La mappazza.

Oggi parliamo di mappazze e dintorni.
Andiamo a vedere sulla nostra fattiva e valente whiteboard cosa si intende per: mappazza (scrivo a stampatello così leggete meglio).
Zingarelli del ’92: ‘mappazza non pervenuta’ (dal 2005 invece perviene).
Wikipedia: stato tipico dello stomaco che viene creato dall’ingerimento di sostanze poco assimilabili.
Anonimi esegeti assicurano la prima comparsa del termine ‘mappazza’ nel corso della celebre trasmissione televisiva ‘Indietro tutta‘ (1987).
In questa sede, il vostro Tieffemme Tieffemmegorico userà ‘mappazza’ nel senso di: blocco monolitico stazionante in maniera irrimediabile nello stomaco –irrimediabile salvo smottamenti di instabile e imprevedibile intensità- e causato dall’ingestione scombinata e dissennata di cibarie et vettovaglie ad alto potenziale carboidratico e/o lipidico. Cercheremo assieme di definire una corretta gradazione di mappazza -da uno a cinque- mediante esempi facili facili.
Passiamo alla prima slide. Spegnete la luce! Slide!

Come ben potete immaginare ci sono vari tipi di mappazza.
1) La mappazza da colazione. Che sicuramente vi getterà nel più nero sconforto rimembrativo –il tempo passa per tutti. Alzi la mano chi non ha mai fatto colazione con: ciotola tipo cane, mezzo litro di latte, ottomila cucchiai di nesquiko sprint, per i non allineati al sistema e futuri agit-prop con pugno alzato e infine manager esauriti e schizzati di Accenture- e: decine di biscotti plasmon. Il tutto per giungere a quello che possiamo ben definire lo stadio pre-mappazza: una poltiglia marroncina aspirata con goduria producendo simpatici rigurgiti –simpatici per le genitrici. Alternativa moderna ai biscotti plasmon: le macine, quelle cose tonde con buco al centro fatte di amido e panna. Se ingerite almeno 5 macine vi ritrovate dritti dritti al livello 3, con 10 sarete al penultimo livello, dall’undicesima in poi sarete pronti allo spurgo.

2) La mappazza da pasto principale -pranzo o cena che sia. Tralasciamo l’ovvia congestione derivante da  un’interpretazione scriteriata della dieta mediterranea -paste al pesto, paste al forno, cannelloni e lasagne di mammà- qui ci occuperemo di due tipi fondamentali: la mappazza fedifraga e la mappazza indotta. Alla categoria ‘fedifraga’ appartiene tutto ciò che sembra ma non è. Esempio: gli gnocchi -foto. Vi mettono sotto il naso questo piatto con numero 5 gnocchi contati al pomodoro e voi non lo sapete ancora ma tra pochi minuti sarete piegati in due dal dolore e con un’unica chimera: la tazza del cesso -foto. Ma inutilmente, perché la mappazza avrà già raggiunto il suo obiettivo: bloccare il vostro transito intestinale per l’eternità. Alla categoria ‘indotta’ appartiene invece tutto ciò che siete costretti, senza nemmeno accorgervene, a ingurgitare. Esempio: i tortellini -foto. Siete single, andate al supermercato, avete un’insopprimibile e pre-orgasmica -foto- voglia di tortello. Comprate una confezione da 250 gr e andate a casa. L’acqua bolle, voi state con questo pacchetto a mezz’aria e che fate? Non li calate tutti? Certo che sì. E certo che quelli crescono, e gonfiano. E infine, com’è come non è, ve li magnate tutti, i 250 gr., e vi stravaccate sul divano con la panza che fa ciufciuf -foto di Homer. Ci sarebbe anche la versione ‘tortello magnato crudo a mo’ di patatina’, ma delle implicazioni sessuali legate al concetto di mappazza ne parliamo un’altra volta. Slide!

3) La mappazza fuori porta. Anche questa è in parte indotta. Ma se nel caso del tortello ad azionare le leve della nostra volontà è la voluttà, qui è la prescia, che agisce e colpisce procedendo per accumulo. Dovete andare al lago, o al mare, o dove vi pare, basta che sia fuori porta e avete in mente di portare con voi la colazione al sacco. Nel modo più sbrigativo possibile, senza posate né unzioni varie. Allora fate dei panini, usando il pane a fette -quello che va tanto di moda, quello trattato con l’alcool-, schiaffandoci dentro il galbanino già tagliato e il prosciutto già affettato. Poi, siccome vi vantate di essere tipi moderni e salutisti, vi portate anche della frutta. Quale frutta spicca nel panorama frutticolo per la sua praticità? La banana. Ecco: pane a fette -foto- + galbanino -foto- + banana -foto. Devo aggiungere altro? Se qualcuno ancora non ha capito il senso di questa terza mappazza, vada fuori dall’aula. Subito.

