Andrea De Carlo: Lei e lui
Lei e Lui – Andrea De Carlo, Bompiani, 568 pagine.
Pochi scrittori come De Carlo hanno il senso del romanzo puro, della narrazione senza tripli o quadrupli fini. De Carlo è un narratore di quelli che non se ne fanno più. E le sue storie degli e negli anni ’80 e ’90 stanno lì, lo dimostrano. Nel decennio successivo ha mantenuto temi e topoi senza riuscire a rinnovarsi. Ma in realtà non ci ha mai nemmeno provato.
La sensazione è di leggere un po’ sempre la stessa storia, in altri modi, con altri nomi. Eppure, perché smettere?
Di noi tre, mi hai fatto venire un po' di nostalgia…mi sa che me lo rileggo.
Playmobil
io non l'h mai letto de carlo, e continuo a non averne voglia, come dici tu: pare che scriva sempre la stessa storia.
forse era il caso di leggerlo anni fa.
mi confermi che quindi si legge per tradizione?
viadellaviola
amica Viola, Due e Di Noi Tre secondo me sono quei libri che fanno tradizione.
Due soprattutto.
Io rivaluterei Mario come figura di uomo positivo.
Due di due! Bice!! No due da solo!!
Essepì.
Misia è un personaggio che è un po' un miracolo, difficile trovarne un'altra.
Io proprio perchè lo leggerei spinta dal solo affetto, evito.
E mi rileggo Di noi tre.
😉
Il libri di De Carlo contribuiscono al riscaldamento globale e alla deforestazione dell'Amazzonia, e questo è il solo merito che mi viene in mente.
non ho motivo di dubitare del giudizi positiv ma ne lessi uno tempo fa e mi lasciò pochi pensieri
ciao
lei e lui, io e te, xy … not every conspiracy is a theory
Che si sappia, io a Belguglielmo ci voglio proprio bene!
Playmobil
Due di due il Mio Libro, quello che leggi a sedici anni e ti cambia la vita. Tecniche di seduzione lo segue a ruota. Di noi tre pure mi piace, poi dopo Giro di vento l'ho abbandonato, perché anche basta col milanese che ritrova se stesso in umbria. O no?
Guido Laremi forever, comunque.
LB che voleva sposare andrea de carlo
Per fortuna a me non è piaciuto il primo e non mi sono incastrata nell'aspettativa di innovazione.
estia
Guido e Misia sono stati gli ultimi due suoi personaggi accettabili. Dopo aver letto Pura vita ho mollato tutto. De Carlo che si autoimita non si può subire.
edit: Pura vita e Nel momento.
penso di essere stata innnamorata di Guido e non in senso biblico, per la serie pianti fluenti all'ultima pagina.
De Carlo mi ha fregata così, facendomi cercare Guido in ogni uomo, ma concordo con il giudizio generale
A
*Violezza: confermo. Tradizione. De Carlo si legge tra i 17 e i 19 anni. Altrimenti non bisogna cominciare mai.
*Pattie: ah che bello avere una sponda. Mario sì. E Martina.
*VIrgh: 😉
*Belg: mi associo a Playmobil
*Marco: esattamente il tema di un post che sto preparando su questa nuova infornata di libri-strenne natalizie.
*Noodles: ecco, e allora tu come te lo spieghi che non abbia saputo rinnovarsi? Cioè, bravo è bravo. Pigrizia?
Ho finito di leggere Lei e lui (o lui e lei). Sono arrivata alla fine e questo vuol dire che, nonostante tutto, la narrazione andava. Ma poi ci ho riflettutto e no, devo dire che non solo non mi è piaciuto ma mi ha lasciato una sensazione amara. Quanti stereotipi, fino ad essere fastidiosi, fino a farmi quasi andare di traverso la Clare Moletto e Daniel Deserti. Quanto sarebbe stato più interessante se De Carlo si fosse dedicato ai personaggi di Miriam Lovati, o dell'avvocato Panbianco, sono loro i veri personaggi nei quali mi identifico, quelli normali, quelli traditi, quelli che provano a vivere senza avere la possibilità di scappare in Liguria o a Vancouver, che non sanno ballare, nè suonare la chitarra…quelli che nella vita ci stanno dentro. Perché non possono scappare…perché sono i veri adulti.
ah scusate…non lascio mai messaggi anonimi, mi chiamo Valentina
hO TERMINATO DI LEGGERE LEIELUI E MI E' PIACIUTO MOLTISSIMO, COME DEL RESTO TANTI DEI LIBRI DI DE CARLO!!!!! VALERIA