Sul muro della mia stanza, proprio sopra al letto, c’è una crepa. Sottile sottile, ma c’è. L’ho seguita con il dito.

Ho aperto gli occhi. Ho sbadigliato. Ho pensato Non me ne fotte niente, oggi voglio ascoltare musica con pianoforte e archi. Mi sono seduto sul letto. Ho incrociato le mani. Non ho pregato, no. Mi è venuto in mente Bill Murray nella locandina di Lost in translation. Ho guardato la mia tuta. Ho pensato Non è come la vestaglia di Bill Murray. Mi sono alzato. Mi sono buttato sotto la doccia. Così, senza passare dal via. Sotto l’acqua bollente ho pensato ai palazzi in stile barocco di Palermo. Alla piazza dei quattro canti. Non torno a Palermo da tanto. Io non conosco Palermo. Poi la doccia si è sganciata dalla guida di metallo. La pressione dell’acqua. Il manico è precipitato sul mio collo. La noce del capocollo. Il getto ha raggiunto il tetto. Un casino. Poi sono uscito. Il cielo era bianco. Come quando deve nevicare. Però non ha nevicato. Sulla metro deserta ho letto il giornale. Alcuni scienziati stanno cercando di inventare una pillola che aiuti a cancellare i brutti ricordi, mantenendo quelli belli. Ho pensato Si vede che questi cervelloni di scienzatoni sono anche appassionati di cinema. Poi ho letto che Fernanda Lessa è fidanzata con Boosta dei Subsonica. Ho pensato si vede che Fernanda Lessa è appassionata di bella musica. E si vede che Boosta è appassionato di bella figa.

Poi sono tornato a casa. Mi sono buttato sul letto. Con il giubbotto ancora addosso. Ho ascoltato i Non voglio che Clara. Loop. Dopo un anno che ascolto il disco ho realizzato che la voce femminile del brano Sottile altra non è che Cecilia Cipressi in arte Syria. Ho pensato Ma la cantante Syria, di preciso, che fine ha fatto? Poi ho ascoltato Hotel Tivoli. Hotel Tivoli secondo me ha un’intro bellissima. Anche io voglio scaraventare la mia testa. Poi ho ascoltato L’Oriundo. Secondo me L’Oriundo è una delle più belle canzoni italiane degli ultimi 50 anni. Poi ho voltato lo sguardo verso la parete che sovrasta il mio letto. Ho visto che c’era una piccola crepa. Sottile. Come la canzone. Mi sono alzato in piedi. Ho osservato la piccola crepa. Sembrava un tratto di matita HB. Ma non era lapis. Era proprio una crepa, che dal mio letto prosegue e circumnaviga la stanza fino alla finestra. Ho pensato Forse dovrei cominciare a preoccuparmi.

Poi sono uscito un’altra volta. Erano le 2130. Ho preso la macchina. Mi sono fermato al primo distributore self service. Stavo per scendere. Un omino infreddolito è spuntato dal nulla. Ha detto Ciao amico! Quanto facciamo? Ho fatto fare a lui. Ho detto Cinque. Poi lui mi ha ridato le chiavi e mi ha chiesto Ma per caso domani piove? Io ho detto Non lo so, non ho visto le previsioni. Lui ha detto Se piove è un bel guaio. Ha sorriso. Io detto Già, è un guaio. Ho sorriso.

Poi ho raggiunto Stewie e altri amici al Pigneto -il Pigneto è cool-. Stewie era tornato da Londra. Abbiamo bevuto un bianco. Un rosso. Poi ancora il bianco. E ancora il rosso. E le focaccine. E i salatini. E ancora il bianco. E ancora il rosso. Tanto poi alla fine ha offerto Stewie. Anche se io non lo sapevo che avrebbe offerto Stewie. C’era un sacco di gente che non vedevo da tempo. C’era anche il Riccetto, uno che ride sempre. Io lo invidio tanto, il Riccetto. L’avrò visto una decina di volte. E lui è sempre lì che se la ride. A volte gli vorrei chiedere Ma che cazzo te ridi? Però mi sta simpatico. Non credo nemmeno sappia il mio nome. Però in compenso anche io credo di stargli simpatico. Quando mi guarda e ride io lo guardo e rido. E ridiamo.

