Primo giorno al Roma Fiction Fest: Sayid, Christian De Sica e Renata Polverini che dice: Il mondo ci invidia i cinepanettoni!

12:20 circa. Arrivo all’Auditorium. Vado a ritirare l’accredito. Si è persa la foto che avevo mandato. La tipa: vabbè ti facciamo l’accredito senza, tanto quest’anno l’accredito ce l’hanno cani e porci. Alla fine la foto viene ritrovata. Ho l’accredito. Mi muovo in giro. Confermo: cani e porci hanno l’accredito. Trambusto nell’aria. Mi avvicino. C’è una conferenza stampa. Gente che conosco. Questa gente si chiama: Sayid Jarrah di Lost, dottor Hunt di Grey’s Anatomy, Reid di Criminal Minds. Prima domanda: Scusa Sayid che ne pensi del finale di Lost? Risposta: Non l’ho visto. Domanda: Non ci credo! Risposta: solo alcuni pezzi. Domanda: Scusa Dottor Hunt, l’anno scorso Dottor Bollore e Karev definirono Grey’s roba per femminucce, tu che ne pensi? Risposta: non guardo Grey’s Anatomy, però so che è ben fatto. Finisce la conferenza. I divi si alzano in piedi.

said2

Da vicino Naveen Andrews cioè Sayid è ancora più basso di come lo si vede. I capelli sono gli stessi, untuosi e umidicci, tipici di chi si è appena fatto saltare in aria anzi in acqua con una bomba urlando “Ora vi faccio vedere io come muore un iracheno”. Kevin McKidd cioè il dottor Hunt invece è molto spaesato, non ha la barba e ha il visino pulito. Forse sta solo cercando di farci credere che lui non è poi quello strangolatore che tutti pensiamo. In effetti ricorda più Lucio Voreno di Rome, o il protagonista di Journeyman, al limite quello di Trainspotting (sì, il dottor Hunt di Grey’s recitava in Trainspotting). Matthew coso cioè Reid di Criminal Minds niente sembra uscito da un set fotografico di qualche rivista di moda, è molto stiloso e ride. I divi escono. La gente si ammazza per farsi le foto. Anche Sayid ride: scusa Sayid ma che minchia ci ridi ora che Lost è finito e sei disoccupato?

14:50. Dopo un breve pasto a Mondo Arancina a base di Rollò con Vurste (da manuale di pronuncia palermitana), in fila per la Masterclass della ABC. Confermo: cani e porci hanno l’accredito. Ergo: l’accredito non serve a un cazzo. Anche perché si configura all’orizzonte la cifra di questo Roma Fiction Fest in salsa amatriciana: ci sono accrediti e accrediti. Gli accrediti normali e quelli al quadrato, gli accrediti aumentati, accresciuti. Infatti, io che ho l’accredito da professionista del settore, me ne sto in fila buono buono, mentre da una corsia laterale entrano per primi THE OTHERS, gente che evidentemente ce l’hanno più grosso, l’accredito. Infatti, quando poi aprono le “porte”, la sala è già piena per un terzo. No, ma complimenti. In sala c’è nientemeno che Maccio Capotonda, con un sorriso sulla faccia fisso tipo paresi. Forse non si capacita del fatto che cinque minuti prima la gente ha fatto a pugni per una foto con lui. “Io ho la foto con MACCIO e tu nooooo gnè gnè”.
La Masterclass è tenuta da Barry Jossen, pezzo grosso della Abc (ha otto cariche, mi scoccia elencarle tutte). Barry ci prova a essere leggero e simpatico. Inizia così: Alzi la mano chi di voi vede Lost! Io non la alzo tanto sono offeso: ma mi pigli per il culo? Mi chiedi se IO vedo Lost? Insomma dice che alla fine ci sarà un regalo per noi piccoli fans (mica scemo, così stiamo attenti per tutto l’epis- ehm la lezione). Dicevo, Barry ci prova, ma la Masterclass è funestata da due disgrazie:
– i problemi tecnici: filmati che non si sentono, filmati che non si vedono, buio in sala che pare di essere alla messa funebre degli heroini di lost, cose così
– la traduzione, a cura della pur volenterosa Fiammetta, funziona così. Barry parla per un minuto, si interrompe, Fiammetta traduce (anzi legge da un foglio in cui è tutto già scritto: pure io ero bravo così!). Un continuo stop and go che rende il nostro Barry un po’ insofferente. Sarebbe bastato spendere duecentomilalire, prendere delle cuffiette e fare le traduzioni simultanee. I condizionali di Roma, Italia, piccola capitolina di piccolo paese.

