Loretta Goggi a Paolo Conticini: “La tua voce si è rotta meglio in Stella Stai”
Tale e quale Show è il programma dell’anno. Non dico solo di questo autunno-per-molti-già-inverno, ma proprio dell’anno solare 2012 (qualcuno se ne era accorto già a maggio) (sì, faccio come Cirilli, mi voto da solo).
Tale e quale Show è un programma in cui succedono cose buffe, tipo l’evocazione di Gente Morta (“Mino, com’è che faceva quella canzone? Mino! Ci sei?”); un programma in cui tutti si conoscono da almeno 80 anni (“Io e Gino Latilla andavamo a mignotte assieme”); un programma in cui gente del calibro di Umberto Tozzi viene usata a colpi di Karaoke (e se si comporta bene rimane a fare quello che tutti vorremmo fare da una vita, cioè il giurato di un talent) (se ti comporti male invece, come Alan Sorrenti che sfoga anni di oblio sull’incolpevole Montrucchio, te ne torni da dove sei venuto). Ed, è soprattutto, il programma più proletario della tv italiana: prova a togliere dal Plot Principale la linea narrativa delle parrucchiere, delle sarte e delle truccatrici tiburtine, casiline e prenestine e vedi cosa rimane. Niente.
Tale e quale Show è concepito da Carlo Conti come una tranquilla crociera nel mar Tirreno in cui ogni cosa è già prevista, in cui tutti sanno quello che devono fare, ma che ogni tanto svisa, cambiando rotta e scomparendo dai radar delle case di riposo. Piccoli Lampi Epici che, se non avessero mandato al confino i Gialappi, sarebbero ancor più epici. Loretta Goggi, sto parlando di Loretta Goggi, una donna talentuosa che forse si meritava di più dalla vita (e non perde occasione per ricordarcelo, tra l’altro: “Mi ricordo quando nel ’66 imitavo Malika Ayane, ah com’ero brava!”). Una donna sempre Fuori Luogo (nel cassetto ho la bibbia di un reality da me scritto il cui concept è: Niente, prendo Loretta Goggi, Anna Tatangelo, Elisabetta Canalis, Lorella Landi e la velina bionda e le metto nella stessa stanza con le telecamere. Vediamo che succede). Una donna capace di farsi nuocere anche quando non fa niente di male. Ma proprio per questo una donna che amiamo alla follia e che vorremmo sempre in televisione.
Tale e quale show ha ancora ampi margini di miglioramento. Se per esempio riuscisse a equilibrare un po’ più la Parte Carta Carbone e la parte Presa Per I Culi (di cui sono portatori sani la Cinquetti e Montrucchio, vere rivelazioni) o a prendere gente veramente brava (Barbara De Rossi, niente di personale, eh, ma NO), o semplicemente mettendoci un po’ più di budget. Comunque. Sperando che prima o poi Repubblica lanci una petizione per spostare Tale e Quale Show al lunedì sera (sfonderebbe tranquillamente i sette milioni) (Carlo, il venerdì sera anche mia nonna esce di casa!), ecco a voi i quattro migliori momenti della puntata di venerdì 12 ottobre:
4. Ma è anna Oxa o Gigi D’Alessio?
Essere una donna non vuol dire riempire solo una minigonna ma anche essere un’Umile Artista e Mettersi In Discussione: “Devo dire la verità, mi sono più emozionata a cantare questa canzone di Anna Oxa che le mie” (Anna Tatangelo, fatti due domande e datti due risposte). “All’inizio, quando sono arrivata, l’ho presa un po’ sottogamba, ho detto Vabbè dai divertiamoci” (qui Anna mima Bombolo che percula Pierino: giuro). Anna, che dire: quando ti vedo in un talent sento tutti i brividi del mondo.
3. Chissà Laura che ti ha visto da casa se ha cantato e sorriso con te
Ecco una che, non potendo imitare (Gigly, con tutto il rispetto, ma la tua voce, ecco, è quella che è), si lancia in parodie che forse non tutti possono apprezzare (a volte, è un filo overacted, ma giusto un FILO, eh). Ma questa Pausini parodiata come BIMBA SCIMUNITA che ha sciolto troppe pasticche di metanfetamina nella coca cola light è pure meglio della Minetti fatta da Virginia Raffaele. Per questo la metto al terzo posto.
