Aria condizionata, ventilatore, NIENTE: dietro l’angolo c’è comunque la morte

caldo1che caldo. che palle. che caldo. che se lavori da casa  ancora ancora puoi startene in mutande anzi manco quelle. ma come fare se hai un luogo di lavoro e tanti colleghi stronzi? che caldo. che palle. che caldo. tre scuole di pensiero. aria condizionata, ventilatore, niente.

1) aria condizionata. allora c’è chi pensa che l’aria condizionata sia la panacea di tutti i mali. casa macchina e lavoro. pausa pranzo sulla scrivania dell’ufficio. insomma COSTORO credono che l’estate voglia dire 18 gradi fissi. questa gente va dritta come un carrarmato e se ne fotte -fascisti!- di chi invece soffre, di quei DISGRAZIATI che a) non solo soffrono il caldo ma b) soffrono anche di allergie o, eventualmente, c) hanno la CERVICALE BALLERINA.
bene, di solito il conflittone in ufficio viene sempre vinto dai 18 gradi. gli altri si devono adeguare: e quindi finisce che i 18 gradi vanno a lavoro tutti garruli -ma prima o poi quel sorriso IDIOTA vi passa! ah! quando vi coglierà THE REUMATISMO definitivo io sarò lì in prima fila coi pop-corn!-
i disgraziati invece escono di casa con un trolley detto anche CAMBIO STAGIONE: cioè questi poveracci prendono i mezzi pubblici (i disgraziati vanno a lavoro coi mezzi, al limite in bici), arrivano al lavoro, si chiudono in bagno e qui avviene la trasformazione in Ralph Supermaxieroe o Wonder Woman: pantaloni lunghi, stivali, sciarpe, guanti, cappelli di lana.
in queste condizioni lavorare diventa un inferno. i capi non lo sanno, ma d’estate la produttività cala non per il caldo ma perché la gente passa il tempo a farsi la guerra. sabotamenti, impianti manomessi nottetempo, false concessioni -per farvi contenti ho messo a 22 gradi! quando invece sono 14-, sguardi torvi, amicizie rovinate almeno fino all’autunno, certificati medici. cose così. poi dice perché sei stressato.

2) ventilatore. questa scuola di pensiero è un po’ meno guerrafondaia della prima. i ventilatori-additti credono tutti che l’aria condizionata conduca alla MORTE per step progressivi di sofferenza che vanno dal colpetto di tosse alla BRONCOPOLMONITE.

quindi ventilatore.
anche qui però c’è conflitto, che all’inizio parte piano piano esplode in uno schifio generale e finisce a compromesso.
sì perché c’è chi vuole il ventilatore vicino vicino al tavolo delle riunioni anzi proprio sparato in faccia che si illude di essere in un video di BEYONCE tipo macchina sparavento o al limite dentro una macchina affittata che fa tanto coast-to-coast americano. e c’è chi invece il ventilatore lo vorrebbe un tantino meno invasivo, diciamo più defilato, diciamo lì, nel fondo della sala (sono quelli della cervicale ballerina).
questa partita finisce di solito a pari e patta. come le targhe alterne. un giorno un ventilatore viene usato come CENTRO TAVOLA, il giorno dopo come ornamento della sala cui appendere i propri pensieri andati a male.

3) niente. poi ci sono quegli uffici che non hanno niente. cioè magari hanno un condizionatore di quando SPADOLINI era ancora vivo, ma è scassato e ogni giorno la segretaria chiama il tizio per ripararlo -almeno così dice, magari è una disgraziata del punto 1 il cui unico compito è SABOTARE- e insomma si vive nell’illusione perenne che quel COSO lì in alto prima o poi venga riparato.
ma la verità è che questi uffici sfigati non hanno soldi. e quindi magari si fa anche la colletta per comprare il ventilatore, ma mica è semplice! prima bisogna individuare lo stronzo o la stronza che si assuma l’onere di RACCOGLIERE I SOLDI -chi nella vita ha assolto questa funzione, di raccoglitore/cacciatore per sciocchi compleanni o per i bambini poveri dell’africa sa di cosa sto parlando-, poi bisogna trovare il compromesso sulla cifra cadauno -15 euro? 20 euro? buoni pasto?- poi bisogna trovare un altro stronzo o un’altra stronza che vada in un centro commerciale con un saturn o un trony dove trovare il suddetto ventilatore, ma quasi sempre -guardacaso- questa gente non ha la macchina quindi ha bisogno di un passaggio insomma di RIMANDO in RIMANDO siamo a novembre e vabbè lo compriamo l’anno prossimo.
quindi niente. e finisce a massimi sistemi tipo MI SUICIDO prima o dopo il ferragosto? il tg1 mi userà come notizia di apertura? finestre aperte o chiuse cosa è meno peggio? per finire all’extrema ratio: una bacinella piena di ghiaccio raccattata al bar di sotto la quale bacinella viene posta al centro della stanza come definitivo MEMENTO MORI. e poi arriva il capo e dice: oggi straordinario.