Insomma Barry procede un po’ didascalico, ci racconta quali sono gli obiettivi della Abc, il pubblico, l’empatia, l’energia, i personaggi che conosciamo come amici nostri, i migliori dialoghi, modernità, quali show hanno cambiato la storia (Lost, Desperate, 24: Barry già lo sapevamo!) anzi Lost in particolare “ha fatto il resetting di tutto ciò che stava prima in televisione” (pue questo sapevamo!), lo schema di colore abbinato a ogni personaggio (molto interessante) e che agisce a livello subliminale sullo spettatore, come mettere in scena gli episodi TRAGICI ideati da Shondona Rhimes (che Fiammetta la traduttrice, screanzata, chiama “quella”), una delle scene drama più belle evah secondo lui, e cioè il momento emotional di quando alla fine della prima serie di LOST i nostri mettono in acqua la zatterona per scappare e tutti si salutano con tutti, il virtual backlot che consente agli attori di stare in uno studios di L.A. ma in realtà poi risulta che sono a New York, la decisione di mandare alcuni shows in contemporanea in tutto il mondo, perché loro vogliono che lo spettatore non abbia la fruizione rovinata dagli spoiler (bravo!), la globalization, l’international storytelling, un breve lancio dei nuovi prodotti ABC dell’autunno. Cose così. In questa celebrazione ABC stona decisamente il mancato riferimento al grave buco nero degli ultimi anni che si chiama: Flashforward. Analizzarne perché e percome sarebbe stato molto utile. Comunque. C’è spazio per le domande del pubblico. In realtà lo spazio se lo mangia tutto la responsabile italiana ghhfgfgfg per le cose ABC in Italia che fa TRE domande a Barry. Avete presente quelle domande che non sono domande ma che servono a ribadire cose già dette e a far vedere come si è bravi a far domande che non sono domande? Ecco. Il tempo è finito. Ci mostrano le due clip tratte dai dvd di Lost. Ho già espresso il mio parere ieri: ‘na sòla.

ore 18. Conferenz-Convegn-Incontro dal titolo “Cinema e televisione”. Cioè: perché i film in tv non tirano più? C’entrano i telefilm? Prima parte. Due professor-studios-espertoni ci mostrano una sequela di dati su alcune slides. A un certo punto l’incoscienza. Un’ESPLOSIONE tipo BUUUM! fa saltare tutto il sistema elettrico. Panico. L’espertona: vabbè mi ricordo la presentazione a memoria. Seguono grafici sugli ascolti (!) di Dawson’s Creek, Friends, E.R., insomma siamo sul pezzo. Fine prima parte. Nella solita assenza di luce che è la cifra mortuaria di questa prima giornata al RFF, la parola agli esperti. Produttori di cinema, gente tipo Tozzi e Barbagallo. Seduti sulle sedie a semicerchio, po’ talk po’ no, si inizia con i soliti “Io mi ricordo” del cinema italiano. Me ne vado.
tuttipazziEsco dalla sala. Ma esco dal punto sbagliato. Cioè dall’entrata. Inciampo in Steve Della Casa, cioè il DIRETTORE del festival, mi ritrovo sull’orange carpet. I fotografi sono in assedio da guerra e fanno foto a muzzo. Strana tensione nell’aria. Mi domando: ma non avranno mica scoperto che sono il celeberrimo TFM? No. Insomma provo a uscire in tutti i modi, ostacolato da vecchie ingioiellate, bambini inutili e vippaglia di quarta categoria (ALESSIA FABIANI!), finché non trovo un’uscita laterale e vengo sputato sul marciapiede di una stradina. Senza volerlo finisco praticamente addosso all’intero cast di Tutti pazzi per amore: Solfrizzi, Natoli, Valli, Ricci, Giulietto. SENZA MOTIVO se ne stanno in fila per due nascosti sotto un albero (v. foto a lato). BOH. Natoli e Valli sembrano le classiche amiche del cuore. Solfrizzi è molto basso, Marina Ricci cioè Stefania è forse ancora più svampita che in scena. Comunque è un sì.

