Diego De Silva, Vincenzo Malinconico, Mia suocera beve e altre questioni

Tag: m’avete distrutto un’emozione

Prima che voi fans cominciate a ringhiare in modo indiscriminato: li avete letti voi i libri della produzione desilvana dello scorso decennio, i drama? Sì? Bene, possiamo parlare.
(Ah poi volevo dirvi che quando qua avevamo già letto due volte Non avevo capito niente voi stavate ancora nelle grotte, quindi regolatevi).

Bene, dopo aver sparso amicizia, voglio parlare di Mia suocera beve.

Ehi lettore, torna l’avvocato Malinconico!
Il pirotecnico Malinconico! Che non è più Mister Bean! (Nel frattempo licenziata l‘estensrice del retro di copertina dell’altro libro, che sicuro era una donna, senza offesa eh).
Torna Malinconico che “ti fa ridere proprio tanto, e non sempre sai perché“. Così dice stavolta il retro di copertina.
Ecco, il punto è proprio questo. (Scemi). Io perché Vincenzo ci fa ridere lo so benissimo, anzi lo sapevo ai tempi del primo libro, che Malinconico aveva colto perfettamente lo spirito di quell’anno là in cui era uscito, il quale spirito era continuato ancora per un altro anno, quell’anno di passaparola (io! l’ho cominciato io il passaparola!) e ancora oltre. Vincenzo Malinconico stava benissimo dove stava, in quell’unicum miracoloso di una letteratura italiana altrimenti quasi sempre penosa.

Avevamo bisogno della seconda puntata?
Di questo futil pretesto del reality al supermercato appiccicato avec sputazza e che mi ingabbia il talento di DDS?
Di questa reprise che mi confonde le idee che tutte queste parole alla fine mi sembra come quando da piccolo giocavi ad appiccicarti le mani con la colla vinavil?
Di queste divagazioni, folgoranti sì, Alagia e Alf sì, ma che tutto assomiglia ai dischi con le rarities e le bsides – imperdibili! – di gente che non ha più nulla da chiedere alla musica (spesso perché è morta)?

In sintesi: era proprio necessario Mia suocera beve, sì?

P.s. Sostituisci Mia suocera beve con La vedova, il santo e il segreto del Santo Pacchero di Cappelli: preciso

18 Replies to “Diego De Silva, Vincenzo Malinconico, Mia suocera beve e altre questioni”

  1. oh menomale.
    io non l'ho ancora aperto, ma sentivo da lontano la puzza di morto.
    menomale che hai sdoganato le mie paure.
    secondo me è solo il fatto che stì  scrittori hanno uncontratto da un libro all'anno circa. e allora scrivono su commissione.
    però se serve a far conosce nonavevocapitoniente, allora sono contenta. chi compra l'ultimo poi risale sussù fino al primo, come i salmoni.
    a me piacciono i salmoni 🙂
    ciao bello.

  2. tieffemmino, quei tre libri che leggo all'anno capitano sempre in contemoranea con quando li leggi tu!! l'ho quasi finito, ti faccio sapere tipo domani mattina.

  3. ero iob

    la mia triade e' de silva, cappelli, alajmo. e sto bene cosi'.

  4. *tubbie: ecco, appunto cappelli. brava! non ci avevo pensato! dopo mia suocera ho pensato le stesse cose che ho pensato dopo il pacchero.

    non avevo capito niente: mia suocera beve = il vino aglianico: il pacchero

    ora aggiorno il post!

  5. tfm, non mi hai ancora mandato le tue palline di natale…
    eppoi, amica iob, io gaetano cappelli lo vorrei presidente!

  6. TFM, tesoro, io sull'avvocato malinconico sono assolutamente acritica. Lo amo a prescindere. E Mia suocera beve ha una serie di chicche che meritano (tipo la teoria del pare brutto). Ma io sono donna. E amo senza condizione.
    Cià!

  7. concordo con pattie, chicche deliziose. ma una certa lungaggine eccessiva, ihmo. che a volte è anche il suo bello, eh.
    ma ho in borsa certi bambini, stasera lo attacco

  8. Ho adorato Non avevo capito niente e ho letto anche gli altri romanzi (drammatici) di DeSilva. Sulla sua suocera ho ancora qualche perplessità, confermata dalla tua recensione. Mi sa che attendo l'edizione economica.

  9. la teoria del pare brutto! e della gente che si ferma mentre cammina!
    pero' sia chiaro: l'avvocato malinconico e' simpatico come amico, ma come zito mai eh!

    iob

  10. *Viola: le praline di natale?

    *Pattie, Plettie e Tubbie: ma perché, quando cita D'Orrico e gli altri critici e scrive il pezzo dell'Amaca di Michele Serra. Awesome è awesome.

  11. Verooo.
    E l'intervista dalla Bignardi.
    Ti ho acpito, Tieffè: tu contesto il talento enorme e le trovate geniali al servizio di una storia così-così.
    E comunque ribadisco: su Malinconico sono acritica (come per Guzzanti).
    Io amo in maniera acririca, la verità (cit)

  12. *Pattie: appunto. Talento enorme per una storia che non c'è. Decine di spunti folgoranti tenuti assieme male. E poi, il rapporto con la suocera: quella doveva essere la spina dorsale, lì c'era sostanza, altro che reality (tra l'altro puf, a un certo punto sparisce). TFM scuote la testa.

  13. Sono abbastanza d'accordo, purtuttavia l'ho appena messo come libro dell'anno nella mia classifica per rockit, la ragione principale risiede nel fatto che nella mia libreria anobii, ma anche in quella billy (cit), su una media di sessanta libri annui letti, gli italiani sono in media due. Sono pessima lo so, ciao.
    LB esterofila senza speranza

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