Mad Men: The Rejected (4×04), The Chrysanthemum and the Sword (4×05), Waldorf Stories (4×06)

Ma prima di parlare di Mad Men io voglio dire quali sono i miei rapporti con Mad Men:

 

Stagione 1: amore a prima vista, colpo di fulmine, cose così
Stagione 2: affetto blando e vaga irritazione
Stagione 3: astio profondo che sfocia in indifferenza
Ultime due puntate stagione 3: sesso bollente
Stagione 4: passione, non posso vivere senza di te, dipendenza.

 


Insomma season 4 sull’ottovolante. Gliel’ho anche detto al mio amico  Don Dreipah, l’altra notte, all’after party degli Emmy: Don a parte che tu sei il mio mito, ma quella scena in cui ti stai bombando una delle TREMILA femmine tutte calde dei ’60s e all’improvviso ti fai pigliare a schiaffi mentre sei lì insomma che fai su e giù nel tuo solito modo stiloso, beh Don fattelo dire: sei il numero uno, anche se una bella rehababbata non ti farebbe male, io credo.

 

Ma andiamo con ordine, e partiamo dall’episodio 4×04, The Rejected

 

Ovvero, gente che fa spallucce. Se Mad Men è il telefilm per eccellenza in cui la gente fa cose e poi alza le spalle in segno di “who cares?”, “chi se ne fotte”, “whatever”, beh questo episodio è la più adamantina dimostrazione di questo cinismo, indifferenza, distacco e cose così.

 

Fa spallucce Don quando Allison la segretaria suppellettile gli lancia addosso un -posacenere? soprammobile?- insomma qualcosa di pesante ma comunque inutile in onore alla propria funzione all’interno della big picture di Don.
Fa spallucce Pete quando il suocero lo apostrofa con “you son of a bitch”. (A questo punto devo dire che per la prima volta in quattro stagioni Pete non è più irritante, ha smesso di farsi odiare, è quello che è. Uno stronzo. Bene, Pete, ti accettiamo e non ti giudichiamo per quello che sei, eventualmente per quello che fai.)
E infine fa spallucce la nostra meravigliosa Peggy quando la sua nuova amica le offre su un piatto d’argento una canna e anche qualcos’altro.

 

Peggy: è mai esistito un personaggio che da quando compare in scena continua a salire salire salire in una scala di perfezione che tende all’infinito? Non lo so. Ma so che Peggy  ci si sta avvicinando sempre di più. Peggy. Quando spia Don. Quando si definisce cattolica. Quando sbatte la testa sul tavolo. Quando va via con i nuovi amici del cuore scapigliati e scarmigliati. Quando lancia quello sguardo a Pete sul finale.

 

Varie scene da segnare, as usual: Pete che ha appena saputo che diventerà padre. Eccitato, così si rivolge alla moglie: voglio tirarti su e farti girare, ma non voglio danneggiare nulla là dentro.

 

La coppia di vecchietti e le pere, con Don sullo sfondo: yeah!
Episodio sublime, magistrale e tanti altri aggettivi, dentro una stagione finora compatta e sensata: succedono cose che, finalmente, hanno conseguenze dirette sui personaggi. Mad Men sembra aver smesso di specchiarsi indugiando sulla propria bellezza e finalmente ha il coraggio di andare a vedere cosa c’è dietro l’angolo: Peggy che sfugge a una retata di polizia, Don che continua imperterrito la propria discesa agli inferi -è un arco anche questo- la quale discesa sta sempre più assumendo precise connotazioni: la distruzione di un mito.
voto all’episodio: 9,5

 

