Emergenze
Finché al potere c’erano quelli, questi dicevano ogni giorno che eravamo in emergenza democratica -e un po’ era vero- ma poi guardavi quelli in faccia e dicevi Naaaaaa, come può una televendita ammazzare la democrazia? Adesso al potere ci sono questi, e quelli hanno imparato talmente bene la lezione che anche loro se ne escono ogni giorno con la storia dell’emergenza democratica. Però poi guardi in faccia questi e dici Naaaaa, come può Padoa Schioppa ammazzare la democrazia? Anche per sbaglio, non credo ci riuscirebbe. -Se non avete capito chi sono questi e chi sono quelli, mi assumo tutte le responsabilità della decodifica aberrante. E mai aggettivo fu più azzeccato.
Qualcuno ha cacciato un urlo. Mi sono precipitato nel corridoio. Un singulto, dal bagno. Curtulill era seduto sul bordo della vasca, con la testa reclinata tra le ginocchia. Ho detto Curtulill, che succede? Lui mi ha guardato, quasi senza riconoscermi. Ha detto Quello stronzo. Mi sono avvicinato, ho detto Il tuo capo? Ti ha licenziato? Lui mi ha fissato, con lo sguardo tipicamente fisso di chi per la prima volta si trova ad affrontare un’eventualità folle. Ha detto No no, che c’entra. Parlo del Secco, guarda. Mi ha passato un flacone di shampoo. Vuoto. Ha detto L’ha fatto cadere, tutto, nella vasca. E ora, come faccio? Emergenza. Ho guardato Curtulill, ho pensato Certo che chi ha il pane non ha fame e chi ha fame non ha il pane. Ho detto Vedrai, ce la farai. Poi ho osservato meglio il flacone dello shampoo. Era il Johnson’s Baby Shampoo. Sì, proprio quello. Curtulill ha 24 anni. Ho pensato In prima elementare usavo quello shampoo, quanto tempo. Stavo per mettermi a piangere dalla commozione, ma poi ho pensato che il Johnson’s Baby Shampoo è fatto apposta per non piangere. Non più lacrime. No more tears. E non ho pianto.
Poi sono uscito. Ho preso la metro. Sono sceso a Termini. Ho preso la metro A. Sono sceso a Barberini. Ho seguito il cartello uscita. Delle due scale mobili una era rotta. Ho preso l’altra. C’era un casino di gente. Nessuno lasciava la sinistra libera. Keep the left non ha senso, qui a Roma. Così tutti a fare le statuine. Pazientemente ho continuato a leggere il mio libro. All’improvviso la scala mobile si è fermata con un brusco movimento di rinculo che per poco non ci ha fatto cadere tutti all’indietro. Emergenza. Attimo di panico. Ma nessuno si muoveva. Tutti fermi. Ho detto ad alta voce Andiamo. Saliamo le scale! E poi, vista l’indifferenza, ho urlato Come on! Ho pensato Come si dice in spagnolo? Mi pare si dica Subo un piso, o qualcosa del genere. Per non fare brutta figura mi sono rifugiato in un classico Muoviamoci! Ma niente. Tutti sulle scale immobili. Un signore davanti a me si è fatto largo a spintoni. L’ho seguito, tipo quando nel traffico gli sciacalli si accodano alle autoambulanze. Solo che io non mi sono sentito sciacallo. Salendo ho incrociato alcuni turisti tedeschi. Ridevano, loro. Un tipo ubriaco invece farfugliava parole senza senso, tipo Lo dice sempre, Prodi che deve andare così. Poi la scala mobile ha ripreso a muoversi, con un altro rinculo pazzesco. Ho sentito le scale muoversi sotto i miei piedi. Grazie al signore-apripista di prima ho continuato a salire. Dopo qualche scalino la scala si è di nuovo interrotta. Mi sono voltato, ho visto la gente sotto di me. I turisti non ridevano più. Il tipo ubriaco mi ha guardato, ha detto Lo dice sempre, Prodi!
