Sanremo 2011, i voti alle canzoni. Anna Oxa e Anna Tatangelo gemelle nel segno del destino: l’Italia (finora) non ci casca

Sanremo 2011, la Musica.

Ok, i primi ascolti valgono quel che valgono. Le canzoni hanno bisogno di tempo. Ma qua il tempo corre, e l’unica cosa che conta è: trovare un modo legale per impedire la vittoria al duettone sciagurato che domenica mattina titillerà il nostro malcontento (sì sto parlando di Emmona&Kekko).

Ma andiamo con ordine:

1) Giuseppa Gaetana detta Giusy Ferreri, Il mare immenso. C’era curiosità, attorno a Giusy e alla sua svolta ruock. Sarà abbastanza ruock da mostrare il dito medio a Rudy Zerby? Vomiterà in testa al maestro Sabiu? Spaccherà due chitarre come il Brian Molko dei tempi che furono? No, niente di tutto questo. Per Giusy ruock significa un vestito nero con un buco al centro che scopre l’ombelico. Giusy, tette or it didn’t happen. La canzone è scritta dalla stessa Giusy assieme a Bungaro, stimato cantautore che ha scritto per artisti del calibro di NEVRUZ. Il mare immenso, Zerby se ne faccia una ragione, rimane in testa, grazie a versi SENZA SENSO come il nostro cuore fuorilegge spara colpi di dolore o non scorre il sangue dentro al fiume che ci portava verso il mare. Furba e apprezzabile la contiguità semantica con i laghi di Scanu. Voto: 7,5

2) Luca Barbarossa e Raquel del Rosario, Fino in fondo. Se Luca Barbarossa conferma che basta giocare nella nazionale cantanti per rimanere sempre giovani, Lola Ponce invece ha dovuto tingersi i capelli, camminare come un’ubriacona su tacchi 48 e imbruttirsi fino a somigliare a Emanuela Tittocchia. La canzone parla di lui che vuole solo bombarsi ‘sta tipa mettendola un po’ a carriola, un po’ a otto zampe, un po’ come viene, ma siccome pare male dire le cose porche allora la infioretta un po’: non voglio avere niente intorno, solo una CANDELA e guardarti e con gli occhi ATTRAVERSARTI piano e andare su su su e giù giù giù. Lei sembra molto felice, e infatti mentre canta bascula su e giù come se stesse usando gli ammortizzatori di suo marito, il pilota Fernando Alonso. La canzone, quell’attimo ripetitiva, si apre all’improvviso quando il buon Barbarossa si chiede: Non mi dire che non ha mai sentito la tristezza? Sì, Luca, adesso. Voto: 1,5

3) Roberto Vecchioni, Chiamami ancora amore. Domanda: se CHIUNQUE a parte Vecchioni si fosse presentato sul palco citando MOCCIA, usando parole come AMORE, musica e parole, e versi come le idee sono come farfalle che non puoi togliergli le ali, cosa avremmo detto o scritto? Ecco. Ma Vecchioni è Vecchioni, uno che fa presenza scenica solo con un paio d’occhiali. Uno che sai che ha sofferto, glielo leggi nel modo in cui muove le mani, uno che non ha mica bisogno di venire a Sanremo per farci sapere che esiste, che è vivo e che lotta assieme a noi. Interpretazione di rara struggenza, che fa dimenticare anche un inciso ruffianello. Se non stufa, ma solo il tempo lo dirà, potrebbe essere la nuova Perdere l’amore. A proposito, ma se l’avesse cantata Massimo Ranieri? Comunque, Voto: 7,5

