Come volevasi dimostrare: Tutto Fa Sòla

Dove ero rimasto? Ah, sì. Spinto dal plebiscito bulgaro espresso dai tieffemme’s friends, vado all’appuntamento per quel fantomatico corso di inglese gratuito –corso di inglese gratuito e individuale!-Insomma, tutto fracico di pioggia arrivo davanti a questo prestigiosissimo palazzo del quartiere Prati. Mentre sgocciolo l’ombrello, dal portone esce un tipo sorridente. Il tipo ha tra le mani una cartelletta viola e blu. Mi regge la porta e, sempre sorridendo, dice Prego! Io dico Sgrunf. Salgo al primo piano.

Un cartello gigante con il nome della scuola. Entro. Faccio il vago. Ci saranno una trentina di persone. Alcune sono yeah-appoggiate al muro e se la chiacchierano amabilmente. Altre hanno in mano cartellette simili a quelle del tipo di prima. Sorridono. Sembrano felici. Penso che anche io voglio essere felice come loro. C’è un passio che non vi dico. Sembra di stare a Centovetrine all’ora di punta. Mi domando se per caso non siano tutti figuranti. Alla reception una ragazza mi dice Aspetta un attimo che arriva la tua consulente. Non ne sono sicuro, ma credo di avvertire una leggera sottolineatura della parola ‘tua’. Mi guardo attorno. Un corridoio lungo lungo e tante tante porte laterali. Gente che sorride, gente che spiega. Dettaglio: tutti si muovono a coppie. Uomo-donna, donna-uomo. Ad un certo punto, da una porta laterale spunta una yeah-donna: sui trenta-trentradue, castana, capelli lunghi e mossi –sembra una di quelle tipe tutte setosissime che stanno sulle confezioni di tinta per capelli, una di quelle che ti verrebbe voglia di toccar loro i capelli per sempre, esclamando Ma che belli, sembrano proprio di seta!-, jeans, tacchi poderosi. Mi porge la mano –molla, mollissima-, dice Tu devi essere Tieffemme, prego, seguimi. La seguo.

Ci sediamo nel suo ufficio. Lei dice Prego, mettiti comodo. Mi guarda negli occhi, dice Tieffemmissimo, allora, cosa ti ha spinto a venire qui? Io dico Veramente mi avete chiamato voi. Lei scoppia a ridere in maniera fragorosa, manco fossi l’uomo più ricco del mondo –un uomo alle cui battute tutti ridono in modo fragoroso, appunto-. Mi sento in dovere di aggiungere qualcosa. Dico Ma è vero! Ieri mi avete chiamat- Lei dice Lo so, lo so. Si schiarisce la voce, si ravvia i capelli –sempre lunghi e setosissimi– e inumidendosi le labbra dice Allora, raccontami un po’ di te. Come va? Che fai nella vita? Io penso Forse ho sbagliato studio e sono finito dalla psicanalista –o in un film porno-. Dico Ma gnente, sono laureato in Scienze della Comunic- MA DAAAAI, non ci posso credere. Anch’io! Che coincidenza! Esclama lei. Io dico Veramente in media ci sono seimila iscritti all’anno, qui a Rom- Vabbè, seguimi che ti faccio vedere la scuola. La seguo.

Mi porta in una sala piena di computer. Dice Ecco il primo step del corso gratuito. Siediti e fai il test di ingresso

, io starò qui al tuo fianco. Mi siedo e faccio il test di ingresso. E lei è al mio fianco. Il primo esercizio consiste nel coniugare il verbo essere. E poi finisco. Lei dice Ma che bravo! Hai già finito! Torniamo nel mio ufficio che stiamo più tranquilli. Torniamo nel suo ufficio –>

