Il Minestrone Vaticano

Insomma, me ne stavo nella sala ping pong dell’ostello -due tedeschi a giocare e un’americana sguaiata a tifare e nascondersi la pallina chissà dove, mentre gli altri ridevano pregustando e leccandosi baffi- con Repubblica in mano. Ho pensato da un paio di giorni non leggo giornali italiani. Ho pensato Due giorni fa è successa una cosa sorprendente che sconvolgerà la coscienza civica del mio paese. La Chiesa è stata zitta. Dopo l’accordo del Governo sui Dico. Poi ho aperto il giornale. E ho letto una dichiarazione -comunicato stampa?- del Sommo Ecumenico Pontefice -Amen-:
“L’uomo non si lasci ostacolare dalle catene esteriori quali il relativismo, la ricerca del potere e del profitto ad ogni costo, le relazioni affettive disordinate, la confusione intorno al matrimonio e il non riconoscere l’essere umano in tutte le tappe della sua esistenza, dal concepimento alla fine naturale, [cose che] lasciano pensare che ci siano dei periodi in cui l‘essere umano non esista veramente”.
Addirittura. Come scrive in prima pagina Eugenio Scalfari. Poi ho pensato Ma tutta ‘sta apocalisse per delle specie di Unioni Civili che presuppongono, per essere valide, l’invio di una raccomandata da un partner all’altro/a e che quindi falliranno, tanto si sa, le Poste Italiane, non sono proprio il massimo dell’efficienza? Ho guardato due che limonavano nella sala thè e ho pensato Cioè mi pare un tantinello esagerata questa offensiva mediatica -cagnara?-Poi ho abbassato lo sguardo. Si parlava dell’attacco dell’Osservatore Romano a Lino Banfi, reo di aver interpretato il padre di una lesbica che si sposa con un’altra lesbica –Omiodio! Due donne! Lesbiche!!!- e reo di stare per (che perifrasta!) interpretare l’amico di due froci –Omiodio! un medico e un infermiere! nel Medico in Famiglia prossimo venturo. Insomma, Lino Banfi viene pubblicamente flagellato in quanto da ex paladino della famiglia adesso è diventato paladino dei disordinati affettivi, contribuendo a cotanto disordine affettivo e morale -ma anche etico, sociale. Ma anche democratico e liberale-. Poi mi è venuto in mente un film culto della mia giovinezza -appena sentivo, nel senso catulliano del termine-, Cornetti alla crema, in cui il suddetto ex paladino della famiglia tampina -giustamente, verrebbe da dire, ma non lo diciamo troppo forte, potrebbe minare le fondamenta dell’equità sociale- la bella svampita Edwige Fenech, fottendosene allegramente della moglie. Era il 1981 e allora, proprio nel 1981, la Chiesa, diversamente da oggi, aveva altro a cui pensare.

E comunque: io vorrei stringere la mano al creatore di queste due battute.
Edwige Fenech rivolta a Lino Banfi visibilmente infoiato: “Sento che tra di noi sta nascendo qualcosa di solido”
Lino Banfi rivolto all’energumeno che lo sta pigliando a mazzate: “Ti prego, non mi fare del male, ho tutte le figurine di Goldrake”

2 Replies to “Il Minestrone Vaticano”

  1. già e pensare che casini e berlusconi paladinio della famiglia e ossanati da famiglia cristiana, siano divorziati mi fa proprio ridere!!!

    però si sa nn importa se il prete è pedofilo o se l’assemblea è divorziata l’mportamte è salvaguardare le apparenze!!!

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