4×05 The Chrysanthemum and the Sword

Ma questa parabola può anche prendersi una pausa. Don dunque torna quello cui siamo abituati, cioè un vincente. Almeno sul lavoro. In famiglia la figlia prosegue la sua brillante carriera di psicopatica che la porterà dritta dritta nei paraggi di misery non deve morire. Come biasimarla, d’altronde, con quella madre che si ritrova? Betty: anaffettiva, insipida, ignorante, infantile, sciocca: ecco, sciocca credo sia l’aggettivo più calzante. Betty è sciocca: non impara dai propri errori, non sa essere moglie, non sa essere madre, non sa essere donna, non sa essere niente. Ok, nelle prossime puntate scopriremo magari un qualche trauma che giustifica tutto ciò (io sarei per la soluzione finale: ricoveratela) ma ciò non toglie che gli episodi con la famiglia di Don al centro siano i più deboli. Sembrano degli inserti che tutto sommato puoi staccare dal resto. Come quando compri il giornale e l’edicolante ti dice: Oggi è 1,50, c’è anche l’inserto. E tu fai quella faccia lì: uff, vabbè. Lo leggi, ma ne faresti anche a meno.

 

Poi però ci sono i cinesi, i regali di Pete (il nuovo lato “buffo” gli dona sempre più), c’è l’ottusità di Roger ma a Roger perdoniamo tutto, anche questo complesso di inferiorità verso il mondo sempre più lampante, c’è la messinscena contro i nemici, c’è PEGGY che gira sulla motocicletta nello studio vuoto (ipersuper AWESOME), c’è Joan -Joanona!-, c’è la segretaria vecchia LOL, c’è l’attrice bambina mostruosamente brava. Voto: 7,5 ma non nominatemi Betty per carità che il voto scende subito a 6

 

4×06 Waldorf Stories

 

“Ma non è un po’ troppo smart per la gente comune?”.
La frase che il signor Cereali rivolge ai nostri Mad Men plus Peggy calza a pennello per nostro hamato telefilm. Ma non è un po’ troppo smart per la gente comune? La risposta è una sola: sì.
Dimentichiamoci della finta di 4×05. Don continua a combinare casini e non basta la presenza della sua “costola”, Peggy, per rimediare.

 

Insomma Don, il brillante, geniale, smartissimo che riesce a farsi assumere da Roger grazie a una sana bevuta alle dieci del mattino (bentornati flashback, a proposito), rimane incastrato da uno sfigato, ridicolo omino senza qualità che ha solo una gran fortuna nel trovarsi al posto giusto nella bevuta giusta (quella di Don). Peggy fagli vedere l’ufficio, comincia lunedì. Are you kiddin’?
No, Peggy, per fortuna no: ne vedremo delle belle, tra segretarie vecchie cecate, il ritorno del nemico di Pete, the blonde ciuffo Kenny. And so on. Io ho l’acquolina in bocca, voi?

 

E dondraperly speaking: ormai è peggio di una puttana, pronta a offrire le proprie grazie a chiunque, oggetto di caccia, trofeo svilito e svalutato: scusate ma quello è Don, il famoso Don? Quante se ne bomba in questo episodio, tra una dissolvenza e l’altra? Non so, ho perso il conto. (A proposito di dissolvenze: geniale la scena della tipa che canticchia il jingle, poi si china per fare un lavoretto di bocca, la mdp rimane sul viso di Don e poi sfumiamo al mattino dopo: telefonata della solita cahacazzi e una donna diversa accanto: Doris. Voto: l’immensità).

 

Dicevamo di oggetti sessuali, di svalutazioni sul mercato. Se Don si butta via come una mappina, poderosa, ma sempre mappina, lo stesso non si può dire delle nostre femmine preferite: Joan e Peggy.
Vogliamo parlare della scena della premiazione con Joan che tiene le mani ai due bambini Don e Roger? Del bacio sulle labbra tra Joan e Don? Di come Joan sia the best profumiera senza cadere in the best gattamorta? Ragazzi, ci vuole talento. Joan ce l’ha. (E quanto dobbiamo ancora cuocere a fuoco lento prima di vedere esplodere questa specie di triangolo Don-Joan-Roger? Non vedo l’ora, sbrigatevi però).
E vogliamo parlare della scena in cui Peggy ridicolizza il troglodita RIZZO spogliandosi e provocandogli un’erezione eterna soltanto perché lui aveva osato dileggiarla con commenti maschilisti sul corpo di lei?
ESTASI. Ehi minchione di un Rizzo, ho fame, vuoi qualcosa?

