Nel nome del Papa
Franciscus Francesco Francis Francisco François (remix)
Ci sei cascato, ammettilo. Non c’è niente di male a riconoscerlo. Non ti biasimo mica, sarebbe successo anche a me. Tu, che guardavi la televisione come il resto del mondo. Tu, che volevi solo stare sul pezzo per avere qualcosa da farti retwittare. Tu, che pure nutri disagio e forse disistima per questa gente che va in giro con la gonna. Tu, che eri emozionato anche se non vai a messa da quando è morto tuo nonno e non reciti l’angelo custode dal tuo primo esame all’università. Tu, che a un certo punto, alla seconda strofa, improvvisamente, come svegliandoti da un sortilegio, ti sei reso conto di quello che stava succedendo. Nemmeno cinque minuti che era papa e questo signore già ti stava facendo PREGARE IL PADRE NOSTRO. A te e a tutto l’ignaro pianeta. Se non è un miracolo, di sicuro era un bel trappolone. Franciscus.
UNO DI NOI, HA ANCHE LA TESSERA DEL TIFOSO
Chissà cosa si prova a passare from SCONOSCIUTO to PERSONA PIU’ POTENTE DEL CREATO in un nanosecondo. Da zero a per sempre, come a nessuno può, poteva e potrà capitare, se non al prossimo annuntio vobis. Ok, stai già per lasciare un commento piccato del tipo Sconosciuto a chi? LO SO, tu già lo conoscevi nel ’22, quando andavate a catechismo assieme a Buenos Aires, anzi no, già da prima, tu eri assieme ai suoi parenti quando emigrarono dal Piemonte e poi, qualche anno dopo, eri con lui a tenergli la mano mentre gli asportavano il primo dei suoi due polmoni. E sicuramente eri con lui quella volta sulla metropolitana o quell’altra allo stadio a cantare CHI NON SALTA NON È FIGLIO DI MARIA. D’accordo, ma vorrai perdonarci, noi a malapena sapevamo che nel 2005 era stato papabile quel tanto che bastava per arrivare secondo (ma solo perché l’altro giorno, su facebook, un comunista ma anche cattolico, aveva scritto “Io tifavo Bergoglio già l’altra volta”).
FIATO SOSPESO URBI ET ORBI
Il momento in cui quel tenero vecchietto francese si è fatto largo a fatica tra le urla e gli schiamazzi di brasiliani e filippini e altri meridionali del mondo, pronunciando una serie di accusativi a muzzo per arrivare al finora inosabile nickname: Franciscum (da: Nominativo Franciscus, Genitivo Francisci). Hai presente no? Il momento in cui, occasione sempre più rara, il mondo, come in una sorta di blackout cogitativo, s’è zittito all’unisono implodendo in un angoscioso CHI? Quante cose ti sono passate nella testa, eh: i famosi colpi di scena di Santa Romana Chiesa che sa sempre come farsi notare. Pope Francis.
Uno shock? Uno shock. Poi, tra qualche anno, giocheremo a dov’eri tu mentre Papa Francesco. Io ero a casa. Niente racconti avventurosi, niente macchine lasciate in mezzo alla strada, niente. Ero davanti alla tv, una all news francofona, aspettando questa benedetta fumata che dovevo andare a fare la spesa e non è che puoi stare in fila alla cassa del carrefour mentre eleggono il nuovo papa. Cioè, volendo puoi, ma insomma perché? L’inviata stava parlando da un dipartimento a casaccio dell’esagono, sai qua nevicò, è il marzo più freddo di sempre, il primo ministro e il ministro degli interni sono sotto accusa perché non hanno saputo gestire questa cosa della NEVE e mi verrebbe da dire che sono tutti pazzi ma da italiano mi sa che ho perso ogni diritto a distribuire patenti di pazzia ad altri popoli, insomma l’inviata stava parlando dei disagi della NEVE e del paese in ginocchio quando la conduttrice ha detto ASPE’ ASPE’ UN MINUTO, l’inviata non ha sentito e ha continuato a parlare velocissimo LA NEVE LA NEVE e la conduttrice ha dovuto interromperla VUOI STAR ZITTA PER FAVORE? Nous avons François!
