Basta poco per mandare TFM in solluchero

Avete presente la prima puntata di un reality vecchio stile -tipo Grande Fratello degli albori- quando, nei primi dieci minuti tutti si amavano e si volevano un gran bene, ma già al primo risveglio volavano i coltelli? Ecco, questo il clima della giuria. Grande giubilo e voglia di raccontarsi e voglia di esserci e voglia di mettersi in mezzo. Appunto, in mezzo. E poi fastidio e urticante insofferenza che si tramuta in: odio. Io odio tutti. E vorrei litigare e accapigliarmi con almeno tre dei miei colleghi, che detesto già con tutte le mie tfm-forze, tra l’altro.

Ore 8:30. Esco di casa. Il cielo è terso e il sole è arso. Salgo sulla metro. Decido di farmela tutta underground e poi a piedi. Il vagone è stracolmo. Un tipo legge un libro. Il libro si chiama “La vita fa schifo”. Cambio programma. Scendo alla stazione Tiburtina. Prendo il 492. Il 492 è stracolmo di turisti tedeschi. Ragazzi. A Piazza Indipendenza gli studenti tedeschi scendono. Mi accorgo che hanno tutti la stessa maglietta. Sul fronte c’è scritto “Rock ‘n Rome Tour”. Sul retro, ci sono stampati i nomi di ognuno in ordine alfabetico: Anne, Christine, Fabius, Eins, Zwei, Drei. L’autobus si svuota. Realizzo che questa cosa delle magliette mi fa paura.
Arrivo a Piazza Cavour. L’ingresso dell’Adriano. Ci sono un sacco di hostess e un paio di steward. Le fictionine e i fictionini. C’è un tappeto. Non è rosso, ma arancione. In onore di TFM, sicuramente. Anche tutti quelli dello staff sono vestiti di arancione. Mi guardo attorno. Tutto è arancione. Tutto Fa Arancione. C’è Daniele Soragni di Sorrisi -Forreva- e Canzoni. Raggiungo i miei colleghi di giuria. Noto con disappunto che già si sono formati dei gruppetti. Mi assale paranoia. Hanno già fatto amicizia e vogliono escludermi. Mi sento molto nerd, in questo momento. Arriva la segretaria di giuria. Ci porta in quella che sarà la nostra sala. La numero 5. La tumulazione. La segretaria dice Benvenuti al seriale. Poi introduce il presidente -masculo è!- di giuria. Trattasi di: lui. Attore americano noto -?- per aver partecipato alla sesta stagione di 24. Io sono arrivato alla seconda stagione. L’attore americano non parla una parola di italiano. Parla americano. Appena apre bocca la metà della giuria femminile si lancia in urletti di approvazione –dacce er numero di cellulare-. La segretaria traduce. No, non la frase del numero. Poi arriva un tipo dell’organizzazione. Che dice: Adesso vi diamo il kit del giurato. Mi assale agitazione. Realizzo che non me ne fotte niente della giuria e dei telefilm e di tutto. Io sono qui solo per il kit. Il kit consiste in: cartelletta, block-notes, penna, maglietta –mi danno una large, ma io sono una medium! protesto, ma la mia protesta viene bellamente ignorata: è uno schifo, è il solito magna magna-e un badge. Il badge da mettere al collo. Il badge con scritto Jury. Ci sediamo sparpagliati, a chiazze. A tre posti da me due ragazzi. Uno dice Ahò, ma ce sta Carolina Crescentini a sto festival? Realizzo che la giuria è composita e varia. Il mondo è bello perché è vario. Ci dicono che domani non potremo assistere alla serata Lost perché dobbiamo vedere un serial iraniano. Sì, dell’Iran. Si scatena insurrezione. La curva lostiana -io mi mimetizzo e per ora attendo, defilato- prepara una petizione per spostare la fiction iraniana. Segue consulto tra gente altolocata. Rettifica: come non detto, via libera per Lost. Però forse: è una serata ad inviti. Poi scopro che nella curva lostiana albergano ben cinque siciliani. Cinque + uno -io- fanno sei. E siamo tutti seduti vicini. Realizzo che forse noi siciliani abbiamo un alone invisibile che ci attrae e ci fa fare comunella. Mi fa ribrezzo la parola comunella. E mi fa schifo pure questo mio superpotere. Vorrei vomitare, ma non posso.

