Ovunque io vada, anche quando non voglio pensarci, anche quando cerco casa, me lo trovo sempre in mezzo ai piedi
Come sapete, I’m lookin for a casa.
Siccome che ho tanto tempo libero e dopo nine years ancora Roma non posso dire certo di conoscerla -con il mio sense of orientamento, poi- allora leggo spulcio annunci faccio ricariche prendo appuntamenti ma anche mezzi e bus e tram e trenini e metro e incontro facce e volti e farabutti: i proprietari di case, i veri schiavisti di questi due millenni incastrati uno nell’altro.
Anche quando so già che non me ne frega nulla, io vado: voglio vedere, prendo appunti. I sottoscala spacciati per Loft, i balconi spacciati per carinissimi monolocali con ingressi indipendenti. Prendo appunti, sì: si sa mai nella vita.
Il sole splende nell’alto del cielo. Il traffico scorre placido. Rumore di tazzine da un bar vicino. Un giovane uomo pantaloncini e zainetto è in piedi davanti ad un portone. Si chiama Tieffemme. A pochi metri da lui un ragazzino jeans stretti sneakers bianche nuove nuove polo firmata. Accanto al ragazzino, una donna tacchi alti gonna nera camicetta bianca scollatura tutta in piazza intorno ai quarantacinque. Mora, abbronzata, orecchio appizzato al cellulare.
Donna (urlando): Eh sì, lo so! Berlusconi LA VUOLE ENTRO LA SETTIMANA!
Teffemme si volta, pensa: Parlamentare? Segretaria? Portaborse? Poi riguarda la scollatura: parlamentare.
Il ragazzino, un po’ esitante, si avvicina e chiede a Tieffemme: Che per caso aspetti anche tu per l’appartamento? Non è che avresti il numero del proprietario? Secondo me s’è scordato. Tieffemme prende il cellulare, compone il numero chiama il tizio, e il tizio (sentiamo la voce filtrata), dice: in fondo al corridoio, scala c quinto piano sempre dritto la porta è aperta. Tieffemme dice al ragazzino: io salgo. In quel frangente la donna chiude la telefonata: Che ti dispiace se saliamo con te e lo vediamo assieme?
Tieffemme (irritato): Beh, veramente sì.
Ragazzino (cogliendo l’irritazione): Vabbè magari saliamo assieme e noi restiamo fuori.Int. Ascensore.
Tieffemme, ragazzino e madre (come sospettava il telespettatore più acuto). Tieffemme guarda in alto, cercando di celare l’odio profondo.
Donna (rivolta al figlio ma volendosi far sentire anche da Tieffemme): Che palle questa stronza, non ha capito che il decreto legge ha tempi strettissimi, entro la fine della settimana!
Figlio (fissando il vuoto): Speriamo che è ancora libero l’appartamento.
Tieffemme: …
Int. Appartamento.
Proprietario jeans scoloriti felpa sporca di intonaco. Circa quaranta, massiccio core de roma. Quattro operai chi su una scala a dipingere chi per terra a pulire. Tieffemme saluta gli schiavi, che rispondono ma senza voltarsi (precise istruzioni? Si domanda Tieffemme). La donna piomba in casa: cariiiiiino. Il proprietario, spiazzato: ma a che ora avevate l’appuntamento? Il ragazzino sta per dire qualcosa. La donna: quanto mi piace quest’òpespeis!
Tieffemme (odioso): IO avevo appuntamento alle 11, loro non so. La donna, intanto: posso vedere l’affaccio? Il ragazzino: per me va bene. Poi ci pensa su un attimo: ma qui siamo vicini a romatrè, vero?
Insomma. Un appartamento di 50mq diviso in due. Ingresso in comune e poi due minimonolocali. Uno di 30 e uno di 20. Quello di 20 è l’òpespeis di cui sopra, con angolo cottura e bagno. C’è spazio per un letto singolo e un tavolo per mangiare e/o studiare. Dice lo schiavista core de roma. L’altro, da 30 mq, ha invece la cucina a parte. 700 euro e 900 euro. Grazie. Escluse spese. Prego. Tieffemme finge di essere interessato: contratto?
Core de roma scoppia a ridere: ‘na stretta de mano basta e avanza. Tu te comporti bene, io mè comporto bbene e fine. Il ragazzino dice alla madre: voglio quello più grande. La madre: lo prendiamo! Apre la borsa, tira fuori un libretto di assegni. Fretta, fretta, il decreto legge, berlusconi, il traffico, la macchina in doppia fila, mio figlio deve iniziare le lezioni, allora quanto vuole di caparra?
Scendo le scale, apro il portone, il cielo è blu. Roma in questi giorni è così bella. Sorrido: farabutti, la pagherete.
Che ladri e pure in nero!!!
profittatori
e speriamo che non usassero vernici tossiche
argh
.. mia sorella libera una singola alla Garbatella (350 euri).. interessa?
Ma quindi cosa voleva Berlusconi entro il finesettimana? Qui si è curiosi, che si sa, le sorti del Paese (oltre che quelle dell’amico Tfm). Una casa in nero? Una legge ad personam? Una fregna chiavi in mano? L.
o mio dio! ma che gente c’è in giro? a parte che il ragazzino che si fa accompagnaredalla mamma (parlamentare) avedere gli appartamenti è da prendere a mazzate.
almeno sai dove abita.
🙂
ti son vicino ora, che ho appena affrontato il calvario…
è che tu sei troppo gentile, caro mio.. avresti dovuto scaraventarla giù per l’affaccio, lei, la sua saccenza e il decreto che berlusconi voleva entro fine settimana. solo per dire la che c’eri prima tu, a vedere l’opespeis e basta farci mettere i piedi in testa da ‘sti burini.
A me piace quando fai il tieffèvitavissuta… 😉
*Anto: ci vorrebbe la finanza. Quell’esaltato di Brunetta, se fosse una persona *Davvero* interessata, per esempio
*Yet: spero di no per i po’veri operai schiavizzati, ma spero di sì per il core de roma schiavista
*Fran: dipende da quanta gente c’è in casa 🙂 Vengo da vari anni di *comune tiburtina*
*LudiK: mi sa l’ultima, a tasso zero!
*Pattie: ecco tu stammi vicina, ne ho bisogno, euforia e sconforto sono parte di me e invece non dovrebbero essere così vicini
*Asperger: se avessi avuto reale interesse per quella *cosa* l’avrei seppellita sotto la mia vis polemica e invece l’ho lasciata nel suo po’vero brodo di minus habens
*Virgh: sottile invito a parlare più dei cazzi mia? 😀
three stanze, tre people..
no, solo apprezzamento 😉
gesù mi sono persa tutto…io non voglio che vai via daaa tibburtina!
mò mi leggo il pregresso…