Somewhere: Sofia Coppola chiude la porta in faccia allo spettatore medio e se ne fotte (giustamente)

E così la curva da stadio ha colpito anche il cinema, un certo cinema: Sofia Coppola è solo una raccomandata, Sofia Coppola è un genio, Somewhere fa schifo, Somewhere è bellissimo.

Domanda: può un film che non fa ridere, che non fa piangere, che non urla, che non dice parolacce, che non fa niente, elevarsi rispetto alla mediocrità del cinema mondiale e del pubblico medio?

 

 

Sono andato a vedere Somewhere in questa sala romana in cui fanno l’intervallo tra il primo e il secondo tempo. L’intervallo, capite? Stavo per piangere. C’era anche l’omino con le patatine e la coca-cola. Che poi, siccome nessuno se lo filava, è tornato mogio mogio dentro la sua time machine. Insomma, durante l’intervallo, ecco i commenti di alcuni spettatori:
1) Beh finora niente di che, non succede niente, nessun colpo di scena
2) Ma la Aspesi aveva detto “Film da non mancare”! Aveva dato 4 stellette!

 

E io dentro di me pensavo: ah quindi esiste *davvero* la gente che va al cinema perché glielo dice qualcun altro! Devo smetterla di essere sempre così egoriferito e pensare che quello che penso/faccio io valga anche per gli altri. Bene, anche oggi ho imparato qualcosa.

 

***

 

Johnny Marco è un attore famoso. Ha una figlia. La vita di Johnny fa schifo. Fine.

 

Sofia Coppola sceglie di raccontare una storia, questa storia, nell’unico modo che c’era: sbattendo continuamente la porta in faccia allo spettatore. Deludendolo a ogni scena, inquadratura dopo inquadratura. Prendendolo in giro, sbeffeggiandolo.
Mi avete trasformata in un fenomeno pop soltanto perché ho il cognome famoso e negli altri film ho messo bella musica indie con cui vi siete bullati? Benissimo, e allora faccio un film che di pop non ha nulla e ci sono quattro canzoni in croce, e una è pure di Paolo Jannacci.
Siete venuti leggendo le recensioni della Aspesi che parlavano di un padre e una figlia undicenne e pensavate di assistere a un film che vi avrebbe emozionato? Fuck you.

 



Somewhere
è un film provocatorio, che sfotte, che gioca con le basse aspettative, con i sogni e i gusti del pubblico, che decide – consapevolmente – di raccontare la vita di questo attore tutto sommato sfigato, utilizzando come stella polare la lentezza.

 

Prima scena: camera fissa su un circuito automobilistico qualunque. Sabbia, cielo grigio, silenzio. Solo una Ferrari nera che gira. Una, due, tre volte. Una scena eterna.
Somewhere va così per la sua strada, dritto, imperturbabile, ogni tanto si volta e sembra chiedere allo spettatore: raggiungimi, vieni a prendermi, se sei capace.
E lo fa mettendo in scena cose antiche: semplicità, staticità, respiri. Ogni scena è costruita in maniera certosina, con un unico, cinico obiettivo: allontanarsi il più possibile da un altro cinema o dalla televisione. Lancia delle esche a cui lo spettatore abbocca ma all’ultimo momento tira indietro la mano. Una continua cazzimma, direbbero a Napoli. Ti aspetti qualcosa e questo qualcosa non arriva mai.
Johhny e la figlia sono in macchina. Inquadratura fissa laterale. Johnny sta guidando. Ha la sensazione che un Suv lo stia seguendo. Chiede a Cleo di voltarsi a controllare. Chiunque, a questo punto, ci avrebbe mostrato la prospettiva di Cleo, o comunque il Suv stesso, è una cosa vista milioni di volte, lo fanno tutti, è automatico aspettarselo, è lì, lì, e invece niente.
Casinò. Johnny sta giocando a un tavolo. Ci sono il croupier, gli altri giocatori, la figlia. La macchina da presa inquadra tutti frontalmente. Johnny tira i dadi. Pausa. Esultanza. Di nuovo. Tira i dadi. Pausa. Delusione. E ancora. Piccolo particolare: noi i dadi non li vediamo mai. Sofia Coppola ce li fa desiderare, dai facceli vedere, dacci questi dadi, dacci un fremito: nulla.