4) Anna Tatangelo, Bastardo. Sale sul palco vestita come avrebbe potuto vestirsi Anna Oxa quando ancora era tra noi. Tanto per non far venire strani collegamenti in testa la prima frase è: C’è una ragione (che cresce in me?). I primi trenta secondi passano però ammirando l’operta d’arte che il nuovo parrucchiere di Anna, Luca Tommassini, ha realizzato: chissà quanti alberi sono stati uccisi per produrre tutta quella lacca che deve far stare al suo posto il ciuffo ribelle. Sì, perché Anna è cambiata, non è più la ragazzina acqua e sapone che IO HO VINTO SANREMO A 15 ANNI MENTRE TU SUCCHIAVI CAZZI! (cit.), no!, Anna adesso è ribelle. Si veste da uomo per cantargliele a quello stronzo, a quel bastardo: questa parte di te davvero la ignoravo, è come bere il più potente veleno, ti amo anzi no voglio bruciarti con il fuoco che ho dentro. La canzone è un atto di coraggio che rappresenta una svolta radicale nella poetica tatangelina. Ma si sa, le svolte coraggiose non sono fatte per essere apprezzate dal popolino. Prima di X Factor Anna dichiarò: sono qui per mettermi in discussione e per farmi conoscere per quello che realmente sono. Appunto. Voto: 2,5 e mezzo punto in più per l’incolpevole maestro Pennino che è simpaticissimo.

5) La Crus, Io confesso. Chiariamo subito una cosa. Quando noi già ascoltavamo i La Crus voi stavate ancora nelle grotte. (Era il 1997, Natale a Milano, per esempio). Capirete dunque quanta lucida emozione nei nostri occhi nel rivedere salire sul palco questo smilzo figuro che ha rubato un po’ di pallore a Thom Yorke. Non credo nel peccato amore mio, perché non credo in Dio. Lunedì sera, a Porta a Porta, Bruno Vespa ha chiesto conto e ragione di questo verso al frontman Giovanardi – che croce quel cognome, Mauro Ermanno! – e gli ha intimato: cosa dice a sua discolpa? Giovanardi gli ha riso in faccia. Bravo, Mauro Ermanno, la tua voce ci FA TREMARE L’ANIMA. Dobbiamo ancora decidere se l’ingresso stile Ron e Tosca della soprano di Morricone sia una pacchianata mostruosa o la classica ciliegina. Intanto che ci pensiamo, voto: 8 (mezzo punto in più per l’adorabile “possibilita” in barba a qualunque metrica).

6) Max Pezzali, Il mio secondo tempo. Avevamo grandi aspettative su Max. Gli anni ’90, noi, il nostro presente, altre chance, altre possibilità. Purtroppo, la comparsa su quel palco vestito come uno straccione che aveva appena ingoiato SETTE MAURO REPETTI tutti assieme, e quella voce acutissima alla gattino virgola, ha annichilito tutte le nostre belle speranze. Quella musica allegra ha fatto il resto. Rimane che quest’uomo un riconoscimento postumo alla sua carriera se lo merita tutto. Per il momento il voto è 3, ma se Max riesce a fare da frangiflutti all’avanzata di EMMONA, sono disposto a farmi piacere anche questo obbrobbrio (Max, per esempio, ma non potevi vestirti come nel video, in cui tra l’altro mostri di aver apprezzato Romanzo Criminale e non solo?)

7) Davide Van de Sfroos, Yanez. Presentarsi in quota Lega tutto sommato gli ha fatto bene, perché popolino si pensava una canzone tipo Sposerò Umberto Bossi e invece popolino alla fine si è trovato ad annuire di fronte a questa canzone po’ world po’ folk po’ lato b di Nino D’angelo e Maria Nazionale. Ma se quei due, jammo ja, l’anno scorso ci avevano fatto commuovere, riflessi in quello specchio di realtà, Van de Sfroos ci porta a muovere i piedi mescolando cose che c’entrano un cazzo tipo la tuletta de Red Bull, la frituura de pèss e de pizza de purtà via, Sandokan, la Gazzetta e l’iPhone. Sospeso tra l’abisso e l’accettazione della gente che conta, per ora il voto è 6.

