L’ora di questo e di quello.
Non ho molto da dire, quindi non si capisce bene quale sia la ragion d’essere di questo post.
1) Sono le tre del mattino, e io non ho sonno. Approfitto come un ladro (maldestro) per scroccare un po’ di navigazione (un ladro a casa sua, che bella fiction).
2) Sono le tre del mattino, e mi viene in mente il sole e la luce e il caldo della torre di belem, l’oceano che non puoi neanche immaginartelo dove finisce: mai. Ed è, ovviamente, the hardest part: I could feel it go down, Bittersweet I could taste in my mouth. (Un luccicone al còre).
3) Sono le tre del mattino e ho un’insopprimibile voglia di vedere la seconda stagione di Lost, dato che in America sta per partire la terza. Dai, forza, smuoviamoci! Una vita, uno spoiler. Jack e Kate entrano nella botola e vengono rapiti da un tizio losco che sta lì dentro.
4) Sono le tre del mattino e io vorrei prendere il primo volo per l’Oltralpe.
5) Sono le tre del mattino e vedere i bambini ridere e giocare e divertirsi e sapere che sei tu la causa di questo ben-essere, senza filtri e senza ma, beh, questa cosa è una cosa che riconcilia con la vita fumosa e fangosa che c’è lì fuori.
6) Sono le tre del mattino e tutte le persone (quante sono? che belle persone) a cui tengo veramente in questo momento sono sole. Sole, sole precise. Una vita, una solitudine. Non c’è spaziotempo che tenga. Vorrei essere il miglior saltatore con l’asta di tutti i tempi capace di saltare tutte le aste dell’Europa (almeno). Arrivare, saluare, sorridere, e andarmene. Si parte dalla Sicilia. E si arriva sempre lì. Ma solituda (catherine wheel, oh my god, ma da dove viene questo pensiero-asteroide? Traccia numero 8: minuto 5:11).
7) Sono le tre del mattino e if you could see it then you‘dunderstand?
8) Sono le tre del mattino e ieri il mio coinquilino ha fatto finta di non vedermi per strada, davanti al panificio che ci sta all’angolo. Mi è passato accanto, a sette centimetri. Pensavo scherzasse. No, è solo pazzo.
9) Sono le tre del mattino e domani mi devo alzare presto.
10) Sono le tre del mattino e io non mi abituerò mai abbastanza alle manine che fanno ciao, sia da sopra un pullman che porta in città dopo una serata di pizze e pizze, sia da sopra un aereo che non vedo partire, sia da un messaggino elementare che arriva, finalmente.
11) Sono le tre del mattino e il mio inglese fa cagare. L’altro giorno una turista (perchè quando vado in giro mi fermano almeno 4-5 stranieri per strada? Non sono capace!!!) mi ha chiesto dove fosse la stazione termini. Eravamo a via Nazionale (per i non romani: a cento metri da termini, praticamente la vedevamo all’orizzonte). Dopo mezzora stavamo ancora lì. Io parlavo e lei mi guardava come le stessi proponendo una gang bang intercontinentale bukkake-munita, lì, all’angolo con via Quattro Fontane. Una vita, una foga.
12) Sono le tre del mattino e l’altra sera a Piazza Navona ho assistito ad una proposta di matrimonio fatta da un ricco panzone (americano) in ginocchio davanti alla sua bella e svenevole amata, slanciata (e americana) che alla vista del diamante si è messa a piangere mostrando il suo profilo migliore al tipo del bangladesh che le scattava una polaroid. Tutti gli astanti hanno applaudito e fischiato, mentre io leccavo il mio gelato nocciola e panna. Lo stesso sin da quando sentio. E’ che ho bisogno di certezze, io.
13) Sono le tre (e ventisette) del mattino. (Tanto ci ho messo a scrivere questo post). Niente, volevo arrivare a 13. Ho fatto tredici.
Anche io ho fatto tredici. Quasi due anni fa…
Io farei tredici se beccassi l’americano farlocco ke mi regala il brillocco!!!! Grande blog, passerò più spesso…Nulla da eccepire ai punti 5 e 6!!!
ladri in casa propria. tu-sai-chi s’è preso il mio cellulare, non so perchè. da due giorni faccio finta di averlo perso, di averlo smarrito, ma so benissimo che ce l’ha lui e pure dove lo nasconde. non posso fare niente, altrimenti succede l’impossibile. effettivamente, sono giorni -e notti- del cazzo.
(manco a dirlo, oh brother i can’t believe it’s true)
Ua: speriamo ti abbia portato bene, quel tredici!
Rikkardino: la prossima volta che becco un miliardario americano tutto “oh yeah” ti faccio un fischio!
Dario: non ti invidio per niente…hai provato a rubare il suo?
Se non ho mai smesso di dormire col piumino una cosa vuol dire???
ora capisco il tag “le perversioni di tfm”…
ciao
negative
Essere la causa della risata di un bimbo é davvero un´esplosione al cuore.
Notte.
@BlueLines
Ua: che probabilmente hai bisogno di tanto affetto. TFM-psicologo da quattro soldi-
LDP: ma ti riferisci a qualcosa in particolare o a tutto il post nell’insieme? 🙂
Blue: già…
è Naike (mi dimentico di scriverlo!) che ha dormito tutta l’estate col piumone….sarà che non ha + il calore del colett!! bacio!
Ahhhh Naike: allora visto che c’ho azzeccato!
ogni tanto navigo sui tuoi post perduti e scopro cosucce nascoste, mi piace trovare il tieffè che c’era prima di scoprirlo…
buona serata (alla persona, non a tieffemme;))
*Virgh: grazie per aver dato una spolverata a questo post. L’ho amato molto. Rileggendolo all’improvviso mi sono ritrovato là, nell’agosto del 2006 alle 3 del mattino.
Comunque, il tizio losco era desmond! E io ancora non lo sapevo!