Obama, l’uomo chiamato Ritrosia

 

 

Ci sono B.B. King, Mick Jagger, sua moglie Michelle e qualche altra leggenda ambulante a muzzo. Tra un COME ON e uno YEAH, provocano Obama e gli dicono: Ehi man, sali su questo cazzo di palco e canta, se hai le palle! Obama fa un po’ come la Titina Ma no ma no, non me la sento. Ma appena Mick gli porge il microfono è delirio: Come on, baby don’t you want to go.
Poi, l’uomo chiamato Ritrosia dice Basta, basta (come nelle serate karaoke di una volta). Ma in realtà si vede – le facce che fa, la concentrazione di chi ha provato DELLE ORE – che sta morendo dalla voglia di finire su tutti gli youtube del mondo. D’altronde, quando hai il blues nel sangue, perché no? E ricomincia, e canta, e niente, finisce a Barack e Michelle che fanno i trenini. Questo sì, è servizio pubblico. Four more years? Four more years.

7 Replies to “Obama, l’uomo chiamato Ritrosia”

  1. *Luca: sì, sarei salito eccome. La mia è solo invidia, se avessi quella voce là a quest’ora sarei in cima al mondo.

  2. Francamente molto molto meglio di qualsiasi attore del cinema. Great voice, really cool.E anche il vecchio Mick, ormai ribollito, ispira ancora qualche “pensierino”. Good luck, mister President

    Paola

  3. *Amico: LoL, il gesto della mano è lo stesso preciso

    *Yet: alla fine del secondo (eventuale) mandato sarà ancora giovanissimo per fare i dischi, quindi mai dire mai per i Grammy, in caso ci troviamo qua a dire Tu Yet Tu l’avevi detto

    *Paola: farà anche dei corsi di improvvisazione, immagino

  4. Insomma, ha fatto come Roger Rabbit quando il cattivo nel suo film inizia a canticchiare “Ammazza la vecchia…” e lui non può trattenersi ed esce dal nascondiglio urlando “…col fliiit!”. Ha sentito l’attacco ed è partito. Sono quelle situazioni in cui NON PUOI non lasciarti andare, anche se sei Mr President. Se non lo rieleggono può sempre riciclarsi come cantante di piano bar (ma dopo questo episodio andrebbe votato anche solo per l’adorabilità).

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