Poco prima di andarcene è arrivato al nostro tavolo un tipo algerino, visibilmente alterato. Ci ha salutati al grido di Italiani tutti pompinari. C’è stato un attimo di sconcerto, specie tra le donzelle. Poi Stewie se l’è fatto amico. Semplicemente dicendogli Ehi, amico, ma tu sei algerino! L’algerino non gli ha più tolto le mani di dosso per i successivi dieci minuti. Poi l’algerino si è messo ad indovinare la provenienza geografica di tutti noi. Aveva voglia di giocare. Abbiamo giocato. L’algerino ha detto a Joujou Tu hai delle belle zinne. Poi ha detto alla sorella di Joujou Tu puoi essere di qualunque parte del mondo, sei bellissima. Poi l’algerino mi ha guardato. Ha detto Tu invece sei brutto. E mi stai pure sul cazzo. Io ho detto 1) Meno male 2) Amico, sei proprio un tipo empatico. Volevo andare un po’ in puzza, però poi ho deciso che non ne valeva la pena. D’altro canto era già amico di Stewie. E chi sono io per menare gli amici di Stewie?

Poi siamo usciti. Si è messo a diluviare. Ho detto a Stewie Quando torni a Roma? Lui ha non-detto Quando vieni a Londra? Gli ho mollato una pacca sulla spalla. In questi casi l’unica cosa che puoi fare è mollare pacche sulle spalle. Sono entrato in macchina. Ho messo in moto. Pioveva ancora. Forte e più forte. Ho guardato allontanarsi gli altri. Li ho superati. Ho pensato ad un altro giorno di pioggia. Tre anni fa e mezzo fa. Ho pensato Minchia, tre anni e mezzo. Ho frizionato i capelli con le mani. Ho guidato un altro po’. Ho fatto manovra. Ho parcheggiato. Ho aperto la porta di casa. Nella mia stanza ho guardato la piccola crepa. C’era ancora.

14 Replies to “Sul muro della mia stanza, proprio sopra al letto, c’è una crepa. Sottile sottile, ma c’è. L’ho seguita con il dito.”

  1. Felson: e tu grandissimo avatar! (l’hai cambiato, no?)

    Mas: E se lo conosci, ancor di più.

    Quadrilatero: almeno, non ha controindicazioni 😉

  2. Grande TFM. Syria è finita in un blog. Niente a che vedere con quelli di Lino Benfi e di Robbbbbibà, ma è per sempre un vipblog e in più ha le tette. Penso: glielo dico, così magari dà un’occhiata. Certo, le tette non quelle di Selma Hayek, ma sono pur sempre meglio di quelle di Nonno Libero. E comunque, grande TFM 🙂

  3. Ft e Toso: da voi, apprezzo ancor di più

    Ft: dopo essermi posto l’interessantissimo quesito, sono andato sul vip/blog della Cecilia. In arrivo post. Deducendo la tua passione per la bella messicana (o comunque latina) ti consiglio un telefilm americano, Ugly Betty. Lì è strepitosa, anche per il fisico strabordante (difficile da nascondere, peraltro)!

  4. Posso dirti che questo post è proprio bello? e che anche secondo me i Non voglio che clara sono geniali? madò, tfm, se non ci fossi bisognerebbe inventarti! 🙂

  5. Ho letto coi piaccere ne tuo pagina che non me mena a amici.. kabir.. l’algerino (ora con magnifico permesso de soggiornà tuto novo)

  6. Carissimo: se sei davvero tu il simpatico amico, allora bisogna dire che per la legge della probabilità è come se avessi vinto al superenalotto. Così mi ritrovo senza un euro lo stesso ma con un commento in più sul mio blog. Lo so, sono davvero fortunato. Se non sei tu, cosa più probabile, complimenti per il tuo magnifico permesso de soggiornà!

  7. No ma alla fine era simpatico…solo un po’ particolare… (1984!)

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