 

Lo spettatore è dunque escluso, ridotto ai margini, tagliato fuori. Come in quelle inquadrature in cui le teste degli attori sono mozzate, e vediamo solo il corpo dal collo in giù, e i relativi movimenti. O ancora quando la mdp inquadra qualcuno di spalle. O, infine, nelle porte d’albergo che si chiudono all’improvviso: do not disturb.
Ecco, Sofia Coppola non voleva essere disturbata. Voleva fare un film che fosse una boccata d’aria, una lenta boccata d’aria, per sè, e per quelli disposti a seguirla, disposti a rifiutare l’ovvietà, il conforme, il previsto.
Cleo piange perché non sa quando tornerà la madre, perché il padre non c’è mai. E in più deve andare al Campo estivo. Johnny la guarda. Noi anche. Noi cresciuti a pane e telefilm, a pane e film di un certo tipo: dai, adesso lui cambia idea. Dai, adesso lui dirà qualcosa, se la prende con sè. No. Cleo se ne va. Non la vedremo più.
Un gioco crudele, va detto. Al limite della perversione. Eppure, la ricompensa arriva: come nella scena della piscina, bella da mozzare il fiato, come nel finale, in quella piega della bocca appena accennata.
C’è un rigore antico, sano, pulito, in Somewhere. Il rigore di chi pensa ogni scena nel dettaglio, di chi sa come si gira un film, di chi torna indietro per andare avanti, di chi non cede agli ornamenti, di chi non vuole stupire a tutti i costi: se mi seguite bene, altrimenti è uguale.

 

E quindi la risposta è sì: un film del genere può elevarsi rispetto alla mediocrità ormai conclamata, può e deve essere rispettato per le intenzioni, chiarissime per chiunque sia in grado di coglierle. Certo, lo sforzo non è compreso nel prezzo del biglietto, certo, non tutti sanno che una inquadratura con camera fissa non vuole dire che ci vuole lo posso fare anche io. Comprensibile se non inevitabile dunque la gragnuola di aggettivi, insulti, lamenti, stroncature più o meno improvvisate: Somewhere non è un film per tutti.

 

note:
– nel film recitano, nel ruolo di se stessi, Simona Ventura, Nino Frassica, Valeria Marini e Maurizio Nichetti. La rappresentazione della nostra tv, Telegatti compresi, è implacabile. Da vergognarsi. Per fortuna quella stagione sembra acqua passata.
– una comparsa anche per Laura Chiatti, le cui spalle da body builder mi fanno sempre impressione
– presenti anche due Amici di Maria De Filippi, Jennifer Iacono la ballerina e Marco Gandolfi etc l’attore
– ah, dimenticavo Giorgia Surina – prossima star del Medico in famiglia – nella parte caricaturale di se stessa ai tempi di TRL
– la colonna sonora è dei Phoenix, il cui leader è l’attuale fidanzato di Sofia Coppola. Nel cast è accreditato anche Robert Schwartzman, cantante dei Rooney, nonché cugino di Sofia nonché fratello di quel Jason protagonista di Bored to Death.

56 Replies to “Somewhere: Sofia Coppola chiude la porta in faccia allo spettatore medio e se ne fotte (giustamente)”

  1. praticamente, uno di quei film per cui se ci porto il mio ragazzo, mi lascia. Ma prima mi mena. 😀

  2. uhm… un po' di sufficienza nella frase "allora esiste *davvero* la gente che va al cinema perché glielo dice qualcun altro".
    ebbene ti svelo che le recensioni servono a questo. e pensa che qualcuno va in un certo ristorante perché gli è stato consigliato. o compra cose di una certa marca perché le hanno comprate i suoi amici.

  3. quoto, ok

    però anche se il film si eleva oltre la soglia dello spettatore medio (e snobisticamente affermo che mi è piaciuto assai anche perchè eravamo in 9 a vederlo nella vastità di una sala da multisala e il rumore della ferrari del protagonista in superdolbysuyrround sembrava quello di un aereo a reattore), il finale fa schifo. 
    Il finale non si eleva una fava, è scontato prevedibile, con quella camminata "into the wild".
    toso

  4. ma tu pensa che io mi metto a guardare serie tv perchè "qualcuno" ne parla assai.
    accidenti fra somewhere e una cazzata scelsi una cazzata. e il cinema mi è così rarefatto ormai…

    ps 
    ho avuto la fortuna di assistere a fine luglio a una proiezione al'aperto dell'uomo che verrà. in un piccolo anfiteatro. ci hanno consegnato il cuscino all'ingresso, io mi ero portata il plaid, c'è stato l'intervallo e anche di più.
    fra il primo e il secondo tempo la pizza di pellicola che veniva portata a tutta velocità sull'auto che la riportava al sicuro. e poi la minaccia di pioggia. sospendiamo. copriamo le casse, riprendiamo. tutti amici. non era un film da tifo finale ma è stato straordinario anche per il contesto e  l'applauso lo ha meritato tutto alla fine.