io, tieffemmino, cresciuto a pane e almost africa appartengo alla scuola del NIENTE. quindi se siete della scuola aria condizionata sappiate che la guerra è solo all’inizio.

32 Replies to “Aria condizionata, ventilatore, NIENTE: dietro l’angolo c’è comunque la morte”

  1. il fronte comune contro l'aria condizionata è stato uno dei miei primi punti di contatto con te, mio caro TFM (era il 2007 e qui era un baretto ben frequantato e non ancora un locale alla moda).
    Io sempre della scuola NIENTE con capa che però ama l'ARIA CONDIZIONATA.
    Golfino tutti i giorni e appena lei esce dalla stanza chiudo l'orrido marchingegno.
    hasta la calura siempre.

  2. ma vogliamo dirlo che quelli che d'estate mettono l'aria condizionata a 18° sono gli stessi che d'inverno sparano il riscaldamento a 24°? alla faccia del riscaldamento globale
    pampero

  3. TFM, io voglio la traduzione in inglese di questo articolo che lo spiattello in faccia ai colleghi. Stavo per schiattare in questo paese per colpa della loro malefica aria condizionata perennemente accesa, persino con la bufera che imperversa nella caalda campagna inglese. i'm melting here, immagina la mia faccia di disapprovazione.
    Tutta la truppa di stagisti italiani in questo ufficio e' ben rappresentata dal punto 1.Ora ti propongo come capo dell'esercito di liberazione nazionale dall'aria condizionata. Hai l'occasone di diventare il nostro eroe, sono soddisfazioni nella vita eh!
    stefania

  4. Il mio ufficio ha la stessa struttura di una serra per pomodori, davvero eh: delle cose dentro un involucro raccogli caldo. Il clima è vitale per i clienti che ci entrano, per non farli morire tutti e accumulare procedimenti penali per omicidio colposo. Detto ciò, c'è poi la lotta per il telecomando del suddetto clima, e qui il punto 1 ha ragionissima. La collega, signora d'una certa, tiene bassissimo d'estate e altissimo d'inverno, sarà l'età, morale d'inverno di piglia un coccolone dal caldo e d'estate se sei così sfigato da finire nella mattonella del getto del clima, beh non vado oltre.
    Casa. Madreh pensa che climatizzatore non credo lo sappia pronunciare, deve proprio averci un blocco mentale, crede che il ventilatore sia mortale come il clima. Che se te lo tieni puntato fisso nella coppa ok, magari domani poi non ti alzi, ma se hai poco poco di testa riesci a far muovere l'aria senza pigliarti la pleurite mortale istantanea cronica condida da sarcoidosi e lupus. Inutile dire che almeno al ventilatore non rinuncio, la mia pressione nulla ringrazia preventivamente.
    Stoico TFM, io l'ho detto che deve fare "the cif of tutto", ma non mi danno retta 🙂

  5. *Pattie: posso essere un baretto ben frequentato MA ANCHE alla moda?

    *Pampero: tra l'altro, infatti. gente selfish

    *Stefania, se lavori cogli inglesi lo saprai meglio di me. Bene, ti ho appena assunta come traduttrice ufficiale Capo Mondiale del Fronte per la Liberazione dall'Aria Condizionata

    *Liga: io la penso paro paro a your madreh (ma perché la cervicale danza spesso over my scioldah)

  6. Al "quando Spadolini era ancora vivo" sono morta dal ridere.

    in ufficio ho l'aria condizionata (grazie al cielo) e si sta ottimamente, freschi come delle rose fino alla mezza,  poi esco salgo in macchina (parcheggiata nel parcheggio aziendale senza neanche un filo d'erba)  che non ha l'aria condizionata, faccio sei km sotto il sole cocente e arrivo a casa completamente fradicia e con qualche etto in meno. E' così da dieci giorni.
    ( d'estate gli uffici bisognerebbe chiuderli per legge)

  7. TFM tu puoi essere quello che vuoi.
    Ma ormai più che un baretto è un lounge bar. E comunque io voglio essere la segretaria del fronte di liberazione dall'aria condizionata.