QUA DENTRO C’È GENTE CHE VUOLE VINCERE FACILE
Il mondo che stiamo vivendo, te ne sarai accorto, è un filo più complicato del previsto ma niente paura, tutta questa complessità puoi sempre ridurla in un battibaleno, basta spegnere qualche sinapsi e tirare una riga binaria alla fine della pagina: sì/no, bello/brutto, vaffanculo/vacci tu che sai il percorso che ho fatto qua dentro. Qualsiasi cosa, nel mondo che stai vivendo proprio adesso, il colloquio di lavoro in cui il lavoro non te lo danno manco se lo stipendio glielo versi tu, il tuo nuovo profilo social, la serie tv che tutti hanno sulla bocca, l’affaccio al balcone più inquadrato del mondo: tutto si gioca nei primi cinque minuti. Simpatia/Antipatia. Fine, stop. Il resto passerà attraverso un filtro psicologico che non potrai più modificare, tanto è tutto già deciso. Puoi scegliere di annunziarti come ‘umile servitore nella vigna del Signore’, con gli occhi un po’ spiritati e l’accento allemagno, oppure puoi scegliere di sorridere, fare SAH SAH nel microfono e chiedere “OHI COME BUTTA GENTE, certo che sono andati a prenderlo proprio lontano ‘sto papa ahah LOL, ci vediamo domani mi raccomando, ma voi intanto pregate che male non fa”. Oh ma lo sai che ‘sto Francy tutto sommato, non c’è proprio paragone con quell’altro. Eh, ma non ci voleva molto mi sa. Non solum hai già una quota di punti simpatia illimitata e immotivata proprio perché vieni dopo un tedesco che veniva dopo il polacco, sed etiam ti fai chiamare a quel modo: i poveri, i buoni, gli ultimi, spogliatevi dei vostri averi, date una carezza ai vostri bambini. Tu quoque vuoi vincere facile, facilissimo, eh Francisco?
QUESTO DOMANI, UN LACONICO RODEO
Un papato che non nasce da un lutto, da un dolore, da una mancanza vera, ma da una liberazione, da uno schiaffo, dalla ribellione di un vivo. E si sa, è infinitamente più facile parlar male di un vivo che di un morto. Specie a San Pietro e dintorni. Dice che la rinuncia di Ratzinger è stata capita più dagli altri che dai cattolici. Può essere, ma i cattolici non sono proprio attendibili, qualsiasi cosa succeda non dico nel mondo ma proprio sotto il naso, loro sono sempre voltati dall’altra parte.
‘Sarà un bravo papa anzi rivoluzionario FIDATI DI ME‘, mi dici quando vedi che non sto saltellando nella stanza e nemmeno retwittando la cosa di Belen e di Batistuta. Ma che ne sai?, vorrei chiederti col punto esclamativo. Chi lo stabilisce cosa è rivoluzionario e cosa no? Scegliersi da soli un nick WIN è rivoluzionario? Decidere di nascondersi agli occhi del mondo mandando tutti a quel paese è rivoluzionario? Non so, non rispondo. Bruno Vespa ora ha la bacchetta in mano, gli occhi come al solito lucidi e chiede a monsignori e vaticanisti cosa dobbiamo aspettarci da questo papa “che chiameremo progressista”. E che dobbiamo aspettarci, Bruno, qua la gente nemmeno un minuto dopo ci andava giù di brutto con Photoshop e memi, Bergoglio Berlusconi capisci?, e tutti avevano un cugino argentino che gli raccontava la verità sul collaborazionista, e quello invece era nazista, manco il tempo capisci?, lo so lo so, non hai fatto il 20% nemmeno stavolta, che ti devo dire Bruno, sarà un papa come tutti gli altri, che in fin dei conti la Chiesa è sempre la stessa, e anche noi siamo sempre gli stessi, siamo gente semplice, ci basta mezza preghiera per passare un colpo di spugna lassù, o quaggiù, e intanto continuiamo a proiettare le nostre speranze, i nostri sogni, i nostri desideri su cose di cui sotto sotto vorremmo far parte ma che invece schifiamo, le religioni come i partiti, che qua, caro Bruno, mi sa che ancora non l’abbiamo capito come funziona il mondo, anche se a volte ci piace illuderci del contrario.
