God save The King’s Speech, Colin Firth, Geoffrey Rush e pure Helena Bonham Carter (ma in ligua originale!)

KingsMi è giunta voce che anche lì a piccolo mondo antico dove “niente è come sembra, manco la costituzione” è uscito film nominato The King’s Speech. Bene, non andatelo a vedere.

E questo non è un consiglio, o un’esortazione amichevole, no. Io PROIBISCO a chiunque leggerà questo blog di andare a vedere The King’s speech nelle sale italiane, doppiato in italiano, insomma qualsiasi versione non abbia a che fare con quella originale.

Dice: e vabbè, ma se questa è la minestra? Semplice: buttatevi dalla finestra! Mi spiace, ma questa cosa non è negoziabile. Non so, prendetevi un last minute (almeno finché lì da voi non chiudono le frontiere e bloccano twitter) e venite qua in Europa Libera Civile e Prospera (se volete ho due metri quadri liberi sul parquet scricchiolante ma vi dovete portare il sacco a pelo), oppure scrivete una lettera al mio amico Colin Firth (che parla un perfetto italiano) e ditegli di spedirvi una copia masterizzata che “mi manda TFM”, oppure organizzate un assalto al ministero dei Beni Culturali (esiste ancora?), insomma fate quel che volete, ma voi al cinema a vedere Colin Firth e Geoffrey Rush doppiati non ci andate!

Dice: senti TFM hai scassato the minchia, facile parlare dall’alto della tua permanenza in luogo superiore che ti ha accolto come un figliuol prodigo, luogo senza panni stesi alle finestre e senza buttane santificate, insomma vattene a quel paese (grazie, ci sono già!) ma noi al cinema a vedere Il discorso del re ci andiamo eccome.
Ok, andateci, d’altronde voi italiani siete abituati a fare sempre come cazzo vi pare e a non ascoltare i consigli di Noi Giusti, ma il primo che mi dice EH MA NON SO, ‘STO FILM NON MI PARE NIENTE DI CHE, ecco io prendo una roncola e mi faccio Parigi-ovunque a piedi giusto per menarlo.

Se in generale l’equivalenza “doppiaggio=iattura di modernità” andrebbe scolpito nella pietra, ancor di più per questo film candidato a pacchi di premi, che parla di Albert, per gli amici “Bertie”, erede al trono di Inghilterra con lieve problemino di nome balbuzie che gli impedisce di essere sereno in pubblico e lo porta a fare figuracce (questo erede al trono è il padre della futura regina di Inghilterra Elisabetta la madre di Carlo la nonna di William), e per questo sua moglie (Helena Bonham Carter, due scene, un talento) le prova tutte pure rivolgersi a un logopedista australiano che vive in luoghi di umiltà. Ah, il logopedista è Geoffrey Rush.

– Pronto Colin?
– Geoffrey! Amico mio di grandi nominations! Come stai?
– Allora Colin lo facciamo ‘sto film? Che ne dici di dare delle sberlone a tutti questi sedicenti attorucoli, a questi sfigati, a questi millantatori che fanno le campagne stampa per avere le nominationi ai premi, a questo mondo fatto di vacuità e dilettantismo?
– Geoffrey, avevo qualche dubbio, ma ora mi hai convinto. Andiamo a fare il culo a tutti!

E così, tra un Churchill che ancora deve fare carriera, una Grande Germania Nazista che sta per rovinare tutto, e la piccola futura Elisabetta che è già una rompipalle da leggenda, ecco voi siete disposti a perdervi gli imperdibili siparietti tra Colin e Geoffrey, scene e dialoghi e interpretazioni da mozzare il fiato? Sì o no? Eh?

P.s. Vi dico solo che alla fine della proiezione in anteprima in un cinema vicino Montparnasse, pubblico di Francia, che di solito è sdegnoso verso cose non di Francia, che di solito rimane ibernato mentre la spocchia fatta delle somme delle spocchie di tutti galleggia nell’aria mescolandosi a burro di baguette, ecco loro hanno fatto partire l’applauso! L’applauso alla fine del film! Come gli italiani che applaudono il pilota quando fa il suo dovere cioè atterrare! E mentre applaudivano si davano di gomito: ahah sfigati di italiani si perderanno tutto questo ahah!

P.s.2: sì lo so, sono stato un po’ troppo franco, ma è solo per il vostro bene. Un giorno mi ringrazierete.

36 Replies to “God save The King’s Speech, Colin Firth, Geoffrey Rush e pure Helena Bonham Carter (ma in ligua originale!)”