  8. povero Spadolini, uno delle prime vittime di Berlusconi. Sai che la morte di Spadolini è stata oscurata da quella di Domenico Modugno molto più di quanto la morte di Sabani sia stata cancellata da quella di Pavarotti?

    Io ero in vacanza a saint Tropez, quando tutto avvenne…

  9. Qui in Sicilonia, come potrai ben immaginare, il caldo è alle stelle. In questi giorni d'inferno prelaurea stare al pc è un supplizio, ma ho scoperto che con le finestre chiuse e ventilatore si resiste anche perchè il condizionatore della stanza da letto della mamma non riesce a raggiungere la mia zona lavoro…

    Ah, io sono una dalla cervicale ballerina, per cui ventilatore nell'angolo e climatizzatore impostato sui 27-28° (tanto fuori ce n'è almeno 35)

    Alessia

  10. La civiltà si colloca tra l'asfalto e l'aria condizionata. Se volevo *niente* me ne stavo a *niente* a godermi il *niente* con tanto *niente* intorno, più un po' di polline mortifero. Perché privarsi dei ritrovati della civiltà, il riscaldamento, l'acqua corrente, la pornografia, l'mp3 ? Nella Libera Repubblica di Awesome il ministro all'ambiente è un condizionatore!

  11. lo sapevo! belgu lo sapvo che eri tu!! perche' non si vincono dei soldi con il gioco indovina il commentatore?

    io sono della scuola del niente, manco a dirlo.

    iob

     

  12. lavorare cogli inglesi mi sembra una parola grossa. piu che altro faccio educazione alla civilita in questo ufficio, ma e una dura lotta.
    TRANSLATION
    DEATH TO THE AIR CONDITIONER
    sono moolto soddisfatta del mio nuovo ruolo come puoi vedere.
    viva il fronte!
    stefania

  13. io ho sempre caldo, qualunque stagione sia negli interni vivo a mezze maniche (19 anni vissuti sull'alto appennino serviranno a qualcosa) dunque son del partito dell'aria condizionata.
    però a casa no, a casa gestisco la situazione con finestre chiuse e tapparelle abbassate f

    ino alle 21 e la temperatura è accettabile, però quando non riesco a dormire accendo il ventilatore a spegnimento automatico.
    wow, le ho prese tutte e tre con un botta sola, certo che noi donne non ci accontentiamo mai 😀

  14. comunque con l'aria condizionata e il deumidificatore io ci ho sempre la libreria piena. che fuori fa caldo. non troppo alta. giusta.

  15. L'intero post è viziato dal pregiudizio dei 18 gradi 😛
    Certo, nell'ufficio dove lavora la mia ragazza ce ne sono effettivamente 18/20, non so, lei porta la giacchetta. Ma nell'ufficio dove lavoravo io tempo fa c'era una temperatura giusta per la camicia che non so quanto fosse ma andava benissimo.

    Come dire, se fate un lavoro in cui potete essere bagnati-appiccicaticci-unti-lerci BEATI VOI, ma io se nel pomeriggio dovevo andare da un cliente non ci potevo andare pezzato tipo aquaman, sorry. Quindi niente non si può, ventilatore dipende dalla struttura dell'ufficio e dal numero di prese d'aria -> AC spesso è l'unica alternativa.
    Quando ancora prima lavoravo in un noto ospedale milanese per la tesi, "eeeh ma non ci serve l'AC, tanto qua ci sono i soffitti alti", sì, IL CAZZO. COLLEGHI IN CANOTTA nei momenti peggiori di luglio.

