Ehi, ma allora erano tutti vivi! The Bignamino of Lost 1×01 (inedito)
Intro.
Dunque c’è strana isola abitata da strane creature. Ma anche da esseri umani che vivono in case con giradischi e vinili di Petula Clark. Leader di gente umana si chiama Bengiamin Lainus. Bengiamin Lainus è pazzo. Su isola c’è anche una botola. Sotto botola vivono due cristiani in seminterrato dotato di ogni confort compreso giradischi e vinili di Mama Cass. Uno dei due cristiani si chiama Desmond. Desmond anche lui è poco disturbato mentale. Infatti gli hanno detto che deve passare sua vita a premere un bottone ogni 108 minuti. Se non preme bottone mondo finisce. Così gli hanno detto. E Desmond ci crede! E così preme bottone. Si alterna con suo collega salvatore di mondo. Un giorno suo collega si scassa la minchia e con trucchetto esce da botola. Desmond lo segue. Litigano. Desmond spinge collega. Collega sbatte testa su scoglio appuntito e muore. Molto triste. Desmond confusissimo decide di tornare a botola, dove è già iniziato conto alla rovescia per fine di mondo. Intanto gente umana che popola isola è impegnata in allegro gruppo di lettura in cui si discute di letteratura. La più infoiata in queste discussioni sembra donna bionda ambigua di nome Giuliet. Nel frattempo un aereo, l’oceanic 815, sta volando indisturbato sull’oceano Pacifico, proveniente da Sidney e diretto a Los Angeles. Aereo è pieno di gente: chirurghi, dentisti, gente paralizzata, gente malata di tumore, gente fuggiasca, bare con gente morta, truffatori ipermetropi, vincitori di lotterie con malocchio addosso, eroinomani, torturatori iracheni, preti nigeriani, cinesi giapponesi coreani boh non s’è mai capito, fratelli e sorelle mezzo incestuosi, criptostessosessuali, sorellastre madri, un sacchetto di diamanti preziosissimi, bambini con strani poteri di ubiquità, cani immortali. Insomma tipo l’arca di Noè. Mentre aereo svolazza Desmond torna a botola che deve salvare mondo. Ma conto alla rovescia è quasi finito. Panico. Desmond ha occhi sbarrati tipici di chi non solo ha appena ammazzato qualcuno ma anche di chi sa che mondo sta per finire per colpa sua. Desmond prova a ribaltare destino ma situazione è disperata: pezzi di metallo volano in ogni dove. Grande finimondo: 3,2,1 boom. Mondo non finisce ma scoppia grande turbolenza. Gente umana di isola pensa che sia terremoto. Si riversa così in giardino e alza occhi al cielo. Aereo 815 sopra loro teste si spezza in due. Pezzo davanti finisce di qua. Pezzo di dietro finisce di là. Nella foresta un cristiano che si chiama Giàààààc Shepah apre un occhio. È vivo. Ma forse avrebbe preferito di no.
***
E questa, questa era solo l’anteprima, per cui amiche e amici, da un non luogo fatto di una tantum e per sempre, nell’anniversario dell’inizio della fine, eccoci di nuovo qua, sei stagioni un minuto, ancora ebbri di stupore e felicità, solo per voi, the bignamino di Lost 1×01.
Sigla? Sigla!
Che stavamo dicendo? Ah sì. Un uomo apre un occhio. Riflesso nell’occhio il verde di una foresta. Una foresta? L’uomo è in giacca e cravatta e sembra non sentirsi troppo bene. Intanto un cane gli si avvicina, lo battezza con una pisciatina in testa e se ne va. Ma l’uomo ha altri problemi. Delle due l’una: o ha preso una bella sbronza o è appena sopravvissuto a un disastro aereo. L’uomo si alza, barcolla. Ha due graffi sulla guancia, perde sangue che è una meraviglia. Sta morendo? È morto? Sarà morto? Boh chi può dirlo, magari questo è il solito telefilm in cui, alla fine, SONO TUTTI MORTI.