  5. Sono piuttosto d'accordo con toso. Vistolo ieri sera, non dispiaciutomi ma trovatolo un Lost in translation più loffio, e soprattutto sì, penso che ci stava meglio un finale con lui che tornava in hotel a sbevazzare con le lap dancer (a proposito, dove si compra il palo da borsetta?)
    LB

  6. ma sei cosi sicuro che sofia coppola avesse questo intento mentre girava il film? magari non ci aveva neppure pensato a tutte queste cose?

  7. beh, per me non ha nessuna importanza cosa volesse o non volesse fare la Sofia, perché come diceva qualcuno l'opera vive una vita propria e l'autore forse dovrebbe morire dopo averla terminata per non disturbarne il cammino.
    @TFM, sappi che io sto meditando di vedere "il peccato e la vergogna" dopo aver letto la tua recensione, quindi pensa te…

  8. "chi non vuole stupire a tutti i costi: se mi seguite bene, altrimenti è uguale. "… si ma giusto perché ti chiami Sofia Coppola ti puoi permettere di mettere la cinepresa sul tavolino a caso e poi far si che la scena si svolga altrove…

    non sono d'accordo con la recensione che mi pare cercare qualcosa di bello in un film a cui come dici tu mancano tutte le scene coinvolgenti..

    http://it.wikipedia.org/wiki/Merda_d'artista

    Secondo wiki:

    La merda d'artista di Piero Manzoni:

    in senso ironico un artista già affermato, troverebbe mercato e consenso della critica per qualsiasi sua opera che crea, anche le più scadenti e banali.

    Se vuole starsene da sola la cara Sofia.. si faccia una bella proiezione privata.. invece che guadagnare "a ufo"… mi fossi fidata di ugo er macellaro anzichè della aspesi…

    ("complimenti per la trasmissione, ti seguo sempre"… ;))

  9. "chi non vuole stupire a tutti i costi: se mi seguite bene, altrimenti è uguale. "… si ma giusto perché ti chiami Sofia Coppola ti puoi permettere di mettere la cinepresa sul tavolino a caso e poi far si che la scena si svolga altrove…

    non sono d'accordo con la recensione che mi pare cercare qualcosa di bello in un film a cui come dici tu mancano tutte le scene coinvolgenti..

    http://it.wikipedia.org/wiki/Merda_d'artista

    Secondo wiki:

    La merda d'artista di Piero Manzoni:

    in senso ironico un artista già affermato, troverebbe mercato e consenso della critica per qualsiasi sua opera che crea, anche le più scadenti e banali.

    Se vuole starsene da sola la cara Sofia.. si faccia una bella proiezione privata.. invece che guadagnare "a ufo"… mi fossi fidata di ugo er macellaro anzichè della aspesi…

    ("complimenti per la trasmissione, ti seguo sempre"… ;))

  10. "chi non vuole stupire a tutti i costi: se mi seguite bene, altrimenti è uguale. "… si ma giusto perché ti chiami Sofia Coppola ti puoi permettere di mettere la cinepresa sul tavolino a caso e poi far si che la scena si svolga altrove…

    non sono d'accordo con la recensione che mi pare cercare qualcosa di bello in un film a cui come dici tu mancano tutte le scene coinvolgenti..

    http://it.wikipedia.org/wiki/Merda_d'artista

    Secondo wiki:

    La merda d'artista di Piero Manzoni:

    in senso ironico un artista già affermato, troverebbe mercato e consenso della critica per qualsiasi sua opera che crea, anche le più scadenti e banali.

    Se vuole starsene da sola la cara Sofia.. si faccia una bella proiezione privata.. invece che guadagnare "a ufo"… mi fossi fidata di ugo er macellaro anzichè della aspesi…

    ("complimenti per la trasmissione, ti seguo sempre"… ;))

  11. "chi non vuole stupire a tutti i costi: se mi seguite bene, altrimenti è uguale. "… si ma giusto perché ti chiami Sofia Coppola ti puoi permettere di mettere la cinepresa sul tavolino a caso e poi far si che la scena si svolga altrove…

    non sono d'accordo con la recensione che mi pare cercare qualcosa di bello in un film a cui come dici tu mancano tutte le scene coinvolgenti..

    http://it.wikipedia.org/wiki/Merda_d'artista

    Secondo wiki:

    La merda d'artista di Piero Manzoni:

    in senso ironico un artista già affermato, troverebbe mercato e consenso della critica per qualsiasi sua opera che crea, anche le più scadenti e banali.

