui: ti sei interrogato -…- sui motivi di questa conventio ad excludendum? No? Ecco, fallo.

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