 

E non parlo della scelta di collocare un episodio in cui i Mad Men vincono un premio -pesante!- agli American Television Commercial Awards LA STESSA SERA in cui Mad Men vince il premio come Best Drama agli Emmy. Ho finito gli aggettivi. La ciliegina sulla torta dell’eccellenza.

 

Voto: 9,5

30 Replies to “Mad Men: The Rejected (4×04), The Chrysanthemum and the Sword (4×05), Waldorf Stories (4×06)”

  1. Sono d'accordo, in questa stagione Mad Men ha davvero preso il volo. E' come se avessero smesso di dipingere accurate miniature per passare ad uno stile più corsivo, dinamico. Credo che anche il salto in avanti di un anno abbia aiutato molto, giustifica certi cambiamenti senza farli sembrare troppo brutali.

    Ma! Mi tocca essere in disaccordo su Betty 😀 Lo so che noi del partito pro-Betty siamo pochi Don Chisciotte, ma è stata proprio lei a tirarmi dentro lo show: non è una persona con cui andrei a bermi una birra (un sacco dei miei personaggi preferiti sono gente che terrei a debita distanza nella vita reale, a ben vedere), ma la sua storia e la sua psicologia, proprio perché lei è dentro il sistema e non intimamente progressista come Peggy – o con la battuta giusta al momento giusto come Joan – ci dicono un sacco di cose sul mondo che Mad Men vuole dipingere. Questo post lo spiega sicuramente meglio di me: http://writingishard.wordpress.com/2010/08/16/why-betty-draper-matters/

  2. *Posto che nel post ho usato un tono volutamente di iperbole, direi che attorno alla figura di Betty vada fatta una distinzione tra ciò che rappresenta e ciò che è.
    Nel primo caso è indubbio che la sua sia una figura centrale, nell'economia di uno show che vuole raccontare un decennio cruciale con la cura e la maniacalità che la contraddistingue: c'è Peggy, c'è Joan. E c'è Betty. E ci sta benissimo.

    La mia "ostilità" verso questo personaggio nasce solo e soltanto da quello che Betty è, anzi da come viene "scritta". Betty è sempre la stessa. Sono passati quattro stagioni ed è ancora la solita Betty insoddisfatta, spazientita, con picchi di isteria, con gesti "folli". Non ha imparato, non ha avuto a mio parere quell'evoluzione (pur restando se stessa) necessaria per ogni telefilm dei nostri anni. La figura di Betty credo sia uno dei pochi limiti di Mad Men. non sono riusciti a inserirla nel corpus centrale della storia, non sono riusciti a donarle un'emancipazione di cui invece hanno goduto le altre. Joan, per esempio: è sempre lei, ma è cambiata, è un'altra. Betty no. La scena di lei con la psicologa potrebbe benissimo stare nella seconda stagione. Ho l'impressione che sia rimasta indietro, mentre gli altri sono andati "Avanti" (avanti non per forza in positivo, eh).

    Che ne dici? Sono troppo cattivo con la bella "Gennaio"?

  3. La Nuova stagione di Mad Men sta scompaginando tutto. Anche se devo dire che questo limbo di Don inizia un po' a stufarmi. Ok non è più il vecchio Don, ma neanche sprofonda o va verso una direzione precisa. Lo stanno tenendo un po' troppo in stand by secondo me. Anche se per me Mad Men insieme a Breaking Bad resta la perfezione televisiva.

    Non sai quanto ti stimo per le cose che hai scritto su Betty. Non è mai stato un personaggione, ma diamine ormai proprio è inutile. E credo che ci sia anche un piccolo "difetto" di fondo da parte degli autori. Non sapete che ruolo darle? e allora levatela di mezzo!

    Spettacolare invece il cambio d'immagine di Pete. Incredibile: da stronzetto insopportabile a stronzo interessante e competente.

    E invoco a gran voce la coppia Don/Joan!

  4. bella diane che sbraccia per supportare kalinda! struggente!
    espè

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