    Se vuole starsene da sola la cara Sofia.. si faccia una bella proiezione privata.. invece che guadagnare "a ufo"… mi fossi fidata di ugo er macellaro anzichè della aspesi…

    ("complimenti per la trasmissione, ti seguo sempre"… ;))

  12. "chi non vuole stupire a tutti i costi: se mi seguite bene, altrimenti è uguale. "… si ma giusto perché ti chiami Sofia Coppola ti puoi permettere di mettere la cinepresa sul tavolino a caso e poi far si che la scena si svolga altrove…

    non sono d'accordo con la recensione che mi pare cercare qualcosa di bello in un film a cui come dici tu mancano tutte le scene coinvolgenti..

    http://it.wikipedia.org/wiki/Merda_d'artista

    Secondo wiki:

    La merda d'artista di Piero Manzoni:

    in senso ironico un artista già affermato, troverebbe mercato e consenso della critica per qualsiasi sua opera che crea, anche le più scadenti e banali.

    Se vuole starsene da sola la cara Sofia.. si faccia una bella proiezione privata.. invece che guadagnare "a ufo"… mi fossi fidata di ugo er macellaro anzichè della aspesi…

    ("complimenti per la trasmissione, ti seguo sempre"… ;))

  13. "chi non vuole stupire a tutti i costi: se mi seguite bene, altrimenti è uguale. "… si ma giusto perché ti chiami Sofia Coppola ti puoi permettere di mettere la cinepresa sul tavolino a caso e poi far si che la scena si svolga altrove…

    non sono d'accordo con la recensione che mi pare cercare qualcosa di bello in un film a cui come dici tu mancano tutte le scene coinvolgenti..

    http://it.wikipedia.org/wiki/Merda_d'artista

    Secondo wiki:

    La merda d'artista di Piero Manzoni:

    in senso ironico un artista già affermato, troverebbe mercato e consenso della critica per qualsiasi sua opera che crea, anche le più scadenti e banali.

    Se vuole starsene da sola la cara Sofia.. si faccia una bella proiezione privata.. invece che guadagnare "a ufo"… mi fossi fidata di ugo er macellaro anzichè della aspesi…

    ("complimenti per la trasmissione, ti seguo sempre"… ;))

  14. La Aspesi non la leggo più da quando:
    1) in una sua recensione ha spiegato che cosa succedeva nella scena clou di Match Point
    2) ha detto che Mel Gibson che ballava faceva schifo
    3) Mi sono accrota che riesce a riempire lo spazio delle recensioni perché ti racconta punto per punto i lfilm.

  15. *1: e tu vacci da sol*

    *2: questa è una recensione snob, si era capito, sì?

    *Toso: guarda io il film l'avrei finito con la scena della piscina. ho pregato affinché accadesse. a quest'ora sarei qui a piangere di gioia urlando mastahpiece. detto questo, il finale lo trovo "facile" ma a mio parere ci stava, e la faccia di Johnny mi piace molto, alla fine. IPERSUPERLOL per "si eleva una fava"

    *Moglie: ma sì ovvio che uno segue i consigli di qualcun altro 🙂 Però prendersela con la Aspesi l'ho trovato un po' sciocco 🙂
    p.s. l'uomo che non c'era: vabbè, il meglio evah

    *LB: sarebbe stato un finale più circolare, più consolatorio, non so

    *6: me l'ha detto lei quando ci siamo incontrati al party (ci aveva pensato eccome)

    *Piggyna: sì d'accordo che l'opera cammina da sola, ma il nome dell'Autore conta, in ogni campo, c'è poco da fare. Se le stesse cose di Lost le avesse fatto qualcun altro e non Lindelof-Cuse non so cosa avrei scritto. Forse quello che ho scritto per Flashforward

    *8: mai detto che mancano le scene coinvolgenti, anzi. io mi sono divertito molto ed ero molto coinvolto 🙂 comunque grazie, e continua a seguirmi