  1. ma no, ma che sfiga! ma io ce l'avevo caldo caldo da ieri, che me lo volevo vedere con calma dopo qualche giorno d'attesa!
    poi dice che non ti devo essere ostile, ora mi tocca cercarmi la versione originale, che tanto lo so che starei tutto il film con el tue parole in mente.
    sgrunt!
    ilaria

  2. Pensa che me ne ha parlato benissimo, una mattina, il proprietario del B&B dove stavo negli Steits settimana scorsa. Io gli parlavo di True Grit mangiando salsicce e uova e sorseggiando una broda nera e lui mi parlava di The King's Speech, e ha detto che gli è piaciuto molto.
    No, dico, il proprietario del B&B. Mica cazzi.
    Ora che la sua raccomandazione si aggiunge a quella di TFM, non avete scampo.
    Clem

  3. Il discorso del re e true grit (mi rifiuto di nominare il titolo italiano) li ho entrambi prenotati in lingua originale sottotitolato, purtroppo non me li potrò godere al cinema e questo mi fa veramente imbestialire.
    Io josh brolin a grandezza gigante me lo sarei visto più che volentieri.
    stizzofrenica
    ('che se non scrivo da un pò non vuol dire che non seguo, vuol dire che mi è venuta la lurkite XD)

  4. Per fortuna qui a Firenze ce lo proiettano anche in lingua originale, basta attendere il 24 Febbraio (Viva l'Odeon)

    Elisaday

  5. Ma se ne lo vedessi al cinema e poi lo rivedessi in English?
    Sarei perdonato?

    Natror

  6. *bea: grazie, ricambio! 🙂

    *Ilaria: oppure aspetti l'uscita del dvd! 🙂

    *Clem: ma non mi hai riconosciuto? ERO IO!

    *Stizzo: ciao stizzo! 🙂

    *Elisa: ecco appunto, sosteniamo i buoni cinema illuminati. VIVA l'ODEON di Firenze!

  7. *Natror: ma sì dai, d'altronde se modificano la costituzione, si può modificare anche il "manualetto su come vedere un film" 😉

  8. Io (che come side carriera ho scelto quella di traduttore adattatore) sono totalmente dalla tua parte.

    Spero, poi, che anche in questo film Colin cada o si butti di sua sponte in una massa d'acqua dolce e/o salata.

    So anche, me l'ha detto l'augelluzzo, che i suoi figli si chiamano pure con nomi italiani. Il faut adorare quest uomo. Ah e pure il pianolista pazzo (non quello di Amici delle vecchie edizioni, ma quello di Shine).

    Helena è una scassaminchia secondo me pure nella vita.

    Emily Valentine

  9. L'ho visto iersera, e la prima cosa che ho fatto appena tornata a casa è stata attivare la canna da pesca per pescare l'originale. Gli hanno messo una voce che nun se po' sentì, povero Colin, mio futuro compagno di una serena terza età! (aaahhh… sospiro) 
    LB nemica del doppiaggio

  10. Io e mon mari l'abbiamo visto sabato al cinema Centrale a Torino (per info).
    La fila per il biglietto diminuiva sempre più man mano che la gente si accorgeva che il film era proiettato in VO. Una signora prima di uscire mi fa "E' in lingua originale, ci sono i SOTTOTITOLI". Il terrore era chiaro nei suoi occhi. Le ho risposto "Si, lo so signora, è per questo che sono qui".
    Avrà pensato, "ma come si fa?".
    Il cinema in ogni caso era pieno. Se solo uno spettacolo alla settimana fosse dedicato alla proiezione in VO… la mia vita sarebbe migliore e non dovrei rimpiangere la mia bella tessera MK2.
    G.

  11. io ci andrò con il consorte ma comprerò il dvd appena uscirà e me lo ascolterò in originale
    sempre che uno dei figli non lo pirati prima
    ciao

  12. è bellissimissimo sto film.
    ma quello che mi ha più colpito è che la Carter lì (che da piccola odiavo perchè c'aveva un servizio su di lei sul mio libro di inglese, ognuno odia chi gli pare per il motivi che vuole, va bene?) c'assomiglia per davvero a quella vecchia alcolizzata dell'ormai defunta regina madre che tanto avrei voluto per bisnonna

    fastlive

  13. TFM: hai SEMPRE ragione, adesso però cacci il link per noi poveri figli dell'italia stolta, che io a forza di cercare non trovo più nemmeno i porni! 

    kia..

  14. *emily: no, niente acqua. splendore di talento.

    *G: infatti, basterebbe pochissimo, dico io. Una decina di sale in VO per città. Fine. La signora andrebbe dove le pare, chiunque dove le pare. Scelta. Parola magica sconosciuta.

    *Yet: merita anche in italiano, ovviamente. Però, ecco.