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“Poi, tra qualche anno, giocheremo a dov’eri tu mentre Papa Francesco”… Io ero in un locale olandese a mangiare il migliore hamburger di sempre e connessa per vedere chi fosse ‘sto nuovo papa, ma senza vedere la fantomatica diretta tv, solo leggere i primi titoli della Repubblica. Non te ne potrà fregare niente, ma questa cosa mi ha fatto pensare a come la notizia del nuovo papa, tutta la strana atmosfera legata al conclave venga creata solo ed esclusivamente dai media italiani. Va bene che l’Olanda è un paese prevalentemente protestante, ma il resto del mondo sta semplicemente a guardare, al massimo ti trasmettono un collegamento live dopo la fumata bianca. In Italia vanno in onda speciali su speciali per i giorni del conclave e non si parla d’altro.
Io finivo la cena guardando in streaming TeleConclave ridacchiando.
Oh, a me veniva solidamente da ridere, questo scontro tra tradizioni centenarie e le scommesse su internet. Tutta questa serietà ammantata di divinità, e poi la gente scommette 10 euro su chi eleggono. E TeleConclave, capite??
Poi io sono ateaneanchebattezzata, a me solo da ridere viene.
Comunque, a me dispiace, il mio ragazzo è lontano parente di quello che era il papabile più quotato, oh, io volevo prenderlo per il culo a vita, taci tu che il tuo pro-pro-pro-zio è papa!
Anche la conduttrice di TeleConclave ci sperava che fosse lui il papa, si vedeva che ne sapeva la biografia a memoria, e aveva una voce perplessissima a Bergoglio CHI? (Nooooo ma io sapevo tutto sull’altro!!!)
dopo 5 secondi di preghiera sono andata a lavare i piatti, ecchennoia.
*Alessia: dipende. Qui in Francia, per i loro canoni, sono infoiatissimi. Non parlano d’altro
*Marta: TeleConclave for ze LoL. Così i giornalisti imparano a fare i compiti sui bookmakers.
IO LO SEPPI STAMMATTINA! 🙂
“Io tifavo Bergoglio già l’altra volta” Ve lo goiurosuddio!
A perte questo piccolo dettaglio, come racconti le cose importanti tu, TFM, nemmeno Mentana!
Questo è UN PAPA, questo è IL Vaticano, so duemila anni che stanno lì, è facile fare le statistiche di come andrà, anche questa volta, no?
E Cmq in Italia c’è questa nuova tendenza socio-politica-religiosa a voler rinunciare ai soldi… Io mi dissocio!
Che Dio vi benedica, pregate!
Anna
*Estia: MDR!
*Anna: sono molto d’accordo sul tuo dissocio
” sarà un papa come tutti gli altri, che in fin dei conti la Chiesa è sempre la stessa, e anche noi siamo sempre gli stessi, siamo gente semplice”
So true…so true…(è una citazione da Shondona hihi)
Noi nelle nostre contraddizioni e nel nostro cattocomunismo ci sguazziamo…il segreto è non farsi domande. Come si dice dalle mie parti, la gente semplice “campa cent’anni”.
fratelli e sorelle, buonasera
è stato un bell’incipit, no?
ciao
Molto wojtyliano, senza dubbio, lo scenario che il Papa ha creato in 10 minuti. Ci sa fare, in maniera meno gigionesca del predecessore polacco, vista anche l’età, ma mi dà l’idea di avere intenzioni quietamente feroci nel ripulire il marcio che si annida in Vaticano. Chissà chissà.
(Però io tifavo per il filippino….)
“cattocomunismo” ho imparato una parola nuova… molto impattante!
E’ sempre istruttivo sbirciare TFM tra un sorso di caffè e l’altro, mentre fuori nevica ma oggi è il 15 marzo e in negozio (il mio) dovrei vendere le fashion canotte estive… sarà mica l’apocalisse? In fondo questo è il Papa NERO, come la veste dei gesuiti… (TERRORE)
baci a tutti
Come riesci a raccontarle le cose tu, come riesci a farmi sperimentare tutto il portfolio di emozioni che la mia ipofisi offre, come mi metti in pace con le opinioni tu, NESSUNO MAI.
Sono passata da un “SCHERZIAMO SU TUTTO MA IL PAPA NO, EBBASTA CON STA SATIRA SU OGNI COSA” ad un “SI PURE IO DICEVO A MAMMA IERI SERA CHE QUESTO E’ PROPRIO FURBO COME RATZI NON E’ STATO MAI NEMMENO PER UN SECONDO” ad un finale “SI PURE IO PENSO CHE SOTTO SOTTO QUESTO NON CAMBIERA’ UN CAZZO”.
