Ed io, che ero rimasto fermo a Uan e Pìolo, mi ritrovo ad intervistare la strega Varana
Sìììììììììììììììì.Giornata campale, oggi, al parco. Giornata di Melevisione. Melevisione, ovvero otto milioni di bambini romani con genitori al seguito. Chi l’avrebbe mai detto. Nell’aria si respira una strana elettricità. Mi raccontano che quattro anni fa han dovuto chiamare la polizia. Per la Melevisione. Lo spettacolo era gratis e tutti volevano partecipare. Diciamo che lo consideravano una sorta di diritto divino. E così dall’anno successivo si passò alle maniere forti: 8 euro, posti che quando finiscono buonanotte al secchio. E quest’anno già alle 16 –lo spettacolo inizia alle 18- c’è la calata degli Unni. Arriva il bimbo Giorgio –il protagonista del nostro corto-: Ciao Tieffemme, sai che questa è la settima volta che li vedo? Sono stato anche a Milano, Firenze, Ostia antica. Ahpperò, interessante! Melevisione. Per me era solo Tonio Cartonio, ma più che altro per le voci incontrollate di una sua prematura dipartita –per fortuna poi è ricomparso a Trebisonda, programma di rai3, tre come 3bisonda: fiuuuuu- Sai, dicevano che era morto di overdose! mi urla il bimbo Giorgio sghignazzando. Ah, la tv dei bambini. Che per me vuol dire: Uanathan e Manuela Blanchard e Piolo Bonolis -al massimo Big, il programma concorrente con Emilio Levi, Giorgia Pini, Gegia e Giorgia Passeri, la mia preferita-
Tieffemmeeeee ci servi al servizio d’ordine!
Teatro all’aperto. Mi faccio largo tra decine di mamme urlanti con il mio badge –ah, benedetto badge! Entro, mi posiziono raso alla cancellata esterna, con le braccia conserte –sembro una cosa a metà strada tra un bodyguard de noantri e una maschera di un cinema da quattro soldi- e il mio compito è solo uno: impedire -a tutti i costi!- che qualche treenne sfondi il recinto e la rete verde scuro e si intrufoli allo spettacolo, che –mi dicono dalla regia– ha per protagonisti Milo Cotogno e la strega Varana. Ecco i momenti salienti di quel che ricordo:
1) Milo Cotogno entra in scena. Le folle smocciolanti lo venerano come un semidio. Ci siete? Domanda lui. Sìììììì. Rispondono loro. Ci siete ci siete ci siete? Sìììììììììì. Mi fate un urlo? Ahhhhh. Non ho sentito! Ahhhhhhhhhhhhhhh.
2) Milo Cotogno introduce la Strega Varana che dice Ciao piccoli esserini orridi. Un bimbo duenne perdutamente obeso la vede e scoppia a piangere. Per cinque minuti. Non accennando la crisi isterica a cessare viene portato fuori a braccia -…- dal padre, che non può far altro che dire -e a ragione-: mannaggia attè e quanno ti ciò portato, 16 euro ho dovuto sborsà!
3) Arriva un signore ritardatario -i biglietti sono aperti a chiunque- e si siede al suo posto. Una bimba seienne comincia a strillare: siccome il tipo è alto non si vede bene.
4) La strega Varana dà inizio all’incantesimo della pietrificazione. 500mila tra bambini e genitori regrediti tengono in alto le mani –1 milione di mano!- La strega fa l’incantesimo e tutti si bloccano, con le braccia per aria -anche i manager e i direttori di banca in giacca e cravatta. I bambini fanno ohhhhh. Che meraviglia, che meraviglia.
5) Un bambino down di pochi anni entra –da solo– e si siede –tenete a mente che siamo a metà spettacolo-. Dopo 5 secondi comincia a tirare a destra e a minchia gli zainetti e le borsette dei bambini e delle bambine. Una bambina accanto a lui gli dà un pugno in testa: Fermo, scimunito!
6) Milo Cotogno e la strega Varana si mettono a cantare una filastrocca. Si fanno i dispetti. Una bambina di colore mi guarda e mi dice Ehi, ma c’è un’altra persona lì dietro nel fantabosco? E’ Lupo Lucio? Io le sorrido, dico Certo, tesoro, come no –sì lo so sono falso! sono falso!–. Poi penso: ma soprattutto, di che cazzo sta parlando? E chi cazzo è Lupo Lucio?
7) Una signora, evidentemente esausta, da una decina di metri intercetta il mio sguardo e mi chiede -a fior di labiale-: Quanto manca??? Io, che al gioco dei mimi non mi batte nessuno, le dico: 10 minuti!
8) La strega Varana rimane male perché l’ennesima pietrificazione non ha funzionato. I bambini ridono. Milo Cotogno saluta tutti. Alla prossima! Certo, come no!
