Io, loro e Lara con Carlo Verdone e Laura Chiatti. E Letizia di Non è la Rai

premessa. carlo verdone mi fa ribaltare dalle risate. quando va sopra le righe, quando abbandona il politicamente corretto, quando fa le facce, quando fa le interviste. sempre. mi fa proprio sganasciare. e siccome è molto raro, che qualcuno mi faccia ridere così, allora lo dico. bravo carloh! il problema è che carlo è fissato co’ ‘sta cazzo de malinconia e ce la deve ficcare in ogni film, assieme ai buoni sentimenti e alla retorica. carlè, ma lo vuoi capire o no che sei nato pe’ facce rìde? lascia perdere la bontà e fàcce rìde! capito, carlo?la storia. io, loro e lara parla di carlo, un prete missionario che dopo dieci anni in africa torna a roma in preda ad una supposta crisi mistica. e ritrova la sua famiglia, più squinternata che mai. padre che va appresso alla badante, sorella divorziata, fratello cocainomane. nel frattempo c’è lara, cioè laura chiatti, personaggio misterioso e insondabile. talmente misterioso e insondabile che nella prima scena è già con le tette di fuori.

perché il film è brutto. regia piatta. colonna sonora pessima che zavorra il film di una patina retorica insopportabile. carlo cambia sonorista, fidati! sceneggiatura che rimane in superficie senza approfondire i legami e le relazioni tra i vari personaggi, solo vagamente accennati e comunque sempre in riferimento ad una romanità sì divertente ma dopo un po’ due palle. le due storie principali del film, poi, corrono parallele -ognuna pe’ cazzi sua- fino al pretestuoso punto di incontro/scontro.

cose che si salvano. singole battute, qualche dialogo efficace, la mimica e il corpo di verdone. e poi gli attori co-protagonisti, scelti da verdone tra i migliori su piazza. no, non sto parlando di laura chiatti, che secondo me non è un’attrice. è bon-ehm-fregn-ehm-sorc-ehm-porc insomma avete capito, ma recitare -laura! quelle smorfiette da smorfiosa! ma non te lo dice nessuno che non si fanno?- è *proprio* un’altra cosa.

who’s who. sergio fiorentini, doppiatore e storico brigadiere cacciapuoti de il maresciallo rocca.
anna bonajuto, attrice impegnata che qui si smolla.
marco giallini, l’attore più tarantiniano che abbiamo in italia e che infatti doveva nascere altrove. (infatti i momenti più riusciti sono quando ci sono in scena verdone, bonajuto e giallini).
angela finocchiaro, efficace e versatile come sempre.
e poi c’è letizia boupkouele. chi? lei.

ho visto il film al barberini di piazza barberini in roma. la sala è la numero 1. la sincronizzazione audio-video era pessima, nel senso che si percepiva lo sfasamento tipo quando su VLC carichi male i sottotitoli di itasa. e poi a volte saltava anche l’audio. questo per dire uno dei cinema migliori di roma. se *proprio* volete vedere il film, andate altrove.

8 Replies to “Io, loro e Lara con Carlo Verdone e Laura Chiatti. E Letizia di Non è la Rai”

  1. Verdone ultimamente mi sembra davvero scarico, qualsiasi genere faccia. Forse dovrebbe cambiare del tutto (o fermarsi…).
    "Grande grosso e verdone" non mi entusiasmava affatto, figuriamoci una "commedia", come la chiama lui, approvata dalla CEI e con Laura Chiatti. Davvero troppo. Per non parlare di tutte queste situazioni familiari, la badante, il cocainomane…ma manco il pomeriggio su rai2. Tutto ciò in un titolo ridicolo creato ad arte e in linea con il cinema italiano (che per lo stesso motivo tende anche a stravolgere i titoli originali). Basta.

  2. *Axl: d’accordo su ogni sillaba. Grande grosso e verdone tra l’altro era fatto con due lire. Tragico. A proposito di titoli originali. Vogliamo parlare dell’ultimo di Ford Coppola? Da Tetro a Segreti di Famiglia come un Rosemund Pilcher qualsiasi. Io li arresterei, guarda.

  3. evidentemente Sig. Critico Cinematogafico, tu non hai mai girato un film, non ti sei mai preso la responsabilità di gestire storie,attori,trame,musiche,battute,montaggi etc etc. Non  mi stupirei;visto le critiche che dispensi a dritta e a manca, che tu nella vita non abbia mai fatto niente di buono e costruttivo; nello scrivere il tuo commento dimostri scarsa cultura, scarsa conoscenza dell’insieme, scarsa sensibilità al mondo. A te basta il " facce ride" e tutto il resto ha poco senso e spessore; il problema è che le tue critiche sono lo specchio de tuo essere. Non so che mestiere fai per guadagnarti il pane e non so quanti anni hai, ma a persone come te consiglierei il "vero lavorare" duro, impegnato,sacrificante. Non so chi arma la tua penna, ma ammesso che esista gli consiglio vivamente di licenziarti, non tanto per le opinabili quanto libere critiche al film che tu proponi ma per la assoluta mancanza di rispetto del lavoro altrui, per la assoluta mancanza di coscienza critica, per la assoluta negligenza con cui valuti la professionalità altrui. Mi sono dilungato anche troppo quando in sostanza era sufficiente dirti una parola sola: vergognati ! Ps: e cambia mestiere ! 

  4. *3: perché sei così agitato/a? ma dài, take it easy! scialla! la vita è bella!

    *Viola: secondo me è la santanché (la donna depositaria del copyright VERGOGNA!)

    *Axl: sì però l’interlocutore deve ribattere: Fammi finire! Fammi finire! Ti ho lasciato parlare? E tu fai parlare me, adesso!

  5. Vedi Tieffy?? C’è gente che dà per scontato che tu sia pagato per il tuo mestiere di essere Tieffemme! Lo dicevo io! Sussidio! Sussidioh! Lo Stato si deve prendere la responsabilità delle tue parole! Sussidioh! Orah!

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