L’uomo tira fuori dalla tasca una bottiglietta di liquore. Si tocca la testa e gli viene da vomitare. Si mette a correre e arriva fino ad una spiaggia. Mare limpido e cristallino. La pace dei sensi. Dura un attimo. In lontananza dello strano trambusto. L’uomo si volta e capisce che niente sarà più come prima. Decine di TRAGICHE COMPARSE corrono schivando pezzi di aereo bruciacchiati che continuano a volare di qua e di là, gente ferita, gente che sta per muorire, ma soprattutto GENTE MORTA: insomma le solite cose che succedono quando casca un aereo.
Sì, un aereo è appena caduto e ci sono decine di sopravvissuti, sotto shock. Uno shock da cui non si riprenderanno mai. Intanto, non sapendo che fare, questi scemi urlano: uno degli uomini più ottusi di sempre corre ottusamente sulla sabbia chiamando suo figlio WAAAAAALT, una biondina scema destinata presto alla morte è ferma, pugni chiusi, e strilla, appunto, come una PAZZA.
L’uomo in giacca e cravatta, fino a quel momento inebetito, si risveglia così dal torpore e inizia a fare quello che gli riuscirà meglio da qui all’eternità: soccorrere moribondi. Sta per rianimare un povero scemo con la gamba maciullata quando la sua attenzione viene attirata da una ragazza incinta: di quanti mesi sei? Non lo so! Come non lo sai? Conta fino a cinque, sai contare almeno? Non lo so! Sono confusa! Forse sono PAZZA PRECISA! L’uomo la rassicura: no, non sei pazza precisa, almeno non ancora, hai solo le contrazioni!
In quel momento esplode un altro pezzo di aereo e l’uomo in giacca e cravatta si butta a peso morto sulla bionda incinta. La bionda incinta: ehi, ma che MODI! Ma ti pare il momento di farti venire il DURELLO? L’uomo in giacca e cravatta: mi scusi signorina, è che sono un po’ eccitato dalla situazione, sa com’è, non capita tutti i giorni di essere il protagonista del telefilm che cambierà per sempre la storia dei telefilm! Comunque le prometto una cosa: EVERYTHING is GONNA BE BENE!
L’uomo in giacca e cravatta ancora non sa due cose: uno) che quella biondina a cui l’ha appena appoggiato è SUA SORELLA e quindi ha rischiato un INCESTO alla prima scena e due) che nei successivi sei anni, ogni volta che dirà a una donna, magari bionda, EVERYTHING is GONNA BE BENE, minimo minimo ci sarà un’esplosione nucleare.
Intanto passa di lì un uomo molto grasso, sgranocchiando patatine. L’uomo in giacca e cravatta: Ehi lei, venga qui! Trascini questa donna lontano dai FUMI e per favore non la molesti con la sua pinguedine! Ah, se le contrazioni aumentano d’intensità mi chiami, io vado un attimo di là a RESUSCITARE delle persone. L’uomo grasso: OH C’MON Dude! Are u kidding me? Mi lasci qua solo? Ma io ho fame! Ehi dude! Dimmi almeno come ti chiami! L’uomo in giacca e cravatta: Giàààààààc, mi chiamo Giààààààààc!
Giààààc adesso è chino su Rose, una donna di colore, MORTA. Un ragazzo dalle gote rosse le sta praticando maldestramente una respirazione bocca a bocca. Giàààc: ma lèvati coglione! Ora ci penso io che sono il supaheroe destinato a grandi cose! Il ragazzo dalle gote rosse: ma come? Ma guardi che io sono un bagnino! Ho il brevetto! Giàààc: è arrivato Mitch Bucannon! E come l’avresti preso quel brevetto? Coi punti del Carrefour? Avanti, aiutami, scemo! Bùn! Mi chiamo Bùn! Giàààc: ok Bùn, ora taci che devo resuscitare questa donna. Bùn: ma non è il caso di farle un buco alla gola e poi di infilarci una PENNA DENTRO? Giàààc: geniale! peccato che le edicole sono chiuse a quest’ora! Minchione ma che ti pare che siamo sul set di E.R.? Fai quello che ti pare ma levati dalle palle che siamo solo alla seconda scena e hai già sparato una caterva di minchiate! Bùn si allontana e Giààààc, scolpiamolo nella pietra, RESUSCITA la prima persona di questo telefilm: Rose ricomincia a respirare.