2. Pamela Camassa is the new Magica Trippy
No, non deve essere facile essere Pamela Camassa quando sei l’unica del cast che sulla carta d’identità, alla voce “Professione”, c’è scritto E IO CHE CAZZO NE SO. E non deve essere facile nemmeno quando ti danno da massacrare canzoni al limite del ridicolo quando non al limite dell’Embolia Polmonare. Eppure Pamela, lei, la dolce Pamela scritturata da Cristian De Sica (“Ma non perché è bona, no” “Cristian, MA CHI CI CREDE”), si applica tantissimo. Per qualcuno non abbastanza. Ecco come Maria Grazia Fontana, sorella di Attilio Fontana dei Ragazzi Italiani (true story) la maltratta per tirare fuori da lei tutto il possibile: “Ma insomma cretina! Vuoi imparare ‘sta cazzo di canzone o no?” E il bello è che funziona. Pamela Camassa, dlin dlon ripeto Pamela Camassa, ha vinto la quinta puntata. Ok, adesso le abbiamo viste tutte (però è stata brava, eh, imitare Malika non è facile, no, non ti dà appigli per l’imitazione no, brava, cinque punti).
1. Loretta Goggi LOVVA Anna Maria Mazzini in arte Mina
“Una sera eravamo a casa di Mina. Io, Mina, Caterina e il maestro Totò Savio. Erano le tre del mattino e ci eravamo scolati una cassa di champagne. Mina invece si era fumata l’impossibile (“Carlo mi sa che non posso dire cosa vero?” “Eh no” “Vabbè, Rosso un amore che non posso”). A un certo punto Mina prende Totò Savio e gli dice DAI, FAMOSE ‘NA CANTATINA e inizia a cantare” (Carlo Conti qui inizia a dare segni di impazienza: E quindi?). “Il punto è che c’era un lampadario di cristallo, che appena Mina ha iniziato a cantare, s’è messo a tremare tutto. Oh, che voce, ‘sta cazzo di Mina. E che pelle liscia, ‘na pesca proprio. Ciao Mina, ti lovvo.”
***
Ecco, se io fossi il direttore generale della Rai, oltre al reality di cui sopra, prenderei gli aneddoti di Loretta Goggi e ci farei una serie di pilloline di cinque minuti da mandare random negli interstizi di palinsesto. Ma purtroppo non sono il direttore generale della Rai.
Non ne ho mai visto una puntata e mi autocolpevolizzo per questo.
eph.
Rai Uno, come sai, è l’unica cosa che qui mi è dato vedere. Lo scorso venerdì ho visto tutta la puntata con piacere, il programma è leggero, scorre, ha quella donna che ogni volta che la vedo mi fa tornare bambina (che fretta c’eeeraaa, maledetta primaveeeeraaaaaa), c’è quel figo di Conticini, insomma troppi motivi per renderlo degno di accompagnare un nioso venerdì sera (se non hai di meglio da fare). Poi si sa, metti dei giudici, gente che canta vecchie canzoni di quando ancora la musica leggera ecc. ecc., votazioni ed il gioco è fatto!
gigliola cinquetti mi e’ piaciut tantissimo pur avendo la voce diversa ha dimostrato ancora di essere bravissima
Ma De Sica è gay.
io come Davide
mi vergogno
ciao
Io devo dire che la sublime antipatia di tutti (da Carlo Conti, a Loretta Goggi a tutti i partecipanti), mi fa stare avvinta come l’edera a questo programma.
Però vorrei vedere morta Pamela Camassa.
*Pattie: Nel senso che non ti aggrada ; ) Ciao Pamy, non vediamo l’ora che ci fai Amy
Non mi aggrada per niente,. Invece non avrei mai detto di trovare bravo Montrucchio, sempre bistrattato da tutti.
Pamy vai a giocare sull’autostrada.
*Pattie! Ma insomma! E se poi Pamie passa di qua? Perdonala Pamie, sei bravissima.
L’errore di alcune critiche ( per me ovviamente) è che si mette sullo stesso piano un professionista del canto che è ovviamente facilitato rispetto con un attore, l’attore fa quello che può ..
Secondo che non sono imitatori professionisti e si pretende la perfezione vocale, vorrei vedere un cantante ad imitare Anna Magnani o Gasmann
La Goggi un raggio di luce
Ops: Scusate gli errori sopra
L’errore di alcune critiche ( per me ovviamente) è che si mette sullo stesso piano un professionista del canto che è ovviamente facilitato rispetto ad un attore, l’attore fa quello che può ..
Secondo che non sono imitatori professionisti e si pretende la perfezione vocale, vorrei vedere un cantante imitare Anna Magnani o Gasmann
La Goggi un raggio di luce
*Signora Annamaria, SI CALMI PER L’AMOR DEL CIELOH!
Ho dovuto cancellare il Suo Commento perché conteneva una svaria di improperi. Desolato.
Lo so benissimo che quel Linguaggio non appartiene alla Signora Goggi, di cui sono Grande Estimatore. Era, ovviamente, una Voluta Iperbole, una Caricatura Parodica come tante ne ha fatte la Signora Goggi, Donna Spiritosa e Di Mondo.
Nel salutarla Le porgo i miei più cordiali saluti
ArrivederLa