    *Fastlive: l'adorata regina madre, altro che elizabettha

    *Kia: purtroppo non sempre, a quest'ora sarei capo del mondo e avrei anche il link, anzi ti porterei il cast a casa per una visione privata 🙂

  15. Sì però, TFM, diciamocelo, è anche e soprattutto un problema di qualità. Chè non mi posso (né voglio) studià il franzoso per vedere la classe, o il belgico, (sarà belgico?) per vedere il matrimonio di Lorna. 

    P.

  16. Io non so inglese, quindi sarà una sofferenza, ma appena potrò (id est anno prossimo quando uscirà in DVD) vedrò il film in lingua originale. Intanto sono rimasta come un'allocca a guardare l'intervista alla quale sono arrivata grazie a te. E sono subito andata a comprare "Genova" (euro 7,90, spedizione gratis, arrivo previsto giovedì).

  17. Sono super d'accordo. Il film ancora on l'ho visto proprio perchè voglio procurarmi la copia in originale. Ormai è una partita persa questa del doppiaggio n Italia. Al di là dei film doppiati male o tradotti peggio, ci si dimentica che ci sono film che proprio NON  possono essere doppiati, pena lo stravolgimento del senso stesso del film -come mi pare di capire da ciò che ho letto del film in questione.
    La Francia è un Paese progredito…

  18. *P.: appunto, qualità. Se il film si basa essenzialmente sui virtuosismi di Firth che balbetta, doppiarlo equivale a sfregiare un'opera d'arte. comunque ci sono i sottotitoli, mica devi imparare il belgicco a tutti i costi, eh.

    *Annalisa: quindi TFM fa girare l'economia, che bellezza

    *Noodles: sì, mai come in questo film nessun doppiaggio potrà far nulla, se non andare a intaccare l'opera d'arte di cui parlavo sopra.

  19. mmm…TFM, stavolta sono in disaccordo, non avertene. Qualsiasi doppiaggio, così come qualsiasi traduzione letteraria, intacca l'opera d'arte originale. A volte tutto ciò sfregia, altre crea, altre volte ancora riesce a conservarne l'essenza. Non ne faccio quindi una questione di doppiaggio in sè, ma della minore o peggiore riuscita dello stesso. Intuisco la parete da scalare per doppiare un Colin che balbetta virtuosisticamente, nondimeno credo ci siano artisti in grado di farlo. Poi, in verità, io proprio non riesco a vedere un film con i sottotitoli. (se vogliamo anche questi suscettibili delle stesse critiche appioppate al doppiaggio) Mi perdo la visione d'insieme, le sfumature della recitazione,le espressioni, l'attenzione è sviata, deviata, mi distraggo, insomma, no. 

    P.       

  20. Sì, sì, voglio vederlo assolutamente in originale. Andrew un po' mi sfotte perché ormai non voglio andare al cinema a vedere le cose doppiate e dice che sono snob. Però è vero, checcavolo.
    Ho sofferto durante La versione di Barney in italiano e non voglio soffrire mai più. Eh.

    Poi c'è un fatto divertentissimo su Colin Firth: tra me è lui c'è un solo grado di separazione e il grado di separazione in questione l'ho pure baciato. Un parente strettiiiiiiissimo, non dico altro.
    Poi te lo racconto in privato, ma immaginati che io ogni volta che esce un suo film faccio sempre una faccia un po' così perché mi sembra di conoscerlo, anche se non l'ho mai incontrato di persona ma c'ero quasi. Eh.

  21. P: ma non è che siamo in disaccordo, è solo una questione di gusto 🙂

    *Valu: mi sto immaginando migliaia di trinagoli e situazioni scabrosissime, sappilo

    *25: la sòcera?

  22. ma allora pure io al centrale di torino!
    mica ce lo sapevo che era possibile questa possibilità! è pure qui dietro, giubilo. che il dvd poi finisce che non lo guardo mai.

    ilaria

  23. Per colpa tua ho dovuto aspettare che fosse proiettato in lingua origgginale anche nella ridente Milàn… però ti devo un caffè, sappilo.

    Meraviglia delle meraviglie.

  24. L'avevo guardato anch'io al Cinema Centrale, a Torino.
    Nonostante fossi andata alla proiezione del mercoledi pomeriggio, primo spettacolo, la sala non era assolutamente vuota… tutt'altro, saremmo stati  almeno una trentina di persone.
    Considerato che si trattava di un film in VO, di pomeriggio,  mi sembra un risultato di tutto rispetto…
    p.s. sembra che il cinema in questione stia continuando su questa strada, dato che da un paio di settimane sta dando anche The Black Swan in VO con i sottotitoli in italiano

    Roberta

  25. Pant, pant, visto, finalmente.
    Gran consiglio. La mia ragazza non era convintissima che non fosse doppiabile, imho non c'è discussione.
    Il cinema era STRAPIENIZIMO. Siamo finiti un un angolino.
    Mi stavo cappottando durante la scena di "fuck fuck fuck BUGGER"

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