Lost 6×11, Happily ever after: impressioni

un occhio che si apre. desmond. charlie. penny. daniel faraday. i drive shaft. you all everybody. la mano di charlie. not penny’s boat. la botola. il bottone. il liquore di charles widmore. lo stadio di “see you in another life, brother”. il tema musicale di desmond e penny. il tema musicale di desmond e penny.

desmondqualsiasi cosa succederà. in qualunque modo andrà a finire. carlton cuse e damon lindelof -che hanno scritto personalmente questa 6×11- hanno voluto farci un regalo. un “greatest hits” (cit.) con quelli che probabilmente sono i momenti migliori di lost. i più puri, i più genuini, che coinvolgono i nostri personaggi più amati, portatori di istanze narrative che meglio di altre hanno permesso agli spettatori di identificarsi e provare tutto il provabile per un telefilm, cioè per la finzione, ricordiamolo.

qualsiasi cosa succederà. in qualunque modo andrà a finire. la 6×11 ci ribadisce quel che lost può essere se soltanto vuole. quel che lost avrebbe potuto essere, perfino. e quel che è stato, per tutti noi. la 6×11 ribadisce che sì la fantascienza, sì la mitologia, sì il bene e il male, sì l’epica ma c’è una cosa che conta, una e una soltanto: quella sensazione *indefinibile* che proviamo tutte le volte che siamo invasi e pervasi da quello che comunemente chiamiamo *amore*. cosa siamo disposti a fare in nome di esso? smuovere mari fiumi e monti. ma anche cambiare il corso degli eventi. cambiare il destino. l’amore fa soffrire. “se non ti conoscerò mai, allora vuol dire che non dovrò mai perderti”, dice juliet a sawyer prima del Grande Sacrificio. e allora? e allora proviamo a vivere senza amore, proviamo a vivere senza “la nostra penny”, proviamo ad avere il resto, tutto quello che abbiamo sempre sognato. e poi? e poi niente. la vita non è niente. rimane sempre la “nostra penny”. qualsiasi cosa facciamo, pensiamo o crediamo. al di là della ragione e della logica. bentornato, lost.

6×11: happily ever after, voto 9,5 (maledetto giacchino maledettoh tu e quel tema musicale)

un giorno poi, chissà dove e quando saremo, un giorno poi riguarderemo 6×11 come sfogliando un album di fotografie, un giorno faremo i collegamenti, troveremo le citazioni, diremo “ti ricordi quando…?”. un giorno, quando tutto sarà finito, riusciremo a essere più lucidi. un giorno.

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