Il benzinaio cingalese che fece carriera

(Roma, Tiburtina)

Sotto casa mia c’è un benzinaio.Molto comodo. Però io non uso mai la macchina. E quando la uso, quasi sempre la sera. E quando la prendo di sera la macchina è sempre in riserva. Sempre. Quindi vado al benzinaio. Molto comodo. Ma la sera il benzinaio è chiuso. Funziona il self service. Ma la sera quando vado a fare benzina c’è sempre un omino. Quando dico sempre è sempre. Seduto sulla sedia. Appena arrivo l’omino mi vede si alza in piedi sorride. A me pare male dirgli Faccio da solo. Così gli do le chiavi e la carta da cinque euro. Però siccome io non uso il portamonete cioè lo perdo sempre a giro insomma non ho mai gli spiccetti. Io glielo dico, quando arrivo: guarda che non ho gli spiccetti. Lui sorride e dice
No preoccuparti amico così faccio qualcosa che mi annoio

Questo la sera. Il benzinaio di giorno invece è aperto dal mattino presto poi fa pausa alle 1230 e poi riattacca alle 16. A volte non riattacca mai. Insomma se vai alle 14 che devi fare benzina capace che il benzinaio è chiuso. Cioè il benzinaio sta lì nell’ufficio con la porta a vetri che si fa i cazzi suoi, ma la pompa è chiusa. E così tocca fare il self service anche se il benzinaio è lì nell’ufficio che si fa i cazzi suoi e lo vedono tutti. Poi tipo due anni fa l’omino cingalese della sera ha cominciato a piazzarsi lì anche nella pausa pranzo. Che il benzinaio era lì nell’ufficio a farsi i cazzi suoi e il cingalese ne faceva le veci. Però il benzinaio era chiuso quindi praticamente era lo stesso della sera.

Qualche giorno fa mi sono alzato prestissimo che dovevo fare una cosa. Questa cosa prevedeva l’uso della macchina. Così siccome era lontano e la macchina era in riserva ho pensato quasi quasi faccio benzina al benzinaio. Sono andato che erano boh le 8 del mattino tutto morto di sonno e sono arrivato e ho visto la seguente situazione: il benzinaio era nel suo ufficio con le porte a vetri a farsi i cazzi suoi mentre l’omino cingalese era lì che correva come una trottola da una pompa all’altra. Destra sinistra sinistra destra. Anche due pompe conteporaneamente! e, tenetevi forte: aveva indosso la TUTA BLU del benzinaio! Ho pensato uau che bello, il capo benzinario ha assunto il cingalese e io che pensavo male che se ne stava lì sempre a non fare un cazzo nell’ufficio in cui si fa i cazzi suoi!

Poi era il mio turno. Il mio amico cingalese ha sorriso mi ha riconosciuto gli ho detto, tutto pervaso da sentimenti di felicità
– Amico, che belloh! Allora ti ha assunto!
– Eheh sì io contento
– Ma ti paga bene, almeno? ahah
– Sìsì mi fa tenere gli spiccetti

(post già pubblicato il 5 marzo 2010)

2 Replies to “Il benzinaio cingalese che fece carriera”

  1. Delle volte che penso che dovrebbero asfaltarci e provare a vedere cosa succede a ricominciare da capo.

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