Poi sono tornato a casa. Sono entrato in cucina per farmi una spremuta. C’era una puzza pazzesca. Anzi, proprio feto. Ho urlato Che cazzo avete combinato?!?!? E’ arrivato il Secco. Si è tappato il naso. Ha detto Ma che, hai mangiato pesante? Ho detto Siamo in emergenza. Ci deve essere una bestia morta in questa cucina. Hai notizie di Curtulill? Poi abbiamo capito che il tanfo malefico proveniva dal frigo. Ho notato degli strati di muffa nella parete interna. Io e il Secco ci siamo messi di buzzo buono e abbiamo pulito da cima a fondo il frigo. Bagnasciuga e aceto. Come due vere massaie. Abbiamo trovato una gomma da masticare rattrappita, un paio di ex-zucchine e un paio di arance ex arancioni -ma esiste un collegamento, tra il nome del frutto e il nome del colore, e magari anche con TFM?-. Alla fine, stremati, ci siamo fatti un caffè. Ma, con reciproco raccapriccio, dopo qualche minuto abbiamo capito che il tanfo, se possibile, era aumentato. Ci siamo guardati, abbiamo bevuto il caffè. E siamo tornati nelle nostre stanze.
Poi abbiamo giocato a Taboo. La Vispa, il Secco e un’amica del Secco contro TFM, Curtulill e il ragazzo dell’amica del Secco. Come sapete io non sono affatto competitivo, quando gioco. Ma forse non sapete che io a Taboo non ho mai perso in vita mia. Ho sempre vinto. Sono il re del Taboo, io. Queste le premesse -ah, a proposito, conoscete il taboo? Spero di sì-. Dopo mezzora la loro squadra era avanti di tredici caselle. Mi stavo suicidando. Emergenza. Una di loro (One of Them) diceva “Isola” e l’altra indovinava: Galapagos. Una diceva “Donna”, l’altro indovinava: Rimmel. I miei compagni erano allo sbando. Uno era la prima volta che giocava e pensava si dovesse usare il ragionamento. R-a-g-i-o-n-a-m-e-n-t-o. A Taboo. Dunque, allora, praticamente: e la clessidra era già out. Ed ad ogni giro io alzavo il gomito. Ad un certo punto dovevo far indovinare la parola “Vincitore”. Non so come, ma ho portato i miei compagni sulla parola “Vinto”. A quel punto ho pensato E’ fatta. Ho detto ilcontrariodivinto, il contrariodivinto! Daidaidai! Loro, in coro, hanno detto Sconfitto! Io ho detto No! Il contrariodivinto e ilcontrariodisconfitto! Loro hanno detto ? Io ho detto daidaidaidaidaidai è la lingua italiana, sinonimi e contrari cazzo! Loro hanno detto Sconfitto! Vinto! Vittoria! Sconfitta! Vittorioso! Tempo scaduto. Ho bevuto il quarto shortino. Li ho guardati, ho pensato Mi fate pena. Ho detto alla Vispa Ti odio. Ad un certo punto non solo non indovinavamo parole, ma beccavamo pure penalità, così andavamo indietro, come i gamberi. Disonore! Poi è toccato a Curtulill. Ha preso la prima parola, ha detto Uè, passo! Cos’è il Compost? Ha cambiato parola. Ha detto Occàzzo, e che è stu Magghiu Pigghiu? Mi sono alzato e me ne sono andato.
In macchina ho ripensato a quanto successo. Io che perdo a Taboo. Sconfitto. Il contrario di Sconfitto, il contrario di Vinto. Cazzo. Ho pensato a Magghiu Pigghiu. Eh no. Quando è troppo è troppo. Enough is enough. No more tears. Barbra e Donna. E lì mi sono calmato. Tutto torna. Non più lacrime, giuro.
emergenza,emergenza,emergenza,emergenza…puah!
èh! vinto-perso
Credo abbia giocato il fatto che la mente a volte salta qualche passaggio… “il contrario di” non era stato recepito…
mannaggia.
Ma se avete perso cosí tanto…. non è tutta colpa del “vincitore” 🙂
per il tanfo… avevate provveduto a portare fuori l’immondizia con i residui bellici?
🙂 ciao!
ma davvero hai detto cam’on sulle scale mobili?
ma mò ti faccio un applauso!
Aga: ti dirò, sul finale abbiamo recuperato un po’ ma se abbiamo perso è sicuramente per colpa dei miei compagni di squadra! 😉 Per il tanfo il problema a quanto pare era nel frigorifero (parte posteriore).
Viola: thanks. Comunque non l’ho detto, l’ho proprio urlato! Ma quelli sempre impalati.
Io sono la regina di Taboo. noi dovremmo giocare insieme, allora.
E per me, il contrario di vinto sarebbe stato perso…
voglio fare scopa citandoti con un haiku monco:
marcio precipitato:
reciproco raccapriccio.
ho subito talmente il fascino della tua allitterazione, al punto di farne una ricerca su Gugòl’.