    In ogni caso ora che vivo qui "a Belgica", per usare un tieffemmismo, si sta in genere belli frèschi, che piove sempre. I miei poveri amici, quelli che ritengono che si sta bene solo quando si è sui 40 °C (si lo so, sto estremizzando come hai fatto tu coi 18 :P) e i vestiti ti si appicciano addosso e ti SUDA IL NASO, soffrono sempre quando mi vengono a trovare. "Come?! SOLO 26 gradi?! SI GELA!!"
    Lol.
    La scorsa settimana ho fatto ricorso a un miniventilatorino da scrivania solo pimmìa perché si è sforata la media stagionale di parecchio, ma ieri ha nubifragiato abbondantemente e stamane era nuvolo tutta la mattina quindi si sta bene.
    Clem

  16. Io son per la politica del NIENTE. mi piace avere caldo, mi piace sudare.
    Ma in ufficio sto con due colleghi (la copia NERD di sheldon e un altro più o meno normale). ci son 22 gradi. Io sto avvolta in lunghi parei di cotone.
    La cosa più fastidiosa però non è il freddo ( anche se l'idea di passare l'estate ad aver freddo e l'inverno pure mi fa girare alquanto le palle) ma è la puzza.
    I colleghi puzzano e le finestre son chiuse.
    C'è odore di piedi e di vecchia colonia, di quelle che dimentichi sullo scaffale per anni e poi riesumi e san solo di alcool marcio.
    e se provo a far girare l'aria durante la pausa pranzo arriva la versione nerd di sheldon e mette il condizionatore a 19!!!
    TIRATEMI FUORI DI QUI!
    stizzofrenica

  17. Io sono del quarto partito: il ventaglio.
    Fa chic, fa ragazzina retrò, e mi evita il gocciolone all'entrata ed all'uscita dai luoghi pubblici.

  18. Clem!
    e non ti sei iscritto all'Associazione Fanditieffemme Residenti a Belgica? chi sei? dove abiti? ti conosciamo?

    iob

    PS: il nubifragio di ieri era il male

  19. Qui si sono presi un ventilatore per ogni stanza, hai presente?
    Qui è casa.
    Casa è mia. 
    Loro lasciano i ventilatori accesi. Anche quando escono. Loro sperano che lasciando il ventilatore acceso, a furia di spalare l'aria, l'aria raffreddi.
    Io passo e spengo i ventilatori.
    E non apro il capitolo: voglio dormire con la porta aperta e non voglio sentire il rumore dei ventilatori.

  20.  

    Ecco. Nella valle di lacrime in cui lavoro son per l'aria condizionata, ma avendo le carampane colleghe la cervicale, han fatto una sorta di tettoia di cartone – no words.

    A casina, essendo amante del caldo – ma non della caldazza – si va di ventilatore.

    Ma il trauma esistenziale estivafoso è la macchina. Senza aria condizionata. Parcheggiata in strada, sia sotto casa sia sotto l'ufficio, alberi manco disegnati col gessetto sul selciato.

    Quindi, ebbene sì, son fra quelli che si porta il cambio abito in ufficio e, vai a capire perchè, mi faccio tristezza infinita da sola.

    Manu

  21. io sono un pannello solare. mi carico col sole e accumulo energia. guai chi me la toglie. beata sto con i piedi nudi sul cotto (appunto) niente anche per me. a parte il budello dell'acqua. innaffiare all'alba e dopo le 23. terra, basilici, piante (dei piedi compresi)

  22. Tub, non importunare le sconosciute! Mi offro come capro importunatorio. Postilla: la scuola del *niente* è ammessa solo sui cantieri di muratori con 40 chili a pettorale, che nessuno ha voglia di vedere i geometri sudati.

  23. *Blonde: infatti, un bel cartello "Chiuso per incapacità umana di ovviare al caldo" e buonanotte al secchio

    *Pattie: no quale segretaria, ti faccio Responsabile e Coordinatrice della Vigilanza sui Testi Vergati a Mano dal Capo (insomma fai la mia Editor)

    *Sui: a San Tropè? La luna etc?

    *Alessia: si vede che siamo siciliani. anche io, se proprio devo, 27/28 e ventilatore nell'angolo

    *Belg: ti aspettavo come il miele aspetta le api. manifestasti già la tua dedizione incondizionata all'aria condizionata. io comunque preciso che la mia iscrizione al NIENTE vale solo per quello: per il resto e cioè riscaldamento, acqua corrente, porno, mp3, sto nella tua squadra!

