Lost 6×12, Everybody loves Hugo: impressioni
l’adrenalina dell’attesa che inizia il mercoledì appena svegli. l’adrenalina del previously (io vorrei conoscere lo speaker e farmi registrare dei brani da ascoltare in loop forevah). l’adrenalina del durante. l’adrenalina del cliffhanger. l’adrenalina del dopo. i trenta secondi del dopo in cui fissi lo schermo nero del computer come un ebete. quell’arenalina che ti fa dire: adesso me lo riguardo di nuovo daccapo. oppure: devo uscire, me ne vado a correre o a urlare sul pizzo di montagna che sennò esco scimunito o pazzo preciso come clèr. questo, tutto questo è essere additti to lost. al termine di 6×12 ho avuto un flashforward di come sarà la mia -la nostra!- vita tra poche settimane: uno schifo, ecco cosa sarà. da fine maggio saremo tutti più poveri. sento che dobbiamo fare qualcosa. era emersa l’ipotesi di una bella terapia di gruppo autogestita -come in quel film di verdone-, io propongo di fare qualcosa per “cross the lost”, qualcosa che ci impedisca di rimanere intrappolati nella foresta come minchione michael che poi non è bello far pigliare gli spaventi agli amici della vita reale. pensiamoci.
intanto appunti sparsi.
– incipit superbo. hugo è l’unico personaggio che mi abbia mai fatto davvero ridere in lost. ed è uno dei tre ancora vivi a cui voglio davvero bene e che vorrei come amico. gli altri erano charlie e juliet. non gliela voglio tirare, ma se tanto mi dà tanto, prepariamoci ai fazzoletti.
– la madre di hugo, che potrebbe essere la madre di gloria in modern family o la zia di kootrapali in big bang theory: nei telefilm si portano molto i personaggi di *terzo mondo* che parlano male l’inglese. io li hamo che non devo guardare i sottotitoli.
-ilana. ok la hodiavo dal primo momento in cui l’ho vista (what lies in the shadow of the statue, ripetuto ad libitum). però potevano farcela godere un po’ di più questa morte! tipo un lento scuoiamento e atroci sofferenze. ad ogni modo, aggiornata la classifica delle morti alla cazzo di cane (considerato l’investimento sul personaggio): 1 La Russò (che poi l’attrice ho scoperto essere croata, quindi doveva essere Russòvic) 2 Pessima Ilana 3 Artz
– desmond: nostro heroino è l’unico che sa, ormai è ufficiale. è l’anello di congiunzione tra le due realtà. desmond è l’alfa e l’omega, è il grado zero di lost: “come si chiama tuo figlio”? “charlie”
– a proposito: posto che desmond NON muore, ma se muore desmond, MUORIAMO tutti. moriremo tutti desmondiani.
– Il percorso di jack: spero che i detrattori si siano ricreduti. un giorno, alla fine, verrete tutti da me in processione a darmi ragione: tieffemme scusa se non ti abbiamo creduto!
– bengiamin: sempre più guest di lusso. sarà pure diventato Santo Marìo Goretti, ma ogni sua battuta è una staffilata di a) recitazione b) scrittura di dialoghi
– john farlocke: esiste un numero massimo di volte in cui questo disgraziato può morire?
– lo sguardo tra jack e farLocke: hallo, jack. STANDING OVATIONE.
– sposo la teoria di desmond che lo investe non per ammazzarlo ma per farlo ricongiungere a jack.
– teoria degli ultimi cinque minuti. la scena iniziale di 6×01, quando sono tutti sull’aereo è il compimento dell’opera di desmond e non il momento precedente allo sbarco a los angeles.
6×12, voto: 8,5