Risultato: La ricerca di – “reciproco raccapriccio” – non ha prodotto risultati in nessun documento…(!)
allora ho provato con la chiave “raccapriccio reciproco” e ne ho trovato uno, che se volessimo essere chiaroveggenti, ci -mi?, ti?- potrebbe portare a solcare nuove strade delle vele. a te ora decifrarle..
stewie
in risposta a What’s about TFM -6-
1) ‘When I find myself in trouble’ è l’inizio di una canzone degli Status Quo dal titolo ‘All the reasons’. Ora, io non l’ho mai sentita, ma so per certo che ‘Let it be’ inizia con ‘When I find myself in times of trouble’.
Forse è per questo che i tuoi parenti sono rimasti confusi.
2) strano, molto strano che abbiano pensato a jingle bells, canzone della tradizione cristiana: il verso ‘speaking words of wisdom’ da bambino a me mi faceva assonanza con una bestemmia…a te ancora scoprire quale.
stewie.
Rain: ok, mi rendo conto che detta così…però se poi io ti dico il contrario di sconfitto e di vinto? Niente, due cabrònes. Vuoi giocare in squadra con me la prossima volta? La mia autostima necessita rialzi.
Stewie: così, a naso, mi pare la prima volta che qualcuno nota esplicitamente un’allitterazione che pare buttata lì ma invece è frutto di ore e ore di faticosa attenzione e applicazione. Quindi grazie di esistere, stewie. Passando al tuo assist: dovresti darmi un aiutino. Io sono andato sul forum e ho trovato, tra gli altri, una serie di zoccole dei cartoni: non ultime Candycandy e Lamu.
Dammi un segnale, un appiglio, una boa!
Stewie: ancora grazie. A distanza di diciotto anni ho chiarito l’arcano. Evidentemente ascoltavo già gli Status quo senza saperlo (ma soprattutto, non è che ti sei inventato questa canzone? Su emule non la trovo). Comunque: il mondo della musica non mi ha avuto però nel mio curriculum posso scrivere di aver cantato accompagnato al pianoforte da te. Non so se mi spiego.
Sulla bestemmia: già da piccolo ti distinguevi come cialtrone. Come cazzo facevi a leggerci “quella” bestemmia in “quel” verso?
P.s. times, times e times
Guarda… sul Johnson’s Baby Shampoo ho riso di gusto. Il What’s about TFM 6 è molto dolce e intenso. Per non parlare di Magghiu Pigghiu: a quel punto ero ormai rotolato per terra.
Inizio davvero a credere che tu sia un genietto. Poi, che tu sia compreso o incompreso… questo non lo so ancora.
Quando sarai una blogstar io almeno potrò dire: “Lo conoscevo”.
Tabooo, io sono la regina di tabooo.. sono spietata e cattivissima e pretendo di essere in squadra solo con chi dico io e soprattutto piuttosto che dire una parola penalità mi faccio tagliare a pezzettini..
sono una iena anche a trivial e a saltinmente, mentre pictionary mi deprime perchè non so disegnare…
(il what’s about è tenerissimo)
Quadrilatero: guarda, rigiro le tue considerazioni alle persone che circondano e ravvivano la mia esistenza. Ecco a che serve veramente dividere casa con altre persone, ad esempio. Ad ogni modo, prometto che non mi scorderò mai degli amici. Anzi. Quando diventerò presidente del Consiglio, ti darò un ministero nel governo di TFM. Sono ancora indeciso se darti il ministero del fumetto o del telefilm. Ovviamente ministero con portafoglio!
Paturniosa: ecco, la vera essenza del fuoriclasse da Taboo. Non dire mai la parola penalità, anche a costo della morte. Pensa che nella partita dell’altro giorno nello sfascio generale, demotivato, ubriaco e furibondo mi è capitato di dire un pezzo di parola vietata. Lì ho capito che non c’era più niente da fare.
Anche io divento -divento?- uno stronzo a Trivial: non faccio passare niente! Le risposte devono essere ugualiuguali a quelle dei cartoncini. E anche io mi deprimo a pictionary: l’unica volta che ci ho giocato sono rimasto in un angolo a fare un solitario con le carte piacentine.
Hai mai giocato a Trivial anni ’80? O-R-G-A-S-M-O.
il Trivial anni ’80? Mi manca… Ma credo che sarei portata… eh, quando c’è una squadra scadente a Tabooo non c’è nulla da fare…
Mi aggiungo alla lista dei vincitori (ops l’ho detto) soliti del taboo, se scendo in campo figlioli non c’è niente da fare e non ammetto sconfitte;) ma una cosa, tfm, me la canteresti Jingle bells? bacio;)
facciamo una squadra di invincibili a taboo? lo proponiamo come disciplina olimpica?