Dopo il primo telefilm, Cold Case (4×01 e 4×02), andiamo a pranzo. A piedi, tutti in fila per due, da Piazza Cavour a Via della Conciliazione. Realizzo che ad occhio esterno e ingenuo potremmo sembrare una scolaresca, una scolaresca cresciutella, a dire il vero. Il pranzo è all’inpiedi. C’è stato un disguido, dicono. Durante il pranzo realizzo con estremo disappunto di essere un vero nerd, in questa giuria. Tutti hanno già fatto qualcosa di importante, nella vita. C’è chi ha partecipato a Bigodini e ha vinto tipo 200 milioni di lire, c’è chi ha partecipato ad Azzardo, e non ha vinto nulla, chi realizza sottotitoli per tutti -aggratis. Gli chiedo: ma tu conosci Klonni? E Verzaverde? Se sì, digli di togliere quel giallo schifoso! E Robbie? Lui mi dice di no, che non li conosce -anzi forse uno di questi sì, ora non ricordo quale-, ma mi confessa di essere alla mercè di un gruppo di sedicenni e minorenni in genere che lo tengono a stecchetto e gli fanno un cazziatone se qualcuno consegna in ritardo i subs. Vabbè- C’è chi ha fatto provini per reality e per Emtivù (proprio così, Emtivù al posto di: MTV) e dice che non l’hanno preso. Strano. Realizzo che voglio un caffè.
Poi il secondo telefilm, Orin la fuggiasca (stagione non pervenuta), feuilleton/soap giapponese su una tipa, Orin, che fugge sempre e comunque, da tutti. E ammazza tutti. C’è tipo lei da sola che combatte contro quaranta giapponesi e ad uno ad uno zzzzzzzzz. Ad un certo punto perdo i sensi e mi sveglio dopo qualche minuto con la maglietta umida. Realizzo con estremo disappunto che un rivolo di bava sta scendendo dalla mia bocca. Mi ricompongo e persevero nella visione della giapponesina shogun. Dopo altre due ore di spasso puro mi viene da pensare che questa giuria in realtà sia una prova ad eliminazione. Alla fine vincerà solo uno. Chi rimarrà vivo.
Poi il terzo telefilm, Medicina Generale (1×09). In sala attori, autori -tra cui una mia ex-capa di un breve periodo-, e chi più ne ha. Nell’episodio fa la comparsa la mia ex padrona di casa trentenne, già fidanzata di Ottusamente –vi ricordate Ottusamente? No? Ve ne parlerò presto. Intanto vi basti sapere che Ottusamente era un coinquilino che una volta stava quasi per mandare TFM all’altro mondo-. Realizzo con estremo disappunto che mi sento un tantinello messo in mezzo. Sono confuso.

Poi andiamo a cena. Il presidente di giuria non c’è. Deve essere fuggito durante Medicina Generale. Strano. Che se ne sia andato così. Ceniamo seduti. Realizzo con estremo disappunto che la panna cotta che sto mangiando adesso, non mi piace. Anzi. Ci alziamo, andiamo all’Auditorium. Mentre passa Eliana Miglio con minigonna vertiginosa e scollatura vertiginosa e trucco vertiginoso e tacchi vertiginosi -trampoli!- cominciano a filtrare le prime notizie sul Big Day di domani. A quanto pare Locke non sarà solo. Con lui Hurley -quello che sull’isola non riesce a dimagrire anche se a digiuno da 90.000 giorni- e, tenetevi forte, o lostiani, niente meno che: Desmond. Si vocifera anche di un quarto/quarta ospite. Realizzo che è meglio non dare credito a tutte le fandonie. E se poi non fosse vero? Come ci rimarrei? Desmond, non so se si sa, su per giù. See ya.