ore 21:30. Auditorium. In fila per la serata di inaugurazione. Faccio valere il mio accredito. Entro a spallate tra i primi. L’intera sala è piena di posti assegnati (FABIANO FABIANI, ELIANA MIGLIO, gente così), poi ci sono alcuni posti sfigati. A poco a poco entra in scena tutta la sintesi perfetta della romanità cine-televisiva. Donne sui trampoli, uomini in smoking. Mi imbarazzo per loro. Non hanno capito dove si trovano, che sono fuori luogo, fuori tutto. L’Auditorium, nonostante tutto, rimane in parte vuoto. Imbarazzo.

Entrano Steve della Casa e Veronica Pivetti, cioè madrina. La serata inizia con la premiazione di Christian De Sica per l’eccellenza artistica. Maledetto Bonolis e quando ha sdoganato la parola eccellenza. Chi premia De Sica? Ma ovviamente Renata Polverini, presidente della Regione. Mentre la platea che ne sa si domanda PER QUALE MOTIVO De Sica debba essere premiato a un festival della fiction (Della Casa prima ha detto: “è una persona che mi piace molto”. Ah beh allora!), De Sica che almeno è onesto dice: “Io fiction non ne ho fatta molta, però lo Zio D’America di qualche anno fa mi ha permesso di ampliare il mio pubblico”. Io, la mia faccia: ma chi se ne frega! Polverini consegna il premio (mentre sullo sfondo una tragica traduttrice con la borsa in mano traduce in inglese per quei quattro poveri stranieri capitati per caso a questa SAGRA) e niente Poleverini se ne esce con la frase più ASSURDA della storia: “Bravo Christian! AHAH! Che poi, diciamolo, i cinepanettoni ce li invidiano in tutto il mondo! Ecco, io a una che dice una cosa del genere la costringerei a guardare PER SEMPRE in loop Massimo Boldi e Christian De Sica che fanno gara di peti e poi vediamo.

Comunque, dopo l’inspiegabile premio alla vaccinara, ecco il premio alla ABC. Tornano Barry, Sayid, Hunt, una bionda di Castle (ma chi se lo calcola, Castle?), Reid di Criminal Minds (che è Cbs, ma è prodotto da Abc) e altra gente. Ovviamente è boato. E ovviamente inutile dire chi vinca all’applausometro tra De Sica/Polverini e Sayid Jarrah.

E niente, mentre la vippaglia romana sciama fuori dopo la cerimonia più veloce del mondo e la conseguente esibizione di morti di fama più inutile del mondo, la platea rimane per l’anteprima mondiale del pilot di Body of Proof, con protagonista l’ex casalinga disperata Dana Delany. Vi faccio un piccolo spoiler: a me di questo Body of Proof fregherà cazzi, ve lo dico.

ore 23:40. Hanno aperto una nuova gelateria a via Cola di Rienzo. Uno dei migliori gusto “Nocciola” evah.

19 Replies to “Primo giorno al Roma Fiction Fest: Sayid, Christian De Sica e Renata Polverini che dice: Il mondo ci invidia i cinepanettoni!”

  1. per me non esiste altro gelato all'infuori di quello del siciliano, come lo chiamo io (gelarmony, lo stesso di mondoarancina), però se mi dici che il gusto nocciola di questa nuova gelateria è meglio, una capatina ce la faccio. Dov'è?
    comunque massima invidia per l'incontro con Sayid e il cast di tutti pazzi. Io avrei abbracciato la Natoli e poi sarei scappata, tipo Sayid con la bomba
    p.s.ma la Valli chi è?

  2. Sayid anche nello special post-finalone da Jimmy Kimmel non spiccava per entusiasmo (ingrato!)

    E comunque un enorme sooOoob per Solfrizzi tappo che no! io me lo figuravo alto alto.