4) La mappazza in compagnìa -interscambiabile con trattorìa e pizzerìa- in cui prevale inesorabilmente la dinamica gruppale più diffusa: va’ dove ti porta il gregge. Insomma siete a questa tavolata di novemila persone –e magari siete anche riusciti a mettervi al centro, evitando l’isolamento periferico assieme agli inevitabili nerd. Arriva il cameriere dall’occhio furbastro -foto- e con il taccuino in mano. Provvisto di sorriso durban’s con cui vi fa subito intendere che sta dalla vostra parte, il cameriere dice Allora? Che vi faccio preparare di buono? Antipasti? Subito scatta il brusio tipico di chi finge che forse è meglio dire di no, ma se perdiamo altro tempo finisce che sì, il fritto sì! Il cameriere coglie la palla e dice Vabbè, vabbè ci penso io, vi faccio portare due specialità al bacio! -foto. Poi si passa alle pizze. E con il solito fare ammiccante il cameriere -che dopo i fritti ormai vi ha in pugno- sobilla il vostro palato promettendovi una pizza d’altri tempi, la vera pizza napoletana con il bordo alto e, se volete, anche il cornicione ripieno! A quel punto il brusio diventa coro da stadio: cornicione! ripieno! -foto e audio, grazie- E a quel punto è fatta. Nei saecula saeculorum in cui il vostro stomaco brontolerà pregustando fritti e cornicioni di ricotta, il virus ‘mappazza in compagnia’ si sarà già surrettiziamente introdotto nel vostro sistema nervoso e non vi farà chiudere occhio tutta notte. Chè si sa, chi non fa la mappazza in compagnia…

Driiiiiin.
Aspettate! Ricordatevi le dispense! Le trovate alla copisteria qui all’angolo, al solito prezzo*

* Dieci euro l’una.

17 Replies to “La mappazza.”

  1. Ciao TFM!

    Si può dire solo una cosa: sei un mito!

    Cmq dalle mie parti “mappazza” ha fatto un passo in più, xché si utilizza per designare tutto ciò che risulta metaforicamente “pesante” in contesti vari.

    Esempio:

    – Com’era il film ieri?

    – Na mappazza

    – Hai cominciato il nuovo lavoro?

    – Si. Tutto bene, però oggi m’hanno rifilato na mappazza.

    E via discorrendo.

    Sinceramente l’accezione di “mappazza sullo stomaco” non è così intuitiva per me. 🙂

    Variante di mappazza utilizzata dalle mie parti: “mappuoglio”.

    Scusa, viene fuori tutta la mia formazione accademica di tipo linguistico 🙂

    Saluti da scogliera

    PS: la data della tua morte è molto molto molto lontana, non ti preoccupare 🙂

  2. Carissima scogliera, specifica sennò poi qualcuno pensa male…e dillo che il tuo p.s. si riferisce a un giochino scemo di cui hai parlato sul tuo blog e che io non voglio nemmeno sentir nominare! -nel frattempo, come dicevo, allegramente mi tocco-

    Da noi in sicilia quello che tu intendi per mappazza si definisce ‘chiummo’, che vale per: persone, cose, e cibo.

    Ma te di dov’è che sei?

  3. la mappazza classica, dalle mie parti, è quella in compagnia. In particolare, si va tutti insieme al ristorante cinese dove con nove euro ti servono DUE ANTIPASTI, due primi, due secondi, con piatti fondi tipo ciotola di FidoBau.

    Alla fine, stremati, si opta per il caffè, che comunque non funziona.

    Il giorno dopo, ci si telefona e ci si aggiorna sullo stato della mappazza…ma il mese dopo, si è ancora tutti lì.

  4. 1) nooo, il nesquik. mio amatissimo nesquik nella confezione gialla a cunette! ho passato l’infanzia a ingurgitare quella roba e la poltiglia…insostituibile alimento, ancora oggi, nei momenti senza pace.

    2) ops, anch’io mangio il tortellino crudo a mo’ di patatina. che significa? :O

    3) boh, a parte il fatto che il 3 è il mio numero preferito, le gite fuori porta sono una figata e non c’è niente di meglio che stendersi in un prato a far passare la mappazza, fra le altre cose.

    4) poverto tfm, fritto e ricotta insieme! che ne sarà di te?

    neru

    p.s. non è che hai le dispense di straforo? anche fotocopiate male va bene.

    p.p.s. da queste parti qualcuno dice di non sapere che è la mappazza, io però sì ma da dove viene ‘sto termine?