8) Iliriana Hoxha meglio nota come Anna Oxa, La mia anima d’uomo. Sale sul palco vestita come avrebbe potuto vestirsi Anna Tatangelo ai tempi di IO HO VINTO SANREMO A 15 ANNI. Il parrucchiere però è diverso, quello di Oxa non gli funzionava l’asciugacapelli. L’attacco della canzone è foriero di una rarissima ANSIOGENITA’. Per il resto Anna si produce nella sua specialità, cioè cantare in modo che non SI CAPISCA UN CAZZO di quello che dice. Lo sa anche lei, che infatti recita: Un saluto sincero agli amici perplessi. Sì Anna, siamo perplessi. Con Processo a me stessa ci avevi scioccati, poi ti sei messa a mangiare CECI a colazione e ti abbiamo persa definitivamente. Anna, è un’emozione da poco. Voto: 1

9) Tricarico, Tre colori. Pare che Bersani, quando ha visto Tricarico sul palco circondato da bandiere del PD, si sia voltato verso i suoi spin doctors, e abbia gridato: il NOSTRO NUOVO INNO! IL NOSTRO NUOVO INNO! Gli spin doctors hanno provato a farlo desistere: Ma PIGI questa canzone non ha nemmeno il ritornello! La gente vuole il ritornello! Ma Bersani non ha voluto sentire ragioni: ma che ne capite voi, LO SO IO cosa vuole la gente! Ok, parliamo della canzone di Tricarico. C’è che io non avrei niente da dire, a me dammi tre colori non è arrivata per niente. Ma mi sa che Tricarico non sta nella squadra di quelli che si possono criticare. Non credo metterà MAI piede nel mio iPod, per ora sospendo il giudizio: il voto è Senza voto.

10) Emma Marrone e i Modà, Arriverà. Siccome questo è un blog che fa nomi e cognomi, io lo dico: è in atto un tentativo di sovvertire il gusto popolare da parte delle case discografiche e della critica militante italiana che, a suon di TAPPETI MELODICI, URGENZE e altre minchiate sparate a caso vorrebbe convincersi che ‘sta roba tutto sommato può vincere. Invece no. Primo perché questa canzone sembra cantata da Francesco Sarcina de Le Vibrazioni che imita il cantante dei Modà mentre imita Francesco Sarcina de Le Vibrazioni, e così via, PER SEMPRE. Secondo perché questa canzone è uguale a tutte le canzoni dei Modà, con questa angoscia che fa da sfondo e con lo stesso tema io tu noi ci amiamo stiamo assieme l’universo è potente. Terzo perché contiene versi tipo arriverà una frase e una LUNA di quelle che poi ti sorprenderà, la mia pelle a curar le tue voglie, la magia delle STELLE, la POESIA DELLA NEVE che cade e rumore non fa. Quarto perché ‘sti due BUTTANO VOCI e basta. Continuo? Se, come dice Mariella Venegoni, questi Modà e questa canzone rappresentano lo Zeitgeist del nostro tempo, beh io con questo Zeitgeist non ci voglio avere un cazzo a che fare. Voto: 3 (peccato per Emmona, l’unica Amica che stimiamo perché ci prova da almeno una decade: lo sapevate che Emmona è più vecchia di Tatangelo?).

11) Luca Madonia feat. Franco Battiato, L’Alieno. Il finestrino abbassato, il gomito di fuori, un sorriso beota, la testa che ciondola, un’estate al mare, l’onda sulla spiaggia, io sono solo in questa vita, io vivo nei panni di un alieno che non vola, ma poi, soprattutto, FRANCUZZU BATTIATO ai CORI. Voi ce l’avete Battiato che vi fa i cori nelle canzoni? Luca Madonia dei furon Denovo sì. Non solo, Battiato entra in scena con le cuffie, gli occhiali di Sandra Mondaini e quello sguardo IMPAGABILE. Boh, vabbè, io, commozione. Fate quel che volete, basta che mi fate sentire il trietto Madonia-Battiato-Consoli venerdì sera. Non chiediamo altro, io e il mio papà, speriamo che il Catania rimane in serie A. Fatelo per noi. Voto: 8