9) Mentre attendiamo che Milo e strega Varana si riposino, io e altri 6 volontari fungiamo da frangiflutti per proteggere il tavolo degli autografi dall’inaudita pressione fanatica. In capo a qualche minuto, compaiono i due. Da lontano sento una voce familiare. Ahò, ahò, fateme passà, fateme passà. E’ la ragazzina Maria Chiara -quella di Ma sti cazzi!– che fende la folla a colpi di gomitate e cazzotti. Ahò, brutta stregaccia, mo’ te faccio fuori! Seguendo la linea d’aria capisco che ce l’ha su con la strega Varana.
10) Milo Cotogno firma la milionesima cartolina, e a un bambino gli scappa una domanda: Milo, ma perché tieni sempre gli stivali? Già, perché? Perché tutti i folletti si vestono così! risponde lui con spocchiosa risolutezza.
11) Mentre Milo e strega Varana si liberano dalla morsa letale delle pesti, ci viene in mente di far loro un paio di domande per il nostro documentario. Una roba così, una roba tranquilla. I miei amici della webradio invece dicono Ehi, Tieffemme, ma perché non ne approfitti per farci un’intervista al volo in diretta? Non se ne parla neanche, rispondo.
12) Scusi, Strega Varana, ci concede un’intervista? Chiedo con tono dimesso e servile. Tra quaranta minuti dobbiamo essere in aeroporto, mi stronca lei. Eddai eddai eddai, dico io.
E così mi ritrovo a tenere il microfono in mano, a fare le domande più cretine del mondo Ehi Milo Cotogno, che ne pensi del tempo libero? Il tempo libero è bello, risponde lui -e credo che mi abbia odiato, lì per lì-, a sentirmi un po’ enrico varriale e un po’ elisabetta caporale a bordo campo, a guardare negli occhi Milo Cotogno e la strega Varana e a pensare: Certo che con tutto questo trucco addosso la strega Varana assomiglia sputata sputata a Amy Lee, la frontwoman degli Evanescence!
La Melevisione…. ma senti ma l’intervista con la strega Varana è ascoltabile da qualche parte? No perchè ci terrei… 😉
E comunque Maria Chiara è sempre troppo avanti… è il mio nuovo idolo personale.
PS: il contatto diretto con i bambini ti fa vedere meglio le dimaiche di rapporto tra il bimbo Uolter e il bimbo Francesco, vero?
io al liceo avevo avuto una supplente di italiano che aveva fatto la melevisione ………….sembrava un elfo, le mancavano le orecchie a punta. se non sbaglio lo girano qui a torino, vero?
corre voce che siano tutti cocainomani persi questi tonio cartonio e compagni.
…se la strega Varana assomigliava a Amy Lee, almeno c’hai provato con lei?
Ma soprattutto: chi cazzo è Lupo Lucio???
Non ti senti tremendamente gggiovane partecipando a ste cose…? 🙂
curiosa anch’io di sapere chi cazzo è lupo lucio, ho interrogato il magico mondo di guggol. e leggendo ho pensato: tò sembra tfm! oh sembra ammè ma… carissimo, sei anche così brutto?!! 😉
cmq il raccontino è semplicemente fantastico (senza riferimenti a uolter…per capire vd. festa dell’unità a milano). ho però una domandina fondamentale per orientarsi nella selvaggia giungla della vita: ma la ragazzì quanti anni ha? (avevo capito adolescente in età prescolare…poi che vor dì?) e perchè je voleva menà?
e alla fine hai ragione tfm (hai SEMPRE ragione: va bene così? ;P), quando non si vuole fare una cosa non la si deve proprio fare, non viene mai bene!
neru
Emio leviiiiiii, io ero innamorata, quante cose ci ha insegnato….
me le ricordo le merende a pane e marmellata di amarene con Big…
cheppoi mia mamma fa la maestra e per lavoro se la deve vedere la melevisione, senò i bambini le raccontano e lei non capisce….
e quindi io pure un po’ la vedo….
il mio preferito è l’orco che parla strano, che dice penseggiare in vece di pensare! non è un genio?
in effetti la strega varana fa veramente paura.
poi lupolucio è un simpaticone, diciamocelo!
Va inoltre ricordato che Giorgia Passeri era una transfuga, nel senso che prima conduceva Ciao-ciao con Four… sempre coi pupazzi la facevano parlare (a Big aveva a che fare con Calimero detto anche l’insopportabile pulcino)… che tuffo nella memoria
Oh ma ti rendi conto? Hai intervistato Milo Cotogno.