Ma non c’è pace per nostro heroino Giàààc a cui già vogliamo un sacco di bene. Un pezzo di aereo sta per cadere in testa a donna incinta e uomo grasso. Così Giàààc si lancia all’inseguimento urlando Scappate! Scappate! E chi sono loro per disubbidire a Giàààc? Così scappano, un attimo prima che la quarta ESPLOSIONE ammazzi altre decine di comparse. Insomma, minuto sette della prima puntata: Giàààc è già al primo posto, irraggiungibile, nella classifica GENTE BUONA E DI CUORE CON STIMMATE DI SALVATORE DI MONDO.
Stanco morto, Giààààc va a riposarsi un pochetto. Si avvia verso le fresche frasche e si toglie la camicia: ha già quattro o cinque ferite prossime alla PUTREFAZIONE. Comincia a spogliarsi e quando sta per rimanere completamente NUDO, pronto a scaricare un poco di tensione nel modo che tutti i maschietti ben conoscono you know, insomma chi ti spunta dalle fresche frasche annunciata da un soave fruscio? Una donna stupenda, piena di lentiggini che lo farebbero rizzare pure a un angioletto EVIRATO, insomma lei, si palesa, come sempre quando c’è odor di poderosa VERGA e di FIKY FIKY. Giàààc: e tu chi sei, EVA? La donna sorride, tenendo in mano il suo primo LEGNETTO: fuocherello, mi chiamo Cheit. Giàààc: ciao Cheit, senti ma tu eri brava a CUCITO? Cheit: non so, io di mestiere faccio la PROFUMIERA. Però mia nonna Abelarda aveva una merceria. Giàààc: ottimo! Sai, avrei il COSTATO completamente APERTO. Ti andrebbe di ricucirmi i due LEMBI? Cheit: ma veramente mi fa un po’ schifo! Potrei vomitarti addosso! Giàààc: dai non fare la vigliaccona, fai finta che devi cucire le TENDE di casa tua. Cheit: ok, però tu che mi dai in cambio? Giàààc: quel mezzo metro che ti srotolerò tra qualche stagione, ma solo se ti comporti bene!
Insomma, mentre Cheit fa la SARTINA, al campo i naufraghi si apprestano ad affrontare la prima notte all’addiaccio. Un uomo ribelle dai capelli ribelli fuma isterico avanti e indietro, un iracheno di nome Said e un biondino di nome Ciarli fanno amicizia, il bambino Walt è triste che il suo cane pisciarello è scomparso, e infine due coreani, giapponesi, cinesi, boh, insomma loro, Gin e Sun, mostrano subito all’umanità come il loro amore sia basato sulla fiducia e comprensione reciproca. Gin: TROIA l’ho visto come lo guardavi a quel NEGRO! BOTTANA! Ti ho detto che devi stare sempre con me, appiccicata! Hai capito? EH? Sun che, ricordiamolo, non ha il PERMESSO di aprire bocca se prima Gin non glielo concede, annuisce con l’entusiasmo sfrenato di un qualsiasi schiavo di una qualsiasi piantagione. Gin: HAI CAPITO? PARLA! HO DETTO PARLA! Sun: Sì padrone, io capito, io mai guardare MASCULI, io Schiava Muta Zitta e Lava.