12) Patty Pravo, Il Vento e le rose. Patty, cara Patty, quale parte della frase Arriva un momento in cui bisogna andare in pensione non ti è chiara? Patty, cara Patty, hai fatto almeno cinque capolavori in vita tua. C’è gente che per molto meno diventa giudice di X Factor. Patty cara Patty ma chi te lo fa fare di presentarti così, pettinata po’ Rita Levi Montalcini e po’ Barbara Alberti e stonare in quel modo? Patty, cara Patty, noi non ti scorderemo mai, se questo è il problema. Poi non so, starai mica parlando dello scabroso tema “vecchie che fanno sesso?”. Guarda che due anni fa Zanicchi fu fatta fuori da Benigni per questo. Quindi, giovedì, statti pronta. Non è un pensiero stupendo, ma il voto non può che essere: 3,5

13) Nathalie, Vivo Sospesa. Nathalie, una che ci prova da sempre, che due anni fa era per giunta andata ospite a MATTINA IN FAMIGLIA nella gara a squadre tra paesini portando la bandiera di ARICCIA (e sentendosi dire da Marcello Cirillo: uhm, bravina). Una che vince X Factor a dispetto di tutti e tutto. C’è qualcosa in questa ragazza, nella sua umiltà forse eccessiva, in questa personalità che fuori dal palco stenta ad arrivare, in questi testi semplici semplici, e melodie piene di tormento, c’è qualcosa. Bene, fatico a trovare un nome a questa cosa. Ma sta di fatto che Nathalie continua a sorprendere. Nathalie, noi crediamo in te, nel tuo percorso di speranze e possibilità. Voto: 6,5

14) Al Bano, Amanda è libera. Cosa c’è di peggio di Al Bano che fa ANCORA quell’acuto? Semplice: Al Bano che fa DUE VOLTE quell’acuto. E cosa c’è peggio di Al Bano che fa sfoggio del suo bel canto? Semplice: Al Bano che fa sfoggio del suo bel canto e che allo stesso tempo vuole fare la canzone impegnata. No, la canzone impegnata no. Amanda è curva come una VIRGOLA di una frase a metà, branco di uomini ricchi d’infamità, Amanda è libera come una rondine sopra le NUVOLE della sua ingenuità, notti di Venere, piene di oscenità. Ah, Amanda è una prostituta. MORTA. Al Bano, tu hai il raro dono di portare nelle nostre vite TANTA CUPEZZA. Preferivamo quando cantavi Nel sole. Voto: 1

E ora il secondo ascolto.

 

22 Replies to “Sanremo 2011, i voti alle canzoni. Anna Oxa e Anna Tatangelo gemelle nel segno del destino: l’Italia (finora) non ci casca”

  1. Patty Pravo è la Mom di Futurama.

    E ora Tieffemmino, rabbrividisci: a me Lady Tata non è dispiaciuta. Peccato per quelle orecchie a sbuffo, che non si portano piu'.

    Playmobil

  2. caro TFM, ieri sera stiravo e dal corridoio la tv non si vede
    sentivo le voci
    m'è sembrato che ci fosse Ligabue e invece era la Giusi e poi una specie di ventriloqua, forse Patty Pravo, e infine ho visto, passando, una pettinatura in 3D che faceva impressione a chi la portava, perché strillava fortissimo
    conto sulle promesse di stasera
    ciao

  3. Quoto la Paturniosa:

    Anche io aspettavo tranquillo, come un gomitolo in un angolo.

    Ho amato Ron Weasley da vecchio, ma anche Emma mi è simpatica, sarà che la immagino che a casa strappa foto di Mavia tipo Sinead O' Connor col papa nei tempi che furono.

    Emily Valentine

  4. *Pattie: penso di sì, non so se tutti e 8 che mi rifiuto di leggere alcunché su questo sanremo del menga. Sì, fai i compiti e dicci

    *Play: non so, forse è una canzone che necessita immedesimazione. Comunque son convinto che scatta il ripescone.