    *New: dici? 🙂

    *

  16. Io quella del commento 8 la amo! Ha citato la mia opera d'arte preferita della Tate Modern! Quindi non sono l'unico ad aver capito la genialità della "Merda d'artista"!
    Mirko

  17. non penso assolutamente che Sofia volesse sconvolgerci con le sue critiche, non avevamo bisogno della sua prospettiva sui media. Non avevamo bisogno dell'ennesimo personaggio in balia della depressione che si diletta in sesso e alcool e poi si accorge di avere una figlia che riesce a sollevarlo. Sofia coppola si è sopravvalutata, e non snobba il fatto di avere julian casablancas che le fa la colonna sonora, troppo superficiale affermare che tutte le riprese e le scelte stilistiche siano premeditate per deludere lo spettatore.  Secondo me poteva semplicemente cambiare tematica, cercando di liberarsi dall'etichetta che le è stata attribuita. 

  18. *Superficiale sarà questo commento che non dice nulla se non criticare, almeno qui sul blog abbiamo provato a fare un ragionamento e non a usare un "secondo me" che mostra tutta la propria insipienza.

  19. ciao commento 9 sono commento 8, scusa non ho firmato per timidezza.. 🙂

    TFM ho scoperto da poco questo blog e lo trovo bellissimo.

    Se ti candidi alle prossime elezioni di presidente del mondo io ti voto.

    Somewhere… ci penso e ci ripenso.

    e no, no, no non riesco a togliermi dalla testa la sensazione di avere assistito ad un enorme esercizio stilistico.

    🙂

    firmato
    Comment8

  20. @commento1
    io ci ho portato la mia ragazza e mi ha tenuto il muso per tutta la serata…
    il giorno dopo ha avuto il coraggio di dirmi che 8 euro peggio di così non li aveva spesi mai… ma se avevo pagato io!!!???

    facciamo così, quando ci sono questi film, ce li andiamo a vedere tu ed io e le nostre metà le mandiamo a vedere il circo. quello senza animali che sennò mia morosa s'incazza 😛

    Tornando seri, oddio, seri… la cosa che più mi è piaciuta di questo fil e la mancanza completa di empatia verso il protagonista; in alcun modo la resta cerca di fartelo diventare simpatico o antipatico o comunque di farti coinvolgere dai suoi sentimenti. ti senti proprio fuori, escluso. in effetti proprio il contrario della tivvù di oggi coi suoi "mi sei arrivato" (citandoti).

    E infine ci terrei a sfogarmi un attimo:
    <capisco che i film siano prodotti commerciali e come tali vanno piazzati sul mercato. Capisco quindi il bisogno di strumenti, a volte anche molto affascinanti, come i trailer. Sarà colpa della mia allergia allo spoiler, ma perchè cazzo mi devi rovinare la scena più bella e carica di emozioni di tutto il film (quella della piscina)? perchè non posso essere oltre che emotivamente emozionato anche meravigliato dalla cifra stilistica della ripresa subacquea? perchè di questa meraviglia hai voluto privarmene giorni fa, a casa sove con la qualità della mia tele quella scena nonb me la sono nemmeno poi tanto goduta?>
    Ho finito XD

  21. *Ricapitolando: Commento 9 ha dichiarato amore folle a commento 8, commento 19 e commento 1 sono pronti a una relazione clandestina a base di film impegnati.
    Ho appena scoperto il senso ultimo di questo blog: sono felice

    *Comment8: ok, però nel programma elettorale non metto Somewhere altrimenti esco subito al televoto 😉

    *19: io al cinema mi copro gli occhi durante i trailer

  22. Questa recensione trascura un concetto banale: non si può andare al cinema per soffrire 100 minuti di una noia mortale e assoluta.
    Non so se la Coppola volesse, come dice, "giocare con lo spettatore", telecamerea fissa, dadi nascosti, suv invisibile e cose del genere. Ma non mi frega niente: per me è stata solo un'interminabile rottura di scatole.

    Più che queste trovate squallide da sedicente genio, la Coppola dovrebbe imparare a fare quello che è davvero difficile: fare un bel film. Con una bella storia non banale, con una buona dose di suspanse, di emozione, di sentimento e poi con abilità VERE da regista.
    Chissà perché mi vengono in mente le grandiose inquadrature di Demme nel Silenzio degli Innocenti: quello si capolavoro perché, su una storia coinvolgente, si agiva con tecniche di ripresa geniali.

    Troppo facile giocare con la telecamera e poi dirsi registi: se non si hanno idee si rimane figli di papà viziati e basta.

