Milano? Mai sentita nominare

l’eccezione irrompe nel quotidiano e si moltiplicano le storie, gli intrecci.
ieri sera al pub su nove soggettoni ben cinque eravamo intrappolati in un *momento* che non volevamo.
una mia amica addirittura: eh io stamattina dovevo partire per new york!
e adesso stava lì a prendersi una birra in questo pub a due passi dalla tangenziale di roma.
io: minchia e sei così tranquilla che ti bevi una birra? io sarei un fascio di nervi! new! york!
lei: e vabbè, tanto parto giovedì.
(posso venire con te?)

però poi a un certo punto si è creata la spaccatura: metà dicevano che “repubblica ha detto che da domani torna tutto come prima” l’altra metà invece “sì ma non avete capito! la CENERE deve ancora arrivare a italia!”

altro che fumo nero di john locke, a me me pare la nuvola di fantozzi.

oggi sul corriere una storia esilarante. un professore californiano e sua moglie e sua figlia erano venuti a europa per una crociera. com’è come non è si trovano alla stazione centrale di milano. tra annunci in italiano, caos, cantieri, cambiamonete che non accettano monete. insomma il loro piano è: scappare da milano, italia e raggiungere francoforte e poi ripartire per los angeles. che poi io non ho mai capito come mai francoforte stia sempre in mezzo, nelle cose di aerei.

insomma famiglia di california è disperata, vogliono prendere un treno e andare a svizzera e poi si vede. il giornalista chiede alla moglie: scusate ma non potete restare a milano? lei: no, “Milano costa troppo. Nessuno dice niente, mi spaventa, noi non la conosciamo.” “Oddio, l’avrà sentita nominare, qualche volta?” “Napoli, Firenze, Sicilia. Milano no.”

d’accordo l’ignoranza dei californiani -la moda! la borsa!- ma in effetti mi sono chiesto: ma gente straniera che viene a italia, quale motivo potrebbe spingerla a visitare milano? la nuvola nera!