Cose che succedono a vendere acciughe fritte e carpaccio di polpo per le strade di Culiacan

L’amica Playmobil mi segnala L’incredibile storia di Karla Flores, quattro volte miracolata in un solo giorno. Storia che farebbe venire un orgasmo multiplo a Shondona, anzi Shondona se ci leggi la vogliamo nel season finale di stagione.


Lo scorso 6 agosto la pescivendola Karla Flores stava camminando per le strade di Messico quando all’improvviso “le è arrivato in faccia un proiettile di Rpg. La testata esplosiva le ha sfondato la mandibola, le ha strappato metà dentatura e, invece di uscire, sfondarle il cranio, ucciderla, si è fermato in bocca. La donna, 32 anni, è caduta a terra, semi incosciente con quell’ogiva che poteva esplodere da un momento all’altro, ma che comunque la stava soffocando“.
Un caritatevole automobilista l’ha portata in ospedale, “ma quando dalle radiografie è stato evidente che quell’oggetto incastrato tra le ossa del suo viso era una bomba ancora in grado di esplodere e uccidere chiunque nel raggio di 10 metri, nell’ospedale è stato il fuggi fuggi”
(Il fuggi fuggi).

Il dottor Gaxiola Meza le è rimasto accanto, ma non poteva intervenire da solo. Ha chiamato dottori e infermieri. Molti colleghi si sono tirati indietro, fino a che si sono presentati i volontari necessari. L’esercito messicano ha offerto due artificieri per spiegare come trattare l’ordigno. I due militari sono arrivati all’Hospital General di Culiacán con gli scafandri protettivi, ma poi, per solidarietà umana con i medici che non avrebbero comunque potuto operare dietro agli scudi, si sono infilati dei semplici camici verdi”.
(L’esercito messicano! Gli scafandri!)
L’intervento chirurgico è riuscito perfettamente, e l’ogiva è stata sfilata dal viso di Karla senza che esplodesse o cadesse.

Cose che succedono a vendere acciughe fritte e carpaccio di polpo per le strade di Culiacan, scrive dunque l’autore dell’articolo, Andrea Nicastro. Ecco, amici, invece di perdere tempo a spammare le dashboard e le timeline di poveri innocenti con le vostre campagne *quotidiane* (anzi, *orarie*) per i Macchianera Blog Awards (se Dio vuole è quasi finita, anche quest’anno grandi pulizie tra cancellazione di feed e unfollow di massa: amici, una volta va bene, anche due, ma il richiamo ossessivo a votarvi, da parte vostra e dei vostri sodali, ecco, in gergo, delirio, ego, riferito, e, psicotico), dicevo Perché non impiegate le vostre energie per far vincere OGNI premio a questo Andrea Nicastro?

Andrea Nicastro, you comunque win.

4 Replies to “Cose che succedono a vendere acciughe fritte e carpaccio di polpo per le strade di Culiacan”

  1. *L: quando mi hanno passato il link ho pensato Ecco, Il Solito Elmar. Comunque, una padronanza narrativa, questo Nicastro!

    *Pattie: quasi quasi le mando un privato su twitter in cui le segnalo la news. Sai per quanto ce ne bulliamo poi?

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