    In poche parole: ma fatemi il piacere. Somewhere è una c…ta pazzesca (citazione da un altro film noto a tutti, vero capolavoro se confrontato alla spazzatura di Somewhere).

  23. Condivido molte delle cose che hai scritto.
    In particolare massima stima per la genialità del titolo 🙂

    Rosy

  24. "da qualche parte" interessante, non ho ben capito dove però

  25. Film orrendo!!!!! Leone d'oro rubato. Microfoni in scena come neanche nei peggiori film hard.
    Dovremmo avviare una class-action per riavere il mal tolto, ovvero i soldi del biglietto.

  26. il problema credo sia non tanto il rispettare le intenzioni, ci mancherebbe,  ma 'dire' qualcosa al pubblico. la sofia, di cui avevo adorato i precedenti film, dice tutto nella prima scena. sono attore, mi annoio e giro in tondo. il resto del film è noioso perchè non comunica altro che la prima scena non abbia già detto. insomma, è inutile. per quello che non mi è piaciuto e l'ho trovato uno spreco, sì, anche di talento della sofia che adesso vorrei girasse un thriller coi controcazzi, per ESPIARE. ah!

    (Ps.super off topic:  ah, ibrahimovic che diffonde buonumore nel mondo è la GAG DELLA SETTIMANA…ahahah) 

  27. "Non è un film per tutti" e chi stabilisce questo primato di chi può capirlo e chi no, tu?
    Sofia Coppola non è nè il primo Wenders nè Antonioni.

  28. Ho trovato questo commento di marco liorni al film:

    Fossi in Sofia Coppola sarei seriamente preoccupato per tutte le maledizioni che le arriveranno da chi sta vedendo il suo ‘Somewhere’. Ci sono state anche le mie, ecco perché scrivo questa nota. E' un’opera d’arte. Il problema è che ti ‘arriva’ dopo, anche se lei prova a mettere le cose in chiaro subito, fin dalla prima scena della Ferrari nera che inanella giretti in una specie di rotonda nel deserto. Anche il microfono che appare in alto in una delle prime scene non credo sia casuale: credo abbia voluto dire ‘sto cercando di fare un film d’autore’.

    È la vita di un divo del cinema. Siamo o non siamo nei tempi in cui sembra a portata di mano la mirabolante vita dei ‘famosi’? Beh, eccola la vita dei sogni. Accadono colpi di scena straordinari nel film: il protagonista cade da una piccola rampa di scale, riesce a fare un buon punteggio al gioco rock della Wii,in albergo gli dànno la stanza dove hanno presentato Benicio del Toro a Bono Vox, e poi la scena madre della Ferrari che a un certo punto ha un guasto. Sì. Poi le lapdancer a domicilio roteano sulle pertiche portatili e agitano i glutei: sono due, sono bionde, con miniminigonne e vestite rosso fuoco, eppure non c’è niente di erotico. Nell’hotel di Milano un appartamento gigantesco e inutile; con piscina. La figlia prepara omelette a colazione e lui dice ‘sono buone, e poi non troppo pesanti’. Simona Ventura presenta senza dire assolutamente nulla e Nino Frassica fa battute agghiaccianti, Nichetti agita il premio e fa un discorsetto vuoto. Il vuoto. Tutto è così vuoto.

     

    Sei nella Ferrari e ti piace far rombare il motore, ma giri in tondo e sei nel deserto.

     

    La figlia quindicenne ha sempre il sorrisino dolce, ma non dice mai niente. Nessuno dice niente. Lui fa sesso occasionale e compulsivo e intorno a lui tutte sembrano voler solo sesso occasionale e compulsivo. E quando lui ha la faccia affondata nelle cosce dell’ennesima bionda alla quale ha appena sfilato le mutande che fa? Si addormenta. Prende sonno ovunque. Gli mettono una maschera di cera per fargli il calco e lui si addormenta. Si addormenta ancora una volta. Una specie di narcolessia. È quello che gli sta accadendo dentro.

    ‘Mi sento niente’ dice all’ex moglie al telefono. Ma lei non può venire. Le dice: “Dài, vedrai che domani starai meglio. Ciao”

     

    Scusa Sofia Coppola! Scusa per i ‘vaffa’ ideali che ti ho mandato durante questo film che è una palla pazzesca, eppure è un’opera d’arte.