Che “quelli” fossero degli incalliti praticatori dell’emergenza forfettaria si sapeva. Vedi filosofia del “ConDueStrilliMiMettoLaCoscienzaAPostoECampaCavalloFinoAllaProssima”. Ma che lo facciano anche “questi” è una novità! Chiamparino e Turco giocano all’emergenza droga e vai coi Carabinieri e Digos dentro le scuole(e Fiamme Gialle, Nas, Buoncostume e artificieri noo?), Cofferati tra un pò blinda le mura di Berlino -…oops, volevo dire Bologna!- causa emergenza legalità… Questi ex sinistrorsi si devono essere scordati che esistono le riforme R-I-F-O-R-M-E per cambiare lo stato delle cose. Vabè… Aggiornamento dell’ultimo minuto: per fortuna c’è qualcuno che non ha fretta, George Dabliu arriva in Germania e dice alla Merkel: “Calma Angie, della questione clima non possiamo parlare un’altra volta? Dai, facciamo a fine 2008! Non è mica un’emergenza…”
> Sono ancora indeciso se darti il ministero del fumetto o del telefilm. Ovviamente ministero con portafoglio!
Grazie! 🙂 Quale onore!
E in effetti sul blog ne parlo fin troppo. Sono gli unici due argomenti con cui non posso mai discutere “di persona”. Quindi in un certo senso sono diventati i topic più diffusi del sito.
Paturniosa: sì, dài, facciamo la lega dei SuperGiocatori di Taboo. però bisogna fare le selezioni, mica possiamo tenere chiunque!
Danina: già, per fortuna che c’è Bush.
Quadrilatero: ma no, non ne parli fin troppo. Anzi. E poi se uno deve fare il ministro deve averne le capacità e le competenze. Vedi gli ultimi due governi che hanno governato l’Italia. Come sono “sapido” e “ficcante” nella mia “satira”.
Visto che sei sapido e ficcante, dimmi orsù, TFM… visto che so che segui tvblog… che ne pensi di francesca c.? 🙂
volevo commentare la notizia di kakà… ma qualcuno ci crede?
Io ci credo.
Quadrilatero: dalla tua richiesta di parere su francesca c., deduco una certa “non precisa approvazione” sull’operato della suddetta. Che dire, fa il suo. Una vita da mediana. Troppo poco “ficcante”? (Ho scoperto che qualcuno da tvblog mi legge, quindi devo stare attento, pararmi le spalle!) Però prima o poi mi scateno e dico quello che veramente penso sui blogger famosi, anzi le blogstarsssss
Quadrilatero2: eh, però non vale tu sei milanista. Anche io, da juventino, credevo che la juve rubasse solo un po’ 😉 Comunque a dirla tutta anche io nel profondo di me stesso un po’ gli credo, a Kakà. Come si fa a non credergli? E’ un pezzo di pane. Però devi ammettere che la storia del sangue e della Bibbia non si può sentire. Chissà che ne pensa Gattuso.
io ci credo, mi pare serio, Kakà non mi sembra il tipo da mettersi a sbandierare la propria vita sessuale (o asessuale) ai 4 venti giusto per fare scalpore.. poi però è anche vero che uno serio non va a raccontare di essere vergine ehm come dire.. a vanity fair !?!
Aspettate, volete dire che Kaka ha rilasciato quell’intervista a Vanity Fair? Oddio…
Kakà è stato il tema centrale delle nostre discussioni dell’ora di pranzo a lavoro (per una volta abbiamo abbandonato temi scottanti tipo “Hai visto i jeans che aveva Quella oggi?”). All’unanimità abbiamo deciso che Kakà non è vergine.
Io se fossi un giornalista della Tv italiana ci costruirei una puntatona, sul “caso” Kakà e sulla verginità di Kakà. Però purtroppo in Italia nessuno fa più inchieste, ma solo interviste.
> deduco una certa “non precisa approvazione”
No, se intendi approvazione imprecisa
Sì, se intendi non approvazione indefinita.
In parole povere, non riesco a leggerla.
E comunque non sono milanista ma parmense.
Chiedo venia, mi pareva di aver letto un post in cui tribolavi la sera della scempions. Se sei parmense, allora grazie per il signor Ranieri, che è un signor signore.
[spoiler]
allora: la strada delle vele è un ‘kenning’, figura retorica, per mare.
la risposta era quindi ovviamente(!!!) Nuova Caledonia.
un po’ deluso..
stewie
Sei pazzo. E’ pacifico.