E poi prendo il notturno. Notturno bus. Io e l’autista da soli, per l’ultimo tratto di un paio di chilometri. Poi l’autista mi fa Dove devi scenne? Io dico Lì. E lui mi lascia lì.

1- continua…

14 Replies to “Basta poco per mandare TFM in solluchero”

  1. Accidenti, manco un paio di giorni e ti ritrovo giurato di questo prestigioso concorso… TFM meglio di una Fiction (per restare in tema)…In ogni caso “sono arrivato al seriale” l’avevo capito pure io e ciò non mi fa sentire serena.

    C’è un giurato che ha partecipato a Bigodini???? Nooo, io gli farei mille domande…

  2. Beh. Locke, Hurley e Desmond. In quanto lostiano non potevi capitare meglio… Secondo me il telefilm giapponese era una figata, però.

  3. TFM…miei occhi e orecchie…resoconto, foto..tutto quello che puoi: la mia dipendenza lostiana sta soffrendo da troppo ho bisogno di nutrirla in qualche modo!

    P.s. Un po’ Vonneguttiana la cosa della sala N.5….te ne eri accorto!? 🙂

    NoiVoiLoro

  4. Eh, però la storia del rivolo di bava era un po’ troppo pulp (in realtà sto ancora ridendo).

  5. ma di quale super potere parli? al massimo, come dissi, avrai i super poteri di rat-man che, come dissi, è un super eroe fortissimo e sfigatissimo. il suo fido scudiero è puccettino, un orsetto di peluche…

    neru

    p.s. leggi il fumetto che ti diverti

    p.p.s. carino notturno bus. oh, ma sei proprio criminal spy in questo periodo

  6. non posso dire ‘ma che è lost?’ solo perché me ne hai fatto una testa tanta. pero ‘ma chi cazzo è desmond??’ mi sento di chiederlo. ma per favore non sentirti di rispondere.

    stiui

  7. voglio l’indirizzo in Sudan di dove è nato. Deve tirare una buona aria. un bacio e fatti onore (sempre prima di diventar donna, è chiaro)

  8. Paturniosa: infatti ho premesso: chi capisce la frase del seriale sta male come me 😉

    UaU: il giapponese, come trama non era male affatto. Il problema è tutto il resto. Camera fissa e combattimenti degni del Batman E Robin con i suoni onomatopeici in sovrimpressione -questi senza suoni però-

    NvL: nel report di domani -cioè tra qualche ora cercherò di alleviarti un po’ la dipendenza.

    Quadrilatero: mannaggia a desmond!

    Felson: la bava pulp si adeguava bene al tono del telefilm giapponese!

    Neru: parlavo del superpotere di riconoscere i siciliani al primo colpo. Sono moooolto criminal spy è vero

    Stiui: desmond è.

    Virginia: Sudan? Ragazza, tu mi preoccupi! Anche questa storia della donna: basta con il Bivio, Lucignolo, Studio Aperto!!! Dicci cosa ti turba e noi ti salveremo (prima che decidi di cambiare sesso e di diventare uomo, sia chiaro!)

  9. CAZZO

    CAZZO CAZZO.

    LOCKE E DESMOND !!!

    pietosamente e vergognosamente ti propongo scambio assolutamente in-equo e insolidale tra cd del gruppo in cui milito prodotto da assurda casa giapponese (con tanto di doppie scritte in giapponeseinglese in copertina), con autografo dei due “losti” dedicato a Toso.

    daidaidaidai…

    :-)))

  10. al giffoni film festival i giurati avevano, appunto, il badge con scritto “Jury”. dopo due giorni il mio amico ha detto “ma si chiamano tutti iuri, questi bambini?”

    così, tanto per raccontare.

  11. Toso: mi spiace ma mi sa che non avrò mai il tuo cd. Ho fallito la missione miseramente. Posso darti una foto di Hurley presa un po’ dall’alto. Se ti va. 😉

    Esten: ehehehe, il tuo amico è molto simpatico, però.

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