    D’altra parte al Moma di New York c’è una teca di vetro con sopra una lente d’ingrandimento, c’è scritto di fronte all’opera che tu devi guardare dentro la lente di ingrandimento! non ricordo per quanto tempo, ma mi sembra proprio per un’ora e mezza. Quella è l’opera d’arte. Nel caso di ‘Somewhere’ almeno puoi startene in posizione comoda.

  29. Per #31 e quanti dopo sforzo sovrumano sono riusciti ad autoconvincersi che in Somewhere ci sia qualcosa di bello o artistico.

    Quello che caratterizza un'opera d'arte VERA è anche  la capacità di comunicare il PIACERE solo a gardarla/ascoltarla. Se invece è richiesto SFORZO e pazienza il dubbio di avere davanti una patacca mi sembra più che lecito.

    Questa legge selettiva quasi darwiniana è implacabile e decide quale opera d'arte passa ai posteri e quale sprofonda nell'oblio. A quanti viene voglia di rivedere Amarcord di Fellini? A quasi tutti. A quanti viene voglia di rivedere il "somewheriano" "la voce della Luna"? A trovarne uno si è candidati a vincere al superenalotto !! Ed era Fellini ….

    Ecco, se qualche messaggio profondo in Somewhere c'è (e probabilmente voleva esserci), è mortificato dalla noia, da un impianto da narcisita egocentrico e autocompiacente che non riesce assolutamente a coinvolgere lo sfortunato spettatore. La noia seppellisce tutto… se voleva passare qualche messaggio, non poteva la Coppola trovare un modo più furbo, artistico e piacevole di farlo?

    Se la regista fosse riuscita a non torturarci nel comunicare le frustrazioni ed il vuoto delle vite dei VIP forse avrebbe davvero creato un capolavoro. Ma è riuscita ad annoiare quasi tutti ed è lecito supporre che annoierebbe quasi tutti quelli che lo guarderebbero in futuro.
    Quindi penso che non ci sarà "futuro" perché questo film non passerà alla storia, se non come bufala e scandalo.

    Traggo il facile pronostico che, tempo 3-4 settimane, sarà sepolto nell'oblio che merita e nessuno avrà la minima voglia di guardarlo.

  30. Che cos'è la noia? Da dove deriva? Che cosa ci aspettiamo quando entriamo in sala? Somewhere è un film che molti non si aspettano perchè sono abituati ad un  canavaccio che hanno imparato a denominare film. E quello che si discosta da quel canavaccio annoia, stanca, fa venir voglia di cambiare sala perchè dall'altra parte si ride, c'è una trama ben definita, magari anche gli effeti speciali.
    Io che il cinema lo frequento poco perchè preferisco la vita vera ho apprezzato moltissimo il film. L'ho trovato adatto a chi le sale le frequenta poco, mi ci sono anche rivisto. E se foste meno ipocriti vi ci rivedreste anche voi, o magari e solo questione di tempo..

  31. Ho adorato il tuo commento al film e anche il film stesso. C'è anche da dire che studiando comunicazione forse lo capisco un po' di più di qualche anno fà 🙂 Saluti!

  32. Da grafico capisco perfettamente che il target di questo film sia limitato e non sopporto che venga giudicato senza che prima si abbia cercato di capirlo.

    Su 1000 persone che visitano la Rietveld Academy 950 pensano che sia merda ma ciò non vuol dire che lo sia, anzi, e lo stesso accade con questo film: chi si esalta guardando film come "Mercenari" non certo apprezzare questa pellicola.

  33. Commento in ritardo.
    Dopo le release date di Tron 2, True Grit (che per fortuna son riuscito a vedere a Philadelphia) infine Somewhere col mio amato Diacono Frost come protagonista: perché C***O i film in Belgio escono SEMPRE MILLE ANNI DOPO che in Italia, che non li devono NEMMENO DOPPIARE?!
    Giuro. È nei cinema ORA. Guardavo la programmazione dei cinema della mia città e c'è 'sta foto di Stephen Dorff. In macchina. Con una ragazzina. Regia di Sofia Coppola.
    Mi è partita la madeleine: "Vuoi vedere che è quel film di cui TFM parlava… A SETTEMBRE DELL'ANNO SCORSO?!!"
    Stupido paese.
    Clem

  34. *Clem: eheh, ma no, guarda che è un caso, i film in Francia/Belgio escono sempre prima che in Italia, vedi anche Due Date o Parto col folle. In effetti anche io rimasi sorpreso da Somewhere uscito così tardi.