Attorno al fuocherello Giàààc, l’eroe romantico, sta provando a conquistare la bella sartina mostrandosi per quello che è veramente, un pezzo di pane: sai io sono un chirurgo spinale, salvo vite, sono buono, sento di avere una missione nella vita e questa missione è salvare tutti voi. Domattina voglio andare a cercare la RADIOLINA del pilota che sta nella giungla così poi chiamiamo i soccorsi e ce ne andiamo. Vuoi venire con me, a cercare la RADIOLINA? Cheit, i cui pensieri seguono traiettorie un attimino più animalesche, annuisce con lo sguardo a MALIZIA: sì sì certo, vuoi la RADIOLINA, ok, te la do io la radiolina! Domani ce ne andiamo nella giungla e giochiamo a PRIMITIVI che fanno ACCHIAPPARELLA e cercano RADIOLINA e chi perde fa la PENITENZA, ok Giàààc? In quel momento dalla GIUNGLA nera e oscura come la MORTE arrivano dei rumori sinistri tipo ehm di FUMO NERO che ha un certo languorino. La ragazza incinta: oddio l’avete sentito tutti vero, eh, VERO? Non ditemi che l’ho sentito solo io! Non ditemi che sono Pazza Precisa! Ciarli: CALMATI! Tu non sei Pazza precisa! L’abbiamo sentito tutti! Tranquilla! I naufraghi si stringono in un grande abbraccio.
L’indomani mattina mentre le anime pie dei naufraghi si interrogano su quegli strani versi bestiali – erano scimmie! no erano OPOSSUM! – Cheit si avvicina a Giàààc: caro, allora, molliamo ‘sti sfigati e andiamo a fare RADIOLINA? Giàààc: ok va bene, ma ti occorrono delle scarpe adatte, preferibilmente degli scarponcini LUMBERGIAAAAC. Cheit si dirige verso un CUMULO di CADAVERI e trova gli scarponcini. Mentre se li infila, alza lo sguardo e vede che a pochi metri da lei un uomo PELATO la sta spiando. Cheit si turba un pochetto, e ancor di più quando l’uomo pelato apre la bocca e mostra di avere in bocca un MANDARINO. Cheit è interdetta: ehi tu PORCO! Ma che fai? Mi spii? L’uomo pelato si sente, diciamo, punto sul vivo, sputa il mandarino e sorride in segno di scusa. Cheit si mostra comprensiva: STAI LONTANO DA ME, VECCHIO IMPOTENTE!
Parte così, ZAINETTO in spalla, la spedizione detta LOOKIN FOR RADIOLINA. A Giàààc e Cheit si è aggiunto Ciarli che, chissà perché, ha una voglia matta di tornare all’aereo e ravanare tra gente morta. I nostri tre heroini compiono la prima, scolpiamolo nella pietra, passeggiatina nella giungla. Cheit a Ciarli: oh ma lo sai che hai una faccia conosciuta? Dove ci siamo già visti? Ciarli: ehi donna guarda che questa scusa è più vecchia di mio nonno in carriola! Me la vuoi già DARE? Ci sto! Mandiamo affanculo il dottorino e accoppiamoci così, senza pudor! Cheit: scemo, davvero, io ti conosco! Ciarli: YOU ALL EVERYBODY! YOU ALL EVERYBODY! Certo che mi conosci bambola! Sono il bassista dei Driveshaft! Cheit: c’est pas vrai! Non ci credo! La mia amica ELISABETTA ha tutti i vostri dischi! Giàààc: sentite, gente SCIOCCA, vi ho portato con me per recuperare la radiolina, non per giocare a Carràmba che sorpresa, quindi muovete quei culi! Ciarli: minchia Giàààc se hai intenzione di cagare il cazzo già di prima mattina, dillo subito che m’organizzo! Intanto, il cane pisciarello Vincent li SPIA.
