Fringe 2×16 “Peter”: lodi lodi lodi alla sigla ’80s

fringefringe 2×16: “peter”

abbiamo tanto aspettato e alla fine ce l’abbiamo fatta. 2×16. finalmente un episodio per adepti. finalmente un episodio che attinge a piene mani alla mitologia fringiana. e finalmente nessun episodio stand-alone. il punto è che tutto ciò sarebbe dovuto accadere prima. voglio dire. sapevamo già tutto. l’episodio ha solo mostrato quello che nelle nostre teste già ci eravamo immaginato, ognuno a nostro modo. era un episodio “dovuto”. e questa sensazione di “dovere” si è sommata a una incontestabile sensazione di ritardo. è stato come vedere qualcosa in differita di mesi. ad ogni modo, piacevole, ben girato, ben scritto e ben dosato. ma adesso, però, è giunto il momento di mettere il turbo.
voto: 6,5

in allegato: la geniale sigla stile anni ’80 (a dimostrazione che la cura dei dettagli, anche intertestuali, è fondamentale per dare coerenza e compattezza ad uno show che, sì, parla di mondi paralleli e di modi per passare da uno all’altro)


5 Replies to “Fringe 2×16 “Peter”: lodi lodi lodi alla sigla ’80s”

  1. lo sto guardando adesso e quindi il post lo leggo dopo ma volevo dire che Walter giovane col capello selvaggio fa sangue.

  2. *Jun: ahah ma l'hai vista nina sharp with parruccone?

    *lanoisette: no no però se lo segui su italia uno non va bene, sappilo!

  3. Non potevi scriverlo meglio! Ecco il motivo per cui mi sento un po' dissonante rispetto alle lodi sperticate che gli incensano da più parti sul web a quest'episodio. Non che non sia bello, ben fatto, e tutto il resto. Ma è tremendamente ridondante… e alla lunga a me ha annoiato un po'. Insomma, sapevamo come finiva la questione…

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