  35. *Ah, secondo me che sono un dietrologo complottardo, c'entra il fatto che ha vinto a Venezia. E a Francia sono rosiconi.

  36. Naah, ai belgi fiamminghi dei francesi fottesega.
    Cmq in francia sarà così, ma qui no. The king's speech è uscito VENERDÌ in pre-première e ora arriva nelle sale per i comuni mortali.

  37. Io però non ho capito il finale…Dov'è diretto alla fine??Perchè lascia la macchina e va a piedi??

  38. ahahahah comunque ieri ci ho riflettuto e credo di aver capito…
    Praticamente all'inizio lui gira a vuoto con la sua Ferrari,e credo che quel girare a vuoto potrebbe essere la metafora della sua vita,che fondamentalmente prima che arrivasse sua figlia girava a vuoto. Alla fine lui prende la sua Ferrari e va dov'era all'inizio,la lascia lì e prosegue a piedi. dato che lui al telefono poco prima aveva detto che non sapeva più chi era,il finale potrebbe simboleggiare lui che lascia la sua vita per cercare se stesso…(la ferrari potrebbe simboleggiare la sua vita da ricco…)
    Dici che potrebbe essere plausibile??

  39. Ehi ragazzi.
    Se è davvero Marco liorni, mi ha stupito il suo commento al film.

    Per il resto aggiungerei solo che siamo talmente alienati da non riconoscere quanto questo film, ma se vogliamo anche i precedenti film di Sofia coppola, il giardino delle vergini suicide che ho adorato, e avevo 15 anni, tratti di alienazione. E basta. Molta finzione, molto vuoto, quello che ci circonda e da cui siamo bombardati. Ne più ne meno, fateci caso, se è vero che un artista esprime ciò che lo circonda, ebbene Sofia coppola rappresenta veramente bene ciò che la circonda. (e nella scena impietosa sui telegatti, ciò che CI circonda).
    Il nulla.
    Si Sofia sei una grande artista.

    Pierfrancesco dallerba, Bologna.

  40. i film mi è piaciuto molto, la tua recensione pure. Anche se preferirei trascendere la dimensione puramente cinematografica, secondo me Sofia Coppola non sta solo dando un colpo di coda alla cinematografia classica, non è solo un ammiccare o un prendere per il culo per i motivi da te elencati. Il film è genuino e parla veramente di quello che mostra, non penso si possa ridurre tutto a un metadiscorso. E stranamente mi ha fatto venire il buon umore vederlo!

    Alice

  41. *Pierfrancesco: infatti non credo fosse Liorni, di solito è sempre così composto, ma chi può dirlo

    *Alice: hai ragione, il metadiscorso è solo una chiave.

  42. "Ora voglio qualcuno che se ne intenda di cinema: ma LA Coppola, al posto di farci la predica (che non ci serve a un cazzo) non può andare a chiedere al padre che vuol dire essere regista?
    "Somewhere": Sofia, non ci cagare il cazzo, di merde d'artista ne han già fatte e la tua ricade nel conformismo."

    Questa è la piccola recensione che ho fatto a mio padre dopo che mi ha chiesto: "Ma che cazzo di film è?"
    crocduck


    PS: mi farebbe piacere sentire cosa ne pensi, @TFM

  43. *Crocduck: guarda, a prima botta potrei risponderti "In un mondo in cui Ezio Greggio apre il festival di Venezia VIVA LA COPPOLA". Ma sarebbe troppo facile. Dico che il concetto di predica, che tu attribuisci a Sofia Nostra, in realtà è un'interpretazione che fai te e che posso fare io. Non credo fosse nelle sue intenzioni, perlomeno non esplicite. Ma anche questa osservazione che faccio è un'interpretazione, quindi stiamo capo a 12.

  44. mi era piaciuto lost in translation e ho apprezzato il filo autoriale che ritengo leghi le due opere. la coppola sa il fatto suo, solo…ho trovato il protagonista ritratto in maniera così scontata, cioè che due coglioni, non è che tutte le persone di successo sesso-droga-rock'n'roll (con la ps3, per giunta). molto più vero il personaggio di murray del precedente citato, o, almeno, ha toccato di più le mie corde.
    se prescindo da questo (in fin dei conti il personaggio di dorf poteva fare un pò qualunque cosa, che il sottotesto non cambiava di una virgola), la storia mi è piaciuta.

    greggio che apre il festival di quest'anno non va nominato, per cortesia.

    Alberto

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