    *Yet:  anche spero sempre nelle promesse del domani, ma mi sa che caschiamo male

    *Emily: oggi mentre mangiavo ho visto un pezzo dalla Perego in cui Emmona ha sbranato Kekko che aveva osato dire qualcosa che non le garbava. Però poi quando Kekko ha fatto la battuta: Emma è incinta di uno dei Modà ma ancora non si sa di chi, lei ha convintamente annuito. Qua ci scappano i bukkake con kekko, altro ke!

  5. Applausi per battiato e madonia!!
    L'hype che crea l'ingresso di battiato è da brividi!

    Te ne stai lì per due minuti e mezzo chiedendoti: ma battiato dove cazzo è?
    Poi arriva con quelle cuffie e quegli occhiali, sembra il tempo si fermi.
    La canzone dopo gli ultimi lamenti di madonia rallenta per dargli modo di salire a bordo, lui si accomoda non si capisce se suona qualche nota o meno, ma ancora non canta. Continua a farsi desiderare, quasi come a dire "sì, sono qui ma non t'illudere è solo un sogno". Poi libera la sua ugola delicata e modestamente immensa. E lo vedi lì l'alieno e lo capisci e lo senti.
    Io per lo meno l'ho sentito subito. L'alieno. E mi sono sentito un po' alieno anche io.

    Bravi!

  6. Ieri sera al primo ascolto sono rimasto perplesso su tutto.
    Cosi stamattina da bravo studente ho riascoltato i brani per mettere meglio a fuoco la situazione!
    Allora Vecchioni è secondo me sopra tutti,ma forse questioni affettive annebbiano il mio cervello!
    Poi dietro Madonia,La Crus e pure Davide Van De Sfroos.

    Tricarico non è cosi male…lo preferisco in altre cose ma questa canzone è caruccia.(Oggi al programma con la Perego hanno detto "tre colori" era stata scritta per lo zecchino d'oro,poi però la Caselli ha notato il brano e l'ha proposto a Tricarico).

    La Oxa ormai è un caso…certamente ha fatto un passo avanti rispetto al suo ultimo sanremo:http://www.youtube.com/watch?v=mlikf2bRcQU
    (anche quella volta fu trombata dopo la prima serata e allora non c'era il ripescaggio).

    Per la Tatangelo mi dispiace,forse tra le canzoni che ha portato a sanremo questa è la più sopportabile 🙂
    In ogni caso credo rientrerà col televoto giovedì!
    Le persone che ruotano intorno all'universo Giggggidalessio vanno forte al televoto (due anni fa Sal da Vinci (Sal chi????) arrivò terzo (babba bia)!

    Marco Carta…Valerio Scanu…Modà+Emma?Non saprei…di certo "arriverà" è un capolavoro rispetto a "la forza mia" e a "in tutti i luoghi in tutti i mari".

    Andrea

  7. non possono eliminare la Oxa…ma vi rendete conto? Marta Sui Tubi al Festival???

  8. Erano anni che non passavo a trovarti… commeti puntualissimi concordo con tutto! W La Crus

  9. me li son visti ora in differita (non ho ancora ceduto al digitale) 

    Vecchioni mi è piaciuto. Molto. E mica me lo aspettavo!

    La cruz pure splendidi e ogni volta… Che voce!

    MA…. ahahahah che diamine è successo a max? perché 'sta voce? Perché quel vestito? Perché questa canzone? Perché???

    "Primo perché questa canzone sembra cantata da Francesco Sarcina de Le Vibrazioni che imita il cantante dei Modà mentre imita Francesco Sarcina de Le Vibrazioni, e così via, PER SEMPRE." WIN!! non avrei saputo dirlo meglio. MA VERAMENTE è PIù VECCHIA DELLA TATA?!?!?!