Cmq, fuori dai denti e dal cuore, parlo e straparlo della Chiesa quanto mi pare ma forse sono più cattolica di quanto io stessa vorrei e quando ho visto questo Papa mi ha fatto una gran tenerezza.
Zit
*Ale: il problema è per chi continua a porsele, le domande
*Yet: direi semplicemente regale
*Shengo: simonaventuramente gigione
*Anna: il primo papato nero, è vero. E se seguiamo la previsione di quel tizio centinaia di anni fa, anche l’ultimo papa che poi la Chiesa finirà estinta.
*Zit: nessuno prima d’ora mi aveva lasciato un commento con dentro le parole ‘portfolio’ e ‘ipofisi’. Soprattutto ‘ipofisi’. Te ne sarò grato per sempre.
Io stavo in macchina, andavo a una cena di lavoro ed eravamo in ritardo, perché abbiamo aspettato fino all’ultimo la proclamazione (e invece l’abbiamo sentita in radio).
Io vorrei bullarmi di due cose:
– quando hanno detto Bergoglio, ho detto con spocchia alla gente che era con me (è quello che è arrivato secondo l’altra volta, sembravo una vaticanista, ma l’avevo sentito la sera prima da Brunone);
– io avevo indovinato il nick del papanuovo (ma perché tifavo O’ Malley)
E comunque sei il mio raccontatore dell’attualità preferito del mondo mondiale.
Caro Tieffè, io la settimana scorsa ho fatto lezione di italiano ecclesiastico a un giornalista che andava* a Roma, quindi ero molto sul pezzo.
Verso le diciannove ho detto: controlla il Papa! e mi dicono: fumata bianca!
Allora metto sulla Cnn che di sentire la tv svedese non era proprio il caso, che questi sono degli eretici e manco ci credono nel Papa, e sulla Cnn (che nel pomeriggio aveva fatto uno speciale alla piero angela com tanto di Sistina in 3d sullo sfondo) c’era la telecamera fissa sul balcone e l’inviato era ormai da un’ora che teneva tutti buoni inventandosi cose e intervistando gente a muzzo: tu, che sei un seminarista filippino, cosa ne pensi? voi, che siete una famiglia texana in vacanza cosa ne pensate? etc etc. Poi, all’annuncio, l’inviato è andato in panico, non ha capito a chi si riferisse in latino, ha chiesto al”collega italiano” che era li (probabilmente di TeleSalento) se aveva capito, ha iniziato a blaterare dicendo”credo che si chiami così, non sono sicuro”, e (veramente) la MEZZORA successiva é stata di lui che diceva “secondo quanto dicono i giornali italiani””according to una radio italiana”… ed io ho pensato che se il Pontificato inizia con quelli della Cnn che citano i giornali italiani come fonti autorevoli, siamo veramente prossimi alla fine del mondo. Poi ieri sera, con la faccia di tolla a forma di paraculo che solo il popolo vichingo ha, qui hanno trasmesso in prima serata “Habemus Papam” di Moretti, sottotitolato in svedese. Ecco niente, volevo darti uno spaccato dell’elezione vista dal Nord. Sei bravo ma lo so che non hai bisogno di essere detto.
*stavo per scrivere “venire” ed invece per tutti e due posso solo scrivere “andare”
A me quello che fa più volare sono i commenti che si leggono dalla sera stessa nei vari social e nei siti di quotidiani. “E’ già santo”, “ecco IL papa buono”, eccetera.
Roba che ci manca poco che mi fanno provar pena per Ratzinger.
Io ero davanti alla tv, aspettavo e tutto sommato mi è piaciuto, per tutto quello che dicono anche i giornali. Papa diverso, papa evangelico, moralizzatore dei costumi, probabile innovatore, allievo di Carlo Maria Martini, rappresentante del “cattolicesimo progressista” e colto, ma anche temibile gesuita e uomo d’ordine e fede, nonchè possibile non dico collaborazionista, ma presunto indifferente delle atrocità di regime. Chi non conosceva i termine cattocomunista? Ma, come è possibile? cattocomunisti siamo tutti noi più o meno della sinistra italiana, da sempre, da subito.