Comincia a piovere a dirotto. I nostri tre heroini, tutti bagnati fradici, arrivano alla testa dell’aereo. Ad accoglierli un allegro comitato di benvenuto fatto di DECINE DI CADAVERI in DECOMPOSIZIONE e pieni di mosche. Mentre Ciarli scompare in bagno che gli è venuto da vomitare e lui è personcina a modo ed educata, Giàààc e Cheit entrano nella cabina di pilotaggio. Schivano altri MORTI a casaccio e si siedono per terra che sono stanchi. Il pilota, che sembra cadavere, all’improvviso si ridesta: Buh! Scherzetto! Cheit per poco non MUORE dallo spavento: e che cazzo porca troia! Giàààc: ehi pilota ma sei VIVO! Pilota ha la faccia piena di lividi: sì che bello io VIVO, certo mi gira un poco la testa. Giàààc lo guarda negli occhi: è normale, hai solo una COMMOZIONE CEREBRALE di quelle POTENTI. Stanno per fare amicizia quando, proprio in quel momento, i nostri vengono attaccati da IT LA COSA. Cheit: è la stessa cosa di stanotte! Pilota, che a quanto pare non ha capito quanto CULO abbia avuto a rimanere vivo dopo una caduta da diecimila metri, decide di fare l’heroe e si affaccia al finestrino. Ma in questo telefilm, se ancora non si fosse capito, c’è spazio per un solo heroe e questo heroe non si chiama pilota che poi entrerà nel cast di Heroes. Così IT LA COSA afferra per la capoccia pilota e niente, inizia a giocarci a PALLETTA mentre LITRI DI SANGUE scorrono sul vetro chiarendo ai nostri heroini quel che forse ancora non era abbastanza chiaro: qua un attimo ci sei e quello dopo sei solo interiora maciullate.
Giàààc, Cheit e Ciarli cominciano così a correre come I PAZZI, sotto un nubifragio battente, mentre in lontananza si odono ULULATI DI MORTE, FUMI NERI ancora sconosciuti, MOSTRI IMMONDI. Ciarli rimae incastrato in un groviglio di rovi e cade a terra: Giàààc! Giàààc si volta e – heroino!- torna indietro per liberarlo. Cheit, che giustamente se ne fotte di Ciarli, Giàààc e chiunque, rimane da sola e trova rifugio sotto una MANGROVIA. In un attimo le passa tutta la BALDANZA e le viene un subitaneo SCAGAZZO: Giàààc! Ma Giààààc non è -ancora- uno e trino e quindi non può salvare due heroini contemporaneamente. Cheit dunque è sola, e fa ciò che un po’ tutti noi faremmo al posto suo, su un’isola deserta piena di mostri, mentre il cielo è NERO e la prima di una lunga serie di apocalissi si sta compiendo, e cioè si mette a CONTARE: UNO! DUE! TRE! QUATTRO! (?)
All’improvviso compare Ciarli e Cheit lo stende con un gancio sotto la mandibola: ahhhhh! MUORI! Ciarli: CALMATI PAZZA SONO IO! CIARLI! Cheit: dov’è Giàààc! Ciarli: non lo so! Cheit: Giàààc! Dove sei! Ti devo dare la radiolina! Giàààc! Ciarli: comunque io sto bene eh, stronza! Cheit: senti Ciarli dobbiamo trovare Giàààc! WE HAVE TO GO BACK!
Ciarli: Cheit tu non hai capito, non possiamo tornare indietro, QUELLA COSA é ENORME, GIGANTESCA! Cheit, tutta sdilinquita: APPUNTO! Ciarli: oh, cinque minuti che sto su quest’isola e mi sembrano già tutti PAZZI. Cheit se ne va. Ciarli: aspetta Cheit non lasciarmi da solo, vengo con te! Insomma i due si mettono a cercare Giàààc ma -ahiloro- trovano pezzi di pilota MASTICATO e VOMITATO dalla cosa, dentro una pozzanghera di merda. DAL NULLA sbuca Giàààc. Cheit: ehi tu dov’eri finito? Giàààc: niente, la COSA mi stava inseguendo e mi sono tuffato su un letto di morbidi cespugli. Ciarli alza gli occhi al cielo. Su un albero alto dieci metri c’è quel che resta del pilota, un ammasso di LARDO: amici, ma che significa? Giàààc mostra subito di essere una persona molto realista: significa che mo’ sono CAZZI AMARISSIMI.
