Le grandi polemiche di TFM/ I prezzi dei libri vecchi sono troppo alti: più scelta per i lettori (come a Francia!)

l’altro giorno sono andato a feltrinelli di piazza daha repubblica
(contravvenendo all’imperativo che mi sono autoimposto causa disoccupazione: non mettere più piede in una libreria che sei malato di acquisti compulsivi, cretinoh!)
insomma volevo rileggere un vecchio libro di andreadecarlo, tecniche di seduzione (1991), che secondo me lì c’erano spunti interessanti per delle cose che sto scrivendo. io questo libro lo lessi quel dì, si trova in libreria di stanza tieffemmina laggiù tra tunisi e sferracavallo però ci avevo l’urgenza.

insomma vado allo scaffale sotto la lettera D di decarlo che io i libri me li trovo da solo e non esiste che chiedo aiuto agli omini e alle donnine. e trovo un’unica edizione, bompiani, a 8,50. uhm. mi faccio coraggio, vinco ostile ritrosia e con libro in mano:
-scusi omino, sto cercando l’edizione economica di questo libro
l’omino smette di leggere il messaggero, dà rapida occhiata a me che -screanzato!- avevo interrotto la sua sì pregevole lettura e mi fa:
quella è l’edizione economica!

insomma un libro di 20 anni fa costa ancora diciassettemila lire.
ora, non vorrei tirare in mezzo francia parigi loro sì che sanno cos’è una democrazia nonò stante sarkò. però devo. i have to, proprio.
a francia, parigi, quando vai nelle librerie equivalenti feltrinelli -una qualunque che comincia per GIBERT- e cerchi un libro vecchio tu quel libro vecchio capace che lo trovi: a) nuovo di pacca b) edizione ultratascabile c) usato d) pieno di polvere. insomma si parte da due euro a salire. quindi gente di francia può scegliere. che è quello che al mio paese -quale?- significa rispetto per consumatore. noi gente di italia evidentemente siamo deficienti che non meritiamo rispetto o che non ce lo pigliamo.

ma la negazione della scelta avviene anche in senso opposto. tempo fa quando sono andato da melbook a vendere un libro orrendo di jonathan coe -la pioggia prima che cada- in edizione rilegata, signora di usato mi fa: non posso accettarlo perché in giro c’è già l’edizione economica e la gente poi non se lo compra. ma che ne sai! metti che uno voleva proprio l’edizione rilegata che è scritto più largo?

comunque. decarlo l’ho lasciato lì. non l’ho comprato. poi uno dice che la gente non legge e non compra libri. forse se i libri vecchi costassero di meno, molto di meno, quell’assioma scolpito nella pietra non sarebbe più tale. la prossima volta parliamo dei libri nuovi.

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previously on “le grandi polemiche”: einaudi prende in giro il lettore e scrive dò con l’accento (vergogna)

9 Replies to “Le grandi polemiche di TFM/ I prezzi dei libri vecchi sono troppo alti: più scelta per i lettori (come a Francia!)”

  1. io su ibs risparmio sempre tanto. spesso ci sono sconti del 60%.
    ve l'ho detto così spendete pure voi!

    ilaria

  2. sai che a inghileterra quando pubblicano un nuovo libro lo stampano sia in economicah che in rilegatah?
    addiritturah.
    sono patzi proprio.
    tu tieni ragione. su tutto amico mio.
    non ci azzecca ma volevo dire che nella libreria dove lavoro io l'edizione rilegata i clienti la chiamano: edizione lusso. io ci menerei.

  3. io infatti ho il tesserone-fedeltà del Libraccio e, se li trovo, compro libri usati (in ottimo stato)

  4. hai pienamente ragione. purtroppo le case editrici continuano a ristampare libri di 20-30 anni fa e proporli ad un prezzo costantemente aggiornato (mai in ribasso). a ciò si aggiunge la carenza di edizioni proposte e la mancanza di vere promozioni da parte delle librerie (che sono in grado di venderti libri pieni di polvere e quasi ammuffiti a prezzi di listino – vedi borribooks alla stazione termini).
    io ormai ho quasi del tutto rinunciato a comprare libri in italiano. preferisco leggere le opere francesi e anglosassoni nella lingua originale. i prezzi sono più bassi nonostante l'importazione. a volte il risparmio non è molto, ma spesso, soprattutto quando l'autore è pubblicato in Italia da einaudi o mondadori, si possono risparmiare un bel po' di euro!

    damiano

  5. alla beata di 47 anni a barcellona ho scoperto la bilbioteca.
    tornata in terra natia ho fatto tessera
    ora leggo a scadenza
    e nulla va buttato.
    così imparano case editrici a tirare nel collo
    e recensori a scrivere quarta di copertina più bella del libro intero

  6. Concordo con Damiano: io purtroppo il francese non lo mastico, ma ci sono cosucce che compro in ìnglisc su amazon uk senza pensarci due volte, non perché sia una purista, ma perché vivaddio, costano molto ma molto meno. Tipo un libro nuovo (nel senso di "non usato", non di "appena uscito", c'è un limite a tutto) a 0,1£. VOGLIO DIRE. Poi ti fregano le spese… ma nemmeno tanto.

  7. *ilaria: eh lo so, però io l'acquisto su internet non lo amo. per me l'acquisto di un libro deve avere un'unica caratteristica: l'immediatezza.

    *viola: infatti l'inghilterra io non voglio manco pensarci, sennò poi mi piglia male ancora di più.

    *lanoisette: non ho la tessera fedeltà, ma quasi

    *damiano: ultimamente faccio lo stesso, in francese. solo che ci metto un po' di più a finirli 🙂

    *moglie: eh, le biblioteche. giuro che qui a roma fanno di tutto per non fartici andare. e io infatti non ci vado, ma anche per colpa mia.

    *poggy: ah tipo la ryanair che il biglietto costa 10 centesimi e poi tra cazzi e mazzi arrivi a 70 euro 🙂

  8. Mi assento qualche giorno e ti trovo in gran vena compositiva 🙂

    Tecniche di seduzione di De Carlo comprato in una bancarella di quelle tipiche in qualunque tipo di fiera, fierina o sagra della salsiccia siciliane! Tra parentesi credo forse sia la storia più interessante che abia scritto e che poi mi ha fatto leggere le altre cose che aveva fatto lasciandomi piuttosto delusa!

    Comunque concordo in pieno con te! Libri vecchi e classici della letteratura costano ancora uno sproposito, le biblioteche le mettono tutte in centro dove per arrivare minimo ti devi fare (in una città medio-civile tipo Roma o Milano) 20 minuti di metro, oppure (in città degradata della profonda Africa) 40 minuti a gironzolare senza trovare parcheggio, salvo poi rimpinguare le tasche di qualche parcheggiatore abusivo… Le sagre della salsiccia o la porchetta a Roma non ci sono?

    Alessia

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