    *Tubbie: pure io! c'ha la firma! ma non è banale! mistero della belgità! p.s. noi hamici

    *Stefania: bbrava

    *Grace: tre in un colpo solo, strike!

    *Viola: allora speriamo che duri

  24. *Clem: hai ragione, post pretestuoso e pregiudiziale. p.s. adesso sei a belgio? vai a nutrire la folta schiera di BELGICCHI lettori di questo blog. se è bruxelles è l'apoteosi. siamo a quota 5 con te saremmo a 6

    *Stizzo: io prima o poi vengo nel tuo ufficio e prendo appunti per una sitcom

    *Virgh: mi ti stagli sempre, tu 😀

    *Tubbie: scopriamolo! CLEM palesati

    *Prof: brava, pure io quando vivevo con gente ventilata passavo e spegnevo 😉

    *Manu: pure io ho la macchina senza aria condizionata (macchina dei '90s). Siamo in due, per il cambio da supereroi, ma siamo supereroi, appunto, quindi no tristezza

    *Moglie: lol per il pannello solare 😉

    *Belg: sconosciuti con la -i!

  25. Un altro groupie belgico, che emozione…ciao Clem!!

    Ufficio senza aria condizionata, 30 gradi, un solo ventilatore requisito dal capo settantenne che nelle ultime settimane gira senza scarpe, coi calzini sulla moquette.
    Collega lituana sudatissima e spugnosa, cambia colore a seconda della temperatura tipo i cagnolini di quarzo che mia nonna ha sul caminetto.

    Io studio le correnti, apro le finestre e sto bene. E' la mia vendetta contro i colleghi nordici, che ridevano di me quando quest'inverno bestemmiavo per il freddo.

    Playmobil

  26. *Play: tu che studi le correnti. Ti adoro. Ma tanto voi a Belgio avete già finito con queste noie dell'estate, immagino 😉

    *Pattie: contaci, il primo era in quel messaggio su FB ahaha!

  27. Eheh, vivo a Belgica Flamanda a Gent. Il che un po' mi ruga perché tocca parlare fiammingo e ci vuole mezzo chilo di catarro solo per chiedere dov'è il panettiere, ma almeno al lavoro si parla in inglese.
    Il nubifragio ha riportato le temperature a posto e quindi era Il Bene.
    Il punto è che qua gli uffici non ce l'hanno proprio l'AC, pure se stiamo all'ultimo piano e son tutte finestrone enormi. Tanto di solito si va sopra i trenta  tipo una settimana l'anno. Le due passate settimane (immagino a Bru non fosse tanto diverso) c'erano i colleghi boccheggianti che andavano a casa alle 15 arrivando alle 7 per poi chiudersi nel frigo fino alle 21.
    Da domani comincia il festone di Gent con gente ubriaca per strada e concerti ovunque per 10 gg quindi torno a Milano e HO PAURISSIMA.
    CALDAZZA.
    ASFALTO PUTRIDO.
    SMOG STAGNANTE.
    Dicevamo, che bella l'estate? Se vai al mare, certo! 🙂
    Dunque sono il numero sei o no?

  28. Numero 6, ci stai dicendo che proprio mentre sta per incominciare l'apoteosi della baldoria birra-casino-pomicio-delirio-oblio tu te ne scappi da Flamandia? Senza lasciarci le chiavi?

  29. *Clem: yep, you're the nambah 6. O il +1 del 5+1, visto che siamo 5 Bru e 1 Gent. Comunque viva Belgio

    *Belg: dov'è apoteosi baldoriosa c'è casa

  30. Yep.
    Tipo che al capo della mia ragazza che lavora a milano gli fregassai che ci siano ferie obbligatorie per tutta la città, qui, quindi io me ne torno a Mi, dove mi vipienno sull'ufficio e lavoro da casa e la sera esco con gli amici italici 😀
    Tuttavia, dovrei tornare per gli ultimi gg della festa, sempre che Easyjet smetta di succhiare c***i.
    Clem

  31. io sono una dell tua stessa squadra, al massimo ventilatore defilato.
    e comunque… non solo saresti la prima notizi del tg1 ma vespa farebbe un'intera puntata su di te, con tanto di plastico
    w.

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