<–> Lei stampa l’esito del test. Dice Uhm, pensavo meglio. Il primo esercizio hai preso 4 su 10. Io dico Ma veramente il primo esercizio l’ho fatto benissimo, non dico 10 ma almeno 8 pensav- Allora, dice lei, il computer è il primo step. Tu lavori lì in tutta tranquillità, ti fai la tua Unit e poi lavori con un teacher. Io dico Ah, e mi sapresti dire quante ore passerò davanti al computer e quante con il teacher? -a me pareva una domanda innocente innocente-. Lei diventa tutta rossa e facendo uno sforzo immenso –si vede proprio che sta sforzandosi– dice Questo te lo spiegheranno meglio nella Welcome Lesson. Dico Ma perché, non me lo puoi dire tu, adesso? –a me pareva una domanda innocente innocente-. Lei, in imbarazzo, dice Se vuoi te lo spiego io, ma perderemmo troppo tempo. Piuttosto, adesso che sei uno studente della nostra scuol- Io dico Veramente non sono studente di nessuna scuola.
E qui immaginatevi il film L’invasione degli ultracorpi o qualsiasi altra cosa che contempli la trasformazione da tuttosommato-bella ragazza in mostro peloso secernente bava verdognola del tutto simile a pus avariato-
Mi guarda con tutto l’odio del mondo e dice Ma che ti aspettavi, eh? Chi te lo dà un corso gratuito come il nostro? Io dico Sì, ma se devo aspettare la Welcome Lesson –ancora non mi capacito di aver realmente detto Welcome Lesson- per sapere che passerò le mie seimila ore gratuite davanti ad un pc, allora no. No, tesoro. E poi rilassati, che non ti fa bene arrabbiarti così. E me ne vado.
Sulla porta, mentre recupero il mio ombrello da cinque euro, incrocio una tipa che sta alla reception. La tipa si gira di scatto dall’altra parte. Io mi avvicino a lei, brandendo l’ombrello e fendendo i figuranti. Urlo: Io ti conosco attè! Lei dice No! Che dici…Aiuto! Io dico Sì! Parla, donna! Chi sei! Ti conosco, parla, donna! Lei, con un forte accento pugliese, dice Ma io non ce l’ho il tuo numero! Io, colto da illuminazione barèse, dico Ahhhhh, ecco chi sei! Sei un’amica del mio ex coinquilino il Secco. Ecco come avete avuto il mio numero, maledetti! Sei pure venuta a casa mia, soccola! Hai mangiato nei miei piatti, con le mie forchette. Hai anche detto che non sapevo tagliare il melone! Ma era vero! Urla lei, mentre i figuranti ci guardano. Hanno smesso di sorridere. Sai dove te lo puoi mettere il melone? le dico, mentre un tipo mi si avvicina e mi sussurra all’orecchio Forse è il caso che lei se ne va, signore. Sì, sì me ne vado! Fraudolenti! Ladri di cellulari altrui!

E in strada penso, penso: Secco, oh Secco ti ho messo nel sacco! E sappi, foss’anche l’ultima cosa che faccio, ma io ti vengo a trovare, in quel cazzo di aeroporto low cost in cui ti hanno buttato a lavorare e ti piglio a calci in culo!

Insomma l’ho presa bene. Ma nel frattempo l’ottobre meno ottobre della storia se ne va. Facciamo ciao ciao.

 

18 Replies to “Come volevasi dimostrare: Tutto Fa Sòla”

  1. tfmzorro…sei tutti noi!

    joujou (e i suoi omini del cervello)

    p.s. per andreasalonicco: dovresti conoscere tfm…lui si che crea dipendenza…come la crudaiola é!

  2. mi meraviglio di te TFM.. oltre a non saper tagliare il melone cadere pure nelle grinfie delle pseudo scuole d’inglese, giapponese, francese, tailandese/enciclopedie universali degli animali, dei mestieri, delle uniformi, degli astri/corsi gratuiti di tuttologia tipo “come lavorare comodamente a casa tua e diventare milionario”, “L’arte di infilare perline e costruirepiccoli gioielli” ecc. 😀 😀 😀 manco fossi uno sprovveduto come il nostro amico Vinc.. 😀

  3. mi meraviglio di te TFM, oltre a non saper tagliare il melone, cadere pure nelle grinfie delle pseudo scuole d’inglese, giapponese, aramaico, tailandese/enciclopedie di tuttologia, degli animali, delle uniformi, dei mestieri/corsi gratis per corrispondena “come lavorare comodamente da casa e diventare milionario”, “come infilare perline e creare dei piccoli gioielli” ecc. 😀 😀 😀 manco fossi uno sprovveduto come il nostro amico Vinc 😀

  4. scusa scusa 2 volte ti commentai per errore qui il computer oggi va a singhiozzi come me d’altronde.

