Ritorno a Palermo 23×04: io, mia madre, Red Ronnie e il corso di chitarra di Red Ronnie

Allora. Ritorno a Palermo significa anche ritorno a casa madre. E ritorno in stanzetta di tieffemme. Stanzetta di Tieffemme è arredata secondo i dettami delle stanzette di tutti i bambini di quegli anni. Letto singolo incastrato in struttura che comprende armadio e cassettoni giganti. Stanzetta di Tieffemme è declinata sull’azzurro cielo e sul bianco. Stanzetta di Tieffemme è tenuta come reliquia da madre di Tieffemme. Nessun cero, per carità. Ma madre ha deciso di non toccare nulla -ha deciso: si è adeguata a Ordini di Tieffemme- e lasciare tutto com’era quel giorno di 2001 quando Figliol Tieffemme lasciò casa madre. Alle pareti ci sono i poster del festival di Venezia di 2000 -quando Tieffemme for the prima volta Capì, capì cosa voleva essere, voleva essere uno che prendeva i treni e andava, se era il caso- una frase del film I Cento Passitu sì nuddu immiscatu cu nenti: tu sei nessuno mescolato con niente, dice Badalamenti a Peppino Impastato- e altre cose: insomma sogni, desideri di un post-adolescente. Tutto inda norma.

Poi. Stipati e nascosti in un cassettone, nascosti sotto miglialia di libri ci sono loro: un centinaio di cassettine blu e un centinaio di fascicoli blu. Il corso di chitarra di Red Ronnie. Li ho ritrovati per caso. Ho pianto.

Come ogni Blog di Formazione che si rispetti Tieffemme a 13 anni era po’ sfigato. Cosa si pensò e si inventò Madre per cercare di grattare via la nerdaggine? (Commettendo errore madornale in Ogni Percorso di Adolescente: affrancamento da nerdaggine avviene solo come Processo di Autoconsapevolezza, mai per Intervento Esterno). Insomma Madre si disse: gli regalo la chitarra, il corso di chitarra e così me figghjo impara a suonare la chitarra nei falò.

Non giudicatela. Era mossa dall’amore di Madre. Nel nome dei Figli, le Madri sono capaci delle cose più turpi. Anche comprare cento fascicoli del corso di chitarra di Red Ronnie.

Ovviamente dalla seconda audiocassetta in poi Tieffemmino smise di applicarsi. Che noia! Che palle! Preferiva leggere. Sciascia, Pirandello e Camus. Sì, a tredici anni. Poi un giorno vi racconterò dei rimedi che adottava Tieffemmino per aggirare Ostacolo di Madre che chiedeva: allora? Hai imparato? Allora? Sei bravo? Allora? Quando mi fai sentire come suoni? Che poi bisognava capirla, aveva acceso un mutuo per trasformare suo figlio in adolescente smart. Po’vera donna, se solo avesse saputo che avrebbe dovuto soltanto aspettare, per suo figlio e per il suo conto in banca.

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Previously on Ritorno a Palermo stagione 23: 01, 02, 03

10 Replies to “Ritorno a Palermo 23×04: io, mia madre, Red Ronnie e il corso di chitarra di Red Ronnie”

  1. con una nota malinconica nella voce ti informo che la mia stanza l’hanno data alla mia sorellina e io sto dormendo in mansarda

    palbi

    PS: questo post mi ha fatto morire dal ridere, troppo idolo il tieffemmino pre-adolescente

  2. l’altro giorno ho incontrato un adolescente sfigato in autobus per aeroporto. povero, un umanista gettato in istituto tecnico, emarginato dai compagni violenti, lui che fa pianoforte e pattinaggio. era tenerissimo. me lo sono preso a cuore e gli ho detto: "guarda che da grande non sarai piu’ sfigato, anzi sarai persona migliore per essere stato sfigato! e tutti i tuoi amici futuri saranno stati a loro volta sfigati in tanti paesi diversi e saranno le persone migliori che incontrerai!"

    iob

  3. non sei parente di nessuno
    a me lo diceva mia mamma, quando facevo di testa mia
    se tu conoscessi i miei(suoi) parenti, ti faresti un’idea precisa del sollievo che provavo
    ciao

  4. Le cassettine di Red Ronnieeeee!!! Io pure c’ho casa piena (invadono mansarda insieme alle altre migliaia di cassettine blu con arcobaleno de "quei favolosi anni ’60"-pugnichiusinonhopiu’speranze…)!!!
    La cosa bella è che il mio genitore maschio ha completato l’intera collezione del corso di chitarra e ha pure comprato un diapason (LAAAAAA!) prima di ascoltare la prima cassettina, prendere in mano la chitarra e rendersi conto di avere un dito troppo grosso (orrore causato da non so quale infortunio di gioventu’) che prendeva 3 corde insieme!!! 
    L’abbiamo canzonato et preso pel culo per anni!!! By the way, mi sa che ora lo chiamo e glielo ricordo…

    Playmobil

  5.  io non ho mai avuto le cassette del corso di red ronnie, ma rilancio col corso di francese a cassette in custodie bianche di plastica che si aprivano a libro.
    Anche se mi sento un po’ triste perchè avrei tanto voluto imparare a suonare la chitarra…

    Zion

  6. *Palbi: ahah reietto! è il prezzo da pagare quando uno se ne va. oppure quando non si è figli unici 🙂

    *Tubbie: brava, ti stimo sempre più. mi piace moltissimo -e sono serio, mentre lo dico- la cosa che hai detto sui futuri amici che a loro volta sono stati sfigati. ti dirò di più: quelli che sembravano fighi oggi sono degli sfigati senza ritegno. io mi sono preso delle gran rivincite.

    *Yet: ahah! i parenti sono come le scarpe. più sono stretti più fanno male. lo diceva totò, mi pare.

    *Play: hai visto che alla fine io e te siamo molto più simili di quanto pensavi! 🙂

    *Suì: cos’è? a sicilia non è mai arrivato, mi sa 🙂

  7. E’ vera questa cosa che i fighi di quando eravamo piccoli ora sono sfigati e viceversa…
    Ci sarà un teorema, una regola, una teoria???

  8. *Virgh: non so, so solo che i miei "accidenti" sono arrivati a destinazione. tutti. ahah sapessi quanta gente calva e panzona tra i miei ex compagni di scuola. sfigatih!

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