***
L’intro era già apparsa qui, quando casualmente mi venne l’idea per i bignamini. Il Bignamino di 1×01 è inedito.
ma sei un grande!che bella cosa!e che nostalgia!!!!!!
Andrea
Non ne usciremo mai.
🙂
Ti amo forevah TFM!!!!!! <3
Premetto che devo ancora leggerlo ma… sono rimasta sbalordita dalla data! l'hai scritto oggi!! non è un post vecchio!! è nuovo!! un bignamino nuovo!!! oddio!! oddio!!! tfm i love you!!! solo tu potevi risollevare questa giornata!! quanti punti esclamativi ho messo!!! my god!! se fossi un cagnolino avrei già fatto la pipì su tutto il pavimento!! :))
corro a leggere!!
kia..
posso stampare i tuoi bignamini e regalarli a mio figlio lost in the lost?
ciao
:*** Quanti ricordi!
Questa cosa ci ha lasciato addosso segni profondissimi.
Non so se ne sono contento, ma questo bignamino mi ha fatto impazzire.
Hugo che mangia patatine e "Non la molesti con la sua pinguedine" mi hanno fatto quasi cadere dalla sedia.
Clem
*Yet: eheh certo. Ci vorrebbe un po' di editing, ma insomma vanno già bene così 😉
*Clem: Hugo! Hugo! Hugo!
Damn!
Ho letto solo il priviusli e mi è già tornata una voglia pazzesca di rivederlo.
Mo fatemi tornare a casa così leggo il resto con calma.
Giààààààààc!
stizzo
Oddio ho gli occhi a cuore.
Cattivo tfm che adesso mi hai rimesso addosso la voglia di lost e ringrazio i miei amici che in questi anni mi hanno regalato tutti e 6 i cofanetti.
E comunque nel momento in cui locke mi ha sorriso col mandarino, ho capito che lo avrei amato ever.
stizzofrenica.
Io avevo giusto promesso che avrei letto tutti i bignamini della sesta serie e ora mi ritrovo questo bignamone incredibile del pilot…. troppa grazia!!
Ma che nostalgia……
Chiara
devo confessare che aggirandomi nelle vergini cripte del mio pc mi è caduto l'occhio sulla folderina della sisn uan e proprio non sono riuscito a trattenermi dal guardarmelo pure io il pilot (il mio cofanetto pirata coi subs in francese lo chiama 'le reveil partie 1'). alle tre di notte.
e devo dire che mi ha stupito come il pilot contenga come tu mi insegni tutto ciò che rende lost lost. terrific.
mi hanno particolarmente esaltato 1) il momento in cui jack rassicura la miracolata rose con un convincentissimo "don't worry, it's gonna be ovah" e un fotogramma dopo l'omino con la camicia dalla ispirata fantasia a cui ogni fan di lost ha imparato a voler tanto bene viene scaraventato in aria e 2) il profetico "we have to go back" quasi finale di kate.
insomma è il precipitato di sei stagioni di lost raccolto in quattro secondi scarsi. scene che sembrano partorite per riguardarle al loop sei anni dopo e sorridere come ebeti specchiandosi nel monitor come la carcassa del pilota nella pozzanghera di cacca.
ho appena deciso che è per questo che amo lost. e tfm, sia chiaro, amo anche te, fammi tuo right here right now.
furr
"we should have nevah left the islond!"
*Stizzo: a me manca il cofanetto numero 6. Io invece dal momento del mandarino ho capito che lo avrei odiato nei secoli.
*Chiara: troppe prego!
*Furr: esatto, i buoni pilot hanno già tutto. E il pilot di Lost aveva già tutto.