  5. miii che uomo deciso che sei! io mi sarei fatta mille problemi a andarmene una volta entrata. grande!

    ps. la cena all’indiano di ieri mi si sta ritorcendo contro, è da ieri che bevo litri e litri d’acqua. aiuto.

    andreasalonicco: già, io lo seguo da mesi ormai!

  6. E ora dirò quella cosa che nessuno dovrebbe mai dire perché quando la dici tutti ti odiano. Ma la dirò perché oggi è un giorno particolare per me, quindi mi sento autorizzzata a dirlo, e chi vuole capire capisca: lo sapevo io che era un corso al pc.

    Detto ciò, sei grande. Porta i miei saluti al secco 🙂

    Scogliera

  7. ohi ohi ohi qui c’è qualcuno che ha osato inveire contro il personale di un aeroporto… non la passerai liscia, tfm!!! (E l’ombrello avresti dovuto spaccarglielo in testa alla finetta che si permette di venire a casa tua e di girare il tuo numero a sconosciuti, tra l’altro avresti dovuto capirlo subito che era gente poco seria, dal fatto che la capa era laureata in scienza della comunic… ah no, è vero, anche tu sei.. beh dai, come non detto;)))))

  8. Si si, heroe anche mio! Eppoi, vuoi mettere la soddisfazione di esser risalito all’elargitore a tradimento di numero telefonico? Ora sei troppo più potente che se non fossi andato!

  9. esilarante! vedi che avevamo ragione? ci dovevi andare!

    e ci avevamo anche visto giusto!

    cmq, la tipella poverella deve pur mangiare, visto che non può più cibarsi del melone tagliato male a casa vostra!

    ma la domanda è: dal momento che è venuta a mangiare da voi, ecco, non è che per broccolare le hai dato tu “involontariamente” il numero di cell per poi prendertela col povero secco? dì che sei geloso perchè ha un lavoro…

    neru

  10. Potevi restare almeno fino alla Welcome Lesson. Magari ti davano una corona di fiori al collo in stile hawaiano e un mojito in mano.

  11. Andrea: grazie.

    Jou: insomma sono un pusher

    Luixa: per fortuna mi sono salvato giusto in tempo. Il nostro amato sciaosciao chissà che avrebbe combinato 🙂

    Desdina: indiano rulez! 😉

    Scogliera: infatti ti faccio i complimenti perché tra i commenti del post precedente tu praticamente avevi pronosticato tutto. Quindi: vittima o carnefice? O solo brava osservatrice? Detto questo: sbaglio o lanci qualche messaggio criptico nel tuo commento? TFM è curioso, lo sai 🙂

    Viola: sarà il risveglio post alcolico e mangereccio dei morti -…- ma non ho colto il riferimento alla scala mobile. Aiuto mi sono perso un ricordo. Dovrebbe avere a che fare con qualcosa di cui ho scritto. Sì, ma cosa?

    Virgh: infatti siete quasi colleghi, con il Secco. Però tu non sei laureata in Comunicazione -neanche lui, in effetti- Io mi vergogno di quella laurea, quando vedo in giro dei cialtroni di quella levatura

    Essepì: infatti, ho il potere di chi è andato fino in fondo!

    Neru: che io sia geloso del suo lavoro sottopagato e moltosfruttato in una compagnia aerea dedita allo schiavismo è sicuro. Beato lui! Ma ti assicuro che il numero non gliel’ho dato io, anche perchè a quella cena mica solo il melone! Insulti proprio, volarono. E qui mi arresto.

    Felson: Ci avevo pensato. Ma la conditio-capestro era l’iscrizione con pagamento di 30 euro lì, seduta stante. E anche il miglior mojito non vale 30 euro 🙂

  12. Ah sììì, quando c’erano quei turisti rammolliti e nessuno prendeva una decisioni e come dicono a roma, li ho imbruttiti 😉

    Viola, sei la mia esegeta!

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