Sicilia 1 # Un vento caldo annuncerà il risveglio di tempi migliori
A parte il fatto che con i capelli lunghi sta da dio, non se ne vuole andare. Dal lettore. Il disco. Chiudo gli occhi -ma anche no, abbasso la poesia- e mi sento a casa. Non ci posso tornare, a casa, ma lei -la mia casa, la mia terra- attraversa in verticale le tracce che lasciano tracce ad ogni passaggio, loop by loop. E’ il sapore di sabbia, sabbia nera come la morte, come la religione, come il male che si porta dentro, che si porta dietro, alle spalle di un destino malefico -a dir poco-. E’ l’odore di un verde fruscio, i campi incolti, un uomo che zappa la terra. E’ il rumore del sole, che non puoi maledire, almeno finchè ti toglie l’acqua di bocca, e di mente. E’ l’attesa di donne e di uomini, che ti guardano senza guardarti, che ti giudicano senza saperti. Donne e uomini. Noi, io, lei. E brava la cantantessa.
Bah!
caro vv, dis-ermeticizzati. Ti riferisci al nuovo look della consoli, al mio giudizio sull’album, alle mie parole? O a tutte e tre le cose?
le prime due… la terza la rispetto a prescindere…
grazie!! 😉
sì ma un dubbio mi assale: ma il tuo bah proviene da un ascolto serio&motivato dell’album in questione? Così, per sapere 😉
serio e motivato no… ma la carmen ha smesso di avere cose da dirmi un sacco di tempo fa…