    Attendo con ansia la cronaca Criminal Mindica!

    Manu

    (che c'azzeccano i cinepanettoni con i telefilm? a parte il vil denar pubblicitario)

  3. Ma poi, che vuol dire: "non l'ho visto"?. Ok, posso capire, ma il copione lo avrà letto, no? Cioè, non gli hanno chiesto se gli piaceva come era andato il montaggio, come era la resa finale………..

    Vabbè….

    Max

  4. Scherzi? Sarà che non guardo Grey's né ho mai visto "Rome" (Roma sì, l'ho vista… madò che casino queste omonimie tra TELEFILM e CITTA'), ma per me Kevin McKidd sarà sempre quello che fa una brutta fine in Trainspotting mentre i suoi amici che si drogavano fin dalla notte dei tempi ne escono più o meno alla grande! Ah l'ironia della sorte.

    Comunque se ti va di approfondire sul discorso degli schemi di colore abbinati ai personaggi di Lost, io ti ascolto! E' il mio campo da gioco!

  5. Non capisco perché interpretano ruoli e poi fan di tutto per far quelli che non gliene frega nulla "oh, l'han già trasmesso il finale?".
    Ora, forse un pò sayd lo capisco, ma Hunt, cioè ripigliati! che solo in grey puoi fare la parte del figo non irlandese, che l'ultima volte che ti ho visto avevi uno stupidissimo kilt e 2 corna in testa.
    stizzofrenica
    eh sì, oggi son malmostosa.

    ps non è che daresti i miei dati sensibili a Reid?

  6. *Grace: non saprei dirti, è a metà di cola di rienzo. mi sa che ci sono le foto di marilyn alle pareti. però buono, sì

    *Manu: che c'azzeccano? c'azzeccano come christian de sica alla conduzione di sanremo. niente.

    *Max: da quanto mi dicono, l'ha detto forse solo per sottrarsi a domande sceme del tipo "che ne pensi del finale di Lost?" che è una domanda scema, in effetti 😉

    *Poggy: ah va bene, allora poi approfondiamo. mi è parsa l'unica cosa interessante davvero, ma non è andato molto in profondità

    *Stizzo: c'è stata tipo la lotta all'ultimo sangue tra le GRUPI di Reid. gente che tirava peluche. sul serio.

    *6: sì sì lo so chi è Castle e anche che l'ex marito della Casalinga scappata da Wisteria. La tipa era castana scura. La risoluzione è quella, colpa dell'iPhone, è lui che è timido 😉

  7. ben che ti è andata
    hai rischiato la presenza di un'intera classe di Laboratorio Mutimediale (non posso precisare ulteriormente)
    causa distanza, i baldi giovani si sono sottratti all'invito del loro incauto insegnante
    ciao

  8. Posso dire che mi stanno un pò sul cavolo questi attori che dicono che non vedono i loro telefilm???? Cioè ma che è??? Stanno fuori!!! E comunque anche Matthew Fox  in un intervista (non mi ricordo bene quale datpo che ne ho vise decine e decine) disse che ancora non aveva visto quasi niente della sesta serie…boh..scelte che mi sembrano inspiegabili..
    C.

  9. conosco massimo 5 nomi di tutti quelli elencati -.-
    anche io voto per i colori di lost

    Paola/dearm

  10. *Yet: per certi aspetti meglio così, dai 🙂

    *C: alla fine hai solo la nausea e non te ne frega niente

    *Dearm: però Reid me l'hai suggerito tu 🙂 oggi grande show dell'attore, tra l'altro

  11. avevo gogolato per trovare il nome del personaggio 😛
    e poi mi riferivo agli attori, italiani e non 🙁

    Paola

  12. ti leggo scazzato e mi spiace. speriamo in un… domani?

    ps: se non avessi letto da te di questo evento romano…da nessuna parte l'ho incontrato…

  13. *no, non troppo scazzato, un po' deluso per le enormi potenzialità sprecate, tutto qua. molti mi stanno sottolineando che nessuno parla del RFF: non so che pensare

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *