Ecco dove andremo a finire.
Anno scolastico 1990/1991. Scuola media Vittorio Emanuele Orlando. Palermo.
Il piccolo TFM siede al penultimo banco della fila centrale. Ora di Educazione Musicale. La professoressa, molto carina, molto giovane, molto figa insomma, davanti a 25 maschietti* in età preadolescenziale, con qualche brufolo -solo l’alba di quel che sarà, compresa la cecità ginnasiale-, cerca di insegnare l’arte del mitico Flauto Aulos. Foto? Foto.
Il piccolo TFM siede al penultimo banco della fila centrale. Ora di Educazione Musicale. La professoressa, molto carina, molto giovane, molto figa insomma, davanti a 25 maschietti* in età preadolescenziale, con qualche brufolo -solo l’alba di quel che sarà, compresa la cecità ginnasiale-, cerca di insegnare l’arte del mitico Flauto Aulos. Foto? Foto.

Il piccolo TFM a dire il vero non è così bravo, il suo flauto produce una specie di sibilo sinistro. D’altronde lui, semmai, voleva essere una rockstar di quelle putianti**, non un anonimo suonatore di flauti. Una cosa che riesce molto bene al piccolo TFM è pulire il flauto Aulos. A causa della sua imbranataggine, nel flauto entra un sacco di saliva. Ragion per cui è necessario pulirlo. Come? Vedete la foto? Il bastoncino a destra? Ecco, ad un’estremità c’è una fessura. Per pulirlo si mette un po’ di cotone idrofilo e poi lo si inserisce nel foro posto nella parte inferiore del flauto. Si inserisce e poi si fa un po’ di su e giù. Su e giù. Ad un certo punto, mentre la professoressa di Educazione Musicale si china leggermente in avanti (la capra sul dirupo, direbbero in questo film) per spiegare al più caprone (…) della classe, Ivano La Martina, sempre pallido e smunto, come chiudere efficacemente i buchini del flauto per produrre quantomeno un suono, dal fondo dell’aula si alza il più facinoroso della classe III F, uno che tra l’altro qualche anno avanti verrà arrestato per droga o qualcosa del genere***, il cui nome è Giovanni. Ebbene, Giovanni tiene in mano il famoso bastoncino che serve a pulire il flauto facendo su e giù, si avvicina alla professoressa leggermente chinata in avanti (che per sua fortuna indossa un paio di jeans Carrera) e…zac! glielo appoggia -il bastoncino- sul…bè, sì, avete capito bene, sul culo. Quasi in sincrono partono:
– Risata sguaiata di Giovanni
– Risata sguaiata di tutti gli altri ragazzini, compreso TFM, bisogna ammetterlo
– Faccia paonazza della professoressa di Educazione Musicale
– Incazzatura senza precedenti della professoressa di Educazione Musicale
– Silenzio tombale alla frase “IO VI ROVINO” che la succitata scaraventa addosso ai piccini
– Rapporto di classe con sospensione immediata per tutti, sospensione poi sospesa per tutti ma non per Giovanni.Ecco, se ai miei tempi ci fosse stato YouTube anche io sarei stato interrogato dalla polizia, e magari anche Giovanni, in qualità di vittima e parte offesa (!). Ma ai miei tempi non c’era You Tube. E nemmeno tante altre cose.
———————————————————————-
* Sì, una classe all’antica: nessuna ragazzina a turbare sogni virginei
** In palermitano putiante, da pronunciare in modo sguaiato, è una cosa massiccia, forte, potente insomma
*** Ma questa è un’altra storia, volendo
– Risata sguaiata di Giovanni
– Risata sguaiata di tutti gli altri ragazzini, compreso TFM, bisogna ammetterlo
– Faccia paonazza della professoressa di Educazione Musicale
– Incazzatura senza precedenti della professoressa di Educazione Musicale
– Silenzio tombale alla frase “IO VI ROVINO” che la succitata scaraventa addosso ai piccini
– Rapporto di classe con sospensione immediata per tutti, sospensione poi sospesa per tutti ma non per Giovanni.Ecco, se ai miei tempi ci fosse stato YouTube anche io sarei stato interrogato dalla polizia, e magari anche Giovanni, in qualità di vittima e parte offesa (!). Ma ai miei tempi non c’era You Tube. E nemmeno tante altre cose.
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* Sì, una classe all’antica: nessuna ragazzina a turbare sogni virginei
** In palermitano putiante, da pronunciare in modo sguaiato, è una cosa massiccia, forte, potente insomma
*** Ma questa è un’altra storia, volendo
il mio era tutto nero nero. e il nostro maestro di musica sbavava solo nel parlare, figurati quando suonava. pero’ c’era la maestra di italiano, bonazza, tettona e di cognome faceva ” Pomponi “. Roba che oggi ci sarebbero centinaia di video su yuotube solo per il nome… d.
Ma io ero l’unico ad averlo giallo (il flauto)?!?
UAU
Non credo sia You Tube la causa di tutto.
Forse è colpa del flauto?
Il mio era esattamente come quello della foto. Marrone. Nero l’ho visto, giallo, francamente, caro UAU, mai! Ma si sa, VOI siete strani…
Anara: certo! il flauto innanzitutto! (su you tube ero “vagamente” ironico…)
Strano io??? Vogliamo parlare dei siciliani che hanno un pessimo rapporto con i dolci alla ricotta? 🙂
UAU-tronfio-col-suo-flauto-giallo
i siculi però si rifanno con le frappe…
a kiss. joujou.
già, la frappa di JouJou! 😉
anch’io il flauto l’ho sempre visto giallo…
quella del flauto nero dev’essere un’usanza trinacra…
Guarda che in Trinacria erano tutti marroni. Evidentemente funzionava così:
Nord: nero
Centro-Sud: giallo (paco e uau)
Isola maggiore: marrone
Che bello
io ce l’avevo bianco…