  5. Ok ok ok, ora dimmi TU come fai, TU come puoi, sapere che io oggi ho mangiato tutti i tortellini (non tutti, ne ho lasciati circa 10-11)!!! lo so, lo so che non dovrei, ma in ‘certi giorni’ la fame è nera, e la mappazza ora si sente ben bene. Ma io ovvio al problema pulendo la mia doppia (per ora singola) stanza et bagno. Vedrai come brucio tutto… -dico così che mi sneto in colpissima-

  6. Sì, hai ragggione, dovevo spescificare. Vivo in Campania. E qua pure si disce “chiummo” ma solo x le cose da mangiare. Si utilizza anche il vebbo “inchiummarsi” in particolare in escpressioni tipo: “sto tutto inchiummat pe vvia della totta ricotta e ppera” oppure “Il calzone ripieno di ricotta e ssalame mi ha inchiummato” 🙂

    Besos

  7. tfm!

    sul punto 1): passi il nesquik, passi la ciotolona … ma vuoi paragonare i plasmon ai MITICI oro saiwa mangiati pucciandoli a gruppi di 2/4/6 alla volta? (..a seconda dell’umore, della fretta o della fame)….”profumati perchè impacchettati caldi” recitava la confezione!…io non c’ho mai creduto, ma ancora adesso se ci penso godo.

    new-hit

  8. Il mio commento non verterà sulla Mappazza. Il post lo devo ancora leggere.

    Mi sorge però una domanda: tuo padre si chiama Ratzinger e tua madre Pokemon? 🙂

  9. Neru: 1 ma perchè, lo vendono ancora il Nesquik? 2 Poi te lo spiego 3 Distesi su un prato: quando viene la primavera? 4 Quand’è, poi mi devono fare le flebo. Però la ricotta, solitamente, non mi gusta troppo. 5 Le spaccio di dispense no!

    Scogliera: esattamente lo stesso in sicilia. “Quelle sette arancine mi hanno inchiummato”. Quando qualche amico è troppo pesante e noioso: “Miiiii che chiummo quello!”

    New-hit: hai perfettamente ragione. Mi ero dimenticato della fase oro saiwa della mia vita. Pucciarli a gruppi dava certe soddisfazioni, quando ancora…

    Quadrilatero: ma come hai fatto a indovinare?!?!?! Solo che in famiglia per comodità li chiamiamo Razy uno e Pika l’altra.

  10. caro equipe 84 (ma battsti è sempre in mezzo), per la prima non so, penso di sì. mi sembra che la confezione sia ancora gialla, forse un po’ diversa. verifico quando vado a fare la spesa, giusto per curiosità. per le altre, sì. anche per lo spaccio di fotocopie, diversamente sarebbe una ladrata!

    ora, vorrei difendere manzoni se permetti. si può che oltre a tutte le sfighe che ha avuto, gli si aggiunga anche l’odio per essere un testo obbligatorio alle superiori? al di fuori di quel contesto è un bel testo, scritto bene. e anche gli altri classici sono belli. allora se piacciono, tanto meglio, spero solo che li leggano veramente e non li lascino su una mensola. sui contemporanei non mi pronuncio. ops ma forse dico così perchè non sono più una giovane! pazienza!

    neru

  11. Sì, ok, siamo tutti consenzienti sulla valenza del ganzo Manzoni.

    Ora, a parte che chiaramente scherzavo, ma mi sapresti citare -tu retorico, ‘tu’ lo so che lo sai- un qualsiasi altro titolo del Manzoni? Se chiedi a quel 40% di caproni ignoranti che nel sondaggio lo hanno indicato come autore classico preferito, rimarranno a bocca aperta come degli idioti cercando un suggerimento dal compagno secchione.

    😉

  12. ops, che hai detto poi? stavo chiedendo una cosa al mio compagno secchione! 😉

    lo so che scherzavi, è che penso che tutto sommato poco sia meglio di niente in alcune circostanze e quel poco possa essere un’opportunità magari latente, “in potenza”. ecco.

    poi non tutti capiscono l’ironia e forse a volte si rischia di capire fischi per fiaschi, cose così.

    neru

  13. Dottor TFM.. io mangio sepre agnolotti e tortellini crudi… che cosa vuol dire?

    E potrei fare follie per il cornicione ripieno di ricotta.

    Detto ciò: il lunedì è una mappazza

  14. Professore, poi ehm per passare l’esame ehm ci accordiamo ehm come l’altra volta nel suo ehm ufficio??? (occhioni) 😉

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