The Bignamino of Lost 6×05: Lighthouse

proseguono le nominations. chi vuoi che esca? stavolta il candidato è giàààc. sempre tormentato, ancora bara di padre non si è trovata. sta da qualche parte, in tutti i luoghi, in tutti i laghi, verso berlino. poi esce di casa. solita inquadratura giàààc-style, con giàààc che guida discutibile macchina ascoltando discutibile musica. scopriamo che giàààc ha un figlio, david. david guarda giàààc come chiunque in resto di mondo, cioè con faccia che dice: ti hodio.
intanto mails e hugo stanno giocando a zeropèr. hugo gli viene fame e va a cercare il cibo nel tempio. trova fantasma di gècob che gli dice qualcuno di cattivo sta arrivando sull’isola mi devi aiutare ma cercati una penna perché devi prendere appunti. hugo fa la faccia come a dire: e mo’ dove cazzo la trovo una penna?
in altra parte di isola c’è ancora gin con piede dentro tenaglia. clèr lo libera e lo porta nel suo accampamento di pazza furibonda. tanto per chiarire la questione, gin trova una culla con dentro pezzi di scheletro di cane, orsacchiotti morti e cose nere che formano fantoccio di bimbo morto ma è meglio non indagare.
intanto hugo sta camminando nel tempio e nakamura gli tende agguato. hugo, spinto da ghost gècob dice: nanetto, guarda che io faccio il CAZZO CHE MI PARE. nakamura se ne va bestemmiando in giapponese. gècob dice a hugo: devi convincere giàààc a fare una cosa. hugo: ma stai parlando di quel giààc che è più testardo di un pezzo di legno, di un mulo e di giònlòc messi assieme? gècob: provaci. hugo così va e fa parte di agente segreto ma poi convince giààc pronunciando frase che in stagione 5 gècob aveva detto a giààc: la stoffa ce l’hai eccome. giààààc si ricorda e si eccita tutto: che memoria, dude! 

partono per la gitarella quando giàààc trova uno zainetto e si insospettisce. giàààc ma dopo sei stagioni ancora non riconosci lo zainetto EASTPAK di cheit? breve interludio di gattamorta che sbatte occhioni a giààc per ricordarci domanda: ma perché cheit non è stata nominata? perché non è in ballottaggio?
in realtà alternativa giàààc e madre cercano testamento finchè madre lo trova: accidenti, giàààc, lo sapevi di avere una sorella che si chiama clèr? la quale clèr nel frattempo è tornata a accampamento con uno degli altri ferito e incatenato. gin non sa che cazzo pensare, cioè ha capito che è pazza, ma la domanda che po’vero coreano si sta ponendo è: QUANTO è pazza? lo scoprirai presto, dude.
infatti clèr, convinta che gli altri abbiano rapito aaron -gliel’ha detto suo amico immaginario- e che l’abbiano torturata come a said, insomma a gin gli viene da dire: guarda che aaron se l’è pigghiato cheit! e clèr, per tutta risposta, conficca un’accetta nel cuore di prigioniero. gin, adesso hai capito?

intanto prosegue rimpatriata di hugo e giààc in the middle of the jungle. arrivano al faro. giàààc, giustamente, chiede: ma come cazzo abbiamo fatto a non vederlo prima? hugo: forse perché non lo stavamo cercando. giusto, non fa una grinza. in mondo parallelo figlio david fa quello che chiunque di solito fa con giàààc, cioè scappare da lui. nello specifico david è grande fan dei GAZEBO, infatti he likes chopin. grande futuro di pianista, ribadito anche da intermezzo di mister agguato, cioè nakamura.
al faro hugo legge gli appunti scritti sul braccio. si mettono a ruotare una ruota collegata a uno specchio. giàààc legge i numeri e i nomi. e arriva al numero 23, shepard (chiaramente appena scritto). giàààc vede riflessa nel vetro l’immagine della casa dove abitava da piccolo. a quel punto sclera. come biasimarlo. chiede a hugo DOVE CAZZO è quella gran TESTA DI CAZZO di GECOB? hugo giustamente ne sa quanto lui. per un attimo abbiamo sensazione che giàààc, per tutta la forza di greyskull, si trasformi in hulk e butti di sotto il nostro hamato hugo. ma no, semplicemente rompe lo specchio in mille pezzi. hugo fa la faccia come a dire: mo’ so’ cazzi amari.

mentre giààc guarda l’orizzonte chiedendosi “ma non era meglio che quella cazzo di bomba a idrogeno mi faceva crepare?”, gècob torna da hugo e gli fa capire che aveva previsto tutto: giààc ha un compito ben preciso ma ci deve arrivare da solo. hugo: vabbè comunque grazie per i sette anni di disgrazie. gècob: non tutto il male vien per nuocere. infatti meno male che siete qui a faro, al tempio stanno per succedere cose molto brutte.
all’accampamento gin, che non è scemo e che ne ha viste tante in vita sua compreso sopravvivere a esplosione di bomba, e già ha fatto allenamento con pazza precisa di nome russò, insomma gin tenta di guadagnare qualche minuto di vita e si rimangia tutto: clèr, il tuo bambino ce l’hanno gli altri. solo io ti ci posso portare al tempio. clèr: meno male che avevi mentito, sennò a cheit ci ficcavo l’accetta in testa e l’ammazzavo quant’è vero che mi chiamo clèr. poi strana interferenza di spettatori di pianeta che dicono: MA MAGARI! CLER SEI TUTTI NOI! poi torna la linea. compare farlòc. gin, che non ci sta a capì un cazzo: giòn? clèr: ahah ma quale giòn! lui è IL MIO AMICO. farlòc fa la faccia come a dire: che carina, clèr, anche io ti voglio bene, mentre gin pensa: è stato bello finché è durato, sun sappi che ti ho amata tanto. addio.