Io questa la metterei ingrassetto nel curriculum
TFM con quest’intervista sarai diventato l’idolo di tutti i treenni italiani! Ero un pò giù di morale per fatti miei ma leggendo le tue ultime (dis)avventure mi è tornato il sorriso, grazie 🙂
Il Piccolo Gandhi
Quelli della Melevisione sono tutti degli invasati.
Alcuni anni fa visitai gli studi della Rai e un tipo (non so chi) disse con la stessa voce di Martin Luther King davanti al popolo nero: “la Melevisione non è una trasmissione. Non è un programma per bambini. Non è un semplice intrattenimento. La Melevisione è una filosofia di vita.”
Pat: credo che sì, sia reperibile ma non saprei dirti dove. Magari poi ti passo il file audio -ho anche quello video ma la voce di tieffemme basterebbe!
p.s. esatto in questi giorni è tutto a prospettiva bimbo.
Desdina: sìsì tutto a Torino. Le voci sulla droga sono solo un modo per far soffrire i bambini! 😉
UaU: ecco chi è Lupo Lucio? Sì è uno della Melevisione, ma che fa? Credo comunque che la strega Varana abbia un debole per Milo Cotogno -o viceversa.
Paco: più che altro mi sento tremendamente scimunito!
Neru: credo di essere ancora più brutto di lupolucio, che credi!
La ragazzina dovrebbe avere tipo 15 anni passati e voleva menà alla strega perché credo le stesse sulle scatole. Punto 🙂
Viola: dal vivo la strega varana fa ancora più paura. Anche se ha un sorriso dolce.
Pat: sì è vero, la transfuga! Io la preferivo con Four infatti
Nur: ho appena finito di aggiornare il curriculum di tieffemme. Milo cotogno spacca.
Gandhino: prego, è un dovere tirare su il morale.
Quadrilatero: la filosofia della Mela. Che può voler dire tante cose. Tipo…(E comunque poveri bimbi)
Uno degli autori storici della Melevisione è originario del mio paese, ma vive a Bologna.
In pratica, per la proprietà transitiva, io sono uno degli autori storici della Melevisione.
Mi sono perso la chicca del tg1, azz!
uhhh che fortuna tfm! allora sei un tipo interessante! e visto che in questo tuo blog sono la tipella delle citazioni ti butterei lì per lì allo specchio una battuta di proust “lasciamo gli uomini belli alle donne senza fantasia”. meglio?
altra considerazione intelligente: milo cotogno fa rima (assonanza? boh!) con toto cotugno…arriva anche lui sempre secondo? magri dietro la strega varana! 😉
dài che anche settembre è invitante, profumato e pieno di colori (miii triste triste eh? ma ti assicuro: nessuna sostanza tfm, ho solo finito un lavoro importante! evvai!) ;D
neru
Max: allora se lavori nella Melevisione, sei ricco! che bello!
Neru: guarda che scherzavo eh, io sono bellissimo e stupendissimo e affascinantissimo, specie dopo 15 ore di lavoro consecutive di riprese con i regazzì e montaggio con cani e esseri umani!
Dai non essere triste! C’è qui tieffemmeeee
nessuno nutriva dubbi sulla tua pulcretitudine
Torno ora e trovo questi post che sono una delizia, una moraviglia, direi (e chi ha orecchie per intendere, intenda. No, la battuta terribile sul camper non la faccio).
Ho sempre tifato per la strega varana, trovo molto carina Balia Bea (non dirmi che non conosci balia bea), ma fondamentalmente, tra tutti, la massima solidarietà dalla sottoscritta l’ha ottenuta la signora esausta.
fichissimo ‘pulcretitudine’! infatti dipende dalla latitudine (cià, l’altitudine) di suddetta qualità! ;D
…oh, a guarda che era meglio interessante, ma se dici…
no no niente tristezza grazie a tieffemme che latita. vabbuò ti si perdona visto che lavori con gioia et entusiasmo! 🙂
neru
Hey, purtroppo non ho tempo di leggere tutto da qui, pero questo filone di post sui bambini mi piace… 🙂
Saluti da una scogliera made in Spain 😛
Virgh: lo so, sono un gran pulcro. Soprattutto sono pulcro dentro.
Rainbow: (non ho capito la cosa del camper ma mi sa che sono io che). Sì te lo dico, non conosco balia bea! La signora esausta era l’emblema della persona che avrebbe voluto teletrasportarsi in qualsiasi altro punto sulla faccia della terra.
Neru: latito dunque sono, in questi giorni (ti rispondo presto, promesso!)
Scogliera: buone vacanze! Finché dura, il filone… 🙂
“Tutti i grandi sono stati bambini. Ma pochi se ne ricordano”
Felice che tu non sia tra questi 🙂
Eccomunque, la più antipatica di tutti è la principessa Odetta Odessa o come diavolo si chiami…
Bei tempi quelli di Tonio Cartonio…