Contrassegno tutto come già letto

genteE dopo quattro anni o giù di lì ho finalmente trovato quella mezzora per sistemare google reader e i suoi derivati. Ho aperto le cartelle una a una, e tutti i feed cui nel tempo mi ero iscritto, pensando a *ogni aggiungi iscrizione* di fare cosa buona e giusta. E a poco a poco, man mano che andavo avanti, rimanevo sempre più sorpreso da certi schemi e traiettorie di classificazione, dai miei pallidi tentativi di far sistema: sensazione di disagio, come certe cose scritte a quindici anni, che le cose scritte a quindici anni non vanno rilette. Mai.

Ho cancellato le iscrizioni a quei blog su cui non andavo più, e quelli che nel frattempo ho capito che erano fuffa e nient’altro, ho spostato in posizioni più favorevoli altri che l’inerzia e la pigrizia avevano spinto e poi mantenuto in basso. E poi, già che c’ero, ho recuperato il tempo perduto e la mezzora è diventata un’ora e poi due e poi tre e poi non so quanto. Ho scoperto che tanti avevano chiuso, si dice che i blog non vadano più di moda, che siano una cosa molle, inerte, e un po’ è vero, addirittura questi avevano chiuso ma stavano ancora là, tra i miei feed, questi post del duetausandnine bel po’ pieni di polvere, e prima di cancellare l’iscrizione ci ho pensato un po’ su, il solito temporeggiare prima di compiere azioni da cui non si torna indietro, e un po’ mi son sentito in colpa, che io mica lo sapevo che quei blog avevano chiuso, cioè io ogni giorno magari vedevo quel nome in grigetto chiaro e pensavo, cioè no, non lo pensavo a pensieri consapevoli, però insomma avete capito, pensavo magari è solo una pausa e poi di nuovo il mouse su e giù.

E poi è successa questa cosa di leggere pezzi di cose che non avrei voluto, cose di questi ultimi giorni, di blog, e persone, che ho sempre seguito, si può stimare qualcuno senza conoscerlo ma solo da quello che scrive?, boh questione complicata, mi faccio le domande e non so manco le risposte, forse è più facile disistimare qualcuno che la scrittura non mente, mai, e poi sì, è più divertente mettere righe sopra, scarabocchiare e poi a capo, ma ecco gli anni passano e ti costruisci degli edifici mentali che sovrapponi a un nick, a una firma, a dei tic e quelli restano, e non importa quel che è o quel che potrebbe essere, rimane che ti scopri a dispiacerti per cose che leggi e che stanno là, storie tristi, definitive, di ingiustizie che non potranno essere colmate, di persone colpite e che rimangono, e scrivono cose che forse non rileggeranno, e tu stai lì, e non sai proprio che fare, quasi anche i pensieri a far di troppo, nella vana ricerca di un modo, uno qualsiasi, per scappare da questa sensazione di inutilità.

Ho finito di pulire e mettere in ordine, ho aperto le finestre, mi sono affacciato, l’aria era calda. Sono tornato al computer, non avevo più voglia di leggere nulla. Ho schiacciato il tasto contrassegna tutto come già letto, ho aspettato che la pagina si caricasse e che il nero diventasse grigetto, intanto pensando a quanto bello sarebbe un comando del genere, magari a fine giornata, magari prima di spegnere la luce sul comodino. Ho fissato lo schermo qualche istante, tutto pulito. Ho chiuso gli occhi di stanchezza e sollievo. Li ho riaperti. Ho guardato il contatore in cima alla pagina. Diceva 19 elementi da leggere.

8 Replies to “Contrassegno tutto come già letto”

  1. non è vero che quello  scritto a 15 anni non vada rilettto mai, io mi oppongo vostro onore, che ero io penna su carta come sono ora dito su tastiera. e non mi importa dove vanno i blog. quelli che mi piacciono io li porto sottobraccio in ogni stagione. e non sono sicura che sia leggerezza. avere trovato il tempo per mettere oridine…quella sì è leggerezza

  2. ebbene, sì
    seppure a malincuore 
    (non è che sia così a portata di portafogli trasferirsi in case più grandi, soprattutto se non si risparmia sull'acquisto dei libri)

  3. *Moglie: io le cose scritte a 15 anni le ho bruciate in una vampa d'agosto. spero non sia rimasto nulla 🙂

    *Yet: esatto, molto simile

    *P: anche io, traslochi tipo, ho dovuto buttarne

    *Ott: ma va là, sai che sei uno degli evahgreen del mio feed. Sennò poi chi me le dice le cose che scrivi te?

    *Noisette: beata che ci riesci!

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