Roma, cappuccio e cornetto: che, moho dai n’ARBERELLO?

vespamorettistamattina mi sono alzato presto presto che volevo giocare a “ma è vero che capitolina si è svuotata?”
sono uscito e mi sono diretto al bar sotto casa per prendere il caffè. a volte lo faccio. questa cosa del pensionato, dico. quello che esce presto, si prende il caffè e poi il giornale, passeggia un po’, saluta cesare il fioraio, liviu il benzinaio, anna la profumiera e poi torna a casa.
beh, il bar era chiuso.
i parcheggi erano tutti vuoti.
la strada era deserta.
sono andato all’altro bar dell’isolato. ho camminato duecento metri tipo: chiuso anche quello.
dannazioneh!

impuntarmi è una cosa che mi riesce bene. ho fatto il giro del quartiere. deserto.
dopo mezzora e le perline di sudore -sono le otto del mattino ma è tornata l’estate!- lo trovo: è lui.
bar ma anche tabacchino. si dice tabacchino da voi? da me si dice. da me nel senso che da piccolo mio zio mi mandava sempre a comprargli le sigarette: per favore tieffemmino vai al tabacchino? diceva.

entro. la fila è lunghissima.

una signora ha comprato una bambola. “che, mi fa una confezione regalo?” il tabaccaio guarda la fila, sbuffa. la signora, piccata: “se non c’ha tempo aspetto”. il tabaccaio “no, vabbè, gliaha faccio subbito”.
subbito: cinque minuti (maledizione ho lasciato l’iPhone a casa, come inganno il tempo? guardo il soffitto, una macchia d’umidità, nell’angolo).
tocca a una ragazza. ha un pinocchietto arrotolato fino a metà coscia, le zattere, i capelli tinti male e raccolti in una coda alta: “cappuccio, cornetto e N’ARBERELLO”.
mi guardo attorno: n’arberello? cos’è, un codice? di che stanno parlando? di DROGA? è buona?

il tabaccaio si volta e scippa dal muro uno dei gratta e vinci a forma di ALBERO DI NATALE. glielo porge.
poi tocca a un’altra ragazza: “io invece volevo una ricarica vodafone da cinque”. tabaccaio: “numero?”
cioè meno male che sono uscito di mattina presto e sono finito in questo bar dimenticato da tutti. sennò non avrei mai saputo che nel 2010 esiste ancora la gente che fa le ricariche al tabacchino.
che gente!

io invece prendo un caffè macchiato e un cornetto alla crema.
solo che alla crema non c’è.
“come ce l’hai?” “ai frutti di bosco”. “frutti di bosco?”

non prendete mai i cornetti ai frutti di bosco: fanno schifo.

14 Replies to “Roma, cappuccio e cornetto: che, moho dai n’ARBERELLO?”

  1. Tabacchino si dice, ed era anche termine fisso dello sketch  di Marco della Noce alias Sochmacher di Zelig.
    Fra tutti i gratta e vinci del mondo, il 10 di agosto con i ripescati 40° tu quello a forma di albero di natale vuoi? La gente è strana.
    Cornetto ai frutti di bosco? Ma come siamo ridotti male. La crema e il cioccolato e la marmellata sono in ferie?

  2. Cornetto ai frutti di bosco sa di bagnoschiuma.
    estia

  3. *Prof: no, niente super

    *Liga: erano finiti, essendo l'unico bar rimasto al mondo 🙂

    *Estia: non ci crederai, ma su facebook prima mi hanno scritto la stessa cosa. la cosa bella è che non ci avevo pensato, ma è vero.

    *Grace: mappina is all around

  4. tabacchino anche in romagna, bassa e alta. 
    cornetto già meno, da noi brioscc. 
    che quando a trapani l'ho chiesta a colazione mi hanno guardata strano straano.
    e poi a colazione accontentaRSI DI CIò CHE C'è rimasto toglie  gran part del bello del mattino.


  5. Anche qui al nord, che non è il mio solito nord, ma è più nord, si dice tabacchino. Poi. Sappilo, casomai non lo sapessi, che il cornetto integrale al miele è sorprendentemente buono.

    (domani chiedo al tabacchino se lui si definirebbe tabacchino, per sicurezza)

    Manu

  6. tabacchino non lo sentivo da una vita…TFM ti adoro!!!

  7. Io rompo da una vita alle persone che lo chiamano tabacchino sottolineando che si chiama salietabacchi o tabaccaio, ma in realtà non so se ho ragione..AHAHAH
    Anna

  8. *Moglie: no, in sicilia la parola brioche vuol dire solo brioche col gelato!

    *manu: quello al miele era finito

    *9: !

    *Anna: nel dubbio, secondo me sì

  9. io la faccio sempre dal tabacchino la ricarica.
    ma da quando vivo nella cittadinagiocattolo la mia vita è triste.
    non mi discriminare.

  10. tabaccheria. tabaccheria. tabaccheria.
    tabaccheria. tabaccheria. tabaccheria.
    tabaccheria. tabaccheria. tabaccheria.

    enri kröger che torna in pompa magna

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