    Comunque ecco. continuo a stare bene anche senza digitale, tanto ci sei tu che ti sacrifichi per noi.

    stizzofrenica

  10. sto iniziando a capire le tue losche trame…. non hai mai smesso di lavorare per la R..I dietro le quinte
    mi sa che riuscirai a far tornare di moda pure sanremo… 😉
    stiui

  11. Vecchioni e Moccia nella stessa frase, TFM, non sta insieme per niente.
    Il primo, Vecchioni, è un poeta; il secondo è un ruffiano o poco più.

    > A proposito, ma se l'avesse cantata Massimo Ranieri?

    Ma lascia stare.. le canzoni di Vecchioni se non le canta Vecchioni perdono un sacco del loro fascino

    🙂

    New_AMZ
     

  12. va bene, non c'entra niente. ma io posso sopportare che max giusti e i suoi pacchi scomodino haendel (HAENDEL!) nei momenti che loro giudicano epici (epici?). ma LASCIATEMI STARE LA CANZONCINA STRACCIAPALLE DI LOST. no giusti. non puoi farmi ripercorrere tutte le morti a cui life and death ha fatto da colonna sonora mentre la signora cinzia dalle puglie parla al telefono col dottore. non lo tollero proprio.

  13. *Andrea: avevo sentito questa cosa di Tricarico ma mi pareva una barzelletta. non potevo crederci. E invece. Ormai è tutto un boh

    *8: hai ragione, io li avrei visti volentieri.

    *10: chi sei? palesati!

    *Stizzo: eheh, ok, servizio pubblico

    *Leo: m'hai tanato. Si può dire Rai, eh 😉

    *New: ahhh! tu sei un grupi di vecchioni!

    *Marco: credo proprio fosse una bufala per screditarli 🙂

    *15: mi stai gettando nella più cupa tormenta. indagherò.

  14. Quindi mi vuoi dire che non ti sei visto i La Crus quando vennero a Palermo?Il punto di certi artisti (a mio modesto parere) è che lo capisci subito, dopo pochi secondi, quando inizia la canzone è come se fossero all'ultimo piano di un palazzo di 11 e stessero calando il paniere di vimini con la cordicella a tutti gli altri per farsi mettere il pane caldo e poi una volta tirato su fare il gesto della mano che ruota attorno al polso con l'indice e il pollice ad angolo retto come per dire "niente..non ho spicciiiiiii, me lo segni?".
    Michele

  15. scusate, torno camminando sui ceci, ma questa è una precisazione doverosa.
    mi scappò un la cruZ … con la z
    maledetta mania di storpiare i nomi.

    stizzo.

  16. Nathalie e' stata brava e sopratutto non s'e' fatta impaccare una canzone sanremese il che  denota personalita'.

    Vecchioni e Battiato sono troppo grandi per stare a confronto con gli altri.

    I giuovini non sono cosi' giuovini.

    Max Pezzali sappia che il terzo tempo e' meglio del secondo.

    Davidino Van Des Froos e' in quota lega per via dei dialetti, ma non e' leghista e su yotube c'e' una sua versione di "lu rusciu di lu mare" (canzone pugliese) che e' notevole.

    a proposito di Puglia, bravo Vendola a proporre Bindi (Rosy, non Umberto).
    Io, personalmente lo televoterei.

  17. Rettifico…no che non li hai visti quando sono venuti a Pa perchè non sono più venuti, avevo comprato il biglietto e me lo hanno rimborsato.
    Secondo me, e mi fa piacere che non sia il solo a pensarla così, i La Crus sono effettivamente una spanna sopra tutti, e non c'è un giudizio di demerito per tutti gli altri sia ben chiaro, ma la canzone, le parole, l'arrangiamento e la voce di Mauro Ermanno la rendono un classico istantaneo, una canzone bella oggi e bella 20 anni fa e bella fra 20 anni. Paoli che incontra Tenco che aveva un appuntamento con Morricone che era al cellulare con Stuart Staples.
    Michele

  18. *MIchele: in effetti no, a Palermo non li ho mai visti. E nemmeno altrove, ora che ci penso. Classico istantaneo: speriamo non sia come quei cibi solubili in un minuto.

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